domenica 26 maggio 2024

Nuova Jeep® Avenger 4xe a trazione integrale: più divertimento, più libertà, più Avenger


Per celebrare la tradizione più autentica del marchio, che è incarnazione di avventura, esplorazione oltre i confini, audacia e carattere, Jeep® introduce Jeep Avenger 4xe. Dopo il clamoroso trionfo riscosso da Avenger sin dal suo lancio, si prepara all’esordio Jeep Avenger 4xe, che va a completare la gamma del B-SUV più in Italia, disponibile sia 100% elettrico, sia a benzina, sia nella variante e-Hybrid. Spinta da una dedizione incrollabile verso il miglioramento delle prestazioni e l’adozione dell’elettrificazione, Jeep è orgogliosa di presentare in esclusiva a una prestigiosa platea di giornalisti europei la nuova Jeep Avenger 4xe. Un veicolo che incarna l’essenza della tradizione autentica del più famoso produttore di SUV a livello globale, capace di regalare più divertimento, più libertà, più Avenger.

Innovazione pionieristica incentrata sul cliente

Il lancio della Jeep Avenger 4xe rappresenta molto di più di un semplice ampliamento della gamma del marchio: simboleggia una risposta strategica alle esigenze in continua evoluzione dei clienti. Fedele a una filosofia incentrata sul cliente, Jeep dà priorità all’ascolto e alla soddisfazione delle esigenze della clientela. Grazie a una meticolosa attenzione ai dettagli, Jeep Avenger 4xe integra perfettamente il fascino senza tempo del design e della funzionalità del marchio Jeep con le tecnologie più all’avanguardia, offrendo un’esperienza di guida senza pari.

Realizzata per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più vasto, la Jeep Avenger 4xe si rivolge agli amanti della vita all’aria aperta, ai praticanti di attività sportive, a chi già possiede una 4×4 e ne conosce i vantaggi in termini di migliore trazione e sicurezza. Un veicolo dedicato agli amanti dell’avventura urbana che hanno bisogno di un’auto compatta per andare al lavoro e di una vettura per le escursioni del fine settimana, capace di affrontare ogni genere di terreno. Ed è anche per chi, pur non essendo appassionato di offroad, vuole semplicemente distinguersi dalla massa.

Più divertimento

La quintessenza della tradizione più autentica del marchio Jeep compie un balzo in avanti significativo grazie all’introduzione su Jeep Avenger 4xe di un propulsore rivoluzionario che assicura più divertimento, libertà e leggerezza strutturale.
Questo innovativo sistema fonde perfettamente i vantaggi di un sistema ibrido con una tecnologia 4×4 all’avanguardia. Il cuore di Jeep Avenger 4xe è costituito da un sistema ibrido dinamico a 48V, caratterizzato da un robusto motore turbo da 1.2 litri in grado di erogare 136 CV di potenza e da due propulsori elettrici da 21 kW posizionati nella parte anteriore e posteriore del veicolo. Questa configurazione è abbinata a un cambio automatico a doppia frizione a 6 velocità, che consente di viaggiare in modalità full-electric a basse velocità grazie al motore elettrico integrato. Un sistema armonico, che assicura non solo il top delle prestazioni come desiderano gli appassionati di Jeep, ma anche il massimo del divertimento, grazie alla funzione E-Boost disponibile nella modalità Sport.

La potenza extra sotto il cofano consente alla Jeep Avenger 4xe di offrire prestazioni eccellenti: raggiunge una potenza massima di 136 CV e una velocità fino a 194 km/h (+10 km/h rispetto al modello ibrido), con un’accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 9,5 secondi. Il propulsore 4xe proietta le già leggendarie capacità della Jeep Avenger ibrida verso nuovi traguardi, offrendo il massimo della potenza e della coppia, con ben 36 CV e 25 Nm in più rispetto alla versione e-Hybrid FWD. Questo permette un’accelerazione più rapida e una velocità massima più elevata, mantenendo contenuto l’aumento delle emissioni di CO2. Il propulsore 4xe con le sue solide prestazioni coniuga perfettamente potenza e sostenibilità; inoltre, grazie alla trazione integrale combinata con la tecnologia ibrida, consente di ridurre consumi ed emissioni.

Grazie alle caratteristiche e alle prestazioni del propulsore, le capacità offroad di Jeep Avenger 4xe raggiungono nuove, entusiasmanti vette. Anche se il modello a trazione anteriore era già impareggiabile nella sua categoria, la variante 4xe beneficia di importanti upgrade come il miglioramento degli angoli d’attacco, di dosso e d’uscita, l’aumento di 10 mm dell’altezza da terra e il guado fino a 400 mm. Inoltre, la trazione integrale è sempre disponibile. In sostanza, la Jeep Avenger 4xe è un’armoniosa fusione di potenza, agilità ed efficienza, e catapulta il marchio Jeep in una nuova era di eccellenza automobilistica e divertimento.

Più libertà

Incarnando i valori fondamentali di Jeep, la Jeep Avenger 4xe rinnova l’impegno del marchio di fornire ai clienti la massima libertà di scelta. Con una gamma diversificata che assicura viaggi emozionanti, Jeep permette agli amanti dell’avventura di abbracciare il brivido dell’esplorazione con una sicurezza senza pari. Perché la Jeep Avenger 4xe, come tutte le Jeep, fa conquistare la libertà di andare in posti che altri non possono raggiungere.

L’eccezionale propulsore, combinato con il riduttore 22,7:1 posizionato sull’asse posteriore, eroga una straordinaria coppia di 1.900 Nm alle ruote posteriori, garantendo una trazione ineguagliabile. Questa capacità permette di superare pendenze vicine al 40% su terreni impegnativi come la ghiaia e fino al 20% in assenza di aderenza sull’asse anteriore.

La Jeep Avenger 4xe è dotata inoltre di un sistema di trazione integrale intelligente, che garantisce una capacità 4×4 sempre disponibile quando serve. A basse velocità (fino ai 30 km/h), la trazione su tutte e quattro le ruote è permanente, con una ripartizione 50:50. Alle medie velocità (da 30 a 90 km/h), la trazione sull’asse posteriore si attiva solo su richiesta. Va sottolineato che, anche con zero Nm di coppia, il motore elettrico posteriore rimane collegato alle ruote posteriori per eventuali necessità impreviste. Quando la trazione integrale è inserita, la distribuzione della coppia si basa sulla reale necessità del momento, con una potenziale ripartizione fino a 50:50. A velocità elevate (oltre i 90 km/h), la trazione anteriore diventa permanente e il motore elettrico posteriore viene scollegato dall’asse per ridurre al minimo il consumo di carburante.

La funzione Selec-Terrain di Jeep Avenger 4xe permette al conducente di selezionare la modalità più appropriata per ogni situazione: Auto, con trazione integrale solo su richiesta, ideale per la guida di tutti i giorni con emissioni minime di CO2; Snow, per un migliore controllo della stabilità e una trazione integrale intelligente per viaggiare in sicurezza anche in condizioni invernali; Sand&Mud, adatta ai terreni irregolari con rapporti di cambio specifici e controllo di trazione; Sport, che esalta al massimo la potenza e la coppia erogate dal sistema 4xe, con l’aggiunta dell’e-boost sulle ruote posteriori.

Una caratteristica esclusiva di Jeep Avenger 4xe è l’innovativa configurazione con sospensioni posteriori Multilink, sviluppata e lanciata da Jeep. Questo sistema, tipicamente presente sui veicoli di dimensioni più grandi, migliora l’articolazione dell’asse posteriore, assicurando uno straordinario livello di comfort sulle strade dissestate.

Più Avenger

La Jeep Avenger 4xe è una vera e propria incarnazione dell’iconico spirito “Avenger” del marchio, capace di coniugare il fascino della tradizione senza tempo del brand Jeep con un’attitudine verso l’innovazione che permea ogni aspetto del veicolo. Dal design audace degli esterni agli interni meticolosamente realizzati, la Jeep Avenger 4xe testimonia l’incessante ricerca dell’eccellenza da parte di Jeep e offre un’esperienza di guida straordinaria, che non teme rivali. In Jeep Avenger 4xe, il design funzionale incontra ed esalta il puro DNA di Jeep con esterni dedicati, realizzati non solo per distinguersi dalla massa, ma anche per soddisfare al meglio le esigenze dell’offroad. Tra le dotazioni di questa vettura ci sono il gancio traino posteriore, sedili realizzati con un materiale due volte più resistente e completamente impermeabile e barre sul tetto di serie per aumentare la capacità di carico di attrezzature sportive, un must per chi pratica kayak e rafting. I sedili sono inoltre protetti da una soluzione antimacchia e antifango, che ne facilita la pulizia.

