domenica 26 aprile 2020

Audi presenta la nuova A3 Sedan

La Casa dei quattro anelli svela la seconda generazione di Audi A3 Sedan. La berlina compatta a quattro porte ha un’anima hi-tech: la marcata digitalizzazione contraddistingue tanto il cruscotto quanto la firma luminosa e l’infotainment, mentre gli innovativi sistemi d’assistenza alla guida derivano dai modelli Audi di categoria superiore. Al design muscolare si accompagna un comportamento dinamico sportiveggiante. I motori performanti, anche con tecnologia mild-hybrid a 48 Volt, garantiscono efficienza e comfort.

Nuova Audi A3 Sedan può contare su di un design elegante e al tempo stesso sportivo. Rispetto al modello precedente, la lunghezza della berlina a quattro porte aumenta di quattro centimetri, toccando i 4,5 metri a fronte del passo invariato. La vettura cresce in larghezza di 2 centimetri, sino agli attuali 1,82 metri, mentre l’altezza è pari a 1,43 metri: un centimetro in più rispetto al passato. I passeggeri godono di maggiore spazio all’altezza del capo, complice il ribassamento delle sedute, dei gomiti e delle spalle. La capacità del bagagliaio si attesta a 425 litri: in linea con il precedente modello.

Il design: look da coupé
Il frontale della seconda generazione della berlina dei quattro anelli è contraddistinto dall’ampio single frame esagonale con griglia a nido d’ape. Una caratteristica che, abbinata alle generose prese d’aria squadrate e all’incisivo paraurti, sottolinea il carattere dinamico di nuova Audi A3 Sedan. Inediti i gruppi ottici anteriori che, nella configurazione top di gamma, si avvalgono dei proiettori a LED Audi Matrix integranti le luci diurne a elevata digitalizzazione: un’innovativa matrice luminosa, composta da 15 diodi attivabili singolarmente, consente di generare un motivo specifico in funzione delle versioni vettura.

La quarta generazione di Audi A3 Sportback, recentemente svelata, può contare su di una linea di spalla dallo sviluppo cuneiforme, che ha origine dai proiettori anteriori e culmina in fase discendente nei gruppi ottici posteriori, mentre nuova Audi A3 Sedan vede la linea di spalla proseguire in modo rettilineo sino all’estremità del paraurti posteriore. Una caratteristica che accentua lo sviluppo longitudinale e l’eleganza della vettura, più lunga di 15 cm rispetto alla “sorella” Sportback. Analogamente alla cinque porte, le fiancate marcatamente svasate, dall’andamento concavo, enfatizzano l’aspetto dinamico del modello e pongono in risalto i blister quattro. Il profilo del tetto digrada verso il retrotreno sin dai montanti centrali, come una coupé, e culmina nel pronunciato spoiler, a richiesta in fibra di carbonio, collocato al vertice del baule.

L’aerodinamica: Cx di 0,25 e prese d’aria adattive
La zona posteriore, caratterizzata da un maggiore sviluppo in altezza rispetto al modello precedente, e l’ampio estrattore favoriscono l’aerodinamica. Nuova Audi A3 Sedan 2.0 (35) TDI S tronic 150 CV può contare su di un coefficiente di resistenza aerodinamica (Cx) di 0,25, migliore di 0,04 punti rispetto alla prima generazione della vettura. Contribuiscono a questo risultato i retrovisori laterali dal design inedito, il sottoscocca carenato e le prese d’aria adattive, caratterizzate da una struttura a due moduli orizzontali collocata alle spalle del single frame. Prese d’aria che, grazie a un servomotore elettrico, modificano la portata dei flussi in funzione delle effettive esigenze di raffreddamento, massimizzando la penetrazione aerodinamica. Durante la marcia, ad esempio, restano chiuse il più frequentemente possibile.

Condiviso con la quarta generazione di Audi A3 Sportback il sistema di raffreddamento dei freni che non impatta sul Cx dell’auto. L’aria proveniente dal vano motore scorre sino ai dischi passando attraverso il guscio dei passaruota. A vettura ferma, il flusso viene garantito dalla ventola motore.

