giovedì 18 aprile 2013

Porsche 911 in Tour


Padova. Porsche Italia, la rete dei Centri Porsche, i Porsche Club e le migliaia di tifosi appassionati del Marchio daranno vita a partire da oggi ai festeggiamenti ufficiali per i 50 anni della 911.  Le sportive di Stoccarda invaderanno con gioia festosa piazze e vie di città, paddock di autodromi, seguiranno itinerari turistici lungo le più belle strade del nostro Paese. Insomma un “Italian Tour” con format diversi che esalteranno la creatività organizzativa dei Centri Porsche, dei Porsche Club e anche dei tifosi, ma con un unico e dichiarato scopo: riportare la vettura sportiva al centro dell’attenzione e ridare slancio, ora più che mai, alla passione per il Marchio di cui la 911 è il cuore da 5 decenni.

Poche altre vetture al mondo possono vantare una così lunga tradizione e continuità. Dalla sua presentazione al Salone Internazionale dell’Automobile di Francoforte nel settembre 1963, la “Tipo 901” appassiona gli automobilisti di tutto il mondo e, ancora oggi, rappresenta l’archetipo della vettura sportiva. La 911 è il punto di riferimento principale anche per tutti gli altri modelli del Marchio Porsche. Ogni Porsche, dalla Cayenne alla Panamera, rappresenta nel rispettivo segmento di mercato l’essenza dell’auto sportiva per antonomasia e, nello stesso tempo, in ciascun modello Porsche è racchiuso un frammento della filosofia 911.

“Con oltre 820.000 unità prodotte e di cui circa 38.300, tra storiche e moderne circolano in Italia ha detto Pietro Innocenti, direttore generale di Porsche Italia - la Porsche 911 è la vettura sportiva di maggior successo al mondo. In ciascuna delle sette generazioni costruite finora, gli ingegneri Porsche impegnati a Zuffenhausen e Weissach hanno costantemente rinnovato la 911, dando prova della forza innovativa insita nel Marchio Porsche”.  Come nessun'altra vettura, la 911 è in grado di unire opposti apparentemente inconciliabili come sportività e idoneità all’uso quotidiano, tradizione e innovazione, esclusività ed accettazione sociale o design e funzionalità. Non c’è da stupirsi, quindi, se ogni generazione 911 abbia scritto la propria storia di successo. Una storia che si fonda anche sulle qualità di questo modello che Ferry Porsche ha descritto perfettamente: “La 911 è l’unica auto con la quale si può correre ad un safari in Africa o a Le Mans, andare a teatro o percorrere le strade di New York”.

Per celebrare i 50 anni della 911 in Italia sono oggi in calendario ben 28 diversi eventi che si svolgeranno in tutto il territorio da maggio a novembre e a cui, molto probabilmente, se ne aggiungeranno altri ancora nel corso dei prossimi mesi. Tra gli appuntamenti da segnalare, sicuramente quelli in concomitanza con la  Carrera Cup Italia il cui paddock sarà punto di  riferimento per tutti gli appassionati anche delle vetture Classic; la 100 ore di Modena in cui si celebreranno anche i 65 anni di Porsche e la presenza ufficiale di Porsche Ag oltre che di Porsche Italia alla Targa Florio storica ad ottobre.
Ogni manifestazione avrà uno specifico programma di Charity a sostegno della realizzazione di numerosi altri sogni e in perfetta coerenza con i valori positivi del brand Porsche e di tutti coloro che ne condividono la passione.

Gli eventi verranno raccontati nel sito www.porsche.it/50anni911 e nelle pagine dei Social Media grazie al contributo di immagini (con tanto di Photo contest) e video girati dai protagonisti che vi parteciperanno.

