domenica 26 giugno 2022

I 90 anni di Audi


Come marchio di fabbrica Audi, i quattro anelli intrecciati simboleggiano la fusione, avvenuta il 29 giugno 1932, di quattro case automobilistiche precedentemente indipendenti: Audi, DKW, Horch e Wanderer. Sono le radici dell’odierna AUDI AG.

Il 29 giugno 1932, su iniziativa della Banca di Stato della Sassonia, le società Audiwerke AG, Horchwerke AG e Zschopauer Motorenwerke J. S. Rasmussen AG (DKW) si fondono per formare Auto Union AG. La nuova entità conclude contemporaneamente un accordo con Wanderer Werke AG per l’acquisto e il leasing della divisione automobilistica di Wanderer. Il nuovo gruppo ha sede a Chemnitz, con l’amministrazione situata presso lo stabilimento DKW di Zschopau fino al 1936.

Dopo la sua creazione, Auto Union AG è il secondo gruppo automobilistico più grande della Germania. Il logo dell’azienda riproduce quattro anelli intrecciati che rappresentano l’unità inscindibile delle quattro società fondatrici. I marchi Audi, DKW, Horch e Wanderer vengono mantenuti. A ciascuno dei quattro Brand del gruppo è assegnato uno specifico segmento di mercato: DKW opera nel segmento dei motocicli e delle utilitarie, Wanderer costruisce e vende vetture di media cilindrata, Audi commercializza veicoli nel segmento delle medie cilindrate di lusso e Horch è sinonimo di auto di lusso nella fascia alta del mercato.

Oggi, gli appassionati di Audi possono ancora vivere la storia di Audi e della sua produzione automobilistica al Museo August Horch di Zwickau (https://www.horch-museum.de/en/), e anche al museo mobile Audi di Ingolstadt.

Fino al 24 settembre, i visitatori di quest’ultimo potranno visitare l’esclusiva mostra “Il quinto anello”, che racconta la storia di NSU, il più antico marchio predecessore dell’attuale AUDI AG.

Chi desidera visitare il museo Audi comodamente da casa o in viaggio, può farlo in qualsiasi momento tramite l’app Audi Tradition, disponibile per il download su tutti i più diffusi app store per smartphone iOS e Android.

Bugatti svela la Chiron e la Chiron Sport L’Ebè

L’Ébé Bugatti, figlia e primogenita di Ettore Bugatti, gli era molto legata, come un’anima gemella. Bugatti sta ora omaggiando L’Ébé con una piccola serie molto speciale di tre auto. Per la consegna finale della Chiron e della Chiron Sport in Europa, i designer Bugatti hanno sviluppato una Chiron e due Chiron Sport con il nome L’Ébé. Tutte e tre le auto ipersportive realizzate a mano presentano dettagli unici in stile Art Déco. Essendo il figlio maggiore di Ettore e Barbara Bugatti, L’Ébé, nato nel 1903, ha avuto più informazioni sulla straordinaria ascesa di Bugatti di chiunque altro. Ettore scelse addirittura di nascondere le proprie iniziali “EB” nel suo nome, così L’Ébé non avrebbe dovuto rinunciare al cognome Bugatti anche dopo il matrimonio. Nel suo libro successivo “The Story of Bugatti”, una biografia di Ettore, ha fornito dettagli inestimabili sulla storia del marchio e su suo padre stesso.

Ora, anche L’Ébé stessa diventa una parte importante della storia di Bugatti. La Chiron e la Chiron Sport L’Ébé traggono ispirazione dal suo amore per lo stile Art Déco. Le linee del carattere di Chiron sono per lo più riecheggiate nel famoso carro armato Bugatti Type 57 G che vinse Le Mans nel 1937: qui sulla L’Ébé quelle linee sono accentate in oro, luccicanti contro il corpo in carbonio a vista colorato di blu. I riflessi dorati adornano anche il badge “EB”, la famosa griglia a ferro di cavallo e parti del coperchio del motore W16 da 8,0 litri. Anche le ruote hanno una sfumatura dorata sobria.

Il logo caratteristico di L’Ébé si nasconde sottilmente sul lato inferiore dello spoiler posteriore retrattile, così come sulle soglie d’ingresso e cucito a mano nei poggiatesta dei sedili. L’abitacolo rispecchia sottilmente l’esterno, con il carbonio a vista colorato di blu visibile dappertutto e un tema chiaro contro scuro, che allude al corpo blu scuro di L’Ébé e ai riflessi dorati. Il pannello della porta sul lato conducente è rifinito prevalentemente in pelle “Silk” con accenti “Lake Blue”. Il passeggero, nel frattempo, inverte la combinazione di colori. Ogni pannello delle portiere presenta un motivo dell’evoluzione visiva delle auto più iconiche di Bugatti, dai primi Gran Premi fino a EB110, Veyron e Chiron. I numerosi tocchi su misura di L’Ébé mostrano perfettamente la creatività e la maestria illimitate di Bugatti quando si tratta di progetti esclusivi su misura.

La Bugatti Chiron, presentata al mondo nel 2016, è stata la prima auto di serie a erogare 1.500 CV di potenza, creando un settore completamente nuovo di prestazioni da auto ipersportiva. Il suo motore quad-turbo W16 da 8,0 litri, l’avanzato sistema di trazione integrale e il telaio leggero stabiliscono nuovi standard non solo per l’accelerazione, la velocità massima e la maneggevolezza, ma anche per il comfort, l’usabilità e l’affidabilità.

Da allora è diventata il modello per una serie di diverse evoluzioni dell’auto sportiva Bugatti, tra cui Chiron Sport, Chiron Pur Sport e Chiron Super Sport. Le tre esclusive Bugatti Chiron L’Ébé segnano la fine di Chiron e Chiron Sport in Europa. La Chiron L’Ébé e la Chiron L’Ébé Sport sono già state consegnate e il terzo modello sarà consegnato entro la fine del mese.

20 anni di Cayenne

Il 2002 è stato l’anno del lancio della prima Porsche Cayenne Un’ampia offerta tecnologica per garantire una versatilità d’uso Talento da atleta fuoriclasse su qualsiasi fondo Precursore dell’ibrido in casa Porsche

Oltre un milione di esemplari consegnati Ferry Porsche lo aveva previsto già nel 1989: “Se costruiamo un modello fuoristrada conforme ai nostri standard di qualità e con lo stemma Porsche sul frontale, le persone lo acquisteranno”. E la sua previsione si è rivelata esatta. Dal 2002, la Cayenne rappresenta uno dei pilastri del successo globale della Casa Automobilistica.

A metà degli anni ’90, Porsche ha dovuto prendere alcune decisioni importanti per garantire il proprio successo economico a lungo termine. All’inizio del decennio, la Casa Automobilistica si è infatti trovata ad affrontare una delle crisi economiche più importanti della sua storia: nell’esercizio finanziario 1991/92 aveva chiuso il bilancio in rosso e consegnato solo 23.060 auto, una situazione difficile da cui Porsche ha cominciato a riemergere grazie alla Boxster, presentata nel 1996. Tuttavia, divenne presto chiaro al management che la leggendaria 911 e il nuovo modello a motore centrale non sarebbero riusciti da soli a traghettare l’Azienda verso un futuro sicuro. Ecco che iniziò dunque a delinearsi il progetto di una “terza Porsche”, sebbene inizialmente non si sapesse ancora con certezza quale sarebbe stato il suo segmento di appartenenza.

Su suggerimento della struttura di vendita statunitense, la Casa optò per un fuoristrada anziché per un veicolo per trasporto persone/MPV, che pure era stato preso in considerazione. Questa tipologia di veicolo andava particolarmente di moda in Nord America, il mercato più importante per Porsche all’epoca. Il CEO, Wendelin Wiedeking, puntava anche sul mercato asiatico emergente. L’obiettivo era ambizioso già dall’inizio: Porsche non intendeva limitarsi a realizzare un SUV sportivo coerente con il Marchio, ma puntava a dare filo da torcere ai principali concorrenti nel segmento dei fuoristrada.

Questa sfida impegnativa è stata affrontata nell’ambito di un progetto condiviso con Volkswagen, denominato “Colorado”. Il progetto fu annunciato ufficialmente nel giugno 1998 e prevedeva che la Porsche Cayenne e la Volkswagen Touareg utilizzassero la stessa piattaforma. Nonostante l’architettura fosse identica, inizialmente ciascun costruttore utilizzava i propri motori e sviluppava la propria configurazione del telaio. Porsche si occupava dello sviluppo della piattaforma comune presso il suo stabilimento di Hemmingen, inizialmente supersegreto, mentre Volkswagen contribuiva con la sua esperienza nella produzione di grandi volumi. Nel 1999, Zuffenhausen decise di costruire la vettura nel proprio mercato di riferimento piuttosto che all’estero e realizzò una nuova struttura produttiva a Lipsia, inaugurata ufficialmente nell’agosto 2002. Il modello omologo di Volkswagen, ovvero la Touareg, veniva prodotto nello stabilimento Volkswagen di Bratislava, in Slovacchia. Anche la carrozzeria verniciata della Cayenne arrivava da lì, mentre l’assemblaggio finale avveniva in Sassonia. Sia la prima sia la seconda generazione della Cayenne, note internamente come E1 ed E2, sono uscite dalla linea di produzione di Lipsia e successivamente anche da quella di Osnabrück. Con l’introduzione della terza generazione (E3), nel 2017, Porsche ha spostato tutta la produzione della Cayenne a Bratislava per poter disporre a Lipsia di una capacità produttiva aggiuntiva per la berlina sportiva Panamera e il SUV compatto Macan.

Una vettura polivalente: auto sportiva e fuoristrada dotata di comfort per le lunghe percorrenze

Grazie alla sua estesa dotazione tecnica, la Cayenne si presenta come un’auto da turismo adatta alle famiglie, ma anche come un robusto fuoristrada e una sportiva estremamente dinamica, con le tipiche prestazioni Porsche. Grazie a queste caratteristiche, la Cayenne ha contribuito in modo determinante a plasmare il segmento dei SUV (Sport Utility Vehicle) negli ultimi 20 anni. La prima generazione (E1) è partita con la sicurezza che ci si può aspettare da una Porsche: con una scelta fra due motori V8. Sulla Cayenne S, l’unità da 4,5 litri di nuova concezione sviluppava una potenza di 250 kW (340 CV), mentre la Cayenne Turbo raggiungeva una potenza ancora più elevata, pari a 331 kW (450 CV), con la stessa cilindrata. La velocità massima toccata era rispettivamente di 242 e 266 km/h, un messaggio importante per gli abituali acquirenti di auto sportive, le cui aspettative in termini di telaio venivano comunque soddisfatte. La dinamica in curva veniva gestita da sistemi elettronici di nuova introduzione: il Porsche Traction Management (PTM) distribuiva la potenza di trazione tra l’asse posteriore e quello anteriore in un rapporto di 62:38 come impostazione standard. Il sistema di trazione era inoltre variabile, grazie a una frizione multidisco, ed era in grado di applicare qualsiasi rapporto di potenza tra 100:0 e 0:100 tra le ruote anteriori e posteriori, se necessario. Al di fuori delle strade asfaltate, i possessori di una Cayenne potevano contare anche su un ripartitore a bassi regimi per migliorare la trazione. Un differenziale centrale autobloccante impediva alle ruote di slittare anche qualora si sollevassero brevemente da terra. Grazie a queste caratteristiche, il primo veicolo fuoristrada di Porsche è risultato all’altezza dei più noti fuoristrada della concorrenza, persino durante i test drive nella fase di sviluppo della vettura.

