lunedì 28 dicembre 2015

Porsche richiama in officina 2893 Macan in Russia. Rischio di incendio

La Casa automibilistica tedesca ha richiamato 2893 Macan per scongiurare il rischio di incendio che potrebbe divamparsi per un corto circuito nel vano motore. Un provvedimento adottato in seguito alla segnalazione della Federal Agency on Technical Regulation and Metrology (Rosstandart) della Russia. Il problema sarebbe collegato ad un errore di fabbricazione che potrebbe causare eventuali perdite dai tubi del carburante ad iniezione. Il richiamo tecnico in officina è stato predisposto dalla Casa auto e diramato dal Rosstandart russa nel suo ultimo bollettino del 28 dicembre. Inoltre il rischio di incendio persiste anche quando l'auto viene lasciata incustodita.

Le vetture interessate dal richiamo sono state venduti nel periodo compreso fra il 24 gennaio 2014 e il 26 ottobre 2015.La casa auto ha precisato di non essere a conoscenza di incidenti. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta, grazie al servizio che svolge monitorando tutti i richiami tecnici per l'eliminazione di difetti di produzione o di progettazione riguardanti la sicurezza che interessano i veicoli circolanti, anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate vengono tempestivamente informati. 

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Porsche Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, che durerà mezz'ora, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli.

domenica 27 dicembre 2015

Nissan Pulsar: la stella più luminosa del firmamento giapponese

 di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Nissan ritorna nel settore delle medie, a circa 10 anni dal pensionamento dell'Almera. Il prodotto che permette il rientro della casa giapponese in questo settore si chiama Pulsar. La vettura orientale è disponibile con 2 Motori a Benzina (1200 da 115 cv o 1600 da 190 cv) oppure con 1 Motore Turbodiesel DCI 1500 da 110 cv, negli allestimenti Visia, Acenta, Business, Tekna. Esternamente con il suo muso appuntito, il paraurti prominente e il classico logo Nissan incorniciato dal trapezio cromato (le cui linee proseguono, caratterizzandolo fortemente, nel cofano), ricorda molto da vicino le ultime creazioni della casa. I paraurti e i parafanghi bombati rendono muscolosa la carrozzeria, mentre il parabrezza molto inclinato, la base dei finestrini che sale e le fiancate mosse da profonde nervature le conferiscono slancio e plasticità.

Dietro, invece, la vettura, presenta grandi fanali orizzontali che abbracciano la carrozzeria, il lunotto piccolo e il paraurti sporgente. Gli interni della Nissan Pulsar sono spaziosi e ariosi Le poltrone sono larghe e comode, il divano lascia parecchio agio sia a livello delle spalle (138 cm da porta a porta) sia per le gambe. Il soffitto è alto, soprattutto nella parte anteriore, ma pure dietro lascia molta “aria”, e il parabrezza ampio fa entrare parecchia luce. Hanno forme semplici, la plancia e la consolle, attraversate da una linea a onda che le collega con i pannelli delle porte, “avvolgendo” i passeggeri anteriori. Il cruscotto, a due quadranti circolari, si legge bene e ha al centro il grande schermo di 5" del computer di bordo, completo e con una grafica accattivante: può essere impostato per mostrare di volta in volta i comandi di navigazione, informazioni e allarmi e una gran quantità di dati sulle prestazioni. Il guidatore può anche personalizzare molti dei dispositivi della vettura (come gli indicatori di direzione, i tergicristallo e le regolazioni delle chiusure) attraverso lo schermo dell'Advanced Drive-Assist. 

Nella consolle, che appare come sospesa al centro della plancia, c'è lo schermo a sfioramento di 5,8" del sistema multimediale, che può essere collegato con uno smartphone, fornendo così accesso a una serie di applicazioni, utili per utilizzare Google, Facebook, Trip Advisor o Eurosport: il sistema comprende Bluetooth, audio in streaming e gli ingressi Aux-in e Usb, oltre che la radio DAB. Ed ora il momento del test drive: la Nissan Pulsar guidata è stata la 1500 DCI Acenta da 22950 €. La Nissan torna ad affacciarsi nel settore delle medie, regno incontrastato della Golf. Il prodotto che vuole sfidare la regina tedesca è la Pulsar. Questa vettura, su strada, è molto pratica. Si guida molto facilmente, è piacevole e comfortevole. Ottimamente insonorizzata, l'abitacolo è ampio e arioso, e si può usare agevolmente sia in città che su lunghe distanze. Merito questo, oltre che della qualità costruttiva Nissan, delle doti del 1500 DCI che la equipaggia. 

Questo motore, unico diesel a listino, è lo stranoto 1500 DCI Renault che equipaggia molte vetture dell'alleanza Renault – Nissan. E' un propulsore brillante, silenzioso, potente, economo nei consumi e nei costi di gestione e manutenzione. Infine il listino prezzi: si va da 18040 € della 1200 Visia per arrivare 26480 € della 1600 Tekna (Benzina), si va da 20180 € della 1500 DCI Visia per arrivare a 24630 € della 1500 DCI Tekna (Diesel).

sabato 26 dicembre 2015

Maserati richiama le vetture Quattroporte GTS. RAPEX: a rischio di incendio

La Casa automibilistica italiana ha richiamato la Maserati Quattroporte GTS per scongiurare il rischio di incendio che potrebbe divamparsi per un corto circuito nel vano motore. Un provvedimento adottato in seguito alla segnalazione dell'Agenzia per la sicurezza e la Politica dei Consumatori di Germania. Il problema sarebbe collegato ad un errore di fabbricazione che potrebbe causare un corto circuito nel cavo principale tra lo starter e il generatore. Il richiamo tecnico in officina è stato predisposto dalla Casa auto e diramato dal RAPEX nel suo ultimo bollettino del 25 dicembre. 

L'organo di controllo della Commissione europea sulla sicurezza dei beni non alimentari ha diffuso i dettagli del richiamo comunicati da Maserati. La nota n° 9 - A12/1670/15 riporta che le grandi berline Quattroporte GTS prodotte dal il 2013 e 2014 potrebbero incendiarsi per un corto circuito provocato dai cavi elettrici. Secondo quanto riportato dal RAPEX il rischio di incendio è persiste anche quando l'auto viene lasciata incustodita. La casa auto, ha precisato di non essere a conoscenza di incidenti.

domenica 20 dicembre 2015

Land Rover: l'ultima Defender prodotta vale 400mila sterline

ROMA - Il Land Rover Defender numero 2 milioni è stato battuto all'asta da Bonhams per 400.000 sterline, con un'offerta arrivata dal Qatar, stabilendo il record assoluto per un veicolo Land Rover. Il ricavato sarà devoluto ai partner umanitari ed ambientalisti della Casa Britannica, la Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e la Fondazione Born Free. I progetti umanitari prevedono interventi per fronteggiare le calamità naturali nel Nepal del Sud e per conservare la fauna selvatica del Meru National Park in Kenya. 

Questo speciale Defender è stato assemblato a maggio 2015 da una squadra composta da ambasciatori del marchio e da personaggi legati alla storia Land Rover, inclusi Bear Grylls, Virginia McKenna Obe e Stephen and Nick Wilks, figli dei fondatori della società. Realizzato nell'ambito delle celebrazioni della leggendaria fuoristrada che a gennaio cesserà di essere prodotta a Solihull, questo Defender vanta l'esclusivo stemma 'n.2.000.000' e una serie di originali finiture esclusive, inclusa un'incisione raffigurante la mappa della Red Wharf Bay, dove fu tracciato per la prima volta sulla sabbia il profilo della Land Rover originale. In cabina i sedili in pelle sfoggiano la grafica 'Red Wharf Bay ed il logo 'n.2.000.000' sui poggiatesta.

Alla base del sedile di guida, inoltre è fissata una targa in alluminio con le firme di tutti coloro che hanno contribuito ad assemblare il veicolo. La speciale targa S90 HUE, infine, è un omaggio al prototipo Land Rover, targato HUE166.(ANSA)

domenica 13 dicembre 2015

Tutta nuova l'Opel Astra: la prova

 di Bruno Allevi. ASCOLI PICENO – La Opel fa esordire sul mercato italiano la nuova Astra. La nuova generazione della media tedesca è disponibile con 2 Motori a Benzina (1000 da 105 cv, 1400 da 150 cv) oppure con 1 Motore Turbodiesel CDTI (1600 da 95, 110 o 136 cv), negli allestimenti Elective o Innovation. Esternamente, pur essendo nuova da cima a fondo, la Opel Astra riprende lo stile grintoso e personale del modello precedente. Rimangono, quindi, il cofano motore corto e piuttosto spiovente e il tetto ad arco, ma dinamismo e snellezza aumentano con le nuove proporzioni (l'auto è più bassa di 2,5 centimetri e più corta di 5) e con l'aggiunta di profonde nervature nel cofano motore, nella fiancata e nel portellone, che movimentano le forme.