Anche nel resto del  mondo le diverse filiali di Porsche AG hanno in programma manifestazioni celebrative e la stessa Porsche sarà, o è stata presente, in alcune attività ufficiali e prestigiose così come è stato per la Fiera dell’Auto di Stoccarda “Retro Classics” dello scorso marzo. Menzione a parte merita il viaggio di una 911 originale e restaurata del 1967 che raggiungerà tutto  il mondo attraversando cinque continenti e potrà essere ammirata: in California (Pebble Beach), a Shanghai, a Goodwood (Gran Bretagna), a Parigi e in Australia. In veste di ambasciatrice del Marchio Porsche, sarà presente in varie manifestazioni internazionali, fiere, rally storici ed eventi legati al Motorsport organizzati per l’occasione. Tutti gli appassionati e gli interessati possono seguire le singole tappe su Internet all’indirizzo porsche.com/follow-911. Il Museo Porsche, infine, onora l’anniversario “50 anni Porsche 911” con una grande esposizione retrospettiva sulla storia e lo sviluppo della 911che aprirà i battenti il  4 giugno e chiuderà il 29 settembre 2013. Inoltre è stato pubblicato ed è disponibile anche su ordinazione l il volume “911x911”.
Porsche Italia, Centri Porsche e Porsche Club, ecco il calendario degli eventi












Data
Tappe del Tour
16/4
Press Conference - Milano
19/5
Bari
1/6
Latina
1/6
Vicenza
1/6
Milano
6/6
Udine
6 -8/9
Bolzano
8/6
Firenze
8/6
Modena
15/6
Bergamo
20/6
Roma
22/6
Padova
30/6
Castell'Arquato
29 -30/6
Castell’Arquato
4/7
Cortina
6/7
Circuito del Mugello - tappa CCI Italia
20 -21/7
Perugia
21/7
Circuito di Imola - Classic @ CCI
15/9
Pescara
18-22/9
Brescia
22/9
Circuito di Misano - Classic @ CCI
22/9
Pesaro
22/9
Ancona
29/9
Torino
5/10
Napoli
12 - 13/10
Palermo
19/10
Circuito di Monza - Classic @ CCI
20/10
Treviso











Le  sette generazioni 911

La prima 911 (1963) – La nascita di un’icona

Come modello successivo alla Porsche 356, la 911 conquistò subito i cuori degli appassionati di auto sportive. La prima 911 fu esposta nel 1963 al Salone Internazionale dell’Auto di Francoforte con la denominazione „Tipo 901”, che cambiò in 911 nel 1964 in occasione del lancio sul mercato. Il motore boxer a sei cilindri raffreddato ad aria erogava 130 CV, sufficienti per raggiungere 210 km/h. Dal 1965, chi voleva un’auto meno veloce, poteva ordinare la Porsche 912 a quattro cilindri. Nel 1966, Porsche presentò la 911 S da 160 CV, dotata per la prima volta di cerchi Fuchs fucinati in lega leggera. La 911 Targa entrò sul mercato alla fine del 1966 e, grazie ai pronunciati rollbar in acciaio legato, divenne la prima Cabriolet al mondo orientata alla sicurezza. Dal 1967, la 911 era disponibile con un cambio semiautomatico a quattro rapporti detto „Sportomatic“. Porsche fu il primo produttore tedesco in grado di soddisfare le rigide normative americane sui gas di scarico dell’EPA con le versioni 911 T, E e S. Grazie all’aumento della cilindrata a 2,2 litri (1969) e 2,4 litri (1971), la Porsche 911 diventò sempre più potente. Tutt’oggi rappresenta l’auto dei sogni per antonomasia: la 911 Carrera RS 2,7 del 1972 aveva una potenza di 210 CV e pesava 1.000 kg. La sua caratteristica „coda d’anatra“ fu il primo spoiler posteriore di serie al mondo per le vetture di serie.

La seconda generazione, Serie G (1973)