La Cayenne di prima generazione (E1) è stata anche la prima Porsche ad essere dotata del nuovo sistema PASM di regolazione elettronica degli ammortizzatori. Il Porsche Active Suspension Management veniva proposto in abbinamento alle sospensioni pneumatiche. Il sistema PASM regola costantemente la forza di smorzamento e nei suoi calcoli tiene conto delle condizioni della strada e dello stile di guida del conducente. Anche le sospensioni pneumatiche hanno favorito doti fuoristradistiche della Cayenne: l’altezza da terra, già notevole, di 21,7 centimetri con le sospensioni convenzionali arrivava a 27,3 centimetri grazie al sistema di controllo dei livelli delle sospensioni pneumatiche. Porsche ha ottimizzato le prestazioni su strada all’inizio del 2006 con l’introduzione della prima Cayenne Turbo S, che impressionò per la potenza di 383 kW (521 CV) del suo motore V8 biturbo da 4,5 litri, straordinaria per gli standard dell’epoca.

Con l’introduzione della terza edizione della Cayenne nel 2017, Porsche ha anche dato l’addio al motore diesel, concentrandosi invece sullo sviluppo ulteriore della tecnologia ibrida plug-in. Un’altra tappa importante è stata il lancio, nella primavera del 2019, della Cayenne Coupé, ancora più sportiva e caratterizzata da una linea del tetto fortemente inclinata come quella della 911.

La pioniera dell’ibrido: prestazioni potenziate al pari di una supersportiva

Con la sola energia elettrica, i modelli ibridi plug-in della Cayenne di terza generazione possono raggiungere una velocità di 135 km/h e percorrere fino a 44 chilometri con zero emissioni. Il consumo standard secondo la procedura di omologazione WLTP è compreso tra 3,1 e 4,1 l/100 km, a seconda della configurazione e degli pneumatici. I modelli ibridi utilizzano una batteria ad alto voltaggio da 17,9 kWh e un motore elettrico da 100 kW non solo per garantire una locomozione particolarmente efficiente, ma anche per un’esperienza di guida estremamente dinamica. Il modello di riferimento per la strategia di accelerazione orientata alle prestazioni di tutti gli attuali modelli ibridi di Porsche è la 918 Spyder, la supersportiva che allora era l’auto di serie più veloce sulla Nürburgring-Nordschleife, non malgrado ma proprio grazie alla sua propulsione ibrida.

Il modello Cayenne più potente è la Turbo S E-Hybrid, disponibile dal 2019, con una potenza complessiva di 500 kW (680 CV). Come per tutti gli ibridi plug-in di Porsche, chi guida questo modello top di gamma può utilizzare l’energia elettrica per avere una spinta aggiuntiva in qualsiasi modalità di guida. Ad esempio, la Cayenne Turbo S E-Hybrid è caratterizzata da una coppia totale di 900 Nm disponibile praticamente già da fermo, che consente al SUV di grandi dimensioni di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,8 secondi. Nella guida quotidiana in condizioni miste, il conducente può affidarsi alla strategia delle modalità di guida intelligenti e beneficiare di una propulsione superiore con bassi consumi di carburante.

Le basi delle attuali varianti elettrificate sono state gettate nel 2007, con l’aggiornamento della Cayenne di prima generazione: nello studio concettuale della Cayenne S Hybrid, vicino alla produzione di serie e presentato all’IAA, Porsche, a differenza di molti altri competitor, non si è affidata a un sistema ibrido a ripartizione di potenza, bensì a un full hybrid parallelo. In questa configurazione, il motore elettrico viene utilizzato non solo quando l’auto inizia a muoversi, ma anche a velocità più elevate. Questo ha permesso al prototipo di raggiungere una velocità di 120 km/h senza un motore termico attivo. Il motore elettrico ha inoltre migliorato le prestazioni in termini di accelerazione e flessibilità.

La trazione full hybrid è arrivata finalmente sul mercato nel 2010 con la Cayenne di seconda generazione, la prima vettura ibrida di serie prodotta da Porsche. Grazie all’abbinamento di un’unità V6 da tre litri sovralimentata in grado di erogare 333 CV e di un motore elettrico sincrono da 34 kW (47 CV), la potenza di sistema raggiungeva i 279 kW (380 CV). Quattro anni dopo è stata la volta del primo ibrido plug-in, che ha visto Porsche assumere un ruolo pionieristico nel segmento dei SUV di fascia alta. La Cayenne S E-Hybrid aveva già un’autonomia di oltre 30 chilometri in modalità puramente elettrica. La batteria al nichel-metallo idruro era stata sostituita da un accumulatore agli ioni di litio. Il motore a combustione rimaneva invariato, mentre la potenza del motore elettrico aumentava a 95 CV (70 kW), per una potenza complessiva di 306 kW (416 CV).

Una supercar su qualsiasi fondo: successi nei rally e record sul giro

La Cayenne è una sportiva polivalente e ha dimostrato le sue abilità in una serie di condizioni estreme. Nel 2006, due team di rally privati hanno partecipato con una Porsche Cayenne S al Transsyberia Rally – da Mosca, attraverso la Siberia, fino a Ulaanbaatar in Mongolia – conquistando il primo e il secondo posto. Porsche si è ispirata a questa impresa per sviluppare una serie limitata di 26 Cayenne S Transsyberia adatte per i rally su lunghe percorrenze come vetture da corsa per i clienti, riscuotendo un successo strepitoso. Alla Transsyberia del 2007 hanno segnato una tripletta, con un totale di sette Porsche entrate nella top 10.

L’equipaggiamento speciale della Cayenne S Transsyberia comprendeva pneumatici speciali da fuoristrada, una scocca di sicurezza, un rapporto di riduzione finale più corto, bloccaggio del differenziale, bracci anteriori rinforzati e una pannellatura sottoscocca rinforzata. La potenza del motore V8 rimaneva invariata a 283 kW (385 CV). Poiché l’auto da gara si basava sulla versione di prima generazione aggiornata, anche i partecipanti al rally hanno potuto beneficiare dei miglioramenti apportati alla Cayenne: i nuovi motori a iniezione diretta avevano un consumo di carburante inferiore fino al 15% e il nuovo sistema PDCC di regolazione attiva del telaio (Porsche Dynamic Chassis Control), abbinato alle barre stabilizzatrici attive, eliminava in gran parte il rollio della carrozzeria in curva, consentendo anche una maggiore articolazione degli assi. Nel 2008, 19 esemplari della Cayenne S Transsyberia, ulteriormente ottimizzati, hanno partecipato al rally siberiano aggiudicandosi tutti i primi 10 posti, eccetto il sesto.

Mentre il Transsyberia Rally, che non si è più tenuto, copriva oltre 7.000 km e richiedeva circa due settimane di guida, alla Cayenne Turbo GT attuale sono bastati 20,832 km per dare prova delle sue massime prestazioni sportive, facendo registrare un tempo sul giro di 7:38,925. Il 14 giugno 2021, il pilota collaudatore e sviluppatore Lars Kern ha stabilito il record sul giro per i SUV sulla leggendaria Nordschleife del Nürburgring con una performance impressionante. Tarata per le massime prestazioni in accelerazione e in curva, la Turbo GT è l’indiscusso atleta fuoriclasse della gamma Cayenne. Lo straordinario motore V8 biturbo da quattro litri e 471 kW (640 CV) costituisce la base per le superbe caratteristiche di guida della vettura. Di serie, lo scatto a 100 km/h (62,14 miglia orarie) richiede solo 3,3 secondi e la velocità massima si raggiunge solo a 300 km/h (186,14 miglia orarie). Caratterizzata da linee ancora più sportive e disponibile esclusivamente come Coupé a quattro posti, la Cayenne Turbo GT è disponibile di serie con tutti i sistemi di regolazione del telaio disponibili e con pneumatici prestazionali sviluppati appositamente per questo modello. La messa a punto della catena cinematica e del telaio è indipendente. Il risultato è un concetto complessivamente armonioso con eccellenti caratteristiche da pista.

La genesi: dalla “Roadrunner” alla prima GTS dell’era moderna

Gli sviluppatori della prima generazione di Cayenne avevano già in mente una variante con prestazioni specifiche da strada quando si trattò di ampliare la gamma di modelli, poco tempo dopo il fortunato debutto. Oliver Laqua, oggi responsabile della linea prodotto Cayenne, già nel 1998 lavorava come concept engineer per la E1 e nel 2004 fu incaricato di progettare una Cayenne che fosse particolarmente sportiva sotto ogni punto di vista. L’ambizione del giovane ingegnere è stata chiara fin dall’inizio: Laqua intendeva sviluppare una vettura particolarmente leggera nota con il nome di progetto “Roadrunner”. “Avevamo previsto di rinunciare al ripartitore di coppia per risparmiare altri 80 chilogrammi di peso. E pensammo a quattro sedili sportivi per alleggerire ulteriormente l’auto e garantire un’esperienza di guida più emozionale”, ricorda oggi Laqua. Tuttavia, il fatto che si intendesse proporre la “Roadrunner” solo con la trazione posteriore suscitò scarso entusiasmo da parte del Consiglio di Amministrazione, al pari dei sedili a bacquet, decisamente poco pratici. Per quanto riguarda il sistema di propulsione, invece, gli sviluppatori riuscirono a spuntarla: un motore V8 ad aspirazione naturale invece di un motore turbo. “In questo progetto non era importante solo la potenza, ma anche che la vettura garantisse una reale risposta all’acceleratore”, spiega Laqua. L’equipaggiamento di serie comprendeva un cambio manuale a sei marce e un telaio sviluppato appositamente. Per la prima volta, le sospensioni in acciaio erano abbinate al sistema PASM di regolazione elettronica degli ammortizzatori, una soluzione che fino a quel momento era stata riservata alle auto sportive a due porte. Il frontale e il posteriore ricordavano la Cayenne Turbo. I passaruota sporgevano di circa 14 millimetri su ciascun lato, facendo della nuova arrivata il modello di maggior impatto visivo. Era inoltre più bassa di 24 mm rispetto alla Cayenne S.

Per il nome si è fatto riferimento agli archivi storici Porsche e in particolare alla 928 GTS, dismessa nel 1995, la cui denominazione derivava a sua volta dalla Porsche 904 Carrera GTS degli anni Sessanta. I modelli storici contrassegnati dal suffisso “GTS”, che sta per “Gran Turismo Sport”, erano sinonimo di un’eccezionale sportività abbinata a straordinarie doti sulle lunghe percorrenze. La prima Cayenne GTS è stata lanciata nel 2007 in occasione dell’aggiornamento della generazione E1. La sua potenza di 298 kW (405 CV) ottenuta da 4,8 litri di cilindrata la poneva in cima alla lista delle varianti Cayenne con motori ad aspirazione naturale. Nella GTS di seconda generazione, la potenza è aumentata leggermente a 309 kW (420 CV) e con l’aggiornamento di modello del 2015, Porsche è passata da un V8 ad aspirazione naturale a un V6 biturbo per motivi di efficienza. Nonostante la cilindrata inferiore, il V6 biturbo offriva 15 kW (20 CV) di potenza in più con un consumo di carburante inferiore. Per l’attuale Cayenne GTS, Porsche si è affidata nuovamente a otto camere di combustione sotto forma di un V8 biturbo da quattro litri e 338 kW (460 CV). Sulla scia dello strepitoso successo della Cayenne GTS, ogni serie di modelli Porsche conta oggi una variante GTS particolarmente sportiva.