La tecnologia si fa poi elemento di stile nelle luci, che ora sono più sottili e a led (le luci a led Intellilux, per rendere la guida più rilassante). Grintoso è il frontale con i fari affusolati, la mascherina piccola e il baffo cromato con il logo Opel ben visibile al centro. Posteriormente l'eleganza si fa sportiva: lunotto piccolo, spoiler, fari sottili che si raccordano con le nervature laterali. L'abitacolo della Opel Astra presenta una plancia semplice e ordinata. Al cruscotto ben leggibile e con ampio schermo a colori si affianca lo schermo di 8” a sfioramento del sistema multimediale (anche il navigatore è di serie) collocato al centro della plancia; subito sotto, i comandi principali del “clima” (automatico bizona) e, più in basso ancora, quelli dei dispositivi elettronici di aiuto alla guida e per la disattivazione dello Stop&Start; tutto è al posto giusto. 

Buone le finiture, con assemblaggi che sembrano robusti e i materiali più in vista di qualità apprezzabile.La posizione di guida della Opel Astra  è comoda e ampiamente regolabile; belli e comodi i sedili con seduta allungabile, mentre il divano si caratterizza per l'imbottitura sottile ma abbastanza efficace anche al centro. Ok pure dietro lo spazio in larghezza, per la testa e per le ginocchia; non troppo sporgente il tunnel centrale. Ed ora il momento del test drive: la Opel Astra guidata è stata la 1600 CDTI 136 cv Innovation da 26307 €. La nuova generazione dell'Astra, seppur riprendendo le forme della precedente serie, è totalmente nuova. La media tedesca presenta tante novità estetiche, internamente e sottopelle. 

Su tutti la versione provata ha l'Opel OnStar: si tratta di un collegamento con un call center, utile sia per la sicurezza (in caso d'incidente, la chiamata ai soccorsi scatta automaticamente all’apertura degli airbag, ma si può anche contattare l'operatore premendo un tasto vicino allo specchietto) sia contro il furto (la posizione dell'auto è mappata istante per istante, e la si può anche fermare a distanza). Senza contare che si possono richiedere informazioni turistiche e indirizzi e che, in futuro, OnStar farà anche da hot spot, creando una rete wi-fi nell'auto alla quale si potranno connettere fino a sette dispositivi diversi. Su strada l'Astra ha presetazioni da categoria superiore: è un salotto su 4 ruote ( i sedili hanno anche la funzione massaggio), la guida è piacevole, rilassante. Lo sterzo è sempre pronto, il cambio è preciso negli innesti. Molto maneggevole, si parcheggia facilmente in poco spazio, grazie anche agli ausili alla manovra (sensori e telecamera su tutti). 

Il motore che pulsa sotto il cofano è l'unico motore Diesel a listino, il 1600, nella potenza maggiore, 136 cv. Quesato motore, molto performante, ha ottime prestazioni, molto silenzioso e brillante. Inoltre grazie alla bassa cilindrata, è parco nei consumi e ha costi di gestione e manutenzione irrisori. Da ultimo il listino prezzi: si va da 20600 € della 1000 Elective per arrivare a 23800 € della 1400 Innovation (Benzina), si va da 22000 € della 1600 CDTI 95 cv Elective per arrivare a 27000 € della 1600 CDTI 136 cv Innovation con Cambio Automatico (Diesel).


domenica 6 dicembre 2015

Da mini a maxi: nuova generazione per la Mini station wagon


di Bruno Allevi. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Mini, nel prosieguo del suo rinnovamento gamma, presenta sul mercato la nuova generazione della versione Station Wagon, la Clubman. La neonata in casa Mini è disponibile con 2 Motori a Benzina (1500 da 105 o 136 cv, 2000 da 192 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (1500 da 116 cv, 2000 da 150 o 190 cv), negli allestimenti One, Cooper, Cooper S. Esternamente è cambiata molto la Mini Clubman, che come le “sorelle” della terza generazione guadagna parecchio in lunghezza (con 425 cm da un paraurti all’altro ne misura ben 29 più del vecchio modello) e nel passo (adesso è di 267 cm, 10 cm in più), a tutto vantaggio dell’abitabilità e del baule (che ora ha una capacità di 360/1250 litri, mentre prima si fermava a 260/930 litri). 

Insomma, la nuova Mini Clubman è diventata un’autentica famigliare, con le comode quattro porte al posto delle tre di prima e il classico portellone a due battenti, che però si apre elettricamente, anche passando un piede vicino a un sensore sotto il paraurti posteriore. La linea della nuova Mini Clubman, comunque, mantiene i tratti stilistici tipici del modello: fari tondeggianti, fiancate alte, finestrini squadrati, tetto piatto. Cambia, invece, la parte posteriore, con i due sportelli un po’ più inclinati e i grandi fanali orizzontali al posto di quelli precedenti, piccoli e verticali. L’interno (sofisticato) riprende tanto dalle altre Mini, con la strumentazione centrale rotonda, circondata da un anello luminoso a Led e il grande schermo multifunzione di 8,8". Gradevole e ben leggibile anche il cruscotto, che si muove assieme al volante quando lo si regola in altezza. Nulla da ridire sulle plastiche di plancia e consolle, morbide e curate nell'assemblaggio. 

Tra i sistemi multimediali disponibili c’è pure un raffinato sistema hi-fi Harman Kardon. Immancabili, e numerose, le possibilità di personalizzazione, con una lunga lista di optional, fra cui fari, fanali e fendinebbia a led, sedili in pelle, head-up display, telecamera anteriore con il cruise control adattativo e abbaglianti automatici.La posizione di guida è comoda, con il sedile ben regolabile, e consente di vedere bene la strada davanti e agli incroci. Confortevole anche il divano. Il baule è decisamente migliorato: è ben rifinito, abbastanza regolare nella forma e con la soglia di carico a 69 cm dal suolo. Ed ora il momento test drive: la Mini Clubman provata è stata la 2000 Cooper S Automatica Hype Line con pacchetto Wired Cream dal prezzo di 46901 €. La nuova generazione della Mini Clubman fonde insieme la sportività tipica della Mini con lo spazio a bordo e nel bagagliaio tipico di una station Wagon. 

Su strada la vettura anglo-tedesca è molto maneggevole, comoda, facile da guidare. Ottimo è lo sterzo, sempre pronto, il cambio automatico ha innesti rapidi e precisi, gli ausili al parcheggio (sensori e telecamera a colori) sono di ottimo aiuto durante le manovre. Il motore che scalpita sotto al cofano è il top di gamma a Benzina: il 2000 Turbo da 192 cv. Questo propulsore, molto silenzioso, è sonnacchioso a basse andature, ma se si pigia sul piede dell’acceleratore, i 192 cv iniziano a nitrire rabbiosi e la Mini Clubman si trasforma in una supersportiva con prestazioni al top. Infine il listino prezzi: si va da 22300 € della One per arrivare a 33500 € della Cooper S Hype Steptronic (Benzina), si va da 24800 € della One D per arrivare a 36000 € della Cooper S D Hype Steptronic (Diesel).

Restyling alla Ypsilon, 30 anni di 'Piace alla gente che piace'


di Bruno Allevi. NORCIA – La Lancia sottopone a un leggero restyling la Ypsilon, la sua utilitaria di successo, forte di una storia iniziata nel 1985 con la leggendaria Y10. La nuova Ypsilon è proposta con 2 Motori a Benzina (900 da 85 cv, 1200 da 69 cv), 1 Motore GPL (1200 da 69 cv), 1 Motore a Metano (900 da 80 cv), 1 Motore Turbodiesel (1300 da 95 cv), negli allestimenti Silver, Gold, Opening Edition, Platinum. Esternamente, a quattro anni dal lancio, per la Lancia Ypsilon è il momento di una leggera rinfrescata, che vuole anche celebrare i 30 anni dal debutto della “capostipite” di tutta la serie, la Y10 del 1985. 

Le novità si concentrano nel frontale: la mascherina è più piccola e la targa è stata spostata sotto di essa (prima era più in basso), mentre la presa d’aria nel paraurti è arricchita di un profilo cromato “a onda”. Dietro, il paraurti è ora tutto in tinta con la carrozzeria. Per il resto, il corpo vettura, dallo stile vintage (ricorda nelle forme le piccole Lancia degli anni '50), è rimasto immutato. Nell’abitacolo della nuova Lancia Ypsilon spiccano gli inediti rivestimenti dei sedili: sono eleganti, tessuti di pregio (pelle o velluto), tono su tono e con motivi geometrici o spigati. Altra novità, il moderno impianto multimediale Uconnect: si comanda facilmente attraverso lo schermo (di 5”) a centro plancia. Fra l’altro, il sistema può venire integrato di navigatore o radio digitale; permette inoltre di connettersi a social network come Facebook e Twitter e di rimanere aggiornati sulle ultime notizie lanciate dall’agenzia Reuters, oltre a fornire suggerimenti su come guidare per risparmiare carburante. 

