di Roberto Berloco - Ha finalmente un degno destinatario quell’elegante guanto di sfida incarnato dalla Mercedes Benz CLA. Un assalto in piena regola alla Stella dalle tre punte, un attacco magistrale che s’appella Gran Coupè.
Basta il colpo d’occhio, per aver subito tutto chiaro. Con la nuova nata, l’operazione di Monaco di Baviera mira a privare Stoccarda della supremazia nell’infra-segmento delle coupè compatte a quattro porte. Adesso, l’astro che brilla sul muso della CLA, potrebbe cominciare a rilucere meno di quanto abbia fatto sinora e, di certo, non può rappresentare un conforto il dato delle maggiori dimensioni che la sfidata vanta.
Naturalmente, sarà il mercato di quest’anno nuovo a dire se la principale concorrente della Mercedes Benz, riuscirà o meno nell’obiettivo. Di certo, per ora, ci sono l’anteprima d’una presentazione - la quale, ad ogni buon conto, racconta già tanto - ed un nome composto ma breve, semplice ma del tutto completo ed espressivo.
Gran Coupè, dunque, e come gran bel vedere, anzitutto! Qualunque sia l’angolazione o la distanza da cui la si guardi, questa BMW, che potrebbe definirsi la versione maggiorata della Serie 2 Coupè, avvince subito i sensi, garantendo subito un riguardo tutto speciale a quello della vista, ammessa al piacere d’un tatto sensuale ed intrigante.
Con il pianale ed i sistemi di trazione derivati dalla Serie 1 - anche se, stando alle rivelazioni più recenti di Klaus Fröhlich, responsabile ingegneristico della Casa bavarese, dalla 1 dovrebbe ereditare solo la trazione integrale, non anche l’anteriore, per così lasciar spazio alla più tradizionale posteriore - sfoderando una linea ancor più vivace rispetto al modello al quale s’affianca, vale a dire la Serie 2 Coupè, questa nuova creatura rispecchia l’impronta estetica delle ultime BMW. E’ evidente, soprattutto, nel gruppo ottico di dietro, dove sono innegabili le affinità, oltre che naturalmente con quanto esprime la 1, con quello della più recente X 4, della nuova Serie 3 e del prossimo arrivo in programma, vale a dire la rinnovata X6. Ma un richiamo anche, e di somiglianza più ampio, è ravvisabile soprattutto con l’altra Gran Coupè della stessa griffe, vale a dire quella Serie 8 al cui concept, si deve ascrivere buona parte degli sguardi d’ammirazione degli appassionati dell’Elica al Salone di Ginevra di due anni fa.
Relativamente modesta nelle proporzioni si, ma con una carrozzeria scolpita da quel tipico vento sportivo, che spira per regola a Monaco, e al punto da interpretare un sogno, magari appunto più in piccolo, ma non per questo meno piacevole.
Dalla calandra, muscolosa ed istoriata baroccamente tutt’attorno al doppio rene, sempre più esteso come nell’impostazione del nuovo corso stilistico da alcuni anni a questa parte, per proseguire con le fiancate, non così nervate ma ben tese ed assorbite al senso marcatamente dinamico del corpo vettura, fino alla coda, dov’è di nuovo esaltato il tema d’una robustezza visiva che rimeggia con grinta ed eleganza, tutto in questa BMW testimonia d’uno stile che, pur rimanendo identico nel tempo ed inconfondibile per gli stilemi che lo caratterizzano, interpreta l’istante della moda con originalità e la solita, teutonica puntualità.
Sul fronte delle versioni, per quanto si prevede ad ora, si partirà dalla 218i per la benzina e dalla 220d per il gasolio, per approdare, in una sorta d’unico ed enorme balzo, alla portentosa 235i X Drive. La più spinta della Gran Coupè, potrà contare sulla sicurezza della trazione integrale, un motore turbo compresso 2.0 l da quattro cilindri, la bellezza di 306 cavalli pronti al galoppo all’atto dell’accensione, ed una velocità massima autolimitata a 250 km/h.
L’attesa ora è di guidarla con mano propria, ricordando che, rinunciando alla motorizzazione più prestazionale della gamma, sono disponibili quelle meno potenti della base - poco sopra i 30.000,00 euro, abbordabili da tasche più modeste o da chi crede che, per essere a bordo d’una BMW di razza, possa bastare pure solo il colpo di scena del suo “vestito”. Uno che, per tutto questo 2020, saprà senza dubbio stupire per le strade italiane, rinvigorendo i fasti d’un marchio che continua nel contribuire a fare grande la storia dell’auto.