Nuovi mercati, nuovi clienti: la Cayenne apre numerose porte

Poco dopo la sua presentazione in anteprima mondiale al Salone dell’Auto di Parigi nel settembre 2002, la Cayenne è arrivata a riscuotere un successo mondiale, superando immediatamente le aspettative di vendita. Inizialmente, si prevedeva che ne sarebbero stati consegnati 25.000 esemplari all’anno. Negli otto anni di produzione della prima generazione, sono state vendute 276.652 auto, poco meno di 35.000 all’anno. Col tempo si è arrivati alla milionesima Cayenne, che è uscita dalle linee di produzione nell’estate del 2020. Nel 2021, all’ultimo conteggio, erano stati consegnati oltre 80.000 esemplari.

Con la Cayenne, Porsche è riuscita a creare la base economica per un successo sostenibile senza compromettere i valori del marchio di auto sportive, incentrati sugli sport motoristici.

domenica 19 giugno 2022

Pagani presenta la Huayra Codalunga


Tributo alle forme senza tempo dei carrozzieri Italiani e delle auto da corsa degli anni ‘60, presentando linee pulite e forme sinuose ed eleganti;
Progetto nato dalla visione congiunta del cliente e del designer;
Produzione limitata a soli cinque esemplari su misura, già venduti, con un prezzo di partenza di 7 milioni €;
Creato dalla divisione dedicata ai progetti speciali: Pagani Grandi Complicazioni.

Pagani Automobili è lieta di presentare l’ultimo “abito su misura” firmato Horacio Pagani: Huayra Codalunga, progetto in soli cinque esemplari realizzato in stretta collaborazione con il cliente. Dietro le forme eleganti e sinuose si trova lo stato dell’arte della tecnologia Pagani. Omologata per la guida in tutto il mondo, il prezzo della nuova Hypercar parte da 7 milioni di euro.

Un progetto a più mani, più teste, più cuori…

Nel 2018, due collezionisti Pagani hanno domandato a Horacio e al suo team di realizzare una versione codalunga partendo dalla Pagani Huayra Coupé, con l’idea di una Hypercar tanto elegante quanto semplice e pulita nel design, un modello che si sentisse protagonista su strada così come in esposizione ai Concorsi internazionali.
I clienti, attivamente coinvolti nello sviluppo del progetto, si sono confrontati direttamente con Pagani Grandi Complicazioni, la rinominata divisione Progetti Speciali, che si occupa di creare veicoli one-off e few-off.

Un impegno notevole

Nonostante il progetto sia limitato a sole 5 unità l’impegno messo in campo è stato importante per realizzare una Hypercar che fosse certificata e omologata per la guida in tutti i paesi.
In linea con la filosofia Pagani, la Huayra Codalunga è stata concepita fino al dettaglio più piccolo secondo il principio creativo del poliedrico Leonardo Da Vinci, fonte inesauribile d’ispirazione, secondo cui Arte e Scienza possono camminare mano nella mano.
Ci sono voluti due anni di lavoro a stretto contatto con il cliente per arrivare alla definizione del concetto stilistico, un modello in scala 1:4 ed uno in scala 1:1. Quest’ultimo è stato utilizzato per le ultime discussioni con i clienti e per gli ultimi affinamenti prima di partire con la produzione dei componenti.

“Less is more”

I carrozzieri degli anni ’60 si ispirarono al design degli aerei e, alla ricerca incessante di velocità e aerodinamica, crearono alcune delle forme più iconiche dell’industria automobilistica. I grandi pannelli delle carrozzerie creati a mano in lega di alluminio erano il risultato dell’epoca. Oggi, Pagani utilizza il proprio know-how nei sistemi in materiali compositi avanzati per creare una carrozzeria che segue l’ispirazione degli anni ’60.
Il cofano motore, con un ingombro di oltre 3,7 m2 e più lungo di 360 mm rispetto alla Huayra Coupé, nasconde un prodigio di meccanica: il V12 Pagani che su questa serie è in grado di sviluppare 840 CV con 1.100 Nm di coppia.
L’assenza di griglie posteriori permette di ammirare senza ostacoli l’impianto di scarico della Codalunga, realizzato in titanio con un peso di soli 4,4 kg. Lo speciale rivestimento ceramico completa l’omaggio alle auto da corsa di Le Mans, e la sinfonia che si sprigiona dai quattro caratteristici terminali di scarico è un tributo alla passione automobilistica.
Il lavoro di “togliere anziché aggiungere” ha portato al risultato record di appena 1280 kg e un’efficienza aerodinamica estremamente elevata, grazie alle forme allungate. I quattro flap a profilo variabile sono l’ultima generazione dell’aerodinamica attiva, una funzionalità presentata per la prima volta nel 2011 e che è stata perfezionata successivamente modello dopo modello.

Allestimento

Su questo modello speciale, si punta su scale di colori neutrali e verniciature semi-opache, anche coprenti, per richiamare le tonalità di una volta e dare parola alla semplicità della vettura. Questo concetto gioca un ruolo fondamentale anche negli interni, dove i sedili adottano un intreccio di pelle/nabuk e le parti ricavate dal pieno ricordano la manualità del passato, dove l’artigiano lucidava ogni componente a mano. Lavorazione che ancora oggi viene eseguita e tramandata dagli esperti della Motor Valley, culla delle auto sportive mondiali.

Stellantis al Mimo2022


Il brand Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep®, Lancia, Opel e Peugeot tornano a Milano per l’edizione 2022 del MIMO presentando al pubblico italiano dal 16 al 19 giugno le più recenti novità delle proprie gamme di prodotto legate all’elettrificazione.

Un’occasione unica per ammirare nella centralissima Piazza del Duomo e per provare su strada in zona Castello Sforzesco diversi modelli elettrificati della gamma Stellantis.

Da Piazza del Duomo, la mattina del 16 giugno l’inaugurazione dell’evento alle ore 10:00 alla presenza delle più importanti cariche istituzionali e dalle ore 19.00 la spettacolare “Premiere Parade” che coinvolgerà tutte le novità del Gruppo.

Sotto i riflettori anche Dodge Challenger SRT Jailbreak, la muscle car di serie più veloce e potente del mondo, e il pick-up RAM 1500 Limited Night Edition attraverso il supporto dell’importatore KWA e del dealer specializzato Cavauto.

Stellantis è presente anche alla seconda edizione del MIMO (Milano Monza Motor Show) che si terrà dal 16 al 19 giugno prossimi a Milano e a Monza. Per il Gruppo, la presenza all’evento ha un forte valore sia sostanziale sia simbolico: il pubblico italiano potrà ammirare da vicino le novità e alcuni tra i modelli più significativi dei marchi Alfa Romeo, Citroën, DS Automobiles, Fiat, Jeep®, Lancia, Opel e Peugeot. Inoltre, la partecipazione al Motor Show – gratuito e fruibile in totale sicurezza – è un forte segnale di ritorno alla normalità dopo un lungo periodo di limitazioni della libertà. Una grande opportunità per tutti di vedere dal vivo in una location meravigliosa le più recenti proposte dei brand del Gruppo Stellantis.

Quattro giorni di appuntamenti

L’inaugurazione ed il taglio del nastro dell’esposizione statica è fissata per le ore 10.00 del 16 di giugno alla presenza delle istituzioni politiche e automotive, nella centralissima Piazza del Duomo, davanti al MIMO Center. Sempre in Duomo, alle 19.00 prenderà il via la spettacolare “Premiere Parade”, la sfilata di anteprime e novità guidate dai rappresentanti dei brand.

Stellantis: proposte di mobilità esclusive e sostenibili

Il cuore di Milano, dunque, sarà anche il cuore della manifestazione con le pedane che ospiteranno le novità di oltre 40 brand tra case automobilistiche e motociclistiche partecipanti. In Piazza del Duomo il pubblico potrà ammirare Fiat Nuova 500 cabrio “la Prima by Bocelli”, Alfa Romeo Tonale “Edizione Speciale”, Jeep® Grand Cherokee 4xe Overland, in anteprima nazionale Nuovo SUV Citroën C5 Aircross Hybrid Plug-In, DS 4 E-TENSE, Opel Astra Plug-In Hybrid, Nuova PEUGEOT 308 SW plug-in HYBRID e Lancia Ypsilon Hybrid Alberta Ferretti. Nella zona del Castello Sforzesco l’attenzione sarà ulteriormente concentrata sulla sostenibilità, con la possibilità di provare proposte Stellantis davvero per tutti. Riflettori puntati dunque su Alfa Romeo Tonale “Edizione Speciale”, su Citroën Ami – 100% ëlectric, su Fiat Nuova 500 3+1 di Leasysgo!, su Nuova Citroën C5 X Hybrid Plug-In, su Opel Astra Plug-In Hybrid, su Lancia Ypsilon Hybrid Alberta Ferretti, PEUGEOT e-2008 GT 100% elettrico, DS 4 E-TENSE e su Jeep® Wrangler 4xe Sahara. Inoltre, per ciascuna vettura presente sarà disponibile il QR code che, una volta inquadrato, rimanderà a una pagina dedicata sulla quale i visitatori potranno trovare tutte le informazioni del modello esposto come i dati tecnici, un testo descrittivo, foto e video gallery, i link al sito ufficiale del brand, al configuratore e al form per richiedere un test drive. A completare la partecipazione dei veicoli Stellantis a MIMO ci saranno ci saranno anche Dodge Challenger SRT Jailbreak e RAM 1500 Limited Night Edition, due tra i modelli più rappresentativi dei brand a stelle e strisce del Gruppo Stellantis, grazie al supporto dell’importatore KWA e del dealer specializzato Cavauto.

La prima è la muscle car di serie più veloce e potente del mondo grazie alla potenza del motore SRT a 8 cilindri da 6,2 litri che è aumentata a 807 cavalli nella declinazione Jailbreak, che offre inoltre numerosissime opzioni di personalizzazione estetica. Il secondo rappresenta il punto di riferimento senza compromessi per durata, tecnologia, efficienza e prestazioni, con caratteristiche mai offerte prima in un pick-up. RAM 1500 adotta un motore HEMI® V8 da 5,7 litri, per una potenza di 395 CV e una coppia di 556 Nm a 3950 giri, e garantisce oltre 3.500 kg di capacità di traino: coniuga lusso e prestazioni, per qualsiasi genere di attività.

La nuova Mercedes-AMG SL protagonista al Milano Monza Motor Show 2022


MILANO - La nuova SL, l’ultima ‘scoperta’ firmata Mercedes-AMG, scende in passerella per la seconda edizione di MIMO Milano Monza Motor Show, in programma dal 16 al 19 giugno a Milano e Monza, sia in città che in Autodromo. Sotto i riflettori del MIMO anche l’esclusiva E Coupé Icon Collection, esposta in Corso Vittorio, e la hall of fame della gamma 45 AMG, il più potente 2 litri 4 cilindri di serie al mondo, rappresentato dalla Classe A 45 S, la CLA 45 S coupé e la GLA 45 S, che gli ospiti della manifestazione potranno ammirare nello spazio espositivo allestito all’interno dei box dell’Autodromo.

Sempre all’interno dell’hospitality Mercedes a Monza sarà possibile provare il brivido virtuale delle gare in pista grazie ad un coinvolgente simulatore di guida. Il touch screen del Mercedes-Benz Store, ultima release dello showroom online della Stella, offrirà invece una vetrina digitale per scoprire l’intera gamma della Casa di Stoccarda e l’unica porta di accesso alle esclusive Icon Collection, in vendita solo attraverso il marketplace digitale.

La seconda edizione del MIMO – Milano Monza Motor Show, in programma tra Milano e Monza dal 16 al 19 giugno, è una nuova occasione per tutti gli appassionati per conoscere e ammirare dal vivo le ultime novità della casa con la Stella: dalla nuova SL alla famiglia high performance firmata 45 AMG, passando per l’esclusività ‘limited edition’ della E Coupé Icon Collection.

domenica 12 giugno 2022

Peugeot presenta la 208 Style


PEUGEOT presenta la nuova serie speciale STYLE dell’iconica 208. Una serie limitata a soli 50 esemplari, in consegna entro 30 giorni e ordinabili unicamente online, dal sito PEUGEOT Store.