Le modifiche alla nuova Lancia Ypsilon riguardano anche i portaoggetti: ne è stato aggiunto uno, a sinistra del volante, mentre i portalattina fra i sedili sono più grandi e il cassetto davanti al passeggero anteriore guadagna un ulteriore mini vano “segreto” all’interno. Rivisti anche la grafica della strumentazione (più moderna) e il pomello del cambio: le indicazioni sulle marce sono di colore contrastante. Ed ora il momento del test drive: la Lancia Ypsilon guidata è stata la 900 Twinair Ecochic Metano Gold da 19769 €. La Ypsilon si fa bella, con un piccolo e lieve restyling che la ringiovanisce dove serve. La piccola torinese, forte di 30 anni di successi, prima come Autobianchi Y10 ed oggi come Lancia Ypsilon, su strada si comporta da egregia cittadina: maneggevolissima, molto facile da guidare, lo sterzo è sempre pronto e reattivo, gli innesti del cambio sono rapidi ed efficaci. Il cuore pulsante dcella Ypsilon guidata è il 900 Bicilindrico da 80 cv alimentato a Metano. 

Questo motore, che nel sound ricorda quello della leggendaria Panda 30 del 1980, ha ottime prestazioni, un'elevata potenza (ben 80 cv), e consumi molto bassi grazie all'alimentazione a metano. Da ultimo il listino prezzi: si va da 13200 € della 1200 Silver per arrivare a 16650 € della 18950 € della 900 Twinair Platinum con Cambio Automatico (Benzina), si va da 14700 € della 1200 Silver per arrivare a 17900 € della 1200 Platinum (GPL), si va da 16700 € della 900 Silver per arrivare a 19900 € della 900 Platinum (Metano), si va da 15700 € della 1300 Multijet Silver per arrivare a 19150 € della 1300 Multijet Platinum (Diesel).

martedì 1 dicembre 2015

Usa: Maserati richiama le vetture GranTurismo e GranTurismo Convertibles per possibile malfunzionamento della serratura della porta

Maserati Nord America sta richiamando 135 veicoli GranTurismo e GranTurismo Convertibles per potenziale difetto della serratura della porta del passeggero, un componente davvero cruciale per la sicurezza delle automobili. I veicoli sono i modelli prodotti dal 24 giugno 2015 al 02 Settembre 2015. I modelli interessati dal richiamo, sono stati costruiti con i componenti del fermo delle porte lato passeggero che non sono stati trattati termicamente. Se la serratura della porta non è stata trattata termicamente, in caso di incidente, la serratura potrebbe non consentire l'apertura della porta, aumentando il rischio di lesioni. La casa automobilistica ha precisato di non essere a conoscenza di incidenti.

Il richiamo dovrebbe iniziare nel dicembre 2015. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari Maserati Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

domenica 29 novembre 2015

Arriva la BMW Serie 2: dinamicamente sportiva

di Bruno Allevi. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La BMW sostituisce sul mercato italiano la Serie 1 Coupè con la Serie 2 Coupè e la Serie 1 Cabrio con la Serie 2 Cabrio. La nuova sportiva tedesca è equipaggiata con 4 Motori a Benzina (218i da 136 cv, 220i da 184 cv, 228i da 245 cv, 235i da 326 cv) oppure con 3 Motori Turbodiesel (218d da 150 cv, 220d da 190 cv, 225d da 224 cv) negli allestimenti Base, Advantage, Sport, Luxury, MSport, M. La nuova BMW Serie 2 Coupé, sostituisce la BMW Serie 1 Coupé, rispetto alla quale ha un aspetto più muscoloso e importante: cresciuta in lunghezza di 7 centimetri, beneficia anche di un aumento di 4 cm per entrambe le carreggiate. Il profilo è slanciato. Le ampie nervature che attraversano la fiancata all’altezza della maniglia della porte, i fari sottili e allungati, la mascherina di ampie dimensioni e le generose prese d'aria non lasciano dubbi sulla grinta della vettura. Molto gradevole è il posteriore: forme sinuose e tondeggianti da coupè, coda classica e fari a L rovesciata. 

Esternamente, invece la Serie 2 Cabrio, presenta le stesse linee e forme della 2 Coupè, ma con un tetto in lamiera in meno: infatti presenta un tetto in tela a comando elettrico (si apre in 20 secondi). Al posto di guida (ma anche a quello del passeggero) si accede “calandosi” leggermente nella vettura (la seduta è sportiva). La BMW Serie 2 Coupé è un’auto di qualità: materiali e assemblaggi non deludono, la maggior parte dei servizi di bordo si controlla tramite una pratica manopola nel tunnel centrale, circondata dai tasti per la gestione delle funzioni di bordo, tra cui la radio, il navigatore satellitare e il vivavoce Bluetooth. Linearmente sportivo è il quadro strumenti, sempre completo e ben leggibile. Ed ora il momento del test drive: la BMW Serie 2 provata è stata la 218d Cabrio MSport da 49642 €. 

La Serie 2 raccoglie l'eredità della Serie 1 Coupè o Cabrio, diventando un modello a se, e non, come accaduto finora, la declinazione di un modello preesistente. Il comportamento stradale della cabrio tedesca, è da sportiva di razza: incollata alla strada, prestazioni di alto livello, sterzo sempre pronto, cambio dagli innesti rapidi ed immediati. Il motore che scalpita sotto il cofano è il 2000 Turbodiesel da 150 cv (denominato 218d). Questo propulsore è veramente molto grintoso, potente, brillante e dà alla 2 Cabrio quelle doti da sportiva di ben altri livelli. 

Da ultimo il listino prezzi con le differenziazioni fra Coupè e Cabrio. Iniziamo con la Coupè: si va da 28500 € della 218i Base per arrivare a 53400 € della 235i M xDrive (Benzina), si va da 33900 € della 218d Base per arrivare a 225d MSport (Diesel). Ora spazio alla declinazione Cabrio: si va da 34800 € della 218i Base per arrivare a 57500 € della 235i M xDrive (Benzina), si va da 38650 € della 218d Base per arrivare 49350 € della 225d MSport (Diesel).

mercoledì 25 novembre 2015

Ford a rischio incendio: richiamo negli USA per quasi mezzo milione di vetture

Ford Motor Company ha annunciato un richiamo di 450.000 auto negli Stati Uniti a causa di una possibile perdita di carburante dovuta a un difetto del serbatoio, con conseguenti pericolo di incendio. La misura riguarda la Ford Fusion e la Mercury Milan. Mentre le comunicazioni stanno giungendo ai singoli proprietari, l'azienda ha reso noto che il provvedimento riguarda solo vetture le berline di medie dimensioni costruite fra il 21 luglio 2008 e il 4 marzo 2011 ed includono anche i modelli2010-2011 Ford Fusion e Mercury Milan.
 
Il difetto, sta all'interno del sistema di alimentazione, in particolare, nella valvola di spurgo canister. Questa valvola di spurgo è responsabile dell'invio eccessivo dei vapori di carburante al motore per la combustione. Sui veicoli Ford summenzionati, questa valvola può funzionare in modo improprio, con conseguente modifica della pressioni del carburante all'interno del serbatoio stesso. Variazioni di pressione ripetute possono creare delle pericolose abrasioni del serbatoio del carburante causando delle perdite , aumentando il rischio di incendio. Anche se fino a oggi non si sono verificati incidenti legati a questo problema, l'azienda ha voluto correre ai ripari prima che ciò potesse accadere. 

Pertanto, sottolinea Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.

domenica 22 novembre 2015

Ecco la nuova Bmw X1: lusso da ammiraglia, forme compatte

 di Bruno Allevi. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La BMW presenta in Italia la nuova generazione della BMW X1. L'entry level SUV di casa BMW è disponibile con 1 Motore a Benzina (X1 18i da 136 cv) oppure con 4 Motori Turbodiesel (X1 16d da 116 cv, X1 18d da 150 cv, X1 20d da 190 cv, X1 25d da 231 cv), negli allestimenti Base, Advantage, XLine, Sport, M Sport. Il nome BMW X1 è l'unica cosa che non è cambiata: questa nuova generazione è più alta di ben 5 cm e più larga di due. È anche più corta, ma a vederlo non si direbbe: dal vivo l'auto ha una bella presenza e pare più grande di quanto è in realtà. Il merito va alle nuove proporzioni: linea meno filante (la “vecchia” ricordava un po' una famigliare rialzata) e forme più muscolose, grazie anche al cofano accorciato e all'abitacolo più avanzato, che ha fatto guadagnare qualche centimetro per le persone.

Classicamente BMW è il frontale con la mascherina doppio – scudata, i fari trapezoidali affusolati che raccordano la mascherina ai passaruota. Posteriormente le linee sono da SUV con un paraurti massiccio e muscoloso, le protezioni sottoscocca, i grandi fari che richiamo nella forma quelli anteriori. Saliti a bordo, si nota subito la posizione di guida più alta (tre centimetri e mezzo) che nella precedente BMW X1, il che permette di avere una migliore visibilità. Di qualità le finiture (legno, metallo o pelle, a seconda dei rivestimenti scelti). Davanti, c’è tutto lo spazio di cui si ha bisogno e, anche dietro, ci sono 4 cm in più per le gambe: gli spilungoni ringraziano, dato che ora non si “tocca” né con le ginocchia né con la testa. Ripreso dalla precedente X1 è anche il pratico divano frazionato, scorrevole di 13 cm: è optional, ma non costa un'esagerazione (310 euro) e comprende gli schienali abbassabili elettricamente. 