Nella progettazione della Avenger 4xe, Jeep ha dato la massima priorità alla sicurezza del veicolo. Gli elementi esterni rinnovati catturano immediatamente lo sguardo. Tra questi, i fendinebbia ridisegnati e posizionati leggermente più in alto e verso l’esterno migliorano la visibilità notturna del veicolo. Anche le barre sul tetto e il gancio traino posteriore sono stati realizzati con cura per completare la robustezza del veicolo.

I paraurti anteriori e posteriori sono realizzati in materiale colorato con finitura antigraffio; nella parte anteriore, il nuovo paraurti espone la ruota, offrendo sicurezza e solidità sui terreni rocciosi, e presenta un rivestimento più alto e sporgente che protegge la targa dagli urti. Inoltre, i componenti vitali come la griglia anteriore inferiore e il radar sono protetti da robusti paraurti che assicurano resistenza e longevità anche su sentieri sconnessi. La Jeep Avenger 4xe presenta inoltre nuove fasce adesive opzionali sul cofano, anch’esse funzionali e non solo votate all’estetica, come del resto ogni dettaglio del marchio Jeep. Queste fasce adesive, in particolare, sono realizzate in materiale opaco, per evitare fastidiosi riflessi del sole durante la guida.

Dentro l’abitacolo, la Jeep Avenger 4xe continua a stupire con una serie di caratteristiche innovative progettate per migliorare il comfort e la praticità. L’abitacolo accoglie gli occupanti con nuovi sedili realizzati in materiali non convenzionali, completamente lavabili e robusti, due volte più resistenti di quelli tradizionali e quindi perfetti per gli amanti dell’avventura e dell’esplorazione all’aria aperta. Gli pneumatici M+S di serie garantiscono una trazione affidabile nelle più svariate condizioni atmosferiche, mentre quelli All Terrain 3PMSF sono disponibili come optional per una maggiore aderenza sui terreni più difficili. I cerchi saranno di colore nero, per garantire una qualità estetica intatta nel tempo, indipendentemente dal terreno e dai contesti di guida della vettura.

Questi upgrade all’insegna dell’innovazione non solo migliorano il fascino e l’estetica della Jeep Avenger 4xe, ma ne rafforzano anche le già notevoli capacità. Grazie ad angoli per l’offroad migliorati (con angolo di attacco di 22°, angolo di dosso di 21° e angolo di uscita di 35°) e a un’altezza da terra di 210 mm, Jeep Avenger 4xe conferma intatto il DNA offroad ed è pronta a portare l’avventura verso nuovi confini. La capacità di guado di ben 400 mm, per ultimo, consente alla Jeep Avenger 4xe di affrontare in sicurezza anche i terreni più difficili.

L’entusiasmo cresce e gli ordini per la Jeep Avenger 4xe si apriranno entro la fine del 2024.

Ecco la Dacia Sandero Streetway Journey


DACIA Sandero è un grandissimo successo europeo ed italiano. Nel vecchio continente si attesta al primo posto nel canale delle vendite a privati dal 2017 e addirittura secondo modello in tutti i canali in Europa nel 2023, con 3 milioni di unità vendute dal 2008. In Italia è ancor oggi l’auto estera più venduta e, dal lancio, ha conquistato oltre 350 mila clienti.

All’interno della gamma Sandero, la versione Streetway è quella più a vocazione urbana, più stradale (rispetto alla Stepway che ha una vocazione da crossover) e copre circa un terzo delle vendite e oggi si presenta con una interessante novità.

Viene resa disponibile l’inedito allestimento Journey che si va a posizionare al vertice della gamma di Sandero Streetway. Ordinabile da qualche giorno, il Journey è un allestimento che caratterizza da tempo le DACIA più dotate e complete del listino.

Pur conservando lo spirito di essenzialità e concretezza proprie della filosofia del Brand, questo inedito allestimento presenta una ricca dotazione di serie: climatizzatore automatico, sensori parcheggio anteriori e posteriori con telecamera, sistema di allerta angolo cieco, sistema keyless per aprire ed avviare l’auto, cerchi in lega da 16” Randia e molto altro come l’antenna shark al tetto, le soglie battitacco, i divisori vano bagagli e il supporto rimovibile per lo smartphone.

Non bastasse, è possibile integrare ulteriormente la dotazione scegliendo pochi optional a richiesta come il Pack Techno (freno di stazionamento elettrico + sedile conducente regolabile in altezza + bracciolo anteriore con vano portaoggetti) o il Media NAV (sistema di navigazione con mirroring via cavo + 2 aggiornamenti gratuiti per 3 anni e mappa Europa Ovest).

Nuova Sandero Streetway Journey è disponibile con due diverse motorizzazioni: benzina TCe 90 abbinato al cambio automatico CVT o benzina / GPL ECO-G 100 con cambio manuale, entrambi sovralimentati con turbo e adatti per la città ma non solo. Efficienti e parsimoniosi, rispondono alle esigenze specifiche di diversi utilizzatori.

Una ricca dotazione, quindi, per un sovrapprezzo di appena 1.000 euro rispetto all’allestimento Expression. Nuova Sandero Streetway Journey ha un listino (chiavi in mano) di 16.700 euro per la versione ECO-G 100 a benzina / GPL e di 17.550 euro per la versione TCe 90 a benzina con cambio CVT.

Questo nuovo e inedito allestimento è disponibile in 6 diverse tinte di carrozzeria, di cui due nuove: il Verde Oxide e il Grigio Scisto.

Come tutte le Sandero MY24, anche questa versione beneficia di tutte le evoluzioni introdotte in ambito di sicurezza e di stile e punta a soddisfare esigenze di mobilità ancor più elevate. Una nuova proposta che conquisterà anche per l’eccezionale rapporto qualità prezzo, da sempre una delle frecce nell’arco di DACIA.

domenica 19 maggio 2024

Toyota rilancia la Yaris Cross: potenza, tecnologia e sicurezza in primo piano


Toyota ha confermato ogni aspetto chiave della popolare Yaris Cross, basandosi sulle qualità che l'hanno resa vincente nel segmento SUV compatto, aggiudicandosi il titolo di World Urban Car nel 2022 e numerosi altri riconoscimenti nel suo primo anno di vendita.

Il programma di miglioramenti del modello si concentra sulle principali motivazioni d’acquisto dei clienti del segmento, garantendo che la Yaris Cross mantenga la sua attrattività a tutto tondo. Da quando è stata introdotta nel 2021, si è rapidamente affermata come una proposta valida e altamente competitiva nel mercato europeo dei B-SUV, diventando leader nelle vendite della sua categoria, la porzione più competitiva del segmento B. Inoltre, è diventata una delle vetture più vendute di Toyota, consolidandosi come il modello di punta del marchio in Europa.

Costruita presso Toyota Motor Manufacturing France, la nuova Yaris Cross mantiene la reputazione di ingegnosità e innovazione della famiglia Yaris, sin dalla sua prima generazione, 25 anni fa. Il nuovo modello è ora disponibile in tutta Europa.

La nuova Yaris Cross offre prestazioni più interessanti grazie a un ulteriore aggiornamento del suo propulsore ibrido; una guida più sicura e semplice grazie ai più recenti sistemi di sicurezza e assistenza alla guida Toyota T-Mate; un’esperienza d’utilizzo completamente digitale e dettagli stilistici che ne esaltano il moderno carattere urbano. La sua introduzione completa il rinnovamento completo della gamma di piccole Toyota, comprendente anche le nuove Aygo X e Yaris hatchback.

Toyota prevede un futuro dominato dai veicoli elettrici non a batteria nel segmento B, e si posiziona bene per consolidare la sua leadership con la Yaris Cross, offrendo un'ampia gamma di propulsori ibridi.

Una strategia dual-hybrid con il nuovo powertrain 1.5 Hybrid 130

Il nuovo gruppo motopropulsore ibrido da 130 CV conferma la posizione di Toyota come pioniere nell'innovazione ibrida. La Yaris Cross adotta un ulteriore powertrain ibrido più potente, l'”1.5 Hybrid 130”, ampliando così l’appeal del modello, soprattutto per coloro che desiderano un veicolo più compatto senza rinunciare a potenza e prestazioni.

Miglioramenti significativi dell'efficienza e delle prestazioni

Il nuovo sistema ibrido offre prestazioni migliorate con un aumento del 12% della potenza totale, riducendo i tempi di accelerazione e garantendo consumi ed emissioni migliori rispetto ai suoi predecessori.

Nuove tecnologie per una guida più efficiente

Le nuove tecnologie ibride includono funzioni di assistenza alla guida e alla decelerazione basate sulla topografia della strada e sul comportamento del conducente, garantendo un consumo ottimizzato e una guida più sicura.

Una user experience completamente digitale

L'accesso alle informazioni, alla connettività e all'intrattenimento è stato trasformato con l'introduzione di una user experience digitale completamente nuova, che include un quadro strumenti digitale da 12,3 pollici e un sistema multimediale Toyota Smart Connect con navigazione basata su cloud.