La plancia: marcata digitalizzazione e look Black Panel
La plancia di nuova Audi A3 Sedan s’ispira ai modelli Audi di categoria superiore: lo schermo touch da 10,1″ dal feeling acustico, di serie, consente di gestire la selezione dei media, la navigazione e l’ampia gamma di servizi Audi connect. Il display centrale si fonde armoniosamente nella cornice in nero lucido al centro della plancia. L’insieme è orientato al conducente, analogamente alla sottostante, inedita, unità di comando della climatizzazione. L’estensione del look Black Panel alla sezione di plancia a sinistra del volante enfatizza ulteriormente l’ampiezza dell’abitacolo.

La strumentazione di nuova Audi A3 Sedan è digitale: il display da 10,25″, di serie, consente di selezionare le informazioni mediante il volante multifunzione. In abbinamento al sistema di navigazione MMI plus con MMI touch è previsto l’Audi virtual cockpit da 10,25”, forte di funzioni aggiuntive tra le quali la rappresentazione della mappa di navigazione in formato ampliato. Lo step superiore, vale a dire l’Audi virtual cockpit plus da 12,3″, consente di optare per differenti layout, inclusa una grafica spiccatamente sportiva. Tra le dotazioni a richiesta spicca l’head-up display, che proietta – a colori – le principali informazioni sul parabrezza.

Hi-tech a bordo: piattaforma MIB 3, comando vocale intelligente e machine learning
Il sistema MMI si avvale di una nuova main unit. La piattaforma modulare d’infotainment
di terza generazione MIB 3 è caratterizzata da una potenza di calcolo dieci volte superiore al sistema MIB 2 appannaggio del precedente modello e interagisce con l’inedita Communication Box, fisicamente separata, che oltre a raggruppare tutte le funzioni relative alla connettività, ad esempio la telefonia o i servizi Audi connect con velocità LTE Advanced, integra anche l’hotspot WLAN.

Il sistema MMI di nuova Audi A3 Sedan prevede comandi semplici e intuitivi che replicano in abitacolo l’intuitività degli smartphone. Sin dalla versione d’ingresso con la radio MMI Plus è previsto il riconoscimento delle immissioni a testo libero: i risultati vengono forniti in tempi estremamente ridotti e il sistema rileva, oltre al corsivo e alle parole intere, le singole lettere in sovrascrizione. Senza allontanare le mani dal volante, il conducente può sfruttare le funzioni del sistema MMI mediante il comando vocale in grado di riconoscere le espressioni di uso comune, identiche alle formulazioni del linguaggio quotidiano. L’auto si trasforma così in una compagna di viaggio intelligente. Optando per il pacchetto Audi connect navigation & infotainment plus, il comando vocale risponde alle domande non solo sulla base delle informazioni presenti a bordo, ma anche sfruttando le conoscenze presenti nel cloud. L’integrazione delle informazioni online migliora il grado di riconoscimento delle indicazioni e la qualità dei risultati.

In abbinamento al sistema di navigazione MMI plus con MMI touch sono previste funzioni di pregio quali l’assistente al percorso che segue i principi del machine learning, riconoscendo le preferenze del conducente sulla base dei tragitti effettuati e proponendo i tragitti più adeguati in funzione dell’intensità del traffico, e i servizi Audi connect. Questi ultimi integrano la navigazione mediante la ricerca dei Point of Interest e le indicazioni in merito ai parcheggi e ai distributori riportate direttamente nelle mappe, a richiesta con informazioni supplementari dedicate a prezzi, disponibilità e previsioni meteo.