La consolle centrale ha in sommità lo schermo del sistema di navigazione – intrattenimento, sistema comandabile con la rotellina posta nel tunnel centrale. In posizione centrale, sotto alle bocchette di aerazione vi è la radio CD e il climatizzatore. Ottimo, come sempre, e completo è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la BMW X1 guidata è stata la sDrive 18d Advantage da 41827 €. La BMW X1 Seconda Generazione arriva in Italia, forte di un gradimento di pubblico che la prima generazione del SUV entry level di casa BMW ha portato con se. Su strada la X1 unisce le forme da SUV compatto all'eleganza sportiva tipica delle auto della casa tedesca. A questo si unisce quello che è da sempre lo slogan della casa di Monaco: il Piacere di Guidare. Questo piacere di guidare è dato da una qualità costruttiva eccelsa, da un comfort di bordo al top, da uno sterzo pronto e reattivo, da un cambio, automatico per quanto riguarda la versione provata, sempre pronto e rispondente. 

Il motore che la equipaggia è il 2000 Turbodiesel da 150 cv, denominato 18d. Questo motore, è l'ideale per questa vettura, in quanto il mix fra prestazioni ed usabilità sia su strada che su sterrato, si fonde alla perfezione. Da ultimo, come di consuetudine, il listino prezzi: si va da 30550 € della X1 18i sDrive Base per arrivare a 37500 € della X1 18i sDrive Msport (Benzina); si va da 31100 € della X1 16d sDrive Base per arrivare a 50500 € della X1 25d xDrive Msport (Diesel).

domenica 15 novembre 2015

Ford, tutta nuova la S-Max

di Bruno Allevi. GROTTAMMARE – La Ford commercializza in Italia la seconda Generazione della sua grande monovolume sportiva, la S-Max. La neonata vettura tedesca è disponibile con 2 Motori a Benzina (1500 da 150 cv, 2000 da 240 cv) oppure con 1 Motore Turbodiesel TDCI (2000 da 120, 150, 180, 210 cv), negli allestimenti Plus, Titanium, Titanium Business. Esternamente è tutta nuova. La seconda generazione della monovolume Ford S-Max è realizzata sullo stesso pianale della nuova Mondeo e, quindi, ha ben poco in comune col vecchio modello; la linea filante e il piglio sportivo sono rimasti ben visibili. Evidenti comunque gli elementi stilistici più recenti della casa: il frontale con la larga mascherina esagonale cromata, i fari lunghi e sottili, la linea arcuata del tetto, i passaruota scolpiti e la base dei finestrini che risale gradualmente verso la coda.

Con 3 cm soli di lunghezza in più (per un totale di 480, anche le dimensioni sono pressoché identiche a quelle del modello che viene mandato in pensione. I fanali a sviluppo orizzontale, spigolosi e poco sviluppati in altezza, e il massiccio paraurti concorrono a dare alla macchina una certa aggressività anche nella vista posteriore. Anche all’interno la Ford S-Max è tutta nuova: ora sfoggia una maggiore eleganza e finiture più curate. La plancia e la consolle sono meglio raccordate e i materiali tutti di buona qualità; il grande schermo di 10” nel cruscotto (digitale e a colori, riproduce tachimetro e contagiri con una grafica dal gradevole tono sportivo) e quello di 8” del sistema multimediale Sync 2 danno all’abitacolo un’impronta tecnologica. I comandi principali, tutti raccolti nella zona centrale, sono meno dispersivi.

Il desiderio di un salto di qualità si ritrova pure negli allestimenti, finalizzati in primo luogo a rendere più confortevole la vita a bordo: i sedili, per esempio, sono rivestiti in pelle e con impunture a vista, riscaldati, rinfrescati e con la funzione massaggio (poltrone Multi-Contour, optional) grazie a speciali cuscini pneumatici. I poggiatesta anteriori possono essere regolati in quattro direzioni, mentre la posizione della poltrona di guida può essere registrata elettricamente con memoria. Anche il volante, ora riscaldato, può essere regolato elettricamente, sia in estensione sia in altezza. Quanto alla flessibilità, una delle caratteristiche più importanti in qualsiasi monovolume, la nuova S-Max mette sul piatto i suoi sette posti, con 32 configurazioni possibili, e le due ultime file di sedili ripiegabili nel baule (i sette posti sono optional, 1.500 euro) semplicemente premendo un pulsante nella parete sinistra del baule (sistema Easy-Fold), fino a creare un piano di carico piatto e molto capiente (fino a 2200 litri). In più, quelli della seconda e terza fila sono leggermente rialzati, mentre la forma sottile delle poltrone garantisce più spazio per le gambe; tra gli optional c’è anche il tetto panoramico. Per rendere ancor meglio vivibili i posti dietro, nel tunnel centrale c’è il “clima” con comandi specifici, e numerose sono pure le bocchette d’aerazione: ce ne sono perfino due nel soffitto, per la seconda fila di poltrone, e una, centrale, per i due posti in fondo.

Ed ora è il momento del test drive: la Ford S-Max guidata è stata la 2000 TDCI 150 cv Titanium Powershift da 42500 €. La S-Max si rinnova profondamente, rimanendo fedele al suo DNA sportivo. Su strada questo salotto su ruote, ha un comportamento davvero eccezionale. E' una monovolume molto maneggevole, nonostante le dimensioni non proprio compatte (quasi 5 metri di lunghezza), si parcheggia facilmente grazie ai sensori anteriori e posteriori e alla retrocamera a colori con segnalazione della traiettoria in manovra. In marcia è molto confortevole e assai silenziosa, grazie all'ottima qualità costruittiva che in casa Ford hanno applicato a questo prodotto. Il motore che la equipaggia è il 2000 Turbodiesel da 150 cv. Questo propulsore, unico diesel a listino, nella potenza mediana, è l'ideale rispetto alla mole del veicolo (il 120 cv, secondo me può essere un po' lento, mentre il 180 cv e il 210 cv sono per chi vuole prestazioni da sportiva di categoria superiore). Da ultimo il listino prezzi: si va da 29500 € della 1500 Plus per arrivare a 40100 € della 2000 Titanium Business Automatica 7 Posti (Benzina); si va da 31000 € della 2000 TDCI 120 cv Plus per arrivare a 43600 € della 2000 TDCI 180 cv AWD Titanium Business Powershift 7 Posti (Diesel).

domenica 8 novembre 2015

Nuova Honda Jazz: carattere cittadino, spazio da monovolume

di Bruno Allevi. PORTO SAN GIORGIO – La Honda presenta in Italia la nuova generazione della sua entry car, la Jazz. La nuova compatta giapponese è disponibile con un solo motore 1300 a Benzina da 102 cv, negli allestimenti Trend, Comfort, Elegance. Esternamente, più lunga di 10 centimetri rispetto al modello che sostituisce, la nuova  generazione della Jazz ne riprende la forma da piccola monovolume, con la coda tronca e il muso sfuggente, ma ha più personalità. La fiancata è contraddistinta da una doppia nervatura e le ampie le prese d’aria anteriori e posteriori danno un tocco di grinta alla carrozzeria. I fari, più sottili, sono raccordati nella mascherina di colore nero lucido, formando un profilo a “V”.

Internamente, l'abitacolo della Honda Jazz, ricco di vani e portabottiglie (nelle tasche delle porte anteriori e nel tunnel), è decisamente più curato rispetto al passato. Il sistema multimediale Honda Connect, con schermo sensibile al tatto consente l’accesso a internet e la gestione di applicazioni dedicate e del navigatore (optional). Da segnalare inoltre che gli smartphone possono dialogare con i sistemi di bordo grazie all'interfaccia Mirrorlink e alle connessioni Usb e Bluetooth. Sotto lo schermo, i comandi del climatizzatore. Il serbatoio, posizionato (come nella vecchia Jazz) sotto ai sedili anteriori, lascia ampio spazio nella zona posteriore, sia per i passeggeri (che beneficiano anche dell'allungamento del passo di 3 cm) che per i bagagli: la seduta posteriore (frazionata in due parti) si può sollevare facilmente, facendo posto così a oggetti alti e stretti. Ma c’è anche la possibilità di reclinare di 180 gradi lo schienale dei sedili anteriori, formando un piano piatto. Ed ora il momento del test drive: la Honda Jazz provata è stata la 1300 Comfort da 16882 €.