Il design unico di 208 viene arricchito da una dotazione di serie che permette di distinguersi ancor di più in un segmento importante del mercato, grazie ad interni specifici, fari anteriori Eco LED, vetri posteriori e lunotto oscurati e monogramma STYLE in diversi punti dell’auto.

Cinquanta esemplari, tutti di colore Grigio Artense e con motorizzazione 1.2 PureTech 75 che possono far accedere agli incentivi statali previsti in caso di rottamazione.

Voler esprimere il gusto individuale continua ad essere una delle prerogative con cui viene scelta la nuova auto, anche in Italia. Un’esigenza che vale anche per modelli fortemente richiesti dal pubblico, dove l’impresa potrebbe apparire più ardua.

Dal canto suo, PEUGEOT 208, fin dal suo arrivo sul mercato, ha fatto vedere che ci si può distinguere anche all’interno del segmento di mercato più richiesto in Italia, dove la presenza di concorrenti è abbondante e la differenziazione rischia di essere più difficile, grazie ad una forte dose di modernità ed energia. Oggi la Casa del Leone alza ancor più l’asticella e presenta la nuova serie speciale STYLE, limitata a soli 50 esemplari destinati al nostro mercato, tutti di colore Grigio Artense.

Cinquanta esemplari di una inedita serie speciale ordinabile solo online, in perfetta sintonia col percorso di digitalizzazione che il brand del Leone ha intrapreso diverso tempo fa e che si dimostra perfettamente al passo coi tempi che stiamo vivendo.

Questa nuova serie speciale trae origine dall’allestimento cuore di gamma ACTIVE Pack, il più richiesto dal pubblico italiano in questo 2022. Un allestimento già completo cui la STYLE aggiunge nuovi contenuti di serie ed una specifica personalizzazione.

Nuova 208 STYLE si caratterizza infatti per:

specifici interni Pneuma 3D grigio con impunture a contrasto Blue Azule
dettaglio pannelli porte Blue Azule
fari anteriori Eco-LED
cristalli posteriori e lunotto oscurati
soglie porta in alluminio griffate PEUGEOT
fiancata posteriore con il monogramma STYLE
inserti dedicati sui montanti centrali delle portiere
tappetini specifici STYLE
vernice metallizzata Grigio Artense

Nuova 208 STYLE è disponibile con un’unica motorizzazione, la 1.2 PureTech 75 S&S a benzina, in cima alle preferenze dei clienti italiani ed ha un prezzo di listino di 20.050 euro chiavi in mano. Sarà ordinabile esclusivamente online collegandosi al sito PEUGEOT Store e, grazie alla consegna garantita entro 30 giorni dall’ordine, permette di beneficiare anche degli incentivi statali previsti in caso di rottamazione (salvo disponibilità) e, scegliendo il finanziamento PEUGEOT I-MOVE, il prezzo si riduce a soli 15.150 euro.

Jaguar svela la F-Pace SVR 1988 Edition


Il progetto: i successi della Jaguar nelle competizioni sportive hanno ispirato questa limited edition della F-PACE SVR, creata dagli esperti delle personalizzazioni SV Bespoke

Le prestazioni: per il top di gamma dei Suv Jaguar tutto il meglio, sia sul fronte della dinamica di guida che delle prestazioni: la F-PACE SVR ha un motore V8 sovralimentato da 550 CV

Le finiture: la Edition 1988 ha un’esclusiva carrozzeria in tinta Midnight Amethyst, cerchi in lega forgiata Champagne Gold ed esclusivi elementi Sunset Gold

Da collezione: saranno solo 394 le F-PACE SVR prodotte, una per ogni giro portato a termine dalla Jaguar vincitrice alla 24 Ore di Le Mans nel 1988

Lancio show: la Edition 1988 sarà presentata alla 24 Ore di Le Mans che si terrà dall’8 al 12 giugno e farà il suo debutto su strada al Goodwood Festival of Speed che prenderà vita dal 23 al 26 giugno

Sul mercato: la Jaguar F-PACE SVR Edition 1988 è ordinabile da subito, al prezzo di 141.900 euro per il mercato italiano.

In casa Jaguar le competizioni fanno parte del DNA del marchio. E l’esclusiva F-PACE SVR Edition 1988 è il primo modello ad edizione limitata del SUV Jaguar ispirato alle competizioni di Le Mans, nato dal genio degli esperti di personalizzazioni della divisione SV Bespoke. La F-PACE SVR Edition 1988 si ispira, in particolare, al trionfo della Jaguar alla 24 ore di Le Mans, così saranno solo 394 le F-PACE SVR prodotte, una per ogni giro portato a termine dalla Jaguar XJR-9 LM vincitrice alla 24 Ore di Le Mans nel 1988. Venti saranno le unità destinate all’Italia.

Fra le finezze stilistiche di grande fascino, che traggono ispirazione dalla gloriosa tradizione sportiva Jaguar: la carrozzeria in tinta Midnight Amethyst Gloss, cerchi in lega forgiata Champagne Gold Satin da 22 pollici, elementi esterni ed interni Sunset Gold Satin e una speciale grafica personalizzata “One of 394” ideata dalla divisione SV Bespoke.

La variante cromatica Midnight Amethyst Gloss per la carrozzeria è la nuova colorazione che sarà offerta esclusivamente ai clienti della Jaguar F-PACE SVR Edition 1988.

La Edition 1988 è anche l’unica auto a presentare un Jaguar Leaper e un lettering sul portellone posteriore in colore Sunset Gold Satin. Nelle prese d’aria laterali è stato posizionato un badge con la dicitura Edition 1988 inciso a laser.

Oltre ai componenti del Black Pack previsti di serie e presenti sulla F-PACE SVR Edition 1988, la finitura Gloss Black è stata estesa alle calotte degli specchietti retrovisori, alle pinze dei freni, ai coprimozzi delle ruote e alla lettera R sul badge SVR.

Infine, per migliorare ulteriormente i raffinati e lussuosi interni della F-PACE SVR, che incorporano finiture in fibra di carbonio a poro aperto, il modello Edition 1988 presenta rivestimenti in pelle semi-anilina color Ebony ed esclusivi inserti Sunset Gold Satin sul cruscotto, nelle razze del volante, sulle levette del cambio e nei sedili anteriori Performance dotati di sistema di raffreddamento e riscaldamento.

Il Jaguar Leaper e la corona del clacson sul volante mostrano ora una finitura Satin Black, mentre il discreto lettering SV Bespoke ed Edition 1988 sulle soglie d’ingresso illuminate e sul cruscotto completano le migliorie estetiche.

La F-PACE SVR è il modello più performante dell’intera gamma SUV Jaguar. Alimentata esclusivamente dal propulsore Jaguar 5.0 litri V8 sovralimentato da 550 CV, grazie a questa unità, la vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 4,0 secondi e di raggiungere una velocità massima di 286 km/h.

Una completa suite di implementazioni tecniche, progettate e sviluppate dagli esperti della Special Vehicle Operations, assicura alla F-PACE SVR di poter offrire un’esperienza di guida incentrata sulle prestazioni, senza per questo compromettere la fruibilità quotidiana.

I lussuosi interni con tetto panoramico scorrevole, l’head-up display e le più recenti tecnologie in termini di connettività, tra cui il sistema di ricarica wireless per i dispositivi mobili e l’integrazione di Amazon Alexa, ribadiscono il ruolo di SUV di lusso ad alte prestazioni della F-PACE SVR Edition 1988.

Il sistema d’infotainment Pivi Pro incorpora ora la funzionalità what3words, che consente di poter impostare le destinazioni di navigazione utilizzando stringe univoche di tre parole che corrispondono a posizioni con un livello di precisione di 3 metri quadrati. Basta ad esempio digitare le tre parole “vittorie, report, miracolo” per essere portati all’entrata principale del Circuit des 24 Heures du Mans.

La Jaguar F-PACE SVR Edition 1988 sarà presentata insieme alla XJR-9 vincitrice a Le Mans nel 1988 nello spazio espositivo Special Vehicle Operations proprio alla 24 Ore di Le Mans, che si terrà dall’8 al 12 giugno. Il debutto su strada avverrà invece al Goodwood Festival of Speed in programma dal 23 al 26 giugno.

La SVR Edition 1988 è il top di gamma del line-up F-PACE, che comprende le versioni S, SE, HSE, R-Dynamic Black, 300 SPORT, 400 SPORT e SVR. Su tutta la gamma sono disponibili propulsori benzina, diesel e plug-in hybrid (a seconda del mercato). Il nuovo modello è ordinabile fin da subito, presso i concessionari Jaguar di tutto il mondo, al prezzo di 141.900 euro per il mercato italiano. Per maggiori dettagli visitare il sito http://www.jaguar.com/SVO

domenica 5 giugno 2022

Ecco la Nuova GLC


Esclusività moderna e sportiva: è ciò che rappresenta Nuova GLC sotto ogni aspetto. È la vettura più dinamica della fortunata famiglia di SUV firmati Mercedes-Benz, come si nota immediatamente dal design, con proporzioni uniche, superfici tese, spigoli precisi, interni pregiati e ben definiti. Convince per prestazioni di marcia ed efficienza. GLC è disponibile esclusivamente in versione ibrida: come ibrida plug-in o come mild hybrid con tecnica a 48 V e alternatore-starter integrato. I modelli ibridi plug-in offrono un’autonomia di oltre 100 chilometri (WLTP), perfetti per consentire di guidare in modalità prevalentemente elettrica nei tragitti quotidiani. In più, GLC è a suo agio su qualsiasi fondo stradale: che viaggi su strada o fuoristrada, garantisce comfort e agilità di marcia. Inoltre, il nuovo asse posteriore sterzante rende l’auto ancora più maneggevole e sicura. Nella guida offroad vanta molti punti di forza, come la trazione integrale 4MATIC di serie, la modalità di guida offroad completamente elettrica per i modelli plug-in, la schermata Offroad e il “cofano del motore trasparente”.

Le ambizioni elevate di Nuova GLC sono evidenti in tutti i dettagli. L’ultimissima generazione del sistema di Infotainment MBUX (Mercedes-Benz User Experience) la rende ancora più digitale e intelligente, mentre l’hardware e il software hanno compiuto un grande salto in avanti: viste brillanti sul display centrale e su quello del conducente facilitano la gestione delle funzioni comfort e della vettura. Entrambi gli schermi LCD offrono un’esperienza estetica coerente, con informazioni rappresentate in modo strutturato e ben definito. La navigazione a schermo intero garantisce al guidatore il miglior orientamento possibile. La Realtà Aumentata MBUX per la navigazione è offerta come equipaggiamento a richiesta: una telecamera rileva l’area davanti all’auto e il display centrale mostra le immagini integrandole con oggetti virtuali, informazioni e segni di demarcazione, come ad esempio segnali stradali, indicazioni di svolta, suggerimenti cambio di corsia e numeri civici. Questo facilita notevolmente la navigazione, soprattutto in città.

La capacità di dialogo e apprendimento dell’assistente vocale “Hey Mercedes” si basa sui più moderni algoritmi, adattandosi sempre meglio ai desideri e alle preferenze dell’utilizzatore. I fornitori di musica in streaming possono essere integrati senza problemi in MBUX, così che il cliente può ascoltare la sua musica preferita anche a bordo. Inoltre, può rimanere sempre aggiornato con ciò che gli interessa maggiormente, grazie alla nuova funzione gratuita “NewsFlash”: MBUX riproduce notizie brevi, della durata massima di due minuti. La funzione Smart Home MBUX fa di GLC una centrale di comando mobile per l’abitazione: da remoto è possibile controllare e attivare temperatura e illuminazione, tapparelle e apparecchi elettrici.