Quanto ai servizi Car-to-X, nuova Audi A3 Sedan si avvale dell’intelligenza collettiva della flotta Audi: le vetture condividono le informazioni in merito all’entrata e uscita dai parcheggi, fornendo stime in merito ai posti liberi disponibili, agli avvisi di pericolo, ad esempio la presenza di nebbia o ghiaccio, e ai limiti di velocità. L’App myAudi, chiave d’accesso all’ecosistema digitale del Marchio, collega senza soluzione di continuità lo smartphone del Cliente a nuova Audi A3 Sedan. L’applicazione consente di utilizzare servizi quali la navigazione myAudi, che passa senza soluzione di continuità dal device portatile all’auto, lo streaming musicale e il trasferimento del calendario del telefono all’MMI. È inoltre possibile individuare la zona di sosta per essere condotti alla vettura e attivare (a richiesta, successivamente al lancio) il riscaldamento autonomo a motore spento.

Tra le dotazioni volte a rafforzare la connettività della compatta dei quattro anelli spiccano l’Audi smartphone interface che trasferisce l’ambiente Apple Car Play o Android Auto sul display della vettura, e l’Audi phone box, che collega lo smartphone del Cliente all’antenna dell’auto ricaricandolo per induzione. La chiave Audi connect permette di sbloccare/bloccare il veicolo e avviare il propulsore da remoto mediante un device Android. Sei diversi profili utente consentono di organizzare e salvare le impostazioni personalizzate spaziando dalla posizione del sedile alla climatizzazione, dalle destinazioni di navigazione più frequenti ai media preferiti.

L’entertainment: DAB+ di serie e Amazon Alexa
Nuova Audi A3 Sedan è equipaggiata di serie con la radio digitale DAB+. A richiesta, sono disponibili la online radio e la hybrid radio: la prima consente l’accesso alle emittenti online disponibili a livello mondiale, mentre la seconda commuta automaticamente tra FM, DAB e streaming al fine di garantire sempre la migliore ricezione possibile. Dalla seconda metà del 2020 sarà disponibile l’assistente vocale Amazon Alexa, basato sul cloud. Assistente che sarà integrato nel sistema di comando MMI e consentirà al conducente di accedere alle molteplici funzionalità e ai medesimi servizi Amazon disponibili da casa o attraverso i dispositivi abilitati.

I sistemi di assistenza alla guida: comfort e sicurezza
Nuova Audi A3 Sedan può contare su numerosi sistemi di assistenza al conducente. Grazie all’Audi pre sense front, all’assistente agli ostacoli (collision avoid assist) e all’assistenza al mantenimento della corsia – dotazioni tutte di serie sin dalla versione d’ingresso – nuova Audi A3 Sedan garantisce un livello di sicurezza al vertice della categoria. Sfruttando l’interazione della telecamera frontale con il radar anteriore, l’Audi pre sense front previene gli impatti con altri veicoli, pedoni e ciclisti. Il collision avoid assist sfrutta le medesime tecnologie di rilevamento ambientale e assiste il conducente mediante una frenata mirata, applicando al contempo una ridotta coppia sterzante. A partire da una velocità di 65 km/h, il sistema di assistenza al mantenimento della corsia supporta il guidatore nel mantenere la vettura all’interno della corsia di marcia. Se l’auto si avvicina alla linea di demarcazione senza che il conducente abbia attivato l’indicatore di direzione, il sistema contribuisce a riportare la vettura in carreggiata, effettuando degli interventi correttivi allo sterzo.

A richiesta, sono disponibili ulteriori tecnologie quali l’assistenza al cambio di corsia, l’avviso di uscita, l’assistente al traffico trasversale posteriore e l’adaptive cruise assist. Quest’ultimo supporta il conducente regolando automaticamente la distanza dal veicolo che precede e contribuendo, mediante lievi interventi allo sterzo, a mantenere la direzionalità all’interno della corsia sino a una velocità di 210 km/h. Nel traffico stop-and-go, il sistema frena Audi A3 Sedan sino al completo arresto: la vettura viene riavviata automaticamente agendo sulla frizione, qualora sia presente il cambio manuale, o sull’acceleratore, nel caso della trasmissione automatica. Adaptive cruise assist che, in caso di abbinamento al predictive efficiency assistant, frena e accelera la vettura in modo predittivo anche in assenza di un’auto antistante. A tal fine, il sistema attinge alle indicazioni Car-to-X, ai dati della navigazione e ai segnali stradali.