Dieci anni dopo il debutto, gli ingegneri Porsche avevano completamente rielaborato la 911. Il cosiddetto „modello G“ venne prodotto dal 1973 al 1989: nessun’altra generazione di 911 è stata mai prodotta così a lungo. Una particolarità: per rispondere alle nuove rigide norme statunitensi in materia di crash test, la gamma adotta un nuovo tipo di vistosi paraurti dotati di una sorta di ammortizzatori collocati tra il paraurti e la carrozzeria. Le cinture di sicurezza a tre punti, di serie, e i sedili con poggiatesta integrati garantiscono ulteriore sicurezza ai passeggeri. Una pietra miliare nella storia della 911: nel 1974, Porsche presenta la prima 911 Turbo di serie dotata di motore da 3 litri, 260 CV e di un particolare spoiler posteriore. Grazie alla speciale combinazione di pregio e performance, la „Turbo“ diventa il simbolo del Marchio Porsche. Il 1977 segna il successivo incremento di potenza: la 911 Turbo 3.3 dotata di intercooler e in grado di sviluppare 300 CV diventa prima nella sua categoria. Nel 1983, con l’adozione dei motori aspirati, la 911 Carrera diventa SC con cilindrata di 3,2 litri e 231 CV, affermandosi come una delle più amate vetture da collezione. Dal 1982, per gli appassionati della guida all’aria aperta è disponibile la 911 in versione Cabriolet. Con la 911 Carrera Speedster del 1989 Porsche consacra un mito.

Terza generazione, Tipo 964 (1988)

Quando, nel 1988, Porsche presentò la 911 Carrera 4 (Tipo 964), molti esperti avevano previsto la fine di un'epoca. Dopo quindici anni di costruzione, Porsche ha rielaborato la 911 per l’85 per cento, trasformandola in una vettura moderna e longeva. Il motore boxer da 3,6 litri raffreddato ad aria sviluppa ora 250 CV. L’esterno della 964 si distingue dall‘antenata soprattutto per il paraurti posteriore aerodinamico in poliuretano e lo spoiler posteriore estraibile elettricamente, ma da un punto di vista tecnico non c’erano paragoni. Il nuovo modello infatti, non solo entusiasmava per i valori di sportività,  anche per il comfort di guida che offriva. Il guidatore poteva sfruttare i vantaggi di una dotazione composta da ABS, Tiptronic, servosterzo e airbag. Inoltre, questa 911 adottava un telaio completamente rinnovato, con bracci trasversali in lega leggera e molle elicoidali al posto della celebrata sospensione a barra di torsione. Una vera rivoluzione: per la prima volta dalla sua nascita, la nuova 911 viene offerta in versione Carrera 4 a trazione integrale. A partire dal 1990, fra le versioni Carrera, Coupé, Cabriolet e Targa, i clienti potevano scegliere anche la 964 Turbo. Concepita inizialmente con il collaudato motore boxer da 3,3 litri, nel 1992 la Turbo viene dotata di un potente propulsore da 3,6 litri che eroga 360 CV. In particolare, la 911 Carrera RS, la 911 Turbo S e la 911 Carrera 2 Speedster si affermano come vetture da collezione della serie 964 particolarmente richieste.

Quarta generazione Tipo 993 (1993), L’ultima 911 raffreddata ad aria

Questa 911, denominata 993, è tutt’oggi la grande passione di molti piloti Porsche. E non solo per il suo design affascinante. I paraurti integrati sottolineano l'insieme armonioso. Sostituendo i fari rotondi con fari a tecnologia PES, la parte frontale risulta più piatta rispetto ai modelli precedenti. Inoltre, la 993 si dimostrò fin dall'inizio particolarmente matura, affidabile e agile, poiché era la prima 911 concepita con un nuovo telaio realizzato in alluminio. La versione Turbo viene dotata, per la prima volta, di un motore biturbo che, nel 1995 viene considerato il propulsore di serie con le più basse emissioni al mondo. E, per la prima volta nell’industria automobilistica, i cerchi in alluminio a razze cave segnano un’ulteriore evoluzione della versione Turbo a trazione integrale. Per gli amanti delle vetture sportive veloci, Porsche costruisce la 911 GT2. Il nuovo elemento estetico introdotto con la 911 Targa era un tettuccio in vetro scorrevole dietro al lunotto. Ma gli irriducibili appassionati Porsche continuano ad apprezzare la 993 principalmente perché la versione prodotta dal 1993 al 1998 è l’ultima della serie 911 con motore boxer raffreddato ad aria.