Design: “sensual purity”, intelligenza ed emozione


Già al primo sguardo si riconosce l’appartenenza di Nuova GLC alla famiglia dei SUV Mercedes-Benz. L’equipaggiamento di serie comprende gli esterni AVANTGARDE con pacchetto cromo che include la cornice dei finestrini cromata e la nuova protezione paracolpi con funzione estetica nel look cromato. Questi dettagli valorizzano le proporzioni particolari dell’auto. Tra gli highlight che caratterizzano il design di GLC figurano il nuovo frontale con fari che si raccordano direttamente alla mascherina del radiatore e accentuano la larghezza dell’auto, nonché la nuova mascherina del radiatore (contenuta negli esterni AVANTGARDE di serie), dotata per la prima volta di cornice cromata e lamella sportiva in grigio opaco con inserti decorativi cromati. L’AMG Line prevede una mascherina del radiatore con Mercedes-Benz Pattern e Stella Mercedes integrata.

Il design degli esterni si distingue per forme piene e tese, arricchite da spigoli precisi sulle fiancate che completano le proporzioni, mettono in risalto i possenti passaruota e creano un equilibrio tra eleganza e prestazioni offroad. Per la prima volta sono disponibili a partire dalla versione AMG Line i rivestimenti dei passaruota in tinta con la carrozzeria, che come equipaggiamento a richiesta in abbinamento agli pneumatici misti sottolineano il carattere sportivo dell’AMG Line. A richiesta sono disponibili anche i predellini di accesso e, a partire dall’AMG Line, il pacchetto Night.

Altri elementi caratteristici del look sportivo e deciso sono la carreggiata larga e i cerchi a filo della carrozzeria, nel formato compreso tra 18 e 20 pollici. Diversi cerchi offerti di primo impianto presentano un design moderno con finitura tornita a specchio e superfici bicolori; inoltre sono ottimizzati sotto il profilo dell’aerodinamica.

Le nuove luci posteriori sdoppiate hanno un corpo interno dall’aspetto tridimensionale e accentuano la larghezza della coda, che come il frontale presenta una protezione paracolpi cromata che incornicia anche le mascherine dei terminali di scarico con funzione estetica in look cromato.

Gli interni: esclusività moderna e sportiva


Benvenuto nell’esclusività moderna e sportiva di Mercedes-Benz: è questo ciò che comunica già di serie l’abitacolo di Nuova GLC nella versione AVANTGARDE. La plancia portastrumenti è strutturata in modo chiaro: la sezione superiore presenta un profilo alare con nuove bocchette tonde appiattite che ricordano le turbine di un aereo; la sezione inferiore è invece valorizzata da ampi elementi decorativi che confluiscono in modo armonioso nella consolle centrale curva. Lo schermo LCD ad alta risoluzione da 12,3 pollici (31,2 centimetri), posto davanti al guidatore, sembra sospeso davanti al profilo alare e agli elementi decorativi. Il display centrale da 11,9 pollici (30,2 centimetri) si erge senza soluzione di continuità dalla consolle centrale e sembra anch’esso sospeso sopra la sezione degli elementi decorativi. Come la plancia portastrumenti, anche la superficie dello schermo è leggermente orientata verso il guidatore.

I rivestimenti delle porte, moderni e dalle linee ridotte, avvolgono la plancia portastrumenti. Il pannello centrale delle porte con bracciolo integrato si sviluppa da un piano verticale verso quello orizzontale. Analogamente alla conformazione della consolle centrale, l’area anteriore è realizzata come elemento high-tech in metallo, che può essere utilizzato come maniglia apriporta e chiudiporta e contiene gli interruttori per gli alzacristalli. Un altro dettaglio di pregio è l’“isola” di comando in risalto, nella quale sono integrati l’apriporta e il comando delle funzioni del sedile.

Il design all’avanguardia dei sedili di Nuova GLC gioca con gli strati e le superfici risvoltate, creando un senso di leggerezza. Sono stati completamente rivisitati i poggiatesta e il relativo collegamento allo schienale con un rivestimento chiuso. Nuova GLC offre una plancia portastrumenti rivestita in pelle con linee di cintura in pelle nappa (equipaggiamento a richiesta, di serie invece con la versione AMG Line). Alcuni elementi decorativi presentano superfici innovative, tra le quali figurano nuove interpretazioni di impiallacciature a poro aperto nelle tonalità del marrone e un’impiallacciatura in legno nero a poro aperto, attraversato da raffinati inserti decorativi in vero alluminio che seguono la forma dell’elemento.

Dimensioni e dettagli pratici: elevato comfort di comando nella guida di tutti i giorni


Le dimensioni principali di Nuova GLC sottolineano l’aspetto ancora più sportivo e al tempo stesso possente del SUV. Rispetto al modello precedente è più lunga di 60 mm (per un totale di 4.716 mm) e più bassa di 4
mm. La carreggiata anteriore è cresciuta di 6 mm (arrivando a 1.627 mm), quella posteriore di 23 mm (1.640 mm). L’incremento nella lunghezza dell’auto va a beneficio del passo, ma anche degli sbalzi anteriore e posteriore. La larghezza dell’auto, pari a 1.890 mm, è rimasta identica.

Il volume del bagagliaio trae vantaggio dallo sbalzo posteriore incrementato, e con i suoi 600 litri (+50 litri rispetto al modello precedente) è cresciuto nettamente. Questo incremento risulta evidente nell’uso pratico, ad esempio quando si va in vacanza con la famiglia o si devono trasportare carichi voluminosi. GLC dispone di serie del portellone posteriore EASY-PACK, che si apre e si chiude comodamente con il tasto sulla chiave di accensione, con l’interruttore nella porta lato guida o con la maniglia di sbloccaggio sul portellone posteriore stesso.

Miglioramento nell’aerodinamica: il cx è ora pari a 0,29


Il coefficiente di resistenza aerodinamica minimo Cx di Nuova GLC, nella configurazione migliore dal punto di vista aerodinamico, è pari a 0,29, con un miglioramento di due centesimi rispetto al modello precedente (Cx = 0,31), che per un SUV a trazione convenzionale rappresenta un progresso degno di nota. L’ottimizzazione dell’auto in termini di resistenza aerodinamica e fruscii connessi è stata conseguita grazie a numerose simulazioni digitali dei flussi (CFD – Computational Fluid Dynamics) e a prove con veicoli nella galleria del vento aeroacustica.

Nuova GLC vanta una grande silenziosità di marcia, con sonorità piacevoli e fruscii aerodinamici e di rotolamento molto ridotti. Questo risultato è merito dell’ottimizzazione acustica della scocca e del raffinato isolamento acustico. La pellicola insonorizzante nel parabrezza, ad esempio, è di serie. Infine, la vetratura atermica ed efficace dal punto di vista acustico, disponibile come equipaggiamento a richiesta, incrementa ulteriormente il comfort.

Equipaggiamenti per il comfort: migliorati in molti dettagli


Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni del guidatore al volante, l’approccio olistico di ENERGIZING collega in rete diversi equipaggiamenti per il comfort. Il pacchetto ENERGIZING Plus a richiesta è attivabile con un tasto o mediante comandi vocali e raggruppa un massimo di sette programmi Comfort che diventano esperienze a tutto tondo. Infatti, ogni programma è accompagnato da un’atmosfera adeguata all’interno dell’abitacolo, che sarà revitalizzante in caso di stanchezza o rilassante in presenza di un livello di stress elevato. Basandosi su informazioni ricavate dall’auto e dalla guida, l’ENERGIZING COACH suggerisce un programma per il fitness o il wellness adatto. Se il guidatore indossa un dispositivo wearable idoneo, anche le informazioni sulla qualità del sonno e sul livello di stress confluiscono nell’algoritmo intelligente del sistema.

Il pacchetto ENERGIZING Plus comprende anche il pacchetto AIR-BALANCE, che diffonde nell’abitacolo la fragranza più in sintonia con i gusti e lo stato d’animo personali. Le funzioni di ionizzazione e filtraggio rinfrescano e purificano l’aria esterna e interna, contribuendo sia a una migliore qualità dell’aria presente nell’abitacolo sia a un maggior benessere. L’equipaggiamento a richiesta ENERGIZING AIR CONTROL controlla in modo intelligente la qualità dell’aria presente nell’abitacolo mediante sensori delle polveri sottili e della qualità dell’aria. Se si superano i valori limite, il sistema commuta il climatizzatore sulla modalità di ricircolo dell’aria. Un filtraggio a due stadi è inoltre in grado di filtrare le polveri sottili e gran parte delle sostanze nocive presenti nell’aria.

Nuova GLC è offerta con un tetto scorrevole panoramico di nuova concezione (disponibile a richiesta). Rispetto alla versione precedente la barra trasversale rivestita è più sottile, così che la visuale risulta pressoché indisturbata grazie alla superficie vetrata più ampia. All’occorrenza il tetto scorrevole panoramico può essere coperto con una tendina avvolgibile.

Equipaggiamenti di serie nettamente valorizzati


Applicando la strategia “luxury” di Mercedes-Benz, l’equipaggiamento di serie di Nuova GLC è stato nettamente valorizzato, mettendo a disposizione dei clienti un’auto ancora più interessante già nella versione base. La versione AVANTGARDE, ad esempio, è di serie, così come pregiati equipaggiamenti come gli ampi display, l’integrazione per smartphone, la ricarica wireless e i sedili riscaldati per guidatore e passeggero anteriore.

Inoltre la logica dell’offerta è stata molto semplificata per i clienti, che non sono costretti a scegliere tra i tanti singoli optional. Dopo aver preso in esame i comportamenti di acquisto reali, si è provveduto a raggruppare in pacchetti quegli equipaggiamenti funzionali che spesso sono acquistati insieme. Restano esclusi solo pochi altri optional funzionali. Per quel che riguarda il design – come colori, rivestimenti, elementi decorativi e cerchi – i nostri clienti possono continuare a configurare l’auto secondo il proprio gusto personale.

I motori: quattro cilindri elettrificati


Nuova GLC è disponibile esclusivamente in versione ibrida: come ibrida plug-in o come mild hybrid con tecnica a 48 V e alternatore-starter integrato. La gamma di motori comprende propulsori a quattro cilindri tratti dall’attuale famiglia di modelli modulari di Mercedes-Benz denominata FAME (Family of Modular Engines). La gamma di motori contribuisce così in misura sostanziale a rendere più flessibile la rete produttiva internazionale, attuando contemporaneamente l’elettrificazione in base al fabbisogno. I quattro motori mild hybrid dispongono di un alternatore-starter integrato (ISG) di seconda generazione che offre un supporto efficace nella gamma di regime bassa. Tre altre versioni di motore sono di tipo ibrido plug-in con potenza elettrica supplementare di 100 kW e autonomia elettrica di oltre 100 chilometri.

Già l’ISG garantisce un’erogazione di potenza notevole. Il sistema comprende la rete di bordo parziale a 48 V, che consente funzioni come il “sailing”, l’effetto boost o il recupero di energia e offre notevoli risparmi nei consumi. Inoltre, con l’ausilio dell’ISG i motori si avviano in maniera molto rapida e confortevole, così che la funzione start/stop risulta quasi impercettibile al guidatore, come anche il passaggio dalla funzione “sailing” con motore spento all’avanzamento con la trazione del motore. In folle l’interazione intelligente dell’ISG con il motore a combustione interna garantisce un’eccellente silenziosità di funzionamento.

