venerdì 30 ottobre 2015

Porsche richiama in officina 60mila auto in tutto il mondo.

STOCCARDA - Porsche richiama in officina 60mila vetture in tutto il mondo. Si tratta dei modelli del tipo Macan S e Macan Turbo. Lo ha comunicato un portavoce della casa automobilistica. Il problema è legato al tubo che trasporta il carburante al motore e che potrebbe non essere a tenuta stagna.

Le auto coinvolte in Germania sono 3.641.Secondo il portavoce, il difetto non comporta pericoli diretti: "Gli automobilisti possono continuare a utilizzare le auto", ha detto, "ma se dovessero avvertire odore di benzina, farebbero bene a rivolgersi alla più vicina officina di Porsche". L'azione di richiamo è una delle più grandi operata nella storia di Porsche, non la più grande, ha detto il portavoce. La casa di Stoccarda fa parte del gruppo Volkswagen, coinvolto di recente nello scandalo della manipolazione dei motori diesel. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

Per il presidente Giovanni D’Agata dello “Sportello dei Diritti”, anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è sempre latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, che durerà mezz'ora, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli.

domenica 25 ottobre 2015

Mitsubishi L200, ecco la quinta

di Bruno Allevi. TERAMO – La Mitsubishi cala la quinta. Arriva infatti in Italia la quinta generazione del suo storico pick-up, l’L200. Il mezzo giapponese, immatricolabile come autocarro, è disponibile nelle due varianti di carrozzeria Club Cab (cabina singola) e Double Cab (cabina doppia), è equipaggiato con 1 Motore Turbodiesel DID 2400 da 154 o 181 cv, negli allestimenti Inform, Invite, Intense.

Esternamente questo veicolo tuttofare, è stato totalmente rivisto nel design: ha forme più atletiche, con un frontale levigato e linee armoniche, muscolose e massicce. L’L200 presenta le forme tipiche da pick-up dove alla cabina singola o doppia si fonde il cassone con ribaltina (d’effetto i grandi gruppi ottici che la incorniciano). Salendo a bordo, (vi sono a lato le pedane e all’interno dei montanti le maniglie per appoggiarsi), ci si apre un abitacolo che è tutto fuorché quello di un mezzo da lavoro: curatissimo, con ottimo usato di materiali di pregio e accostamenti cromatici azzeccati. Completa la consolle centrale con lo schermo del sistema di intrattenimento – navi in sommità, mentre il clima è subito sotto.

Comoda è la rotellina nel tunnel centrale, accanto alla leva del freno a mano, con cui scegliere la tipologia di trazione da usare. Lineare e completo è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive. Il Mitsubishi L200 testato è stato il 2200 DID 181 cv Double Cab Intense da 35845 €. La casa del trifoglio rosso rinnova il suo leggendario pick-up, portando a 5 le generazioni succedutesi nel tempo. Questa generazione diventa più vettura grazie alle forme grintose e sportive, grazie alla costruzione degli interni. La versione provata è la Double Cab e grazie all’unione fra 5 comodi posti e un ampio cassone posteriore, è sicuramente l’ideale per chi ha bisogno di spostarsi e al contempo deve caricare carichi pesanti ed ingobranti.

Il motore che equipaggia l’L200 provato è il 2400 Turbodiesel nella potenza più elevata, quella da 181 cv. Questo motore permette all’L200 di mostrare il meglio di se in strada e fuoristrada, unendo ai 181 cv anche brillantezza, elasticità, prestazioni e consumi contenuti. Da ultimo il listino prezzi: si va da 27650 € del 2400 DID 154 cv Club Cab Inform per arrivare a 36750 € del 2400 DID 181 cv Double Cab Intense Con Cambio Automatico (Diesel).

domenica 18 ottobre 2015

Mercedes GLE, l'erede della Classe M

di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes cambia nome e ristilizza la Classe M, che ora diventa GLE. La versione ammoderntata del suo SUV di taglia L, è disponibile con 3 Motori a Benzina (GLE 400 da 333 cv, GLE 500 da 435 cv, GLE 63 da 557 cv), 1 Motore Ibrido (GLE 500 e da 439 cv), 2 Motori Turbodiesel (GLE 250d da 204 cv, GLE 350d da 258 cv), negli allestimenti Executive, Sport, Exclusive, Premium, AMG, AMG S. Esternamente a cambiare è stato il paraurti anteriore (più sportivo con grande feritoie e prese d'aria) e l'aspetto complessivo dell'anteriore, che ora assomiglia al nuovo corso stilistico Mercedes. Rinfrescato anche l’abitacolo, che si conferma impeccabile per finiture e materiali e sfoggia il tocco tecnologico del nuovo display di 8” parzialmente a sbalzo nella consolle (serve il sistema multimediale, con navigatore Command Online di serie tranne che nella Executive).