Viaggi più sicuri e meno stressanti con le nuove funzionalità del Toyota T-Mate

La Yaris Cross offre il nuovo e ampio pacchetto Toyota T-Mate, che include nuove ed estese funzioni del Toyota Safety Sense, garantendo una guida più sicura e meno stressante.

Più stile con la nuova Premiere

La nuova edizione top di gamma Premiere offre un look ancora più contemporaneo e alla moda, con verniciature esclusive e interni rinnovati per un'esperienza di guida premium.

La Yaris Cross GR SPORT completa la gamma, offrendo un look più sportivo e sospensioni ottimizzate per una guida coinvolgente.

Con questi aggiornamenti significativi, la Yaris Cross si conferma come leader nel segmento dei B-SUV, garantendo prestazioni eccezionali, tecnologia all'avanguardia e massima sicurezza per i suoi clienti.

La F-Pace 90th Anniversary Edition celebra nove decenni di innovazione Jaguar


Jaguar si appresta a festeggiare nove decenni di innovazione e produzione di motori a combustione interna e celebra questo traguardo con la F-PACE 90th Anniversary Edition

In vista della trasformazione in brand di lusso interamente elettrificato a partire dal 2025, la 90th Anniversary Edition, basata sulla versione R-Dynamic, presenta un esclusivo badge per celebrare l’ultimo modello F-PACE

La pluripremiata F-PACE è connotata da una combinazione di linee esterne assertive, interni pregiati e propulsori avanzati, tra cui un efficiente Electric Hybrid plug-in e un V8
Vernice metallizzata, vetri privacy, tetto panoramico scorrevole e telecamera 3D surround accrescono il valore della 90 Anniversary Edition

La variante Electric Hybrid plug-in offre fino a 64 km** (ciclo WLTP) di autonomia in modalità solo elettrica e una ricarica rapida da 0 all’80% in soli 30 minuti

La F-PACE SVR 575 Edition, introdotta nel 2023 con un incremento della potenza di 25 CV, è la F-PACE più potente mai realizzata, in grado di assicurare prestazioni senza compromessi
La F-PACE è stato il primo SUV Jaguar ed è uno dei suoi modelli di maggior successo, con 328.000 esemplari costruiti nello stabilimento di Solihull

In vista del prossimo futuro esclusivamente elettrico, Jaguar celebra 90 anni di design, prestazioni e innovazione continua, con un’edizione speciale di uno dei suoi veicoli di maggior successo, il prestazionale SUV di lusso F-PACE.

La 90 Anniversary Edition (disponibile su tutte le versioni tranne che sulla SVR e P400 Sport) sarà l’ultimo modello della Jaguar F-PACE ed è caratterizzata da un esclusivo badge, elementi esterni R-Dynamic e da una scelta di raffinate opzioni, tra cui, vernici selezionate, vetri privacy, tetto panoramico scorrevole e tecnologia 3D surround camera, che migliorano ulteriormente l’esperienza del cliente nell’uso quotidiano del veicolo e il valore di questa versione. I sedili sportivi con cuciture a contrasto, il rivestimento del padiglione ebony, le finiture in alluminio e i cerchi in lega diamantati offrono un ambiente più lussuoso.

I clienti potranno scegliere tra gli allestimenti R-Dynamic S, SE e HSE, abbinati ad una gamma di motori, tra cui il mild-hybrid e l’Electric Hybrid plug-in. Quest’ultimo offrirà fino a 64 km (ciclo WLTP) di autonomia in modalità puramente elettrica, con la possibilità di ricarica rapida a corrente continua da 0 all’80% in soli 30 minuti.

La F-PACE SVR 575 Edition rappresenta il top di gamma, una vera celebrazione del motore a combustione interna, con il suo potente V8 sovralimentato che offre prestazioni eccezionali e, grazie al Variable Valve Active Exhaust, una sonorità del motore molto coinvolgente.

Le prestazioni sono il vero cuore della F-PACE SVR, grazie al rinomato V8 sovralimentato Jaguar di 5.0 litri di cilindrata. La SVR 575 Edition, con il suo incremento di 25 CV che ha portato la potenza a 575 CV, è la F-PACE più potente di sempre e offre una combinazione unica di prestazioni ed emozioni di guida. Grazie anche a suoi 700 Nm di coppia, la vettura è in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 4.0 secondi.

La SVR 575 Edition beneficia degli esclusivi elementi SVR con paraurti anteriore ottimizzato per le prestazioni, Black Exterior Pack con cornice della griglia anteriore, prese d’aria sul cofano in colore nero e paraurti posteriore SVR con dettagli neri. La SVR 575 Edition è inoltre dotata di cerchi in lega forgiata da 22 pollici con finitura Diamond Turned e colorazione a contrasto Satin Technical Grey.
All’interno, i sedili sportivi Performance in tessuto scamosciato e pelle Windsor con sistemi di riscaldamento, raffrescamento e regolazione elettrica a 14 vie, offrono un’eccellente sensazione di comfort. In alternativa sono disponibili anche i sedili sportivi in pelle semi-anilina. Il volante è impreziosito dal marchio SVR, mentre il rivestimento in alluminio fregia alcuni elementi dell’abitacolo.

90 anni di innovazione Jaguar

Dietro la F-PACE 90th Anniversary Edition c’è una storia che abbraccia nove decenni (dal 1935 al 2025) di pura leadership automobilistica. Essendo il suo primo SUV in assoluto, la F-PACE occupa un posto di rilievo nel patrimonio di Jaguar, da sempre caratterizzato da una serie straordinaria di veicoli e innovazioni.

Lo spirito pionieristico di Jaguar affonda le sue radici negli anni Trenta, per poi accelerare negli anni Quaranta con lo sviluppo del motore XK, che rimarrà in produzione per 40 anni e sarà la spina dorsale del successo nelle competizioni motoristiche.

La prima auto sportiva Jaguar era un modello roadster a due posti con una raffinatezza e un comfort senza pari. Le prime 240 vetture utilizzavano una carrozzeria in alluminio realizzata a mano ed erano equipaggiate con il nuovissimo motore XK a sei cilindri in linea da 3.4 litri e doppio albero a camme in testa da 160 CV. La velocità massima di 120 miglia orarie della XK120 la rendeva l’auto di serie più veloce al mondo. Per dimostrarlo, Jaguar fece correre l’auto su un’autostrada chiusa a Jabbeke, in Belgio, su cui raggiunse le 126 miglia orarie. Le vittorie negli Alpine Rally del 1951 e del 1952 furono solo alcuni dei tanti successi ottenuti dalla XK120 nel campo degli sport motoristici.

Nel 1951, la C-type, con il suo leggero telaio triangolare multi-tubolare, divenne la prima Jaguar a vincere la 24 Ore di Le Mans al suo primo tentativo, battendo i record di distanza percorsa e di velocità media. In seguito a questa vittoria, gli ingegneri Jaguar svilupparono una tecnologia pionieristica per i freni a disco in collaborazione con Dunlop. A Reims, nel 1952, la C-type divenne la prima vettura con freni a disco a vincere una gara internazionale.

Riconosciuta come una delle vetture più iconiche al mondo, la Jaguar E-type fu presentata nel 1961, anno in cui stabilì nuovi standard in termini di design e prestazioni automobilistiche. In 14 anni ne furono costruite più di 70.000. Disponibile in versione roadster a due posti o coupé “fixed-head”, l’iconico design era il risultato di una vera ossessione per l’aerodinamica. Con una versione del motore XK da 3,8 litri e triplo carburatore da 265 CV, era in grado di passare da 0 a 100 km/h in 6,9 secondi. Nel 1964, la cilindrata della XK aumentò a 4,2 litri e nel 1966 si aggiunse alla gamma una coupé 2+2 fixed-head. Nella Serie 3, la E-type fu la prima Jaguar a utilizzare il nuovo V12 da 5,3 litri interamente in alluminio, che sviluppava ben 272 CV e che stabilì nuovi parametri di riferimento in termini di fluidità e raffinatezza.

Un’altra Jaguar che si è aggiudicata il titolo di veicolo più veloce del mondo è stata la XJ220. Entrata in produzione nel 1992, la XJ220 è stata costruita utilizzando un’avanzata struttura a nido d’ape in alluminio, che le conferiva una grande resistenza e un peso ridotto di soli 1.470 kg. Con una velocità massima di 213 miglia orarie raggiunta nei test del 1991, la XJ220 rimane l’auto di serie Jaguar più veloce di sempre.