Modelli ibridi plug-in: più di 100 chilometri di autonomia elettrica (WLTP)


GLC riceve inoltre la trazione ibrida plug-in di quarta generazione. Utilizzando gli stessi motori base, qui l’elettrificazione fa un ulteriore grande passo avanti. Con una potenza di trazione elettrica pari ora a 100 kW, una coppia di 440 Nm e un’autonomia esclusivamente elettrica di oltre 100 chilometri (WLTP), i tragitti quotidiani possono essere coperti in gran parte in modalità esclusivamente elettrica. Il programma di marcia Hybrid migliorato prevede la modalità di guida elettrica per i tratti di strada in cui ha più senso. Nei tragitti in aree urbane, ad esempio, il sistema dà la priorità alla guida elettrica. Che si scelga uno dei due motori a benzina o il diesel, la versione plug-in permette di viaggiare non solo in modo molto efficiente, ma anche molto sportivo.

Simulatore dell’autonomia: un indicatore dell’autonomia elettrica personale


Per molti clienti l’autonomia elettrica rappresenta un fattore importante nella scelta di una vettura elettrificata. Mercedes-Benz aiuta i suoi clienti a scoprire in modo molto semplice come le condizioni di impiego personali influiscano sull’autonomia elettrica effettiva.
Per quel che riguarda GLC, si possono combinare fattori esterni come temperatura esterna, profilo di guida e utilizzo della climatizzazione per scoprire subito quale autonomia elettrica è disponibile nella guida di tutti i giorni. In questo modo si capisce in quali circostanze l’autonomia elettrica effettiva possa discostarsi dal valore certificato.

Sensazione di guida molto più elettrica


L’elevata densità di potenza del gruppo di trasmissione ibrido viene generata da un motore sincrono a eccitazione permanente come rotore interno. La coppia massima del generatore elettrico pari a 440 Nm è disponibile già dai primi giri del motore e produce un’elevata agilità allo spunto, oltre che un comportamento di guida sportivo. La potenza elettrica è disponibile fino a 140 km/h. In Nuova GLC Mercedes-Benz impiega un servofreno elettromeccanico indipendente dalla depressione del motore che, a seconda della situazione di marcia, comanda automaticamente il passaggio flessibile tra i freni idraulici e il recupero di energia, ottenendo così sempre il miglior valore di recupero. In questo modo è possibile raggiungere più spesso la potenza di recupero massima di 100 kW rispetto a un tradizionale sistema frenante esclusivamente idraulico.

La batteria ad alto voltaggio è stata sviluppata internamente a Mercedes-Benz e presenta una capacità complessiva di 31,2 kWh. Con il caricabatteria in CC da 60 kW a richiesta, è possibile ricaricare completamente una batteria scarica in circa 30 minuti. Per la ricarica alla rete di casa in corrente alternata è disponibile di serie un caricabatteria da 11 kW (a seconda del mercato) per la ricarica trifase alla Wallbox.

Assetto: agilità e sicurezza


I componenti essenziali dell’assetto d’impostazione dinamica di GLC sono il nuovo asse anteriore a quattro bracci e l’asse posteriore multilink collegato all’apposita base del gruppo. Già l’assetto base offre elevato comfort di molleggio, di rotolamento e di tipo acustico, oltre che agilità e piacere di marcia. Inoltre è abbinato a un sistema di sospensioni selettive. Nuova GLC è disponibile a richiesta con il pacchetto tecnico che comprende le sospensioni pneumatiche AIRMATIC e l’asse posteriore sterzante. L’AIRMATIC è dotato di regolazione attiva per il livello di estensione e quello di compressione. I modelli ibridi plug-in montano di serie sull’asse posteriore sospensioni pneumatiche e sistema di regolazione del livello. Un altro equipaggiamento a richiesta è il pacchetto tecnico Offroad, con altezza libera dal suolo incrementata di 20 mm e protezione del sottoscocca completa. In abbinamento agli esterni AMG Line GLC presenta un assetto sportivo.

Nuova GLC, dotata a richiesta dell’asse posteriore sterzante e del rapporto di trasmissione dello sterzo più diretto sull’asse anteriore, risulta particolarmente agile ma al contempo stabile. L’angolo di sterzata sull’asse posteriore arriva fino a 4,5 gradi. Il diametro di volta si riduce di 90 centimetri, arrivando a 10,9 metri. Inoltre il guidatore deve effettuare un numero inferiore di rotazioni del volante per una sterzata completa.

A velocità inferiori a 60 km/h, le ruote posteriori sterzano in controfase rispetto alle ruote anteriori – nelle manovre di parcheggio anche fino a 4,5 gradi rispetto all’angolo dell’asse anteriore. In questo modo il passo si accorcia virtualmente in funzione della situazione, e la vettura diventa più maneggevole e agile. Oltre i 60 km/h le ruote posteriori sterzano fino a 4,5° nella medesima direzione di quelle anteriori. Il passo viene allungato virtualmente, con vantaggi tangibili: maggiore stabilità di marcia e più sicurezza alle velocità elevate, nei cambi di corsia rapidi o in caso di brusche manovre di scarto. Inoltre, nelle manovre sportive, come per esempio quando si percorre una strada extraurbana, è sufficiente imprimere un angolo di sterzata nettamente inferiore e la vettura reagisce in modo più diretto ai comandi dello sterzo.

Nuovissimi sistemi di assistenza alla guida che aiutano il guidatore


L’ultimissima generazione del pacchetto sistemi di assistenza alla guida prevede funzioni aggiuntive e altre perfezionate, che permettono al guidatore di gestire in modo confortevole e sicuro le situazioni di guida quotidiane. In caso di pericolo i sistemi lo aiutano a reagire a una collisione imminente in base alla situazione specifica. Diverse funzioni ampliate sono in grado di rendere la guida ancora più sicura. Il sistema di assistenza attivo alla regolazione della distanza DISTRONIC, ad esempio, è ora capace di reagire a veicoli fermi sulla carreggiata fino a 100 km/h (rispetto ai precedenti 60 km/h). Una novità del sistema di assistenza allo sterzo attivo è, tra le altre, il rilevamento della corsia anche con la telecamera a 360°, che offre vantaggi soprattutto alle basse velocità, quando ad esempio si deve formare un corridoio di emergenza. Il sistema di riconoscimento automatico dei segnali stradali, oltre alle velocità massime ammesse, indicate solitamente sui cartelli stradali, riconosce anche i portali segnaletici e i cartelli che delimitano i cantieri. I divieti dipendenti dalle circostanze (ad es. “in presenza di fondo stradale bagnato”) vengono rilevati dal sistema mediante la valutazione di tutti i sensori dell’auto. Sono nuove la funzione di avvertimento dello stop e la funzione di avvertimento del semaforo rosso.

Sistemi affinati di parcheggio automatico: un aiuto per le manovre


Grazie ai sensori per la zona circostante potenziati, i sistemi di parcheggio automatico possono aiutare meglio il guidatore nelle manovre, incrementando il comfort e la sicurezza. La loro integrazione in MBUX rende i comandi più intuitivi e la rappresentazione ottica ne agevola l’utilizzo. L’asse posteriore sterzante, disponibile a richiesta, è integrato nei sistemi di assistenza al parcheggio e il calcolo delle corsie di marcia (traiettorie) è tarato di conseguenza. Le funzioni di frenata d’emergenza servono anche a proteggere gli altri utenti della strada e sono in grado di aumentare la sicurezza.

A richiesta è disponibile il nuovo pacchetto parcheggio con telecamera a 360 gradi e “cofano del motore trasparente”, oltre che le funzioni del sistema di assistenza al parcheggio attivo con PARKTRONIC. Il pacchetto offre la migliore visuale possibile su tutti i lati della vettura e facilita le manovre di parcheggio, assistendo il guidatore nelle operazioni di ingresso e uscita. Il display centrale mostra in modo chiaro l’area circostante il veicolo durante le operazioni di parcheggio e manovra. La rappresentazione si compone di quattro singole immagini delle telecamere che riprendono il lato anteriore, quello posteriore e le fiancate dell’auto, oltre a una vista virtuale dall’alto. Inoltre il display mostra diverse angolazioni, ad esempio del frontale, della coda e della modalità rimorchio. Il guidatore al volante decide se parcheggiare facendosi assistere dai sistemi o se lasciare il compito al sistema di assistenza al parcheggio attivo.

DIGITAL LIGHT: luminosità estrema e funzioni di proiezione disponibili


Nuova GLC è dotata di fari a LED High Performance di serie, mentre a richiesta sono disponibili i fari DIGITAL LIGHT. Con la sua dinamica e precisione questa rivoluzionaria tecnologia per i fari offre possibilità pressoché illimitate per una ripartizione della luce mirata e ad alta risoluzione, che si adatta alle condizioni ambientali. Si ottiene così una visuale eccezionale per il guidatore, senza compromettere quella degli altri utenti della strada. A richiesta DIGITAL LIGHT è disponibile con funzione di proiezione. Questa innovazione garantisce più sicurezza al guidatore soprattutto di notte, e permette di comunicare con gli altri utenti della strada. Infatti, la guida è resa più sicura grazie alla proiezione di linee di riferimento, simboli e animazioni. La tecnica intelligente evidenzia i pedoni nella zona di pericolo con una funzione Spotlight e delinea la loro posizione con la proiezione di punti di orientamento. Per impedire a un guidatore di imboccare una strada contromano, ad esempio in autostrada o in un senso unico, viene emesso un simbolo speciale. Lo stesso simbolo compare prima che il guidatore possa superare un semaforo rosso o un segnale di stop.

GLC nella guida offroad: imperturbabile su strada e in fuoristrada


Come il modello precedente, anche Nuova GLC è stata pensata in modo esplicito per la guida in terreni accidentati, ed è stata predisposta per questo tipo di impiego grazie a diversi equipaggiamenti e sistemi nuovi. Un programma offroad e il sistema DSR (Downhill Speed Regulation) sono di serie. I modelli plug-in di Nuova GLC offrono già oggi un’esperienza di guida del futuro, con la guida offroad esclusivamente elettrica. I vantaggi sono diversi: dal momento che la coppia massima di 440 Nm del motore elettrico è disponibile già dal primo giro del motore, la potenza può essere dosata molto bene in ogni istante. Questo permette di avere una guida altamente precisa e controllata, anche nel fuoristrada più impegnativo. Inoltre, visto che il motore elettrico consuma energia solo quando mette effettivamente in movimento la vettura, e che la guida offroad solitamente lenta richiede una potenza relativamente bassa, anche nel fuoristrada più difficile è possibile guidare in modalità esclusivamente elettrica per lungo tempo.
Nella modalità Offroad GLC, in abbinamento alla telecamera a 360 gradi, offre il cosiddetto “cofano del motore trasparente”: il display centrale mostra una vista virtuale anteriore sotto la vettura, comprese le ruote anteriori e la posizione di sterzata. Questa funzione è estremamente utile, perché il guidatore può individuare in anticipo ostacoli presenti lungo il percorso, come grossi massi o buche profonde.

La nuova schermata Offroad utilizza entrambi i display per fornire informazioni, comandi e funzioni disposti in modo chiaro. Il display del conducente mostra, tra le altre cose: inclinazione trasversale, pendenza, discesa, quota topografica, coordinate geografiche e bussola, ma anche velocità e regime del motore nel funzionamento con motore a combustione interna. Inoltre il display centrale mostra ad esempio la posizione attuale del SUV nel fuoristrada e l’angolo di sterzata delle ruote anteriori, oltre che la direzione di sterzata delle ruote posteriori se sono sterzanti. Tutte le funzioni di guida che attengono all’impiego offroad possono ora essere comandate in modo molto chiaro su unica schermata.