La Jazz nuova generazione arriva sul mercato italiano forte di un buon   successo di pubblico dato dalle forme da monovolume e dalla qualità costruttiva di casa Honda. Su strada la Jazz testata è molto confortevole, spaziosa internamente, ben costruita. Silenziosissima in marcia, ha una comoda leva del cambio (piccola e dalla facile impugnatura) e uno sterzo sempre pronto alle sollecitazioni. Cuore della vettura è il 1300 a Benzina da ben 102 cv. Questo propulsore, unico a listino, unisce le doti da tranquillo motore da città se non si affonda sull'acceleratore a quelle di uno scalpitante motore se si pigia sull'acceleratore (potenza e prestazioni da cilindrate superiori). Infine il listino: si va da 14600 € della 1300 Trend per arrivare a 18250 € della 1300 Elegance con Cambio Automatico CVT (Benzina).


domenica 1 novembre 2015

Outlander, tutto nuovo il suv di casa Mitsubishi

di Bruno Allevi. TERAMO – La Mitsubishi presenta la nuova generazione dell’Outlander, il suo SUV di punta. Il nuovo SUV giapponese è disponibile con 1 Motore Benzina (2000 da 150 cv, anche a GPL) oppure con 1 Motore Turbodiesel DID (2200 da 150 cv), negli allestimenti Intense, Instyle, Instyle Plus Navi. Esternamente la linea acquista personalità soprattutto nel frontale. La mascherina ha un aspetto più importante: le cromature a “C” dalla parte inferiore dei fari (che per l’allestimento più ricco sono a led) arrivano fin sotto i fendinebbia.

A renderla più caratterizzata concorrono i profili scuri nei parafanghi e quello cromato nella parte bassa delle porte: rendono la linea più filante, mimetizzando bene i 470 cm di lunghezza (3 in più di prima). Molto grintoso è il posteriore, caratterizzato dallo spoiler sportivo, il grande lunotto vetrato, i fari trapezoidali che si allungano fino ai lati, il trapezio cromato sopra l’alloggiamento della targa. L’aggiornamento ha riguardato anche gli interni. Saliti a bordo della nuova Mitsubishi Outlander, si è accolti da sedili anteriori con imbottitura migliorata (nella seduta e nei fianchi dello schienale); l’inedito volante migliora la presa.

Il SUV giapponese è spazioso: davanti, il guidatore e il passeggero viaggiano nel comfort, e dietro anche le persone alte 190 cm possono allungare le gambe, col divano che ospita comodamente tre adulti. (esiste anche una versione a 7 posti, con gli ultimi due che sono dei sedili a scomparsa. Molto elegante è la consolle centrale, racchiusa in un quadrante cromato, è completa di tutto (schermo del navi-intrattenimento, comandi clima). Elegante è anche il quadro strumenti, retroilluminato in bianco su fondo nero, tale da creare un effetto di rilassatezza e di ottima visibilità. Ed ora il momento del test drive: la Mitsubishi Outlander provata è stata la 2200 DID Instyle 4WD Automatico 7 posti da 37950 €. La Mitsubishi pone l’Outlander a una rivoluzione, facendo arrivare dal futuro linee e forme per far diventare il SUV giapponese un SUV – Ammiraglia.

Il comportamento stradale del mezzo orientale è quello di un salotto su quattro ruote che all’occorrenza diventa gabbiotto degli attrezzi vista la sua ottima versatilità su fondi accidentati, strade dissestate e fuoristrada in genere vista la trazione integrale di cui è dotato. Il cuore pulsante è il 2200 Turbodiesel da 150 cv, unico motore diesel a listino. Questo propulsore ha ottime prestazioni complessive: brillante, potente grazie ai 150 cv di cui dispone, elastico, ridotto nei consumi (quasi 20 km/l). Da ultimo li listino prezzi: si va da 28950 € del 2000 Intense 2WD per arrivare a 32950 € del 2000 Intense 4WD con Cambio Automatico (Benzina), si va da 30950 € della 2000 2WD Intense per arrivare a 34950 € della 2000 4WD Intense con Cambio Automatico (GPL), si va da 32950 € della 2200 DID 4WD Intense per arrivare a 38950 € della 2200 DID 4WD Instyle Plus Navi 7 Posti con Cambio Automatico (Diesel).

venerdì 30 ottobre 2015

Porsche richiama in officina 60mila auto in tutto il mondo.

STOCCARDA - Porsche richiama in officina 60mila vetture in tutto il mondo. Si tratta dei modelli del tipo Macan S e Macan Turbo. Lo ha comunicato un portavoce della casa automobilistica. Il problema è legato al tubo che trasporta il carburante al motore e che potrebbe non essere a tenuta stagna.

Le auto coinvolte in Germania sono 3.641.Secondo il portavoce, il difetto non comporta pericoli diretti: "Gli automobilisti possono continuare a utilizzare le auto", ha detto, "ma se dovessero avvertire odore di benzina, farebbero bene a rivolgersi alla più vicina officina di Porsche". L'azione di richiamo è una delle più grandi operata nella storia di Porsche, non la più grande, ha detto il portavoce. La casa di Stoccarda fa parte del gruppo Volkswagen, coinvolto di recente nello scandalo della manipolazione dei motori diesel. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

Per il presidente Giovanni D’Agata dello “Sportello dei Diritti”, anche se Porsche non ha sino ad oggi registrato incidenti a causa di questo problema, il rischio è sempre latente. Pertanto i consumatori e i proprietari di veicoli a motore interessati devono quindi prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari della Porsche nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione. Gli uomini della rinomata casa automobilistica tedesca dovranno apportare i dovuti correttivi e risolvere un problema non certo grave, che durerà mezz'ora, ma destinato comunque a suscitare non poca preoccupazione per la difettosità segnalata che è ancora più rischiosa se si pensa alla potenza di accelerazione che hanno questi modelli.

domenica 25 ottobre 2015

Mitsubishi L200, ecco la quinta

di Bruno Allevi. TERAMO – La Mitsubishi cala la quinta. Arriva infatti in Italia la quinta generazione del suo storico pick-up, l’L200. Il mezzo giapponese, immatricolabile come autocarro, è disponibile nelle due varianti di carrozzeria Club Cab (cabina singola) e Double Cab (cabina doppia), è equipaggiato con 1 Motore Turbodiesel DID 2400 da 154 o 181 cv, negli allestimenti Inform, Invite, Intense.

Esternamente questo veicolo tuttofare, è stato totalmente rivisto nel design: ha forme più atletiche, con un frontale levigato e linee armoniche, muscolose e massicce. L’L200 presenta le forme tipiche da pick-up dove alla cabina singola o doppia si fonde il cassone con ribaltina (d’effetto i grandi gruppi ottici che la incorniciano). Salendo a bordo, (vi sono a lato le pedane e all’interno dei montanti le maniglie per appoggiarsi), ci si apre un abitacolo che è tutto fuorché quello di un mezzo da lavoro: curatissimo, con ottimo usato di materiali di pregio e accostamenti cromatici azzeccati. Completa la consolle centrale con lo schermo del sistema di intrattenimento – navi in sommità, mentre il clima è subito sotto.

Comoda è la rotellina nel tunnel centrale, accanto alla leva del freno a mano, con cui scegliere la tipologia di trazione da usare. Lineare e completo è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive. Il Mitsubishi L200 testato è stato il 2200 DID 181 cv Double Cab Intense da 35845 €. La casa del trifoglio rosso rinnova il suo leggendario pick-up, portando a 5 le generazioni succedutesi nel tempo. Questa generazione diventa più vettura grazie alle forme grintose e sportive, grazie alla costruzione degli interni. La versione provata è la Double Cab e grazie all’unione fra 5 comodi posti e un ampio cassone posteriore, è sicuramente l’ideale per chi ha bisogno di spostarsi e al contempo deve caricare carichi pesanti ed ingobranti.

Il motore che equipaggia l’L200 provato è il 2400 Turbodiesel nella potenza più elevata, quella da 181 cv. Questo motore permette all’L200 di mostrare il meglio di se in strada e fuoristrada, unendo ai 181 cv anche brillantezza, elasticità, prestazioni e consumi contenuti. Da ultimo il listino prezzi: si va da 27650 € del 2400 DID 154 cv Club Cab Inform per arrivare a 36750 € del 2400 DID 181 cv Double Cab Intense Con Cambio Automatico (Diesel).

domenica 18 ottobre 2015

Mercedes GLE, l'erede della Classe M

di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes cambia nome e ristilizza la Classe M, che ora diventa GLE. La versione ammoderntata del suo SUV di taglia L, è disponibile con 3 Motori a Benzina (GLE 400 da 333 cv, GLE 500 da 435 cv, GLE 63 da 557 cv), 1 Motore Ibrido (GLE 500 e da 439 cv), 2 Motori Turbodiesel (GLE 250d da 204 cv, GLE 350d da 258 cv), negli allestimenti Executive, Sport, Exclusive, Premium, AMG, AMG S. Esternamente a cambiare è stato il paraurti anteriore (più sportivo con grande feritoie e prese d'aria) e l'aspetto complessivo dell'anteriore, che ora assomiglia al nuovo corso stilistico Mercedes. Rinfrescato anche l’abitacolo, che si conferma impeccabile per finiture e materiali e sfoggia il tocco tecnologico del nuovo display di 8” parzialmente a sbalzo nella consolle (serve il sistema multimediale, con navigatore Command Online di serie tranne che nella Executive).

Lo spazio a disposizione dei passeggeri è adeguato ai 482 cm di lunghezza della vettura, e il bagagliaio, con i suoi 690/2010 litri di capacità (480/1800 nel caso della ibrida 500e) fa invidia a quello di una grande famigliare. Ed ora il momento del test drive: la Mercedes GLE provata è stata la 250d 4Matic Sport da 72000 €. La Mercedes cambia nome ai suoi SUV (d'ora in poi avranno tutti il prefisso GL e rispetto alla classe di appartenenza il suffisso specifico). Anche con la ex Classe M, ora GLE, è avvenuto questo.