Basta il colpo d’occhio, per aver subito tutto chiaro. Con la nuova nata, l’operazione di Monaco di Baviera mira a privare Stoccarda della supremazia nell’infra-segmento delle coupè compatte a quattro porte. Adesso, l’astro che brilla sul muso della CLA, potrebbe cominciare a rilucere meno di quanto abbia fatto sinora e, di certo, non può rappresentare un conforto il dato delle maggiori dimensioni che la sfidata vanta.
Naturalmente, sarà il mercato di quest’anno nuovo a dire se la principale concorrente della Mercedes Benz, riuscirà o meno nell’obiettivo. Di certo, per ora, ci sono l’anteprima d’una presentazione - la quale, ad ogni buon conto, racconta già tanto - ed un nome composto ma breve, semplice ma del tutto completo ed espressivo.
Gran Coupè, dunque, e come gran bel vedere, anzitutto! Qualunque sia l’angolazione o la distanza da cui la si guardi, questa BMW, che potrebbe definirsi la versione maggiorata della Serie 2 Coupè, avvince subito i sensi, garantendo subito un riguardo tutto speciale a quello della vista, ammessa al piacere d’un tatto sensuale ed intrigante.
Con il pianale ed i sistemi di trazione derivati dalla Serie 1 - anche se, stando alle rivelazioni più recenti di Klaus Fröhlich, responsabile ingegneristico della Casa bavarese, dalla 1 dovrebbe ereditare solo la trazione integrale, non anche l’anteriore, per così lasciar spazio alla più tradizionale posteriore - sfoderando una linea ancor più vivace rispetto al modello al quale s’affianca, vale a dire la Serie 2 Coupè, questa nuova creatura rispecchia l’impronta estetica delle ultime BMW. E’ evidente, soprattutto, nel gruppo ottico di dietro, dove sono innegabili le affinità, oltre che naturalmente con quanto esprime la 1, con quello della più recente X 4, della nuova Serie 3 e del prossimo arrivo in programma, vale a dire la rinnovata X6. Ma un richiamo anche, e di somiglianza più ampio, è ravvisabile soprattutto con l’altra Gran Coupè della stessa griffe, vale a dire quella Serie 8 al cui concept, si deve ascrivere buona parte degli sguardi d’ammirazione degli appassionati dell’Elica al Salone di Ginevra di due anni fa.
Relativamente modesta nelle proporzioni si, ma con una carrozzeria scolpita da quel tipico vento sportivo, che spira per regola a Monaco, e al punto da interpretare un sogno, magari appunto più in piccolo, ma non per questo meno piacevole.
Dalla calandra, muscolosa ed istoriata baroccamente tutt’attorno al doppio rene, sempre più esteso come nell’impostazione del nuovo corso stilistico da alcuni anni a questa parte, per proseguire con le fiancate, non così nervate ma ben tese ed assorbite al senso marcatamente dinamico del corpo vettura, fino alla coda, dov’è di nuovo esaltato il tema d’una robustezza visiva che rimeggia con grinta ed eleganza, tutto in questa BMW testimonia d’uno stile che, pur rimanendo identico nel tempo ed inconfondibile per gli stilemi che lo caratterizzano, interpreta l’istante della moda con originalità e la solita, teutonica puntualità.
Sul fronte delle versioni, per quanto si prevede ad ora, si partirà dalla 218i per la benzina e dalla 220d per il gasolio, per approdare, in una sorta d’unico ed enorme balzo, alla portentosa 235i X Drive. La più spinta della Gran Coupè, potrà contare sulla sicurezza della trazione integrale, un motore turbo compresso 2.0 l da quattro cilindri, la bellezza di 306 cavalli pronti al galoppo all’atto dell’accensione, ed una velocità massima autolimitata a 250 km/h.
L’attesa ora è di guidarla con mano propria, ricordando che, rinunciando alla motorizzazione più prestazionale della gamma, sono disponibili quelle meno potenti della base - poco sopra i 30.000,00 euro, abbordabili da tasche più modeste o da chi crede che, per essere a bordo d’una BMW di razza, possa bastare pure solo il colpo di scena del suo “vestito”. Uno che, per tutto questo 2020, saprà senza dubbio stupire per le strade italiane, rinvigorendo i fasti d’un marchio che continua nel contribuire a fare grande la storia dell’auto.