Il pacchetto tecnico (disponibile a richiesta) con sospensioni pneumatiche AIRMATIC e sistema di regolazione del livello esprime il suo potenziale di comfort anche nella guida offroad, dove risulta particolarmente efficace. Il sistema AIRMATIC, ad esempio, offre nella guida fuoristrada un’altezza libera dal suolo elevata, indipendente dal carico, e una corsa ampia delle molle per la migliore trazione possibile. L’asse posteriore sterzante incrementa nettamente la maneggevolezza offroad.

Menu Rimorchio e funzione di pianificazione dei tragitti con rimorchio


GLC trova spesso impiego nella guida con rimorchio, e anche nella nuova versione si è tenuto conto di questa sua inclinazione. Una novità è rappresentata dalla funzione di pianificazione dei tragitti con rimorchio per la navigazione: sul display centrale si possono pianificare i tragitti adatti alla guida con il rimorchio definito in precedenza. Nel farlo si tiene conto, tra le altre cose, della larghezza e dell’altezza dei passaggi. Il rimorchio viene definito dal menu Rimorchio in MBUX. Non appena la testa sferica è posizionata ed è stato stabilito un collegamento elettrico, il sistema richiede informazioni sul dispositivo di traino, ossia chiede se si tratta di un rimorchio piccolo o uno più grande, ad esempio una roulotte o un rimorchio per il trasporto di cavalli, oppure se è montato un portabiciclette. La funzione di pianificazione dei tragitti con rimorchio tiene quindi conto delle indicazioni fornite. Queste e molte altre funzioni per l’utilizzo dell’auto come motrice hanno l’obiettivo di rendere la guida con rimorchio quanto più sicura e piacevole possibile. La trazione integrale 4MATIC offre inoltre una trazione eccellente su qualsiasi fondo stradale.

Il sistema ampliato di assistenza per manovra con rimorchio, presente a richiesta a bordo di Nuova GLC SUV, rende le manovre con rimorchio ancora più facili, comode e sicure. Il sistema regola automaticamente l’angolo di sterzata della vettura motrice fino a una velocità di 5 km/h e una pendenza massima del 15%. Anche questo sistema è integrato in MBUX e il suo utilizzo è intuitivo. Oltre a stabilizzare la marcia indietro, per la prima volta il sistema è anche in grado di guidare le manovre in curva impostabili liberamente fino a 90°. Lo sterzo della motrice viene azionato in modo automatico per mantenere l’angolazione scelta, consentendo così un posizionamento preciso e sicuro del rimorchio. Inoltre il guidatore può selezionare la funzione “Traina in rettilineo”, quando il rimorchio ha raggiunto la direzione desiderata e deve procedere in retromarcia dritto. L’intera manovra può essere seguita da diverse prospettive delle telecamere sul display centrale. Linee di orientamento dinamiche mostrano la traiettoria, la larghezza della vettura e le distanze dagli oggetti rilevati.

SUV “mid size” di Mercedes-Benz: una storia di successo


Mercedes-Benz fece il suo ingresso nel segmento dei SUV “mid size” nel 2008 con GLK. «Trendsetter in una categoria di vetture in espansione»: in questi termini l’allora cartella stampa definiva l’auto. Il design degli esterni riprendeva elementi di Classe G, l’antesignana di tutti i SUV Mercedes-Benz. Nel 2015 il marchio presentava i modelli successivi con la denominazione di GLC. Anche quest’auto convinceva per l’eccellente sicurezza degna del marchio, per i più moderni sistemi di assistenza alla guida, per l’efficienza energetica e per l’elevata dinamica. Dall’introduzione di GLC e del modello precedente GLK Mercedes-Benz ha venduto oltre 2,6 milioni di unità nel mondo. La GLC presentata ora rappresenta la terza generazione e raccoglie il testimone dei modelli che l’hanno preceduta.

Nasce la Defender 130


Avventura per tutti: l’accresciuta lunghezza della scocca della nuova Defender 130, offre un maggiore spazio interno, perfetto per le spedizioni all-terrain in famiglia e ospita, in un comfort superiore, fino ad otto persone

Capacità Defender: l’aumento della lunghezza della scocca mantiene le inarrestabili capacità e le articolazioni in off-road della Defender e consente tre file di sedili in disposizione 2+3+3
Inconfondibile design: il profilo della Defender si allunga elegantemente di 340mm, per un maggiore spazio interno, una capacità di carico massima di 2.5161 litri per la versione cinque posti (2.291 litri per la versione 8 posti) e tre file di sedili full-size. La lunghezza totale ora è di 5.358 mm
Esploratrice sofisticata: il nuovo colore Sedona Red ed il climatizzatore quadrizona sono disponibili in esclusiva sulla Defender 130, con sospensioni pneumatiche standard per un maggiore comfort
Extended Bright Pack: lo straordinario pacchetto opzionale esterno conferisce alla nuova Defender 130 un carattere unico, con finitura Ceres Silver Satin del rivestimento basso intorno al veicolo
Interni versatili: spazio fino ad otto persone, per viaggiare comodamente su tre file, oltre a un’ampia e versatile area di carico e una scelta completa di accessori Defender
Tecnologia avanzata: la nuova Defender 130 è dotata, di serie, di un più grande touchscreen Pivi Pro da 11,4 pollici, mentre gli occupanti godono di aria più pura grazie all’avanzato sistema Cabin Air Purification Plus, anch’esso di serie
Navigazione what3words: la nuova Defender 130 può identificare e raggiungere qualsiasi spazio di 3 metri quadri in ogni parte del pianeta, senza bisogno di un segnale telefonico, utilizzando l’avanzato sistema di infotainment Pivi Pro
Ambiente unico: interni sofisticati con pelle Light Oyster e nuova impiallacciatura Natural Light Oak, con traversa verniciata a polvere, bianca e con dettagli cromati estesi
First Edition: la curatissima First Edition rappresenta il top della Nuova Defender ed è disponibile in tre configurazioni prestigiose, ciascuna con un tema distinto di design
Unità speciale celebrativa: Land Rover celebra il Giubileo di Platino della Regina, donando alla Corona una 130 con allestimento speciale per l’impiego operativo della Croce Rossa britannica
Defender 130, disponibile per gli ordini: con prezzi a partire da 89.300 Euro
Per configurare la Defender: http://www.landrover.it/vehicles/defender/
Miglioramenti Hard Top: la robusta famiglia delle versioni commerciali Defender Hard Top 90 e 110 acquisisce le specifiche X-Dynamic, da oggi disponibili

Affiancando le acclamate Defender 90 e Defender 110, la Defender 130 aggiunge un’altra dimensione alla famiglia di veicoli all-terrain, ed offre opportunità di avventura fino ad otto adulti, su tre file di sedili full-size.
Come le Defender 90 e 110, la nuova versione 130 prende il nome dalla famiglia originale Defender, ispirata al modello più lungo della gamma. Consente di trasportare senza problemi fino ad otto persone su qualsiasi terreno ed è la dimostrazione definitiva della vastità di talenti della Defender grazie alla scocca allungata che ora arriva ad una lunghezza massima di 5.358 mm.
Una miriade di miglioramenti e tecnologie di design esterno ed interno distinguono la nuova Defender 130 che realizza un equilibrio unico di comfort con le consuete doti di capacità e durata.
Per celebrare il Giubileo di Platino della Regina, Land Rover ha donato alla Corona una Defender 130 per le attività in UK della Croce Rossa britannica. Gli ingegneri Land Rover lavoreranno con i rappresentanti dell’Ente, che gode del patronato della Regina, per adattare la Defender 130 prima dell’entrata in servizio.
Land Rover sostiene la IFRC dal 1954 ed è orgogliosa del suo partenariato con la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Gli esperti della flotta veicoli IFRC in Dubai hanno partecipato ai test della Defender prima della sua presentazione nel 2019.
La Defender 130 ha una propria palette di colori, con una nuova ed esclusiva opzione Sedona Red che la distingue all’interno della gamma. L’esterno è completato dall’Extended Bright Pack – disponibile in aggiunta al Bright Pack esistente – che fornisce un design esterno distintivo con finitura Ceres Silver Satin per tutto il rivestimento basso della carrozzeria, e protezioni sottoscocca, anteriore e posteriore, in Noble Chrome.
All’interno, per ogni passeggero sono previste soluzioni pratiche e comodi portaoggetti, su tutte e tre le file di posti. In questo modo, Defender 130 si prende cura di ciascuno dei passeggeri, offrendo anche un facile accesso alla spaziosa terza fila di sedili in una cabina luminosa e ariosa.
Il design degli interni presenta nuove opzioni di colore e materiali, per un’esperienza all-terrain amplificata. Le più recenti tecnologie connesse e i sistemi di telaio, come il nuovo touchscreen Pivi Pro da 11,4 pollici, le sospensioni pneumatiche elettroniche standard e il sistema Cabin Air Purification Plus, offrono il massimo supporto e comfort per le escursioni moderne in off-road.
La nuova Defender 130 è disponibile nei derivativi SE, HSE, X-Dynamic e X, oltre a una First Edition. Quest’ultima è disponibile in tre combinazioni attentamente curate dai progettisti, ognuna delle quali è caratterizzata da un colore e un tema distinto di design:
Fuji White con Extended Bright Pack con interni in pelle Light Oyster Full Windsor e impiallacciatura Natural Light Oak
Sedona Red con sedili in pelle Ebony Full Windsor e impiallacciatura Smoked Oak
Carpathian Grey con pelle Vintage Tan Full Windsor e impiallacciatura Rough-Cut Walnut
Il modello First Edition si basa su specifiche HSE con un ampio elenco di contenuti, tra cui proiettori a LED Matrix, sedili riscaldati di seconda e terza fila, climatizzazione quadrizona, sistema audio Meridian, Driver Assist Pack e Privacy Glass. Tutti dispongono di cerchi in lega da 20 pollici di serie, con una scelta di propulsori a benzina P400 o diesel Ingenium a sei cilindri: D250, D300.
Per facilitare l’inizio e la fine delle avventure, oggi tutte le Defender con Keyless Entry – inclusa la Defender 130 – sono dotate di Approach Unlock e Automated Walkaway Lock. Quando si avvicina il telecomando al veicolo a meno di 1,5 metri, le portiere si sbloccano. Inversamente le stesse si bloccano quando il telecomando si allontana oltre i 150 cm.