Completano il portfolio dei sistemi di assistenza alla guida le telecamere perimetrali, disponibili successivamente al lancio, l’assistente al parcheggio, che gestisce in autonomia le manovre in entrata e uscita, e il sistema di ausilio al parcheggio plus.

I motori: tre propulsori al lancio e tecnologia MHEV a 48 Volt per il 1.5 TFSI S tronic
Nuova Audi A3 Sedan coniuga prestazioni ed elevata efficienza. Al lancio, la seconda generazione della berlina a quattro porte può contare su due motori TFSI e un propulsore TDI. Lato benzina, il 1.5 (35) TFSI, forte dell’iniezione diretta e del sistema cylinder on demand (COD), che disattiva due cilindri ai carichi medi e bassi, eroga 150 CV ed è disponibile in due configurazioni: con il rinnovato cambio manuale a 6 marce (consumi nel ciclo combinato WLTP di 5,8 – 6,2 litri ogni 100 chilometri ed emissioni di CO2 di 131 – 142 grammi/km) oppure con la trasmissione a doppia frizione S tronic a 7 rapporti (consumi nel ciclo combinato WLTP di 5,6 – 6,1 litri ogni 100 chilometri ed emissioni di CO2 di 127 – 138 grammi/km).

Optando per la variante S tronic, il 1.5 TFSI si avvale della tecnologia mild-hybrid. La rete di bordo a 48 Volt, spina dorsale del sistema MHEV, vede l’alternatore-starter azionato a cinghia (RSG) integrare in un unico modulo la connessione al propulsore termico e il motore elettrico. Quest’ultimo chiamato a operare da alternatore nelle fasi di rilascio e frenata. L’RSG garantisce un boost elettrico, vale a dire un apporto alla trazione endotermica, quantificabile in 50 Nm e 12 CV nelle fasi di partenza e ripresa dai regimi più bassi. Il recupero dell’energia s’ispira ad Audi e-tron, prima vettura elettrica dei quattro anelli, dalla quale vengono mutuati il sistema frenante elettroidraulico integrato e la frenata rigenerativa, simile concettualmente a quanto adottato dalla gamma ibrida plug-in Audi. La frenata rigenerativa è legata all’azione dell’alternatore-starter. L’energia recuperata viene immagazzinata in una specifica batteria agli ioni di litio.

Qualora il conducente rilasci il pedale dell’acceleratore in un ampio range di velocità, Audi A3 Sedan 1.5 (35) TFSI S tronic 150 CV MHEV 48V è in grado di avanzare per inerzia “in folle” o di veleggiare a motore spento. Non appena il conducente preme nuovamente l’acceleratore, l’RSG riavvia il motore in modo più rapido e progressivo rispetto a un motorino di avviamento tradizionale. Nell’esercizio di marcia reale, la tecnologia mild-hybrid a 48 Volt consente alla berlina dei quattro anelli di ridurre i consumi sino a 0,4 litri ogni 100 chilometri. Caratteristiche che si accompagnano ai vantaggi in termini di mobilità e fiscalità garantiti dall’omologazione ibrida.

Quanto alle motorizzazioni Diesel, al lancio nuova Audi A3 Sedan è disponibile con il 2.0 TDI da 150 CV abbinato anch’esso alla trasmissione S tronic a 7 rapporti (consumi nel ciclo combinato WLTP di 4,5 – 4,9 litri ogni 100 chilometri ed emissioni di CO2 di 118 – 129 grammi/km). Cambio a doppia frizione che, nello specifico, si avvale di un innovativo selettore con tecnologia shift-by-wire: gli input raggiungono la trasmissione esclusivamente sotto forma d’impulsi elettrici.

Successivamente al lancio debutteranno due ulteriori motori: la versione da 116 CV del 2.0 TDI, corredata del cambio manuale a 6 marce, e il tre cilindri 1.0 TFSI da 110 CV abbinato alla trasmissione meccanica oppure a doppia frizione.