L’illustre motore 5.0 litri V8 è stato lanciato nel 2009, in sostituzione del rinomato V8 Jaguar da 4,2 litri. Come il suo predecessore, il motore quad-cam a 32 valvole in alluminio è stato originariamente offerto in versione aspirata e sovralimentata su diverse vetture Jaguar, erogando più potenza, più coppia e maggiore raffinatezza. Questo motore è presente sulla F-TYPE dal 2012 e nella F-PACE SVR dal 2018.
Nel 2018, la pioneristica ingegneria Jaguar ha portato al lancio di uno dei primi veicoli elettrici premium al mondo: la I-PACE. Utilizzando una specifica architettura in alluminio per EV, quella della I-PACE è la struttura Jaguar più rigida dal punto di vista torsionale fino ad oggi costruita, con una distribuzione del peso 50:50 e due motori progettati da Jaguar che erogano 400 CV e 696 Nm. Dal lancio, la I-PACE ha ottenuto più di 90 premi, facendo registrare una tripletta senza precedenti ai World Car of the Year Awards 2019, vincendo il World Car Design of the Year, il World Green Car e il World Car of the Year, oltre all’European Car of the Year 2019.

A partire dal 2025, Jaguar si trasformerà in un marchio di lusso solo totalmente elettrico, con veicoli unici ed esclusivi caratterizzati da tecnologie pionieristiche e da un design visionario.

Bolognafiere: la tecnologia del futuro nel presente


BOLOGNA – Si è svolta, il 7 e l’8 Maggio 2024 nei padiglioni 16-21-22 di Bolognafiere, la 3° Edizione di E-Tech Europe, manifestazione internazionale dedicata alle tecnologie per la produzione di veicoli elettrici.

Nell’arco dei due giorni della manifestazione, i 3 padiglioni della fiera hanno visto ben 4000 presenze tra visitatori e operatori professionali, 325 espositori, un’area test drive esterna dove provare auto e moto elettriche e oltre 40 fra eventi, seminari, convegni e conferenze nelle aree dedicate.

L’E-Tech Europe è stato, con la sua superfice espositiva complessiva di 23000 mq e i 5 saloni tematici, un viaggio nel futuro della mobilità partendo dalle tecnologie odierne e svelando quello che il futuro ha in serbo. Parallelamente all’E-Tech Europe si è svolta la 2° Edizione di E-Charge, manifestazione che ha illustrato le tecnologie e i servizi per la ricarica dei mezzi elettrici.

Chiusa da poco questa edizione della fiera, già si pensa alla prossima edizione, quella del 2025, che si svolgerà, sempre a Bolognafiere il 4 e il 5 Giugno e che vedrà la conferma di E-Tech Europe ed E-Charge e la nascita di Traffic, prima manifestazione italiana dedicata alla mobilità urbana.

domenica 12 maggio 2024

L’upgrade secondo Defender: il lusso all-terrain raggiunge nuove vette


La leggendaria Defender, da sempre sinonimo di avventura e resistenza, si rinnova introducendo una serie di miglioramenti che puntano a ridefinire il concetto di viaggio all-terrain di lusso. Con la nuova Defender 110 Sedona Edition e una gamma semplificata di specifiche, Land Rover rende più facile che mai trovare la Defender perfetta per ogni esigenza.

Comfort senza compromessi

Il cuore di questa trasformazione è il Signature Interior Pack, un concentrato di artigianalità e comfort che eleva l'esperienza di guida a nuovi livelli di lusso. Con sedili singoli Captain Chairs nella seconda fila, la Defender 130 offre un'esperienza di viaggio di prima classe, con spazio e comfort ineguagliabili per tutti i passeggeri.

Esclusività e stile

La nuova Defender 110 Sedona Edition cattura lo spirito dell'avventura con un'eleganza senza tempo. Ispirata ai colori del Parco nazionale di Red Rock a Sedona, questa edizione esclusiva offre una combinazione unica di colore rosso intenso e dettagli in nero, che si distingue per la sua presenza imponente su qualsiasi terreno.

Semplicità e personalizzazione

Per aiutare i clienti a trovare la Defender perfetta, Land Rover ha introdotto una gamma semplificata di specifiche e pacchetti opzionali. Dalle specifiche S alla potente V8, i clienti hanno ora più scelta che mai, con la possibilità di personalizzare la propria Defender per soddisfare ogni esigenza.

Innovazione in movimento

Oltre al comfort e allo stile, la Defender offre anche una serie di opzioni per affrontare qualsiasi sfida off-road. Con pacchetti come l'Off-Road Pack e l'Advanced Off-Road Pack, la Defender è pronta per affrontare qualsiasi terreno con sicurezza e affidabilità.

Il futuro dell'avventura

Con la sua combinazione di prestazioni all-terrain, lusso senza compromessi e stile distintivo, la Defender si conferma come il punto di riferimento per l'avventura di lusso. Con una gamma di miglioramenti e opzioni senza precedenti, la Defender è pronta a portare i suoi passeggeri verso nuove frontiere, sia sulla strada che fuori.

BMW Italia presenta in anteprima nazionale la nuova BMW Serie 5 Touring


In occasione degli ottantunesimi Internazionali d’Italia di tennis di Roma, BMW Italia presenta in anteprima nazionale la nuova BMW Serie 5 Touring che sarà in tutte le concessionarie della rete italiana a partire dal prossimo 25 maggio.

Il legame tra BMW e il tennis nasce dalla condivisione di valori fondamentali e universali quali l’integrazione, lo stile, il rispetto dell’avversario, la performance, l’eleganza, la continua ricerca della perfezione. Lo sport, e il tennis in particolare, è un linguaggio universale che accomuna popoli, culture e generi.

È proprio partendo da uno sguardo comune sui valori e le ambizioni, che nel 2020 BMW Italia ha siglato un accordo di partnership con la Federazione Italiana Tennis. Un accordo che non guarda solo ai grandi eventi di cui la Federazione Italiana Tennis è detentrice di diritti oppure organizzatrice, ma anche all’attività di base. BMW Italia è diventata, infatti, Official Car della FIT e dunque dell’attività dei suoi responsabili e dei suoi insegnanti, con l’obiettivo di diffondere sempre più il tennis sul territorio. In occasione del torneo, BMW Italia garantirà la mobilità di giocatori, tecnici e staff con una flotta di oltre 100 vetture.

Il debutto nazionale della nuova BMW Serie 5 Touring

La nuova BMW Serie 5 Touring emblema del piacere di guidare, dell’eleganza sportiva e della funzionalità moderna nel segmento medio superiore debutta in occasione del torneo Master 1000 di Roma in anteprima per l’Italia.

Un’automobile lifestyle. La sesta generazione della BMW Serie 5 Touring è più avanzata che mai e, per la prima volta, include una versione completamente elettrica: la BMW i5 Touring esposta al Foro Italico durante il torneo. Nessun altro brand in questo segmento offre un’automobile di questo tipo. La i5 Touring sarà disponibile in tutte le concessionarie dal prossimo 25 maggio, con un’autonomia elettrica di oltre 500 chilometri. Ma ovviamente non sarà la sola motorizzazione offerta. La gamma include modelli benzina, diesel e ibridi plug-in.

Quest’anno, per i fan delle versioni più sportive, arriverà anche la nuova edizione della M5 – prima come berlina, e poi anche come Touring. Entrambe le varianti M sono dotate di un impressionante sistema di propulsione parzialmente elettrificato.

Con il sistema ibrido BMW M, sono in grado di percorrere oltre 70 chilometri solo con la potenza elettrica. La BMW Serie 5 Touring è un altro esempio concreto di come BMW stia implementando una varietà di propulsori per soddisfare le esigenze dei clienti più diverse, attraverso un approccio pragmatico e non dogmatico improntato alla neutralità tecnologica.

Tutto ciò si basa sulla architettura flessibile del BMW Group, che consente di coprire l’intero spettro della gamma: da potenti veicoli elettrici a batteria a ibridi plug-in intelligenti, a motori a combustione altamente efficienti e modelli M ad alte prestazioni.

La nuova BMW M4 CS: un concentrato di prestazioni e stile

La nuova BMW M4 CS è pronta a regalare un'esperienza di guida senza precedenti, invitando gli appassionati a immergersi nell'inimitabile "M feeling" in tutte le sue sfaccettature. Posizionandosi tra la nuova BMW M4 Competition Coupé con M xDrive e la rara BMW M4 CSL, la M4 CS offre un equilibrio perfetto tra prestazioni, design ed esclusività.

Dotata di un motore a sei cilindri in linea, cambio M Steptronic a otto marce e trazione integrale intelligente M xDrive, la nuova M4 CS garantisce dinamicità e sicurezza in ogni situazione. Grazie alla sua erogazione di potenza e alla trazione ottimizzata, può accelerare da 0 a 100 km/h in soli 3,4 secondi, offrendo prestazioni da circuito validate anche dal tempo di 7 minuti e 21,989 secondi registrato sul Nürburgring.