Design esterno
L’iconica silhouette di Defender è stata estesa posteriormente di 340 mm per offrire un maggiore spazio interno su tutte e tre le file, senza compromettere le sue impareggiabili capacità su tutti i terreni.
Con un inconfondibile look di famiglia, la Defender 130 presenta uno sbalzo posteriore pronunciato, che offre uno spazio interno ancora maggiore, alla terza fila di sedili e nell’area di carico.
Il profilo elegante è sottolineato dalla nuova opzione di colore Sedona Red- esclusiva per la 130, che aggiunge ancor più profondità e sofisticazione al design, mentre tutti i modelli sono dotati di serie di un tetto panoramico, con un secondo sunroof sopra la terza fila che caratterizza tutte le Defender 130.
Per conservare il caratteristico design posteriore della Defender, gli ingegneri Land Rover le hanno conferito un sottile rastrematura che ne massimizza anche le inimitabili capacità all-terrain che i clienti si aspettano, grazie ad un angolo di uscita di 28.5 gradi.
I contorni dei gruppi ottici posteriori a LED sono stati riprogettati per mantenere le tre linee distinte che definiscono il profilo laterale della Defender, mentre si sollevano leggermente verso il posteriore.
L’accesso alla spaziosa area di carico è invariato, mentre è disponibile una copertura rigida in tinta con la carrozzeria per la ruota di scorta, che riflette il posizionamento della Defender 130 all’apice della gamma Defender. I portapacchi Narvik Black sono di serie, mentre è disponibile la gamma completa di accessori esterni Defender – tra cui i Pack Explorer, Adventure, Country e Urban.
Le proporzioni raffinate della 130 sono potenziate dall’opzionale Extended Bright Pack. In questa specifica, tutti i pannelli bassi della carrozzeria sono rifiniti in Ceres Silver Satin che crea un particolare abbinamento sui modelli nelle tinte Hakuba Silver, Fuji White e Yulong White. I dettagli in Ceres Silver si trovano sulle prese d’aria del cofano e sui parafanghi laterali di tutti i modelli Defender 130, perfettamente completati dai cerchi in lega Luna da 20 pollici, disponibili nella finitura Bright Silver.
La finitura esterna è un’estensione del Bright Pack che presenta piastre sottoscocca anteriori e posteriori in Noble Chrome, completate da paraurti inferiori Gloss Black e prolunghe per passaruota. Le due opzioni offrono ai clienti Defender 130 una scelta di finiture esterne distintive e sofisticate.

Interni spaziosi
Per la Defender 130, Land Rover introduce opzioni di colore e materiali migliorate per i clienti che cercano un’esperienza ancora più raffinata, bilanciata perfettamente con il carattere duro e robusto e più spazio interno che mai.
Gli ingegneri Land Rover hanno creato uno spazio interno impressionante riducendo efficacemente i componenti interni alla carrozzeria e massimizzando la quantità di spazio utilizzabile, senza la necessità di aumentare l’impronta su strada.
Il retro, elegantemente esteso, crea spazio senza compromessi per la terza fila di sedili, con una larghezza sufficiente ad accogliere tre adulti, mentre il profilo familiare della Defender garantisce generoso spazio in tutte e tre le file. Tocchi supplementari garantiscono un’esperienza comoda al passeggero di terza fila, inclusi sedili riscaldati, braccioli imbottiti, comodi portaoggetti e prese USB-C per caricare i dispositivi in movimento. I tappetini sono presenti ovunque, in linea con il carattere unico della 130.
Le ampie vetrate offrono un’eccellente visibilità in tutte e tre le file di sedute, mentre il tetto apribile panoramico in vetro di serie, completato da un secondo tetto apribile sopra la terza fila, rende l’interno luminoso e arioso per tutti. Un’ulteriore comodità è la ventilazione per ogni fila di sedili, con una canalizzazione supplementare che fornisce una maggiore portata dell’aria condizionata e del riscaldamento tramite l’opzionale Four Zone Climate Control, esclusivo della Defender 130.
I passeggeri della seconda e terza fila beneficiano inoltre di un piccolo rialzo a gradinata, per una visibilità superiore. Accedere alla terza fila è facile, poiché la seconda fila di sedili scorre e si ripiega in avanti per fornire un ampio accesso. Dal portellone, i clienti possono semplicemente abbassare le sospensioni pneumatiche elettroniche della Defender con pulsanti all’interno dell’area di carico per facilitare lo stivaggio nella parte posteriore.
La Defender 130 fornisce un vano di carico spazioso e pratico, che offre fino a 389 litri3 di volume di carico, anche con i sedili della terza fila eretti. Quando questi non sono in uso, si ripiegano per creare un’ampia area di carico, dando ai clienti la scelta definitiva nella configurazione della disposizione interna che meglio si adatta alle loro esigenze. La suddivisione 40:20:40 offre la migliore praticità.
Per le famiglie, gli attacchi per seggiolini ISOFIX si trovano su un massimo di cinque dei sedili passeggeri, sui sedili esterni della seconda e terza fila, nonché sul sedile passeggero anteriore. La versione a cinque posti della Defender 130 offre una vasta area di carico fino a 2.5161 litri con la seconda fila ripiegata.

Nuove opzioni e dettagli interni contribuiscono a creare un ambiente sofisticato in cabina.
Dettagli Noble Chrome si trovano sui comandi dell’aerazione e sugli interruttori dei sedili elettrici, mentre gli elementi degli altoparlanti sono rifiniti in Ceres Silver brillante e le cerniere dei braccioli sono rifinite in Atlas, che si combinano per completare le caratteristiche dell’Extended Bright Pack esterno.
Una nuova finitura – l’impiallacciatura in legno Natural Light Oak – si ispira al legno di deriva e conferisce un aspetto naturale e moderno, disponibile per completare elegantemente la seduta in pelle Windsor traforata Light Oyster. Con questa scelta della disposizione dei posti a sedere, le cornici del cruscotto rifinite in Lunar – poste contro gli elementi bianchi verniciati a polvere della traversa – aggiungono profondità e contrasto. La pelle Windsor traforata Vintage Tan è disponibile in tutta la gamma Defender, mentre i modelli X-Dynamic possono essere specificati con il tessuto Robustec nella finitura Duo Tone.
Anteriormente, la Defender 130 è dotata di serie di un touchscreen Pivi Pro da 11,4 pollici, presentato su Defender 90 e 110, che consente un maggiore controllo delle funzioni principali del veicolo tramite un display nitido e intuitivo. L’interfaccia in vetro curvato, offre funzionalità rapide e all’avanguardia ed è reattiva non appena il veicolo viene avviato, vanta una semplice struttura del menu ed aggiornamenti Software Over The Air.
Il guidatore può personalizzare il layout a tre pannelli in base alle proprie preferenze e alle funzioni più utilizzate. Il sistema intelligente è in grado di apprendere le abitudini e si adatterà di conseguenza, ad esempio, suggerendo il percorso migliore all’inizio di un tragitto conosciuto e riducendo il numero di istruzioni audio delle guida vocale, in caso di spostamenti in un ambiente familiare.
La Defender 130 integra la piattaforma di localizzazione globale what3words, offrendo ai clienti una navigazione accurata e precisa anche negli ambienti più remoti.
L’azienda tecnologica britannica what3words ha diviso il globo in una griglia di 57 trilioni di quadrati con lato di 3 metri, ciascuno con un unico indirizzo di tre parole, facile da ricordare. I clienti potranno navigare con precisione verso qualsiasi destinazione al mondo, velocemente e convenientemente, usando appena tre parole – sia per trovare il posto perfetto per esplorare in off-road, che per individuare uno spazio specifico di parcheggio o un’entrata.
La qualità interna dell’aria su ogni viaggio è migliorata grazie al Cabin Air Purification Plus, che fa il suo debutto con la Defender 130. È di serie sulla Defender più grande della gamma e impiega la tecnologia nanoeTM X per la riduzione degli allergeni e la rimozione degli agenti patogeni, contribuendo a ridurre significativamente gli odori e i virus. Inoltre, i dispositivi CO2 Management e PM2.5 Cabin Air Filtration migliorano l’ambiente in cabina monitorando l’aria interna ed esterna e regolandosi di conseguenza, garantendo agli occupanti la migliore qualità dell’aria disponibile.
La tecnologia avanzata nanoe TM X ha dimostrato scientificamente di ridurre significativamente virus e batteri e la funzione Purge consente ai clienti di preparare la cabina prima della partenza, da remoto, utilizzando il proprio smartphone, per garantire una qualità dell’aria ottimale fin dall’inizio di ogni viaggio

Motori efficienti
Defender 130 è disponibile con una scelta potente ed efficiente di propulsori elettrificati, inclusi i benzina a sei cilindri P400 mild-hybrid Ingenium e i diesel a sei cilindri D250 e D300 Ingenium.
La tecnologia MHEV (Mild-Hybrid Electric Vehicle) è alla base dei propulsori Ingenium a sei cilindri di Land Rover, fornendo reattività senza soluzione di continuità e una maggiore economia di carburante. Utilizza un generatore di avviamento integrato a cinghia (BiSG) a 48 V che raccoglie l’energia normalmente persa in frenata e decelerazione, che viene immagazzinata e utilizzata in seguito durante il viaggio, rendendo anche il sistema di arresto più rapido ed efficiente.
Benzina:
P400 – 400 CV sei cilindri da 3.0 litri, MHEV, 550 Nm di coppia a 2.000-5.000 rpm
Diesel:
D250 – sei cilindri 3.0 litri da 250 CV, MHEV, 600 Nm di coppia a 1.250-2.250 rpm
D300, sei cilindri 3.0 litri da 300 CV, MHEV, 650 Nm di coppia a 1.500-2.500 rpm
Il P400 fa registrare 0-100 km/h in 6,6 secondi, con ampia potenza e raffinatezza.
I motori diesel Ingenium forniscono una maggiore erogazione della coppia, risposte fluide e un impressionante risparmio di carburante, insieme a un tempo 0-100 km/h di 7,5 secondi per la D300. Anche la D250 offre prestazioni senza sforzo con i 250 CV e 600 Nm di coppia del suo propulsore a sei cilindri ed è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in 8,9 secondi.

Capacità inarrestabile
Ogni Defender 130 è dotata di serie del sistema di trazione integrale intelligente (iAWD) di Land Rover e del cambio automatico ZF a otto velocità. La tecnologia iAWD gestisce in modo efficiente ed efficace il gruppo propulsore e la distribuzione della potenza tra gli assi anteriore e posteriore, ottimizzando l’efficienza su strada e la capacità su tutti i terreni, come necessario.
Ogni Defender 130 è dotata di Electronic Air Suspension con Adaptive Dynamics e dell’avanzato sistema Terrain Response® di Land Rover per una capacità all-terrain senza rivali e la serenità del conducente in ogni condizione. La combinazione di questi sistemi avanzati garantisce un avanzamento confortevole e fluido su superfici sconnesse, offrendo prestazioni e agilità.
Il sistema di sospensioni pneumatiche elettroniche consente fino a 430 mm di articolazione, con 71,5 mm di sollevamento aggiuntivo nella parte anteriore (73,5 mm nella parte posteriore) in altezza off-road, per superare gli ostacoli e assistere il guado – fino alla profondità di 900 mm. La capacità off-road della Defender è gestita dal sistema Terrain Response® di Land Rover, che consente al conducente di regolare l’esperienza di guida su qualsiasi terreno tramite lo schermo Pivi Pro.
La capacità all-terrain della Defender si basa sull’architettura D7x della scocca ad alta intensità di alluminio di Land Rover. Con una rigidità torsionale di 25 kNm/grado, la Defender è tre volte più rigida dei progetti tradizionali carrozzeria e telaio, e costituisce la base per le sospensioni pneumatiche indipendenti, la scatola di riduzione a due gamme di rapporti e il sistema Intelligent All-Wheel Drive.
La Defender 130 offre una capacità di traino fino a 3.000 kg4, mentre l’aggancio del rimorchio è facilitato dalla sospensione pneumatica elettronica, controllata tramite un pannello interruttori all’interno del portellone. Per ogni esigenza di traino sono disponibili ganci di traino rimovibili e multi-altezza.

Miglioramenti Hard Top:
Land Rover ha rafforzato l’appeal delle sue inarrestabili versioni commerciali 4×4 con le nuove specifiche X-Dynamic per le Defender Hard Top 90 e 110, rendendo i più robusti membri della famiglia ancor più attraenti per una più vasta gamma di clienti. Entrambi i modelli sono equipaggiati con i sei cilindri diesel Ingenium, con prezzi a patire da 72.800 Euro. Inoltre, su tutte le Defender 90 Hard Top sono disponibili in opzione le sospensioni pneumatiche