L’assetto: standard, sportivo o con ammortizzatori regolabili
Di serie, nuova Audi A3 Sedan può contare su di un setting delle sospensioni in grado di coniugare comfort e precisione di guida. A richiesta sono disponibili le sospensioni sportive, caratterizzate da una taratura più rigida di molle e ammortizzatori, oppure gli ammortizzatori adattivi a controllo elettronico. Tramite il sistema di gestione della dinamica di marcia Audi drive select, il conducente può armonizzare al programma di guida selezionato – sono disponibili i setting comfort, auto, dynamic, efficiency e individual – l’erogazione del motore, la taratura del cambio S tronic e dello sterzo nonché il setting degli ammortizzatori regolabili (qualora presenti).

Nuova Audi A3 Sedan raggiungerà le concessionarie italiane nel corso del terzo trimestre 2020.

domenica 19 aprile 2020

Subaru Forester: la prova

ORTO SANT’ELPIDIO – Subaru rinnova il suo grande SUV, il Forester. La nuova generazione della vettura della casa delle Pleiadi è disponibile con 1 Motore Ibrido (Benzina + Elettrico) 2000 da 150 cv, negli allestimenti Free, Style, Premium.

Gli Esterni

Esternamente le novità sul piano del design sono soprattutto nella parte posteriore (sebbene la macchina sia tutta nuova). Il frontale infatti, ricalca lo schema del vecchio modello, ma è più muscoloso, con la mascherina più grossa e verticale. Dietro, invece, il portellone e il paraurti hanno tratti elaborati, che danno solidità, e i fanali sono orizzontali (invece che verticali) e a forma di “C”.

Gli Interni

Cambia parecchio l’abitacolo, che ha un’impostazione classica e un’aria robusta. Le plastiche della plancia sono gradevoli e l’assemblaggio dei pannelli ci è preciso. Ottima la disposizione dei comandi e le dotazioni tecnologiche presenti (schermi, digitalizzazioni…..). Il baule è ampio e ben sfruttabile.

Il Test Drive

Ed ora il momento del test drive: la Subaru Forester guidata è stata la 2000 Hybrid Premium da 44202 €. La Subaru, con la nuova Forester, si apre al segmento dei SUV Ibridi che stanno iniziando, sempre di più, a conquistare il mercato europeo. La vettura orientale, da sempre, è un veicolo adatto sia per un uso normale e tranquillo su strade asfaltate e percorsi autostradali, ma che da il meglio di se quando all’asfalto si sostituisce il fango e le strade pianeggianti lasciano il passo a percorsi accidentati. Con l’introduzione del sistema Ibrido, si è voluto dare una maggior coppia al motore, grazie al lavoro combinato di termico ed elettrico e assicurare maggiore divertimento con una minore spesa in fatto di consumi.

Il Listino Prezzi

Ed ora il listino prezzi: si va da 35500 € della 2000 Free per arrivare a 43000 € della 2000 Premium (Hybrid).

Bruno Allevi & Arianna Fioravanti

martedì 14 aprile 2020

Porsche 911 Carrera. Supersportiva germanica con radici di quercia


di ROBERTO BERLOCO - Una tigre in alluminio e acciaio, col cuore d’un motore che, ad ogni edizione successiva, pulsa sempre più potenza, innalzando una marea di brividi sotto la pelle, e non solo in chi è al volante.

Una poesia composta più di mezzo secolo fa da Ferdinand Porsche - noto con il nomignolo “Ferry”, figlio del fondatore ed omonimo di questi - capace di farsi leggere ancor oggi con la stessa sorpresa, la medesima emozione, l’identico impeto di gioia.

Un’icona che, dalla prima comparsa dell’antenata 356, di generazione in generazione e siamo all’ottava, ha serbato sostanzialmente invariata la matrice delle proprie forme o, quanto meno, mai ha rinunziato all’impostazione stilistica originaria.

Questo ed altri tratti di penna ancora non basterebbero, tuttavia, per dare una prima idea piena della Porsche 911, rinnovata l’anno addietro con una serie d’importanti interventi che hanno affinato ulteriormente il senso prestigioso di quella che, per i più, rimane una tipica auto da sogno, il classico miraggio irraggiungibile dai portafogli della maggioranza.