Il motore della M4 CS, sviluppato per gli sport motoristici e basato sulla tecnologia M TwinPower Turbo, eroga una potenza massima di 550 CV, con una coppia di 650 Nm disponibile a partire da 2.750 giri/min. Questo propulsore è caratterizzato da un basamento estremamente rigido, un albero a gomiti forgiato leggero e un rivestimento a filo d'arco della camicia dei cilindri. Il suono inconfondibile del motore è enfatizzato dal sistema di scarico a doppio ramo, regalando un'esperienza acustica da auto da corsa.

Il cambio M Steptronic a otto rapporti e la trazione integrale M xDrive trasformano la potenza in prestazioni imponenti, mentre il differenziale attivo M contribuisce a creare la tipica sensazione M durante le curve. La tecnologia del telaio è stata ottimizzata per garantire una risposta precisa dello sterzo e una trasmissione efficace delle forze laterali.

Esteticamente, la M4 CS si distingue per il suo design aggressivo e raffinato, con componenti in fibra di carbonio e cerchi in lega leggera forgiati. Le esclusive verniciature e i dettagli specifici M, come la griglia a rene senza cornice, conferiscono un tocco di esclusività.

All'interno, l'abitacolo riflette lo spirito sportivo della vettura, con sedili a secchiello in carbonio M, volante M Alcantara e pannelli delle porte rivestiti in pelle Merino. Il sistema BMW iDrive, con il BMW Curved Display e il BMW Intelligent Personal Assistant, offre un controllo intuitivo e una grafica specifica M.

La nuova BMW M4 CS non è solo un'auto ad alte prestazioni, ma anche un'opera d'arte tecnologica che unisce prestazioni mozzafiato, design esclusivo e comfort superiore, offrendo un'esperienza di guida unica nel suo genere.

mercoledì 8 maggio 2024

Cultura dell'Auto - la scocca


Il senso di questa Rubrica è, attraverso una maggior conoscenza dell’automobile e con la gradualità di singole puntate, di permettere a chi la utilizzi solitamente, o anche a chi lo faccia di meno, di poter apprezzare ancor più quella che, per la moltitudine, è un’utilità irrinunciabile, per altri, forse una minoranza o forse assai più d’una minoranza, innanzitutto una passione da tener sempre viva, un prezioso oggetto di culto, un’espressione della propria personalità o, financo, un ideale stile di vita, qualcosa che lasci immaginare ben altro di bene o di proiezione di quel bene che si possa utilizzare nello spiccio della quotidianità.

Prima Puntata

La scocca

a cura di Roberto Berloco

Nelle automobili moderne, la scocca è la sua struttura portante e resistente. Essa può dirsi, più che combinazione di diversi elementi, un unico solo che, rimanendo sé stesso, prende forme diverse, giustappunto quelle che occorrono perché il corpo di una vettura possa godere di uno scheletro che lo supporti per l’intera sua esistenza.

E’ in questo senso, e solo in questo, che potranno riconoscersi montanti, passaruota, tetto, fianchetti per le portiere e il telaio, reso sostanzialmente da travi, distinte in longheroni e traverse.

Originariamente, la scocca non comprendeva però il telaio. In passato - e lo è oggi in certi tipi di veicolo come autotreni e fuoristrada particolarmente versati - il telaio era un elemento distinto, facendo da struttura portante a sé. Portante, s’intende, del motore, della trasmissione e delle varie parti meccaniche. La consuetudine d’integrarlo nella scocca, al punto da diventarne una componente che si potrebbe definire base, si è imposta gradualmente nella seconda metà del secolo scorso, ed è così che la scocca ha finito per essere struttura portante in un senso più ampio, oltre che elemento resistente.

E’ di lamiera la consistenza utilizzata per la scocca, alla quale vengono applicate le varie parti della carrozzeria, attraverso processi di saldatura o di rivettatura. Ovviamente, si tratta di una lamiera dotata di caratteristiche particolari, dovendo assolvere pure alla funzione di gabbia protettiva in caso di urti, ed ecco principalmente perché è definita struttura resistente.

I materiali più utilizzati per le lamiere sono l’acciaio e l’alluminio, ma, nei tempi più recenti, si è fatta sempre più strada il carbonio, apprezzato per le sue doti di leggerezza e di resistenza, e, dunque, ideale soprattutto per le auto sportive. Non bisogna, poi, dimenticare i compositi, come la vetroresina o fibra di vetro, di fatto una valida sostituta del metallo, anche per via della sua facilità di lavorazione.

Durante gli ultimi torni del secolo scorso, si è fatto ricorso pure al magnesio, oggi relegato ad un utilizzo per modelli particolari, malgrado le sue elevate qualità, e, più che altro, per via dei costi da affrontare.

Ovviamente, il passo dei tempi moderni impone di non tralasciare l’imprevedibile futuro di materiali che, attualmente, neppure si riescono ad immaginare, come, d’altra parte, un secolo fa, valeva per molti oggi familiarmente in uso.

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domenica 5 maggio 2024

Ecco la nuova Cupra Leon


La nuova CUPRA Leon – sia nella versione hatchback che in quella Sportstourer – abbraccia il DNA del nuovo linguaggio di design di CUPRA con il frontale shark nose (muso di squalo), i fari matrix LED con firma luminosa triangolare e il logo CUPRA integrato e illuminato nella luce posteriore

L’abitacolo offre una HMI (Human Machine Interface) migliorata di nuova progettazione e un approccio più sostenibile con l’introduzione di materiali riciclati
La gamma motori include una tecnologia ibrida plug-in (e-HYBRID) di nuova generazione che eroga fino a 272 CV (200 kW) e offre oltre 100 km di autonomia in modalità completamente elettrica
La nuova CUPRA Leon Sportstourer introduce un nuovo motore a benzina (TSI) che eroga 333 CV (245 kW) con tecnologia torque splitter, che la rende la CUPRA Leon più potente di sempre
Gli sviluppi della dinamica di guida su telaio e motore assicurano un’esperienza di guida sportiva senza precedenti

Nuova CUPRA Leon – sia nella versione hatchback che in quella Sportstourer – è in arrivo per rafforzare le ambizioni del marchio. Con il suo nuovo DNA stilistico, l’integrazione della tecnologia e-HYBRID di nuova generazione, una maggiore digitalizzazione e caratteristiche di sostenibilità, nuova CUPRA Leon porterà il marchio a un livello superiore all’interno del segmento.

L’anno scorso CUPRA ha raggiunto un nuovo traguardo, superando il mezzo milione di auto consegnate dal suo lancio nel 2018 come marchio indipendente. La nuova CUPRA Leon è stata riprogettata e migliorata per continuare la storia di successo.

Caratteristiche chiave

– La nuova CUPRA Leon abbraccia il nuovo DNA del design esterno di CUPRA nel segmento delle compatte con il frontale shark nose, il logo CUPRA integrato nel cofano, i fari matrix a LED con firma luminosa triangolare e il logo CUPRA integrato e illuminato al posteriore.
– Gli interni offrono una sensazione di qualità superiore, con elementi di nuova concezione come la console centrale, i pannelli delle portiere, il cruscotto e i rivestimenti. I nuovi materiali, che arricchiscono l’abitacolo, sposano un approccio più sostenibile con sedili sportivi avvolgenti rivestiti in microfibra riciclata al 73% o in pelle ecologica.
– La digitalizzazione è al centro dell’attenzione del conducente. Una nuova e migliorata HMI è stata implementata nel cockpit digitale e nel sistema d’infotainment dallo schermo più grande, ora da 12,9”, con cursore retroilluminato.
– Il nuovo sistema audio hi-fi a 12 altoparlanti sviluppato in collaborazione con gli esperti audio di Sennheiser Mobility. Il sistema offre il suono puro e inconfondibile di Sennheiser, apprezzato dai creativi musicali e dagli artisti di tutto il mondo.
– La nuova CUPRA Leon sarà disponibile con una nuova generazione di motori ibridi plug-in (e-HYBRID) che erogano fino a 272 CV (200 kW), con oltre 100 km di autonomia completamente elettrica e ora compatibili con la ricarica rapida in corrente continua fino a 50 kW.
– La nuova CUPRA Leon Sportstourer sarà disponibile anche con un nuovo motore a benzina (TSI), che eroga 333 CV (245 kW) con tecnologia torque splitter che la rende la CUPRA Leon più potente di sempre. Mentre la versione più potente della 5 porte raggiungerà i 300 CV (221 kW), con trasmissione a trazione anteriore.
– Un’accentuazione più sportiva dell’assetto del telaio e del motore garantisce una dinamica di guida senza pari.
– Progettata, sviluppata e prodotta a Barcellona, presso la sede centrale del marchio a Martorell, la nuova CUPRA Leon – hatchback e Sportstourer – sarà lanciata nel terzo trimestre del 2024.