Quinta generazione Tipo 996 (1997) – Raffreddamento a liquido

La grande svolta nella storia 911: la Tipo 996, prodotta dal 1997 al 2005, era una 911 completamente nuova che, tuttavia, non aveva perso il carattere tipico di un classico. Come novità assoluta, questa prima generazione era azionata per la prima volta da un motore boxer raffreddato ad acqua che, grazie alla tecnica a quattro valvole, sviluppava 300 CV e annunciava una nuova tendenza in tema di emissioni, acustica e consumi. Il design era una nuova interpretazione della classica linea 911 e stabiliva un basso valore di cx pari a 0,30. Lo stile della 996 era anche il risultato del concetto di similitudini con il modello di successo Boxster. Le caratteristiche principali: il gruppo ottico frontale con indicatori di direzione integrati, inizialmente criticato e poi spesso copiato da altri produttori. Un abitacolo completamente rinnovato che accoglie il guidatore. E un comfort di guida abbinato alle tipiche caratteristiche sportive che svolge un ruolo importante. Grazie ad un gran numero di nuove versioni, Porsche avvia con la 996 un‘offensiva di prodotto mai vista prima. A partire dal 1999, il fiore all‘occhiello della gamma è rappresentato dalla 911 GT3, che perpetua la tradizione della Carrera RS. Dall’autunno del 2000, la 911 GT2 viene offerta come vettura supersportiva dotata per la prima volta, di serie, dell‘impianto frenante in carboceramica.

Sesta generazione Tipo 997 (2004)

Nel luglio 2004, il momento era giunto: con la 911 Carrera e 911 Carrera S, Porsche presenta una nuova generazione 911, denominata serie 997. Il gruppo ottico frontale ovale in vetro chiaro con luci supplementari evocava il tradizionale design della 911. Eppure, la 997 non convinceva solo per il design, ma anche per le prestazioni: il motore boxer da 3,6 litri della Carrera sviluppava inizialmente 325 CV e il nuovo motore da 3,8 litri della Carrera S addirittura 355 CV. Anche il telaio che, nella Carrera S era dotato di serie del Porsche Active Suspension Management (PASM), fu rielaborato in modo radicale. Nel 2006 Porsche presenta una nuova 911 Turbo: la prima auto di serie con motore a benzina dotata di turbocompressore con turbina a geometria variabile (VTG). Dopo un restyling nell’autunno del 2008, la 997 guadagnò ulteriore efficienza grazie all’impiego dell’iniezione diretta (DFI) e del cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK). Mai, prima di allora, era stata dedicata tanta attenzione alla personalità di una 911. Carrera, Targa, Cabriolet, trazione integrale e posteriore, Turbo, GTS, modelli speciali e versioni stradali delle vetture da corsa GT: la famiglia 911 comprendeva ormai 24 versioni.

Settima generazione Tipo 991 (2011),  la migliore 911 di tutti i tempi

La vettura sportiva denominata 991 rappresentava l’evoluzione tecnologica più importante nella storia di questa serie costruttiva. Standard di riferimento nella sua categoria, questa generazione 911 innalza ulteriormente il livello in termini di performance ed efficienza. Un telaio completamente riconfigurato dotato di nuovo passo, la carreggiata più larga, gli pneumatici maggiorati e l’abitacolo ottimizzato sotto il profilo ergonomico regalano un piacere di guida ancora più sportivo e confortevole. Da un punto di vista tecnico, la 911 incarna perfettamente il principio Porsche Intelligent Performance: consumi ulteriormente ridotti e potenza ancora più elevata. Un risultato ottenuto con il downsizing della cilindrata a 3,4 litri nel modello base Carrera (ma con cinque CV in più rispetto alla 997/II) e l’impiego della struttura ibrida (acciaio/alluminio), che portò a una netta riduzione del peso. Il Porsche Dynamic Chassis Control (PDCC) e il primo cambio manuale al mondo con sette marce rappresentavano un’altra novità. Anche il design della 991 guadagnò grande fama: la silhouette piatta e filante, le superfici tese e i dettagli progettati con precisione rendono anche la settima generazione della Porsche 911 Carrera inconfondibilmente una 911 che, ancora una volta, stabilisce nuovi standard nel design automobilistico. Anche per questo motivo è la migliore 911 di tutti i tempi. Almeno fino alla prossima generazione.

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