Oltre al cambio di nome, il SUV Mercedes è stato reso oggetto di un lieve restyling. Su strada la GLE è un SUV con la S Maiuscola: si interfaccia con facilità sia con la strada che con il fuoristrada grazie alla trazione integrale e alle sospensioni pneumatiche attive. Comodo, maneggevole, confortevole, è un salotto su quattro ruote grazie alla cura per la costruzione e all'ottima insonorizzazione interna.

Il motore che equipaggia la GLE provata è l'ottimo 2200 Turbodiesel da 204 cv. Questo motore, l'entry level della gamma a gasolio (l'altro è un 3000 da 258 cv, denominato 350d), non è per nulla sottopotenziato rispetto all'imponente mole del veicolo (quasi 3 tonnellate di peso complessivo). Altre doti del 2200 sono la sua brillantezza, il suo essere silenzioso, il suo brio, i 204 cv che scalpitano e che permettono alla GLE, come già anticipato prima, di essere ottima stradista ed eccellente scalatrice nel fuoristrada, dimenticandosi di andare dal benzinaio.

Infine il listino prezzi: si va da 69890 € della GLE 400 Sport 4Matic per arrivare a 131770 € della GLE 63 AMG S 4Matic (Benzina), si va da 82670 € della GLE 500 e Sport 4Matic per arrivare a 88160 € della GLE 500 e Premium 4Matic (Ibrida), si va da 58440 € della GLE 250d Executive per arrivare a 74800 € della GLE 350d Premium 4Matic (Diesel).

domenica 11 ottobre 2015

Mercedes GLC, arriva la sostituta della GLK

di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes presenta la sostituta della GLK, la GLC. Il nuovo SUV tedesco di classe media, è disponibile con 1 Motore a Benzina (GLC 250 da 211 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (GLC 220d da 170 cv o GLC 250d da 204 cv), negli allestimenti Executive, Business, Sport, Exclusive, Premium.

La Mercedes GLC eredita dalla GLK il ruolo di suv media nella gamma della casa, ma il cambiamento è radicale. L'auto è nuova da cima a fondo e nettamente più grande: la lunghezza cresce di 12 centimetri (466 in tutto) e la larghezza di 5 (189 cm, misura piuttosto “abbondante” per le nostre strade). Ma la novità più evidente riguarda il passaggio da linee assai tese e spigolose ad altre più morbide e filanti, che, nel complesso, uniscono bene sportività de eleganza. Molto bello il frontale, in linea con il nuovo family feeling Mercedes: cofano spiovente, mascherina pronunciata con al centro il grande logo della casa di Stoccarda, fari di forma trapezoidali incassati ai lati della mascherina stessa. Posteriormente la coda è bombata, leggera, crea dinamismo. Molto gradevoli i grandi gruppi ottici allungati, ben visibili da chi segue il veicolo tedesco.

La Mercedes GLC è molto ben realizzata, e lo si capisce sin dai primi istanti in cui si accede all'abitacolo, che riprende molti elementi dalla recente berlina C. Ritroviamo quindi lo stile armonioso e piacevolmente “mosso”, con le cinque bocchette circolari del “clima” bizona, la strumentazione completa e ben leggibile e lo schermo centrale di 8,4 pollici tipo tablet. Da qui passano le informazioni del valido navigatore e della radio con lettore dvd e hard disk. La gestione avviene tramite il “mouse” a sfioramento, la rotella sottostante o con comandi vocali. Nel complesso, l'abitacolo è gradevole e ben studiato. Non mancano neppure ampi vani portaoggetti; elegante e completo è il quadro strumenti.

Ed ora il momento del test drive: la Mercedes GLC guidata è stata la 220d 4Matic Exclusive da 59939 €. La GLC sostituisce la GLK, diventato il nuovo SUV Medio di casa Mercedes. La GLC abbandona le forme squadrate della GLK per abbracciare forme e linee più sinuose, facendo assomigliare il nuovo prodotto tedesco a un mix ben riuscito fra un SUV e una coupè. Su strada il comportamento della GLC è ottimo: molto maneggevole, la posizione guida rialzata permette di avere sott'occhio tutto ciò che accade attorno alla vettura. É un salotto su quattro ruote, mangiasfalto e mangiasterrato grazie all'altezza da terra e alla trazione integrale che la equipaggia.

Il cuore pulsante della GLC provata è l'ottimo 2200 Turbodiesel da 170 cv denominato 220d (l'altra declinazione è lo stesso 2200 Turbodiesel con 204 cv, denominato 250d). Questo motore è l'ideale su quest'auto, unisce ottime prestazioni, silenziosità, brio e potenza, a bassi consumi (intorno a 20 km con un litro di gasolio nel ciclo combinato). Infine il listino prezzi: si va da 48550 € della GLC 250 Executive per arrivare a 56850 € della GLC 250 Exclusive o Premium (Benzina), si va da 47940 € della GLC 220d Executive per arrivare a 57090 € della GLC 250d Exclusive o Premium (Diesel).

domenica 4 ottobre 2015

Restyling per l’Auris

di Bruno Allevi. SILVI MARINA – La Toyota mette mano all’Auris, rendendola oggetto di un leggero restyling. La nuova media giapponese, proposta nelle varianti Berlina e Station Wagon (denominata Touring Sports), è equipaggiata con 1 Motore Benzina (1200 da 116 cv), 1 Motore Ibrido (1800 da 136 cv), 2 Motori Turbodiesel (1400 D4D da 90 cv, 1600 D4D da 111 cv), negli allestimenti Cool, Active, Lounge.

Esternamente, a tre anni dal lancio, la Toyota Auris, nelle versioni berlina e wagon, si concede una rinfrescata, cambiando il frontale, la parte posteriore e gli interni. La media giapponese appare più filante, grazie al nuovo paraurti che racchiude una presa d’aria più bassa e ampia, ai fari lunghi e sottili con luci diurne a led e alla mascherina coi profili cromati. Anche il logo Toyota (al centro) è più pronunciato rispetto a quello del modello precedente. La fiancata è solcata da una profonda nervatura appena sopra le maniglie delle porte, che trae origine dai fari e termina nei fanali a led conferendo slancio ed equilibrio ai volumi. Inediti il paraurti posteriore e il sottile elemento cromato orizzontale che, dietro, unisce i catarifrangenti, sottolineando la larghezza della vettura. All’interno, la Toyota Auris è stata rinnovata rendendo la plancia più “leggera” e gradevole (la superficie morbida nella parte superiore ne migliora l’aspetto); ridisegnato, in modo da accentuarne il carattere sportivo, il cruscotto a binocolo: nuovo lo schermo a colori di 4,2”.

È inedito pure il sistema multimediale Toyota Touch2, con lo schermo di 7,1” che ha comandi a sfioramento esterni al display. Bocchette d’aerazione, maniglie e cornice della leva del cambio sono cambiate e ora offrono una sensazione di maggiore qualità. Ed ora il momento del test drive: la Toyota Auris guidata è stata la 1800 Hybrid Touring Sports Active da 28287 €. La Toyota ristilizza l'Auris, con un leggero maquillage migliorativo. Su strada la media giapponese si conferma come un'auto dalle doti positive: comoda, confortevole, molto maneggevole. La versione station provata, ha anche la dote di avere un bagagliaio enorme (1658 litri di capacità massima), ideale per le famiglie che hanno bisogno di auto da poter stracaricare di oggetti. Il motore, anzi i motori che pulsano sotto il cofano sono un motore a Benzina 1800 che unito a quello elettrico generano 136 cv, capaci di dare all'Auris TS ottime prestazioni, quasi sportive, strizzano l'occhio alla natura, viste le basse emissioni e i consumi contenuti. Da ultimo il listino prezzi.

Iniziamo con la versione Berlina: si va da 22000 € della 1200 Active per arrivare a 25400 € della 1200 Lounge con Cambio Automatico (Benzina), si va da 23900 € della 1800 Hybrid Cool per arrivare a 27300 € della 1800 Hybrid Lounge (Ibrida), si va da 22050 € della 1400 D4D Cool per arrivare a 26450 € della 1600 D4D Lounge (Diesel). Ora tocca alle versioni Touring Sports: si va da 23000 € della 1200 Active per arrivare a 26400 € della 1200 Lounge con Cambio Automatico (Benzina), si va da 24900 € della 1800 Hybrid Cool per arrivare a 28300 € della 1800 Hybrid Lounge (Ibrida), si va da 23050 € della 1400 D4D Cool per arrivare a 27450 € della 1600 D4D Lounge (Diesel).

giovedì 1 ottobre 2015

Auto: +17,2% mercato Italia, Fca fa meglio

TORINO - Nessun effetto VW sul mercato auto in Italia a settembre. Sono state immatricolate - secondo i dati del ministero dei Trasporti - 130.071 vetture, con una crescita del 17,2% sullo stesso mese 2014. Nei 9 mesi 2015 le consegne sono state 1.196.270 con una crescita del 15,3%. Fa ancora meglio Fca, che con 36.888 vetture immatricolate registra una crescita del 20,34%, per il nono mese consecutivo superiore a quella del mercato. Continua la crescita di Jeep (+251,1%), Alfa +11%.

martedì 29 settembre 2015

BMW sotto inchiesta negli Stati Uniti. Ritardi nei richiami delle Mini Cooper che non hanno superato i crash test federali.