Svelata la Renault Symbioz


Quasi 60 anni dopo il lancio della Renault 16, al tempo stesso moderna, spaziosa e pratica, e 40 anni dopo la rivoluzione introdotta da Espace, auto configurabile per 7 persone lunga 4,25 metri, Renault fa entrare Symbioz nella tradizione delle voitures à vivre per la famiglia che hanno caratterizzato la sua storia.

Symbioz è un’auto versatile, che vanta il meglio delle tecnologie del segmento C di Renault, offrendo compattezza ed abitabilità per rispondere alle esigenze di tutti.

Abitacolo nella tradizione delle voiture à vivre di Renault

Concepita come una voiture à vivre, elemento chiave per differenziarsi dalla concorrenza, nel 1965, la Renault 16 propone un nuovo genere di profilo, con portellone posteriore per accedere al bagagliaio e panchetta modulare in grado di passare, ad esempio, alla configurazione “partenza per le vacanze”. La Renault 16 offriva un’inedita versatilità di utilizzo per quei tempi, dimostrando di ascoltare le esigenze delle famiglie in cerca di un’auto in grado di adattarsi alla loro vita, in linea con una società in pieno cambiamento.

Da allora, Renault non ha mai smesso di innovare con le sue auto al passo con i tempi create per la famiglia. È accaduto anche negli anni 1980 con Espace, vera e propria rivoluzione, grazie alla forma da MPV e alla modularità assolutamente inedita per quei tempi. Negli anni 1990, Renault ripete l’exploit con Scenic, prima monovolume compatta, progettata come un’“auto cocoon”, con gli interni pensati per il benessere di tutti i passeggeri.

Symbioz, a sua volta in grado di modulare il bagagliaio e l’abitacolo per soddisfare le esigenze delle famiglie e dotato di tecnologie utili, è un veicolo a valore aggiunto umano, di dimensioni compatte adatte anche alla guida in città. Symbioz riprende il DNA di Renault e la ricetta della voiture à vivre versatile, adattandoli ai nostri tempi. Incarnando il nuovo linguaggio stilistico della Marca Renault, Symbioz punta sulla continuità con i modelli recenti, Scenic E-Tech Electric e Nuovo Captur.

Concentrato del meglio del segmento C

Symbioz concentra il meglio della gamma Renault del segmento C a livello di modularità, connettività ed efficienza, come un condensato di know-how ed intelligenza al servizio della vita a bordo per i piccoli spostamenti, ma anche per i lunghi viaggi. È un modello che si rivolge ad una vastissima clientela. Pensato per le famiglie alla ricerca di spaziosità, modularità, modernità ed efficienza ma anche per le flotte aziendali, che aspirano all’elettrificazione e alla riduzione del TCO (Total Cost of Ownership). Per entrambe queste categorie di clienti, è una combinazione vincente senza compromessi.

Symbioz rafforza la presenza di Renault nel segmento C, posizionandosi tra Captur ed Austral. Questo nuovo modello, lungo 4,41 m, completa la gamma E-Tech hybrid, già composta da Arkana (4,57 m) ed Austral (4,51 m), ed è complementare alla gamma E-Tech Electric, insieme a Megane e Scenic E-Tech Electric. Conferma, inoltre, la coerenza strategica di Renault, che risponde a tutti i desideri degli automobilisti realizzando una duplice gamma con piattaforme dedicate.

Symbioz è dotato del meglio delle tecnologie Renault. Dispone del sistema multimediale OpenR Link con tutti i servizi Google integrati e del tetto in vetro opacizzante Solarbay. Nella versione Iconic, è dotato di 29 dispositivi di assistenza alla guida di ultima generazione, per il massimo livello di sicurezza e comfort di guida.

Con un volume del bagagliaio fino a 624 litri, una prima assoluta se si considera la lunghezza contenuta, ma anche modulabile grazie alla panchetta scorrevole e al pianale piatto dei sedili posteriori, Symbioz è al top della sua categoria. Un vantaggio ottenuto senza rinunciare a compattezza ed agilità. La formula ideale per la versatilità di utilizzo, tra traffico urbano e vita familiare.

Symbioz, nuova auto per la famiglia rispettosa dell’ambiente e parca nei consumi, mantiene il peso sotto la soglia dei 1.500 kg ed è dotata di motorizzazione E-Tech full hybrid 145 per il miglior consumo e le emissioni più ridotte del mercato, grazie all’esclusiva tecnologia super efficiente, che non ha mai smesso di evolvere da quando è stata lanciata nel 2020.

Dopo Arkana, Megane E-Tech Electric, Austral e Scenic E-Tech Electric, Symbioz completa la gamma dei veicoli compatti di Renault, chiudendo il capitolo della “riconquista del segmento C” della Renaulution.

Ecco la Ferrari 12Cilindri Spider


Pochissime correlazioni sono in grado di emozionare come quella che sussiste tra il motore V12 aspirato Ferrari e la guida a tetto aperto: la Ferrari 12Cilindri Spider, presentata oggi al pubblico nel corso di un esclusivo evento tenutosi a Miami Beach, fonde queste due sensazioni uniche in una berlinetta spider a due posti spinta dall’iconico propulsore a dodici cilindri del Cavallino Rampante. Il V12 in questa versione è in grado di erogare 830 cv e spingersi fino a 9.500 giri/min, regalando agli occupanti un’esperienza di guida en plein air ancora più esclusiva.

Il concetto da cui trae origine la Ferrari 12Cilindri Spider è quello delle Ferrari Gran Turismo scoperte degli anni 50 e 60, che univano prestazioni impareggiabili nelle competizioni su strada alla possibilità unica di poter ascoltare il sound dei 12 cilindri a cielo aperto e al comfort di guida su lunghe percorrenze. Il design della vettura rompe con la tradizione recente delle berlinette spider Ferrari a due posti, abbandonando muscolarità e sensualità in funzione di un linguaggio più futuristico e fondato sul rigore formale, per un’ispirazione solo tangenzialmente automotive.

La Ferrari 12Cilindri Spider è destinata ai conoscitori del Marchio dotati di una visione chiara di quello che Ferrari rappresenta per il panorama automobilistico mondiale sin dal 1947, come pure a nuovi Ferraristi che sognano di poter combinare emozioni di guida uniche, comfort, design italiano e la possibilità di godere del vento tra i capelli: è quindi davvero una vettura per pochi (for the few).

MOTOPROPULSORE
Il motore F140HD montato sulla Ferrari 12Cilindri Spider è la nuova versione dell’iconico V12 aspirato di Maranello, espressione più pura dell’anima Ferrari: le prestazioni impareggiabili, le frequenze del sound e l’esclusività ne fanno una degna erede di berlinette leggendarie che hanno scritto la storia dell’Azienda. Il motore è in grado di erogare 830 cv, mentre il regime massimo è stato portato a 9500 giri/min. grazie alla cura adottata nella ricerca di soluzioni innovative.

Il motore è stato oggetto di evoluzioni in parte adottate nella serie speciale 812 Competizione A, che lo elevano ai vertici della categoria in termini prestazionali. Per raggiungere gli alti regimi di rotazione è stato necessario ridurre peso e inerzia dei componenti: le bielle sono in titanio, materiale che garantisce un risparmio di massa del 40% rispetto all’acciaio a pari resistenza meccanica. Per i pistoni è stata utilizzata una lega di alluminio che riduce il peso del componente rispetto alle precedenti applicazioni di gamma, mentre accorgimenti come l’introduzione del dito a strisciamento garantiscono l’aumento della resistenza a fatica. Tale riduzione di peso si accompagna a una nuova equilibratura dell’albero motore, alleggerito del 3%.

L’apertura e chiusura delle valvole è garantita per l’appunto dal dito a strisciamento, componente derivato dall’impareggiabile esperienza Ferrari in Formula 1 e sviluppato per questa motorizzazione con l’obiettivo di ridurre la massa traslante e disporre di profili di alzata valvole più performanti. Il dito, in acciaio rivestito in diamond-like carbon (DLC), trasmette il moto dalla camma alla valvola avendo come perno per il movimento una punteria idraulica. L’utilizzo del DLC riduce il coefficiente di attrito negli accoppiamenti più delicati, migliorando notevolmente il rendimento meccanico del motore.

Gran parte degli interventi è stata finalizzata all’ottimizzazione dell’erogazione di coppia in tutti i punti di funzionamento. Il risultato è un motore dalla risposta continua e travolgente, capace di garantire il picco di potenza in corrispondenza del regime massimo di rotazione.

Il layout di collettore e polmone è stato reso più compatto: l’accorciamento dei condotti e l’ottimizzazione dei profili delle camme consentono infatti di esprimere potenza agli alti regimi. Il riempimento della curva di coppia è garantito da un sistema di trombette a geometria variabile che modifica in modo continuo la lunghezza dell’insieme condotto-trombetta, adattandola alle pulsazioni del motore per massimizzare il riempimento dinamico del cilindro.