Lo spazio a disposizione dei passeggeri è adeguato ai 482 cm di lunghezza della vettura, e il bagagliaio, con i suoi 690/2010 litri di capacità (480/1800 nel caso della ibrida 500e) fa invidia a quello di una grande famigliare. Ed ora il momento del test drive: la Mercedes GLE provata è stata la 250d 4Matic Sport da 72000 €. La Mercedes cambia nome ai suoi SUV (d'ora in poi avranno tutti il prefisso GL e rispetto alla classe di appartenenza il suffisso specifico). Anche con la ex Classe M, ora GLE, è avvenuto questo.

Oltre al cambio di nome, il SUV Mercedes è stato reso oggetto di un lieve restyling. Su strada la GLE è un SUV con la S Maiuscola: si interfaccia con facilità sia con la strada che con il fuoristrada grazie alla trazione integrale e alle sospensioni pneumatiche attive. Comodo, maneggevole, confortevole, è un salotto su quattro ruote grazie alla cura per la costruzione e all'ottima insonorizzazione interna.

Il motore che equipaggia la GLE provata è l'ottimo 2200 Turbodiesel da 204 cv. Questo motore, l'entry level della gamma a gasolio (l'altro è un 3000 da 258 cv, denominato 350d), non è per nulla sottopotenziato rispetto all'imponente mole del veicolo (quasi 3 tonnellate di peso complessivo). Altre doti del 2200 sono la sua brillantezza, il suo essere silenzioso, il suo brio, i 204 cv che scalpitano e che permettono alla GLE, come già anticipato prima, di essere ottima stradista ed eccellente scalatrice nel fuoristrada, dimenticandosi di andare dal benzinaio.

Infine il listino prezzi: si va da 69890 € della GLE 400 Sport 4Matic per arrivare a 131770 € della GLE 63 AMG S 4Matic (Benzina), si va da 82670 € della GLE 500 e Sport 4Matic per arrivare a 88160 € della GLE 500 e Premium 4Matic (Ibrida), si va da 58440 € della GLE 250d Executive per arrivare a 74800 € della GLE 350d Premium 4Matic (Diesel).

domenica 11 ottobre 2015

Mercedes GLC, arriva la sostituta della GLK

di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes presenta la sostituta della GLK, la GLC. Il nuovo SUV tedesco di classe media, è disponibile con 1 Motore a Benzina (GLC 250 da 211 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (GLC 220d da 170 cv o GLC 250d da 204 cv), negli allestimenti Executive, Business, Sport, Exclusive, Premium.

La Mercedes GLC eredita dalla GLK il ruolo di suv media nella gamma della casa, ma il cambiamento è radicale. L'auto è nuova da cima a fondo e nettamente più grande: la lunghezza cresce di 12 centimetri (466 in tutto) e la larghezza di 5 (189 cm, misura piuttosto “abbondante” per le nostre strade). Ma la novità più evidente riguarda il passaggio da linee assai tese e spigolose ad altre più morbide e filanti, che, nel complesso, uniscono bene sportività de eleganza. Molto bello il frontale, in linea con il nuovo family feeling Mercedes: cofano spiovente, mascherina pronunciata con al centro il grande logo della casa di Stoccarda, fari di forma trapezoidali incassati ai lati della mascherina stessa. Posteriormente la coda è bombata, leggera, crea dinamismo. Molto gradevoli i grandi gruppi ottici allungati, ben visibili da chi segue il veicolo tedesco.

La Mercedes GLC è molto ben realizzata, e lo si capisce sin dai primi istanti in cui si accede all'abitacolo, che riprende molti elementi dalla recente berlina C. Ritroviamo quindi lo stile armonioso e piacevolmente “mosso”, con le cinque bocchette circolari del “clima” bizona, la strumentazione completa e ben leggibile e lo schermo centrale di 8,4 pollici tipo tablet. Da qui passano le informazioni del valido navigatore e della radio con lettore dvd e hard disk. La gestione avviene tramite il “mouse” a sfioramento, la rotella sottostante o con comandi vocali. Nel complesso, l'abitacolo è gradevole e ben studiato. Non mancano neppure ampi vani portaoggetti; elegante e completo è il quadro strumenti.

Ed ora il momento del test drive: la Mercedes GLC guidata è stata la 220d 4Matic Exclusive da 59939 €. La GLC sostituisce la GLK, diventato il nuovo SUV Medio di casa Mercedes. La GLC abbandona le forme squadrate della GLK per abbracciare forme e linee più sinuose, facendo assomigliare il nuovo prodotto tedesco a un mix ben riuscito fra un SUV e una coupè. Su strada il comportamento della GLC è ottimo: molto maneggevole, la posizione guida rialzata permette di avere sott'occhio tutto ciò che accade attorno alla vettura. É un salotto su quattro ruote, mangiasfalto e mangiasterrato grazie all'altezza da terra e alla trazione integrale che la equipaggia.