Con il codice di progetto battezzato col numero 992, la nuova serie raccoglie un testimone particolarmente importante. Con i suoi 233.540 esemplari fabbricati, la sua predecessora, nota con la sigla 991, lanciata nel 2011, è stata infatti la 911 più venduta di sempre.

Ed è sicuramente anche tenendo conto di questo dato che, a Zuffenhausen, hanno operato affinchè quest’ultima discendenza fosse all’altezza non solo della precedente, ma pure di quelle aspettative che, dopo otto anni d’onorato servizio, i fedeli acquirenti dei prodotti della griffe tedesca, come l’intero pianeta degli appassionati, avevano maturato su quella che avrebbe potuto essere una degna successione del modello.

All’impulso dell’occhiata iniziale, la novità estetica di maggior risalto è probabilmente rappresentata dall’area dei parafanghi, sia anteriori che posteriori. Davanti, infatti, la griglia sotto quella che si potrebbe considerare la calandra, rimane sempre frazionata in tre parti, ma a questa suddivisione non contribuisce più la lamiera, prima spiovente dal bordo del cofano motore verso il pianale, formando un trapezio isoscele rovesciato. Dietro, invece, oltre alla targa, adesso posizionata tra i due terminali di scarico, spicca la soluzione data al gruppo ottico, che non solo fa tutt’uno da un’estremità all’altra, ma sembra quasi inglobare centralmente la dicitura Porsche, tanto questa gli è vicina. Malgrado l’accorpamento alla fanaleria, il risultato della sua visibilità è comunque garantito, anzi addirittura esaltato, non solo da una maggiore corposità dei caratteri, ma in forza proprio della stessa posizione scelta per questi. Sembra quasi che, prima di indovinare la versione di questa 911, chi guardi da dietro, debba aver subito chiaro che, quella dove i suoi occhi sono calamitati, è prima di tutto una Porsche.

L’altro aspetto che colpisce, soffermando lo sguardo sul muso e sulla coda, è l’accresciuta possanza rispetto alla serie 991, conseguenza della maggior larghezza delle opposte carreggiate. Naturalmente, contribuiscono all’effetto anche gli stessi cerchi che, variano dai 20 pollici davanti ai 21 dietro.

Ma non passa in secondo piano nemmeno l’epilogo voluto per i fanali anteriori, stavolta a corpo con i passaruota e full led con ben 84 punti luce. Con la tecnologia messa in campo, il loro getto luminoso segue la direzione di marcia impostata dal guidatore. Un ausilio, questo, di preziosa utilità durante gli orari notturni.
Succosamente ingegnose le soluzioni adottate per l’aerodinamica. Dietro, lo spoiler, più esteso di quasi metà rispetto a quello della 991, si conserva chiuso fino ai 90 km/h, per elevarsi ad altezza mediana sino ai 150 km/h, infine estendersi del tutto oltre questo limite.

A non smentire il senso autentico di questa Porsche è, naturalmente, anche il motore, boxer come in una certa apprezzata tradizione, rigorosamente posteriore a sbalzo, fornito di due turbine più robuste, con una cubatura da 3 litri, 6 cilindri, ed una scuderia da 385 cavalli per la Carrera e 450 per la Carrera S. Subito evidente il notevole passo in avanti, guardando rispettivamente ai 350 cv per 3.4 litri della scorsa Carrera, e ai 400 cv per 3.8 litri dell’ultima S. Ed è subito chiaro come siano giustificabili le prestazioni maggiori che, adesso, ne conseguono: dall’accelerazione in 4,2 secondi (4,0 in modalità Sport Chrono) e una velocità massima di 293 km/h per la prima, a quella in 3,5 secondi (in Sport Chrono) e una punta di 308 km/h per la seconda.

Una concezione asimmetrica nella fasatura delle valvole di aspirazione per albero, permette, poi, un miglior contenimento dei consumi a carichi meno elevati, con una discreta ottimizzazione in termini d’emissioni.