Per la prima volta su un motore aspirato è stata sviluppata una strategia software in grado di modificare la coppia massima disponibile in funzione della marcia inserita. Il pilota percepisce così una spinta lineare e progressiva al crescere del rapporto di trasmissione, tassello fondamentale per rendere uniche le emozioni di guida che la Ferrari 12Cilindri Spider è in grado di garantire.

La sensazione di accelerazione crescente ed erogazione senza fine è da sempre distintiva dei V12 Ferrari. L’innovativo controllo della struttura di coppia ATS (Aspirated Torque Shaping) ha permesso agli ingegneri di Maranello di cesellare la curva di coppia in terza e quarta marcia con un raffinato controllo elettronico che migliora la percezione della forma della curva senza perdere il livello di accelerazione, a tutto vantaggio del piacere di guida. L’introduzione di nuovi rapporti di trasmissione finali, inoltre, mantiene alti i livelli e permette di dare una forma inedita alla curva di coppia per un motore aspirato.

L’ottimizzazione del rendimento meccanico del motore e del circuito olio è cruciale per la riduzione delle emissioni e dei consumi. La calibrazione della pompa dell’olio a cilindrata variabile permette di far circolare l’olio in tutto il motore e recuperarlo insieme ai vapori dal carter: grazie a un’elettrovalvola comandata dalla centralina motore è possibile variare la cilindrata in funzione di regime motore e carico, garantendo l’afflusso del solo olio necessario e consentendo così un notevole risparmio energetico. La nuova configurazione di serbatoio olio e circuito idraulico della pompa riduce al minimo le perdite di carico e ottimizza la funzionalità in tutte le condizioni operative.

L’impianto GDI a 350 bar è costituito da due pompe benzina e quattro rail dotati di sensori di pressione che forniscono un riscontro continuo al sistema di controllo della pressione. Gli elettro-iniettori possono gestire fino a tre immissioni per ciclo motore; il sistema di accensione è gestito da una centralina ION in grado di pilotare l’ignizione in modalità singola o multi-spark. La centralina controlla anche la detonazione per massimizzare l’efficienza termodinamica del motore grazie a una sofisticata strategia di riconoscimento della qualità (RON) della benzina nel serbatoio.

Il nuovo impianto di scarico, sviluppato per omologare la vettura alle normative sulle emissioni più recenti quali EU6E, China 6b e Bin 50, introduce un catalizzatore ceramico affiancato al filtro antiparticolato. Si tratta della tecnologia più avanzata disponibile per l’abbattimento delle emissioni, che ha reso necessaria una lunga attività di calibrazione delle strategie software.

Il sound è fondamentale per coniugare comfort, lusso ed emozioni di guida tipiche di un V12 Ferrari: a questo scopo sono stati ottimizzati tutti gli elementi della linea di aspirazione e di scarico. I condotti di scarico della stessa lunghezza, il collettore ‘6 in 1’ in ciascuna bancata e il design innovativo delle prolunghe centrali ha consentito di ottenere la timbrica tipica dei V12 Ferrari, caratterizzata da tutti gli ordini nobili di combustione e ottenuta anche grazie alla perfetta integrazione e calibrazione delle alte e basse frequenze provenienti rispettivamente dalle linee di aspirazione e scarico. La forma di condotti e setti interni dei terminali è stata modellata per ridurre al minimo la contropressione e migliorare così l’erogazione. La geometria, come pure ogni linea e curvatura del sistema di scarico, è stata progettata per regalare al pilota le note più pure del sound Ferrari fino al limitatore.

Per conseguire un sound ottimamente bilanciato in abitacolo anche la linea di aspirazione è stata oggetto di modifiche: il riposizionamento dei risuonatori permette di modificare opportunamente le onde di pressione per uno spettro di frequenza più ricco, in particolare alle medie frequenze. La sonorità risulta quindi più piacevole in tutte le condizioni di guida, e specialmente nella guida sportiva.

La Ferrari 12Cilindri Spider monta il cambio a doppia frizione (DCT) e otto rapporti che ha ricevuto apprezzamenti unanimi sulle altre vetture di gamma, a partire dalla SF90 Stradale. Grazie anche agli pneumatici maggiorati da 21”, questa soluzione garantisce rapporti più corti del 5% alle marce basse e un aumento della coppia alle ruote del 12% rispetto alle precedenti applicazioni V12, a tutto vantaggio di prestazione longitudinale in accelerazione e riduzione dei tempi di cambiata (-30% rispetto alle precedenti applicazioni V12 a due posti).

La progressione in aumento marcia è notevolmente migliorata e la presenza dell’ottavo rapporto favorisce l’autonomia in marcia autostradale. Il cambio DCT a otto rapporti garantisce quindi una maggiore efficienza e risulta più godibile su tutte le marce.

STILE

ESTERNI
L’operazione che Flavio Manzoni e i designer del Centro Stile Ferrari da lui diretto hanno inteso compiere con la Ferrari 12Cilindri Spider è stata una radicale trasformazione dei codici stilistici delle precedenti V12 Ferrari a motore centrale-anteriore. La vettura si allontana infatti nettamente dai linguaggi scultorei che caratterizzano, per esempio, la 812 Competizione per adottare un linguaggio più sofisticato ma al tempo stesso dotato di quel rigore formale necessario a ottenere un effetto di unitarietà stilistica.

Linee maestre essenziali ne governano le geometrie, sottolineando volumi che formano un tutt’uno interconnesso. La fiancata, molto pulita, si sviluppa a partire da una sezione a diedro e percorre tutta la vettura. Pur mantenendo un certo aspetto sensuale, tipicamente Ferrari, sulla Ferrari 12Cilindri Spider i parafanghi sono trattati con grande precisione geometrica: le linee sono sempre frutto di intersezioni di volumi e c’è un approccio alla forma più funzionale che genera un effetto nient’affatto nostalgico. Il parafango posteriore è prominente, possente, ma anche perfettamente controllato dal punto di vista delle geometrie. Sul parafango anteriore il muscolo tende invece ad allungarsi leggermente, appoggiandosi sulla fiancata e accentuandone l’aspetto monolitico.

Il cofango anteriore si sviluppa su una superficie estremamente levigata, da cui emergono i volumi dei parafanghi. L’assenza di tagli sui muscoli restituisce una percezione di massima pulizia della superficie complessiva, interrotta soltanto dalla presenza di due evacuazioni d’aria di raffreddamento del vano motore. Altro obiettivo della Ferrari 12Cilindri Spider è stata l’esplorazione di linguaggi solo tangenzialmente automobilistici. Il frontale perde alcuni tratti caratteristici, quali i fari dalla forma a occhio e la calandra che richiama una bocca, a favore di geometrie e intersezioni innate nel disegno della vettura: un’unica fascia avvolgente integra le funzioni luminose; da essa emergono, come lame, i DRL.

A differenza della Ferrari 12Cilindri, questa vettura presenta un tema molto caratterizzante dovuto alla presenza delle due pinne posteriori, dietro alle quali si intesta un elemento dall’effetto black screen. Sulle pinne è possibile ammirare due linee parallele, chiaro richiamo al tema del laterale che rende il disegno delle stesse molto caratteristico. Inoltre, il voletto sulla fiancata è in policarbonato retro-verniciato.

Discorso analogo per l’architettura del posteriore: anche in questo caso, a governarne lo stile è il rigore. Quello della Ferrari 12Cilindri Spider è uno specchio di poppa puro, ottenuto per sottrazione riducendo il volume dell’insieme. In coerenza con l’anteriore, i fanali sono incastonati all’interno di una lama che attraversa tutto il volume e a partire da essa si delinea il tema forse più caratteristico della Ferrari 12Cilindri Spider, che dimostra ancora una volta come i designer del Centro Stile Ferrari riescano a fondere necessità tecnico-funzionali e bellezza.

Al posto di uno spoiler posteriore tradizionale si è scelto di utilizzare due appendici attive che, integrate al lunotto, producono un effetto dal caratteristico tema a delta. La percezione complessiva è di un insieme unitario che restituisce l’idea di un oggetto molto tecnologico. Lo sviluppo di questo concetto ha permesso di trattare la cabina della Ferrari 12Cilindri Spider in maniera inedita, tracciando la linea di cornice della superficie in tinta carrozzeria in modo da far eco al tema del lunotto e innestarsi organicamente sul resto della cabina, caratterizzata da un effetto black screen.

Anche lo specchio di poppa si completa con un volume pulito e monolitico in tinta carrozzeria. Il livello inferiore – di color nero o in fibra di carbonio – è caratterizzato dalle chiglie in rilievo del diffusore. Il corpo vettura sembra sospeso su di esso, con un effetto flottante. Questa zona integra i sensori e una doppia coppia di terminali di scarico. Gli scarichi, composti da quattro elementi, hanno una forma inedita: sono infatti incorniciati da un carter metallico allo scopo di ridurre la percezione degli ingombri e restituire un aspetto più compatto.