BMW potrebbe essere la prossima casa automobilistica nel mirino delle autorità di regolamentazione della sicurezza degli Stati Uniti. La Highway Traffic Safety Administration Nazionale dice che sta indagando sul marchio Mini della società, perché potrebbe essere stata lenta a riparare le automobili che non hanno superato i crash test federali. In questione sono poco più di 30.000 modelli Mini Cooper e Cooper S prodotte fra gli anni 2014 e 2015, oltre il John Cooper Works a partire dal 2015. L'agenzia ha pubblicato sul suo sito web Lunedi che durante i test governativi di controllo dei crash test hanno scoperto che la Mini Hardtop Cooper 2014 due porte non protegge adeguatamente un manichino femminile nel momento dell'impatto nel crash test laterale effettuato nel mese di ottobre dello scorso anno. Due mesi più tardi, la BMW ha accettato di effettuare un richiamo impegnandosi di lanciare una "campagna d'informazione" per aggiungere un imbottitura ai pannelli laterali posteriori del modello 2015 della Hardtop Cooper a due porte. Ma la campagna di richiamo non è mai stata fatta, e la BMW non ha mai avvisato NHTSA così come era stato concordato. Poi, nel luglio 2015, NHTSA ha testato una 2015 Cooper S, anch'essa fallendo i crash test di impatto laterale, e la BMW ha deciso di richiamare volontariamente il 2014 la Mini Cooper S prodotta nel 2015, la Hardtop due porte e i modelli John Cooper Works prodotte nel 2015. L'agenzia ha dichiarato inoltre che la BMW, pur essendo a conoscenza dei problemi del crash laterale non ha provveduto di sua iniziativa a richiamare subito le auto interessate. NHTSA, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha l'autorità di multare una casa automobilistica fino a 35 milioni di dollari per non aver agito rapidamente sui problemi della sicurezza o per non aver segnalato il difetto all'agenzia. Dall'inizio del 2013, sono stati multati dall'agenzia Fiat Chrysler, General Motors, Honda, Hyundai, Ford, Toyota e il produttore degli air bag Takata.

domenica 27 settembre 2015

Hyundai, ritorna la Tucson

di Bruno Allevi. MARINA DI ALTIDONA – La Hyundai ritorna al passato riproponendo il nome Tucson per il suo di taglia media. La neonata auto coreana è disponibile con 1 Motore Benzina (1600 da 132 o 177 cv), oppure con 2 Motori Turbodiesel CRDI (1700 da 115 cv, 2000 da 136 o 185 cv), negli allestimenti Classic, Comfort, XPossible. La SUV coreana, realizzata su una piattaforma del tutto nuova, ha un aspetto più importante rispetto alla IX35, il modello che sostituisce: più bassa di due centimetri, più lunga di sette e più larga di tre, la Hyundai Tucson è una vettura imponente (merito soprattutto della grande mascherina esagonale, a contrasto con i fari allungati e sottili) con alcuni tratti che ricordano le fuoristrada “rudi” (i predellini sottoporta, appena accennati), e altri quasi da sportiva: passaruota pronunciati, tetto arcuato che si raccorda col lunotto, lo spoiler alla sua sommità. Il montante anteriore, in posizione piuttosto arretrata, contribuisce a dare slancio alla vettura.

Dietro, la linea è caratterizzata dai sottili fanali che “abbracciano” la fiancata e dal profilo convesso del lunotto, parecchio inclinato. Salendo a bordo, la prima impressione che si ha salendo a bordo della Hyundai Tucson è la sensazione di ariosità, l’abitacolo è realmente molto spazioso. La Hyundai Tucson ospita senza problemi anche cinque persone di statura elevata. I sedili anteriori sono decisamente accoglienti (la lunga seduta sostiene a dovere le gambe). Inoltre, il divano con lo schienale reclinabile e le bocchette posteriori rendono comodi i viaggi anche ai passeggeri posteriori. Nel complesso, sembra di viaggiare a bordo di una berlina, se non fosse per la posizione "sopraelevata".

Lo stile dell’abitacolo è quasi in contrasto con le linee ricercate della carrozzeria: lineare, sobrio, i comandi facili da individuare. Al centro della consolle troviamo il pratico e ben leggibile navigatore satellitare, con schermo di 8, la radio, con lettore cd e 6 altoparlanti, e connessioni Usb e Aux. Oltre alle ampie dimensioni dei portaoggetti, si apprezza la capienza del vano di carico, a cui si accede da un grande portellone, ad apertura elettrica, con il pianale posizionabile su due altezze differenti. Ed ora il momento del test drive: la Hyundai Tucson provata è stata la 1700 CRDI 2WD XPossibile da 29000 €. La Hyundai sostituisce la IX35 con la Tucson, facendo un tuffo indietro con il nome ma un balzo nel futuro con il prodotto. Il nuovo SUV made in Corea, grazie al nuovo family feeling Hyundai, unisce linee muscolose e sportive a forme compatte. Su strada, pare di stare a bordo di una berlina di gran classe grazie al confort di bordo, alla comodità dell’abitacolo, sia davanti che dietro, all’insonorizzazione interna. Molto maneggevole, ha un ottimo sterzo e un cambio sempre preciso e pronto ad essere sollecitato.

La versione guidata monta il 1700 Turbodiesel da 115 cv (l’altro è il 2000 CRDI da 136 o 185 cv), che ben risponde al motto “piccolo è bello”. Infatti, nonostante la bassa cilindrata, questo motore può contare su 115 cavalli scalpitanti che rendono una Tucson una mangiasfalto e anche una mangiasterrati (anche se non monta la trazione integrale), dimenticandosi di andare dal benzinaio, visti i bassi consumi. Infine il listino prezzi: si va da 21450 € della 1600 Classic 132 cv 2WD per arrivare a 31650 € della 1600 177 cv XPossible 4WD con Cambio Automatico (Benzina); si va da 23450 € della 1700 CRDI 2WD Classic per arrivare a 34950 € della 2000 CRDI 185 cv XPossibile 4WD con Cambio Automatico (Diesel).

venerdì 25 settembre 2015

Usa: Hyundai richiama 470.000 auto

Hyundai Motors richiama volontariamente 470.000 berline "Sonata" in Nord America per un problema al motore, evitando così il sequestro dal mercato statunitense. Lo ha annunciato venerdì l'agenzia americana per la sicurezza stradale. Secondo un comunicato della NHTSA, la sudcoreano Hyundai ha rilevato un difetto del motore su 470.000 berline "Sonata" prodotte da fra il 2011 ed il 2012. Questo problema potrebbe causare la formazione di detriti metallici. Ed il costruttore conclude sinteticamente''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. I “recall” di veicoli che possono risultare pericolosi, oramai sono una pratica molto comune nel mercato globale dove le aziende si giocano spesso la reputazione faticosamente costruita con mirate e costosissime azioni di marketing ma anche i propri bilanci con il fondato rischio di class action condotte da studi legali agguerritissimi e specializzati nell’aggredire finanziariamente le multinazionali.

Tuttavia dietro ci sono spesso anche strategie di Responsabilità Sociale. La lista dei Recall della aziende mondiali è infinita. E, contrariamente a quanto si possa pensare, rappresenta un buon biglietto da visita per un colosso che spende milioni di euro per veicolare l’immagine di un’azienda con una forte Responsabilità Sociale. La reputazione si gioca soprattutto su questo campo.

giovedì 24 settembre 2015

Scandalo VW, ombre anche su BMW

Lo scandalo VW si allarga a macchia d'olio e secondo la Bild sarebbe coinvolta anche la Bmw. E secondo nuove indiscrezioni già ad aprile l'azienda di Wolfsburg in una lettera avvertì i clienti Usa: 'Portate le auto ai concessionari per ottimizzare le emissioni'. Venerdì forse sarà nominato il nuovo a.d., e a Winterkorn spetterà una pensione da 28,6 milioni. La Volkswagen Italia rassicura: 'Le nuove auto in Italia sono a norma'.

Intanto spunta una nuova indiscrezione: Francia, Germania e Gran Bretagna, oggi "ipocritamente" a favore di un'indagine Ue su come Volkswagen ha eluso i test sulle emissioni di gas nocivi, in realtà avrebbero "fatto lobby alla Ue per mantenere l'escamotage nei nuovi test delle vetture, così da consentire le emissioni reali del 14% superiori". A scriverlo il Guardian citando alcuni documenti. Solo tre mesi fa i tre Paesi avrebbero spinto per mantenere le scappatoie del vecchio sistema 'Nedc', che risale al 1970, nei nuovi test in arrivo nel 2017.

domenica 20 settembre 2015

Nuova generazione per il Mercedes Vito

di Bruno Allevi. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Mercedes lancia sul mercato italiano la nuova generazione del Vito, il suo veicolo commerciale di taglia media, disponibile anche in versione trasporto persone, di cui parla il seguente articolo. Il Vito è disponibile con due motori Turbodiesel (1600 da 109 o 115 cv denominati 109 CDI e 111 CDI, 2200 da 136, 163, 190 cv denominati 114 CDI, 116 CDI, 119 CDI), nelle versioni Mixto o Tourer, nelle varianti Compact, Long, Extralong, in allestimento unico per il Mixto, negli allestimenti Base, Pro, Select per il Tourer.