Novità decise anche per il capitolo del cambio, nella formula PDK  ad otto rapporti, con una prima breve, un’ultima più lunga e la velocità massima procurata in sesta. Tutti gli innesti ora sono più rapidi e precisi, in virtù d’un ottimizzato meccanismo di frizione. In più, il contenitore del cambio è stato concepito per ospitare pure un motorino elettrico, in considerazione di prevedibili, future versioni ibride.

Definiscono ulteriormente il quadro vari sistemi destinati a facilitare la guida, come quelli della frenata di emergenza e del rilevatore termico di persone o animali in carreggiata, oppure, ancora, come lo Start&Stop, vantaggioso soprattutto nel traffico di città, nel caso di soste e ripartenze che avvengano entro un certo arco di secondi.

Infine, chicca tecnologica all’altezza di questo successo senza tempo, il sofisticato meccanismo Wet Mode: attraverso specie di microfoni, viene riconosciuta e segnalata la presenza d’acqua sulla superficie stradale, intervenendo sull’assetto, se chi è al posto di guida decidesse di farlo, per evitare perdita d’aderenza. Un’ipotesi ricorrente in caso di pioggia, neve o aquaplaning.

Con un prezzo oscillante tra i quasi 110.000,00 euro della Carrera “base” e i 148.431,00 della 4S Cabriolet, decidere oggi per Porsche, ad esempio anziché per Ferrari, significa optare non solo per una scelta d’assoluto prestigio, ma pure per una di cosciente discrezione.

Una delle caratteristiche fondamentali delle supersportive del Cavallino rampante nero, sta proprio, infatti, nella capacità, come dire, di non farsi notare troppo per le strade, differentemente da quanto accade, a rimanere nell’esempio, per qualunque bolide della Casa di Maranello. Insomma, a meno che non si opti per le varianti speciali, una Porsche tiene sicuramente il proprio peso negli sguardi della gente, una decisa elezione negli animi degli estimatori del genere, ma non eguaglierà mai il grado d’appariscenza della sua rivale italiana. E, questo, per taluni palati, rappresenta un elemento di pregio il quale, semplicemente, fa da ultimo tocco ad un’esclusiva armonia di meccanica e stile che, per ogni nuova evoluzione, affonda sempre più le proprie radici di quercia nel terreno della storia delle grandi automobili.

domenica 12 aprile 2020

Novità per la Citroen C1


Citroën C1, la city car frizzante e facile da guidare, rinnova la sua gamma colori con la nuova tinta per la carrozzeria Ultra Emeraude, disponibile sia sulla versione berlina sia sulla versione Airscape con tetto in tela apribile.

Nella versione berlina, Citroën C1 valorizza la sua personalità inserendo nuove combinazioni di colore. Per chi cerca un nuovo colore per il tetto a contrasto è disponibile la nuova tinta Ultra Emeraude; chi preferisce il tetto nero, può scegliere il colore Ink Black da abbinare ora anche ai colori della carrozzeria Polar White, Silver Grey e Graphite Grey.

A partire da aprile, nuove combinazioni di colore esaltano la personalità energica e frizzante di Citroën C1, la city car versatile e dinamica della Casa del Double Chevron.

Da sempre sinonimo di freschezza e ottimismo, Citroën C1 soddisfa le esigenze di conducenti e passeggeri in tutte le stagioni, grazie a tre silhouette: 3 o 5 porte berlina o con tetto apribile 5 porte Airscape.

Ai sette colori già disponibili sia per la versione berlina che per la versione Airscape, ora Citroën C1 aggiunge la nuova tinta Ultra Emeraude per la carrozzeria, un colore intenso, elegante e profondo che sottolinea le linee fluide della compatta urbana.

Per affrontare la primavera con un tocco di colore in più, Citroën C1 offre ancora più possibilità di personalizzazione e inserisce la tinta Ultra Emeraude tra colori per il tetto, aggiungendo così nuove combinazioni alle versioni monocolore, bicolore, berlina e Airscape. Il tetto nella nuova tinta Ultra Emeraude è ora disponibile per la versione berlina, sia 3 che 5 porte, in abbinamento alla tinta carrozzeria Polar White, per un effetto che esprime dinamismo e al contempo eleganza.