Il cuore pulsante della GLC provata è l'ottimo 2200 Turbodiesel da 170 cv denominato 220d (l'altra declinazione è lo stesso 2200 Turbodiesel con 204 cv, denominato 250d). Questo motore è l'ideale su quest'auto, unisce ottime prestazioni, silenziosità, brio e potenza, a bassi consumi (intorno a 20 km con un litro di gasolio nel ciclo combinato). Infine il listino prezzi: si va da 48550 € della GLC 250 Executive per arrivare a 56850 € della GLC 250 Exclusive o Premium (Benzina), si va da 47940 € della GLC 220d Executive per arrivare a 57090 € della GLC 250d Exclusive o Premium (Diesel).

domenica 4 ottobre 2015

Restyling per l’Auris

di Bruno Allevi. SILVI MARINA – La Toyota mette mano all’Auris, rendendola oggetto di un leggero restyling. La nuova media giapponese, proposta nelle varianti Berlina e Station Wagon (denominata Touring Sports), è equipaggiata con 1 Motore Benzina (1200 da 116 cv), 1 Motore Ibrido (1800 da 136 cv), 2 Motori Turbodiesel (1400 D4D da 90 cv, 1600 D4D da 111 cv), negli allestimenti Cool, Active, Lounge.

Esternamente, a tre anni dal lancio, la Toyota Auris, nelle versioni berlina e wagon, si concede una rinfrescata, cambiando il frontale, la parte posteriore e gli interni. La media giapponese appare più filante, grazie al nuovo paraurti che racchiude una presa d’aria più bassa e ampia, ai fari lunghi e sottili con luci diurne a led e alla mascherina coi profili cromati. Anche il logo Toyota (al centro) è più pronunciato rispetto a quello del modello precedente. La fiancata è solcata da una profonda nervatura appena sopra le maniglie delle porte, che trae origine dai fari e termina nei fanali a led conferendo slancio ed equilibrio ai volumi. Inediti il paraurti posteriore e il sottile elemento cromato orizzontale che, dietro, unisce i catarifrangenti, sottolineando la larghezza della vettura. All’interno, la Toyota Auris è stata rinnovata rendendo la plancia più “leggera” e gradevole (la superficie morbida nella parte superiore ne migliora l’aspetto); ridisegnato, in modo da accentuarne il carattere sportivo, il cruscotto a binocolo: nuovo lo schermo a colori di 4,2”.

È inedito pure il sistema multimediale Toyota Touch2, con lo schermo di 7,1” che ha comandi a sfioramento esterni al display. Bocchette d’aerazione, maniglie e cornice della leva del cambio sono cambiate e ora offrono una sensazione di maggiore qualità. Ed ora il momento del test drive: la Toyota Auris guidata è stata la 1800 Hybrid Touring Sports Active da 28287 €. La Toyota ristilizza l'Auris, con un leggero maquillage migliorativo. Su strada la media giapponese si conferma come un'auto dalle doti positive: comoda, confortevole, molto maneggevole. La versione station provata, ha anche la dote di avere un bagagliaio enorme (1658 litri di capacità massima), ideale per le famiglie che hanno bisogno di auto da poter stracaricare di oggetti. Il motore, anzi i motori che pulsano sotto il cofano sono un motore a Benzina 1800 che unito a quello elettrico generano 136 cv, capaci di dare all'Auris TS ottime prestazioni, quasi sportive, strizzano l'occhio alla natura, viste le basse emissioni e i consumi contenuti. Da ultimo il listino prezzi.

Iniziamo con la versione Berlina: si va da 22000 € della 1200 Active per arrivare a 25400 € della 1200 Lounge con Cambio Automatico (Benzina), si va da 23900 € della 1800 Hybrid Cool per arrivare a 27300 € della 1800 Hybrid Lounge (Ibrida), si va da 22050 € della 1400 D4D Cool per arrivare a 26450 € della 1600 D4D Lounge (Diesel). Ora tocca alle versioni Touring Sports: si va da 23000 € della 1200 Active per arrivare a 26400 € della 1200 Lounge con Cambio Automatico (Benzina), si va da 24900 € della 1800 Hybrid Cool per arrivare a 28300 € della 1800 Hybrid Lounge (Ibrida), si va da 23050 € della 1400 D4D Cool per arrivare a 27450 € della 1600 D4D Lounge (Diesel).

giovedì 1 ottobre 2015

Auto: +17,2% mercato Italia, Fca fa meglio

TORINO - Nessun effetto VW sul mercato auto in Italia a settembre. Sono state immatricolate - secondo i dati del ministero dei Trasporti - 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese 2014. Nei 9 mesi 2015 le consegne sono state 1.196.270 con una crescita del 15,3%. Fa ancora meglio Fca, che con 36.888 vetture immatricolate registra una crescita del 20,34%, per il nono mese consecutivo superiore a quella del mercato. Continua la crescita di Jeep (+251,1%), Alfa +11%.