Esternamente il Vito ha le forme tipiche e squadrate di un furgone (corpo vettura rettangolare, lineare, da carico) unite a tocchi di eleganza sportiva tipici di casa Mercedes (cofano spiovente, fari trapezoidali che incorniciano il cofano, grande mascherina con al centro la stella a 3 punte Mercedes). Posteriormente il portellone rettangolare la fa da padrone e grazie al grande lunotto vetrato permette di aprire una finestra sull’immenso interno. Salendo a bordo, l’abitacolo è immenso (può ospitare comodamente fino a 9 persone), ci sono molti portaoggetti, il posto guida è rialzato e si osserva facilmente tutto ciò che accade attorno alla vettura.

La consolle centrale è completa, lineare, ergonomica ed è di facile ed immediato utilizzo. Il cambio è posizionato in consolle centrale in una posizione molto comoda e confortevole, così da permettere di avere 3 posti anteriori senza tunnel centrale. Elegante e ben rifinito è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: il Mercedes Vito provato è stato il 116 CDioegante e ben rifinito è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: il Mercedes Vito provato è stato il 116 CDI Mixto Long da 38570 €. La Mercedes ammoderna il suo storico veicolo commerciale di taglia media, ammodernandolo, rendendolo più accattivante nelle forme e nel design. Su strada il Vito ha un comportamento da classica e comoda berlina, unita alle doti di praticità, spazio (immenso internamente) e maneggevolezza tipiche di un furgone.

Il motore che lo equipaggia è il 2200 Turbodiesel da 163 cv, denominato 116 CDI. Questo motore, molto elastico e brillante, ha la giusta dose di cavalli per permettere al Vito di affrontare con disinvoltura lunghi tratti autostradali, dove dà il meglio di se. Infine il listino prezzi. Iniziamo con le versioni Mixto: si va da 25877 € del 109 CDI Compact per arrivare a 44806 € del 119 CDI 4x4 ExtraLong (Diesel). Ora eccxo le versioni Tourer: si va da 28896 € del 109 CDI Compact Base per arrivare a 51751 € del 119 CDI Extralong Select 4x4 (Diesel).

Mercedes-Benz, richiama la Classe E e la Classe CLS prodotte nel 2015

Richiamo in officina da parte della tedesca Mercedes-Benz. I modelli Classe E e Classe CLS sono stati segnalati per un problema tecnico che potrebbe potenzialmente creare 'situazioni di guida non sicure'. L'avviso è inserito nel bollettino del 18 settembre del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products - il sistema di segnalazioni istituito dalla Commissione Europea. Il richiamo che sta per essere attuato dalla casa automobilistica riguarda le auto costruite tra aprile e maggio 2015 e, come si legge alla segnalazione " n° 20 - A12 / 1139/15, si riferisce al '' pannello fonoassorbente agganciato sotto il cofano motore può allentarsi. Nel tempo, ciò può provocare il distacco che potrebbe portare a un contatto tra la guarnizione e i componenti a caldo, presentano così un potenziale rischio di incendio.'' E il bollettino Rapex conclude sinteticamente '' questo potrebbe mettere in pericolo altri utenti della strada e pertanto non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.Pur non essendoci stati incidenti - segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”- è consigliabile che i proprietari di queste auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari in Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda ai modelli in questione.

giovedì 17 settembre 2015

USA: richiamo Toyota per il RAV4s per possibile malfunzionamento del tergicristallo

Toyota sta richiamando circa 421.000 veicoli RAV4 per potenziale corrosione nelle connessioni dei tergicristalli che potrebbe renderli inutilizzabili. I veicoli sono i modelli prodotti dal 2009-2012 e circa 2500 veicoli dei modelli che vanno dal 2012 al 2014. La società ha riferito Giovedi che l'acqua gocciolando sui connettori del tergicristallo può causare corrosione nel tempo e l'usura al giunto del collegamento del tergicristallo.

In alcuni casi ciò potrebbe causare il distacco del tergicristallo dalla base del motore del tergicristallo. Anche se il problema può non sembrare importante come riparazione, nulla ti protegge di più dei tergicristalli in un giorno di pioggia o neve. Senza i tergicristalli, si andrebbe probabilmente incontro ad una guida cieca che potrebbe causare un incidente, lesioni personali ed altro. Problemi con questi collegamenti possono rendere i vostri tergicristalli inutili. Toyota Motor Sales USA Inc. ha dichiarato che i proprietari di veicoli coinvolti nel richiamo saranno avvisati tramite posta prioritaria. Le autofficine autorizzate sostituiranno i collegamenti e il motorino del tergicristallo con altri nuovi.

Pur non essendoci stati incidenti, segnala Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, è consigliabile che i proprietari di questa auto prestino la massima attenzione e che si rivolgano subito alle autofficine autorizzate o ai Concessionari Toyota Italia nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

lunedì 14 settembre 2015

Volkswagen richiama 78000 veicoli in Cina per airbag difettosi

In collaborazione con Volkswagen, l'Ufficio di Stato cinese del consumo e della sicurezza (AQSIQ) informa del richiamo volontario di oltre 78000 di veicoli in Cina, evitando così il sequestro dal mercato cinese.

Nell’ambito di un controllo interno effettuato da Volkswagen, osserva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, durante il corso di normali test su auto d'importazione, è stato identificato un potenziale problema relativo alla sicurezza per un problema agli airbag e all’impianto dello sterzo lato conducente.

Volkswagen controllerà i cablaggi dello sterzo che per un difetto di montaggio potrebbe inavvertitamente attivare l’airbag del lato guida. Per il momento il Gruppo tedesco non è a conoscenza di nessun incidente causato da questo tipo di problema. ma Volkswagen e' sempre piu' nel mirino delle autorita' per la sicurezza stradale degli Stati Uniti. Ripercussioni tra gli investitori non vengono considerate probabili dagli analisti ma non possono essere escluse.

domenica 13 settembre 2015

Nuova X6, suvcoupè Bmw

di Bruno Allevi. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La BMW propone sul mercato la seconda generazione della X6. Il SUV-Coupè tedesco è equipaggiato con 2 Motori Benzina (X35 da 306 cv, X50 da 449 o 575 cv) oppure con 3 Motori Turbodiesel (X30d da 258 cv, X40d da 313 cv, X50d da 381 cv), negli allestimenti Base, Extravagance, MSport, M. Esternamente la seconda generazione della BMW X6 ripropone la formula che ne ha decretato il successo: basata sulla X5, si riconosce per il taglio più basso del tetto e per la forma della carrozzeria, con la parte posteriore da coupé. Rispetto alla X5, la X6 è più lunga di 2 cm, più larga di 5 e più bassa di 6. Molto grintoso è il frontale con i fari affusolati che ben incorniciano la mascherina doppio scudata, un classico in casa BMW. Posteriormente la coda è da coupè, sinuosa e dinamica, alleggerisce le forme imponenti di questo SUV di taglia XXL.

A bordo della BMW X6, chi ha familiarità con la X5 si troverà a proprio agio: sono le medesime la plancia e la posizione di guida, più comoda. Inappuntabili materiali e finiture, che possono essere arricchite con numerose personalizzazioni. Al centro della plancia troneggia il grande schermo (10,2'') del sistema multimediale e del navigatore (di serie): quest'ultimo ha una grafica chiara. Di serie, non mancano i sensori di parcheggio e la retrocamera che mostra anche cosa avviene attorno al perimetro dell'auto. Ed ora il momento del test drive: la BMW X6 guidata è stata la XDrive 30d Extravagance da 86419 €. La nuova generazione della X6 migliora nelle linee e nelle forme un progetto, come quello di unire un SUV a una Coupè, che è stato il successo della vettura di casa BMW.

La seconda generazione della X6 mantiene fede al DNA della casa di Monaco: eleganza sportiva, piacere di guidare. Su strada le prestazioni del mezzo tedesco sono brucianti, grintose, da vera sportiva. Oltre a questo, la X6 è un salotto comodo e confortevole, maneggevole nonostante forme e dimensioni imponenti. Il motore che pulsa sotto il cofano è lo straordinario 3000 Turbodiesel da 258 cv denominato XDrive30D. Questo propulsore è l’ideale su questo mezzo, perché a prestazioni di tutto rispetto (l’X40d e l’X50d vi portano sulla luna per prestazioni brucianti e brutali), unisce consumi e costi di gestione di molto migliorati rispetto a prima.

Infine il listino prezzi: si va da 72140 € della X35 Base per arrivare a 128500 € della X50 M (Benzina), si va da 70890 € della X30d Base per arrivare a 98950 € della X50d M (Diesel).