Chi invece preferisce la sua Citroën C1 con il tetto nero, ora può ordinare questa tinta in abbinamento a 5 diversi colori della carrozzeria: il Nude, i toni dei grigi (Silver Grey e Graphite Grey), il bianco Polar White e il nuovo colore Ultra Emeraude.

Ricca di stile, estroversa, fresca e vivace, grazie alla nuova tinta Ultra Emeraude e alle maggiori possibilità di scelta per il tetto bi-color a contrasto, Citroën C1 potenzia la sua personalità e offre ancora più combinazioni per rispondere alle esigenze di una clientela diversificata che sceglie la propria vettura secondo il proprio stile e il proprio modo di essere.

Agile e ideale per spostarsi in città grazie alle dimensioni compatte (3,46 m di lunghezza) e alla maneggevolezza (4,80 m di raggio di sterzata), Citroën C1 è accogliente, con un bagagliaio facilmente accessibile (da 196 a 780 litri, secondo la configurazione dei sedili posteriori) e versatile, con un confort eccezionale delle sospensioni e dei sedili, e una straordinaria tenuta di strada.

Citroën C1, in tutte le sue versioni, da 3 o 5 porte, è equipaggiata con il motore a benzina VTi 72 S&S, che risponde alla normativa Euro 6.2, da tre cilindri, 998 cm3 di cilindrata, abbinato al cambio manuale a cinque rapporti e disponibile anche nella versione per neo-patentati.

domenica 5 aprile 2020

Mazda lancia la Serie Speciale “100th Anniversary Special Edition”


MILANO - Per celebrare il centesimo anniversario dell’Azienda, Mazda ha lanciato una edizione speciale, disponibile in tutta la sua gamma, che celebra l’unicità della sua prima auto, la R360 Coupe.

Molte caratteristiche della R360 Coupe, come la tecnologia d’avanguardia per il settore, l’attenzione ai dettagli del design e un’esperienza di guida eccezionale, sono ancora oggi alla base di ogni vettura Mazda, per la gioia degli appassionati di tutto il mondo.

Le edizioni dell’anniversario presenteranno una verniciatura bianco metallizzato e rivestimenti interni di colore bordeaux, particolari che hanno reso la R360 Coupe un grande successo quando venne lanciata nel 1960 e presentano diversi particolari esclusivi 100th Anniversary.

Mazda R360 Coupe (1960)

La R360 Coupe è stata la prima autovettura Mazda ed è stata un successo immediato grazie al suo stile unico e futuristico, alla grande maneggevolezza e ai prezzi competitivi, che consentirono a tanti di provare per la prima volta la libertà del possedere un’auto. Dotata di motore a quattro tempi con due cilindri a V, cosa senza precedenti per le “piccole” dell’epoca, di cambio automatico e con grande attenzione alla riduzione del peso per migliorare il divertimento nella guida, che è una caratteristica di tutte le auto Mazda di oggi.

Mazda 100th Anniversary Special Edition (2020)

I Clienti potranno scegliere il loro modello del centenario su tutta la gamma Mazda, con verniciatura bianco metallizzato ed interni bordeaux, e con molti dettagli unici tra cui gli esclusivi coprimozzo con il logo 100th Anniversary.

Queste edizioni speciali proporranno:

Tappetini con badge 100th Anniversary
Poggiatesta con logo 100th Anniversary goffrato
Rivestimento del pavimento bordeaux
Telecomando con logo 100th Anniversary goffrato e proposto in una confezione speciale
Coprimozzo dotati di logo 100th Anniversary
Badge esterno 100th Anniversary
Tinta carrozzeria Snow Flake White Pearl Mica

I modelli in edizione speciale sono in vendita da oggi in Giappone e potranno essere ordinati dai Clienti di tutta Europa a partire dalla tarda primavera 2020.