INTERNI
Gli interni della Ferrari 12Cilindri Spider sono stati progettati seguendo una suddivisione in tre livelli: il primo, definito dalla parte superiore della plancia, si innesta sulla zona sellata dei pannelli porta; segue poi la zona centrale, mentre il terzo livello comprende vasche e sedili. Quanto i perimetri di ciascuno risultino definiti e quindi quanto l’effetto del doppio cockpit sia enfatizzato risiede nella scelta di abbinamenti cromatici e materici. Da tale combinazione dipende anche il carattere elegante o sportivo degli arredi. Il lusso e le prestazioni tipiche di Ferrari si accompagnano sulla Ferrari 12Cilindri Spider all’attenzione alla sostenibilità ambientale: la vettura fa infatti ampio uso di materiali sostenibili, tra i quali l’Alcantara© in poliestere riciclato al 65%.

Lo stile degli interni trae ispirazione da un’architettura di tipo dual cockpit. Negli scorsi anni questa impostazione è stata adottata nelle Ferrari Roma e Roma Spider, nonché nella Ferrari Purosangue. La Ferrari 12Cilindri Spider è dotata di una cabina dalla struttura quasi simmetrica, composta da due moduli che accolgono pilota e passeggero offrendo loro altissimi livelli di comfort e coinvolgimento nell’esperienza di guida.

La plancia si sviluppa secondo una lettura orizzontale sottolineata dalla separazione netta tra volumetrie sellate nella parte superiore e funzioni tecniche in quella inferiore. La parte superiore ospita due cruscotti distinti, dedicati alla strumentazione di bordo di pilota e passeggero e alle bocchette di aereazione. Un elegante stacco cromatico e materico consente di percepire i due volumi separati dal corpo plancia, quasi sospesi, esaltandone la percezione di leggerezza.

I pannelli si sviluppano a partire dalle geometrie della plancia, quasi ne fossero un’estensione. Sulla parte sellata è ricavato un ampio squarcio dal trattamento scultoreo, sottolineato dai materiali a contrasto. L’appoggiabraccio è ricavato sulla parte sellata del pannello e si estende all’interno del medaglione, mostrando l’estremità metallica a contrasto in un’elegante intersezione di volumi. Il corpo del tunnel, scavato lungo la sezione laterale, restituisce l’aspetto di un elemento sospeso. La struttura è rivestita da pregiate sellature: su di essa spicca un elemento in metallo, caratterizzato da una forma ad ‘Y’, che integra l’iconico cancelletto.

Rispetto alla Ferrari 12Cilindri, nella zona posteriore degli interni della Ferrari 12Cilindri Spider lo spazio dietro ai sedili è utilizzato per accogliere il tetto rigido retrattile, non essendo quindi presente alcuna panchetta. La soluzione adottata consente comunque di ricavare uno spazio ottimale, che rende la Ferrari 12Cilindri Spider una vettura versatile e adatta anche ai viaggi di lunga percorrenza.

La Ferrari 12Cilindri Spider introduce una nuova logica di interfaccia uomo-macchina (HMI) composta da tre display che elevano a una dimensione inedita il modo di vivere l’abitacolo delle berlinette Ferrari V12. Il display centrale touch-screen capacitivo da 10,25” permette il controllo di tutte le funzionalità principali sia da parte del pilota sia del passeggero; a esso è accoppiato il display guidatore da 15,6” che racchiude le informazioni di guida e di dinamica del veicolo. Infine, il passeggero viene completamente coinvolto nell’esperienza di guida grazie a un display da 8,8” che gli permette di sentirsi un vero copilota.

La vettura adotta il volante capacitivo presente su tutti i modelli di gamma più recenti, i cui tasti sono realizzati con un bassofondo così da facilitarne la pressione corretta. L’attivazione dei comandi risulta così più precisa, immediata e intuitiva anche durante la guida più sportiva. La Ferrari 12Cilindri Spider è dotata di serie del sistema di connettività mobile basato sulle interfacce Apple CarPlay® e Android Auto® gestibili comodamente dal nuovo display centrale. Grazie al tappetino di ricarica senza fili standard sul tunnel centrale è inoltre possibile ricaricare il telefono in tutta semplicità.

Sulla Ferrari 12Cilindri Spider è disponibile come dotazione opzionale il sistema audio high-end realizzato in collaborazione con Burmester®, composto da 15 altoparlanti che generano una potenza totale di 1600 W per un’esperienza audio senza precedenti a ogni volume e velocità. Le alte frequenze suonano chiare e brillanti grazie alla tecnologia Ring Tweeter che consente di ridurre al minimo le distorsioni. Il potente subwoofer a doppia bobina garantisce invece la pienezza del suono che, grazie agli Headliner Ultraflat, si trasforma in un’esperienza d’ascolto a 360°.

AERODINAMICA
Il principale obiettivo del progetto aerodinamico della Ferrari 12Cilindri Spider è stato quello di realizzare una vettura sobria, elegante e sportiva senza ricercare compromessi relativi alle prestazioni. Il nolder di 25 mm sul cofano posteriore e l’aerodinamica attiva rappresentano i principali tratti caratteristici del posteriore: il primo garantisce la ricompressione necessaria a preservare l’efficienza aerodinamica della vettura quando la resistenza è minima, mentre le appendici mobili consentono alla vettura di assumere due configurazioni, rispettivamente Low Drag (LD) e High Downforce (HD).

In posizione LD gli elementi mobili sono allineati alla scocca in modo che l’aria scorra sopra gli stessi, rendendoli invisibili al flusso. Tale configurazione si mantiene fino ai 60 km/h, quando il contributo del carico verticale è di modesta rilevanza per la performance, come pure al di sopra dei 300 km/h. Nel restante intervallo di velocità, in cui il carico verticale ricopre un ruolo centrale, gli spoiler si trovano naturalmente in posizione LD e la loro movimentazione dipende dalle accelerazioni longitudinali e trasversali della vettura. In configurazione HD la Ferrari 12Cilindri Spider genera il massimo carico verticale e raggiunge il perfetto bilanciamento aerodinamico.

Nella finizione anteriore delle gobbe è stato creato un passaggio aerodinamico che ha lo scopo di agevolare lo scorrimento della vena fluida verso il posteriore della vettura, facilitando la ricompressione dietro il windstop e riducendo la quantità d’aria ricircolante in abitacolo. Il profilo verticale sulla parte esterna del passaggio aerodinamico ha invece il compito di dirigere correttamente l’aria verso il posteriore, a tutto vantaggio dell’efficienza e della stabilizzazione del flusso.

Il fondo aerodinamico punta a massimizzare la generazione di carico verticale efficiente, anche gestendo il flusso d’aria in uscita dai radiatori centrali. La forma in pianta e il profilo delle branchie nell’apertura centrale minimizzano l’impatto dell’aria calda e a bassa energia in uscita dai radiatori. Le zone a bassa pressione dietro gli pneumatici anteriori sono state sfruttate per la creazione di due evacuazioni che, riducendo le sovrapressioni all’interno del vano motore, riducono la resistenza all’avanzamento e aumentano la generazione di carico verticale.

Come sulla 812 Competizione, la generazione di carico verticale sul fondo anteriore è affidata a una triplice coppia di generatori di vortici ottimizzati in galleria del vento. Il fondo anteriore contribuisce al raffreddamento dell’impianto frenante, assicurando al sistema un flusso a bassa temperatura che proviene dallo splitter anteriore.

Il fondo centrale è stato progettato al fine di indirizzare correttamente i flussi d’aria, preservando l’energia disponibile fino al diffusore posteriore. A tale scopo è stata parzializzata l’apertura del tunnel di trasmissione per bilanciare la quantità d’aria da far fluire al suo interno. L’appendice davanti la ruota posteriore scherma gli pneumatici e direziona i flussi verso il retrotreno.

Il fondo posteriore è dotato di una coppia di generatori di vortice, utilizzati per generare carico efficiente nonché per indirizzare i flussi verso l’estrattore. In linea con la filosofia di contaminazione dal mondo delle corse è stato studiato un ingresso d’aria vicino all’estremità della sciabola posteriore, volta a ventilare l’elettronica dei silenziatori di scarico.

CIRCUITO DI RAFFREDDAMENTO
Le esigenze di cooling di motore e ausiliari hanno portato a una riprogettazione dell’impianto di raffreddamento della vettura, la cui conseguenza è stata l’ottimizzazione delle sette evacuazioni presenti sul fondo anteriore. In particolare, lo spazio tra gli elementi longitudinali del telaio è dedicato al radiatore dell’acqua motore e al condensatore del circuito di climatizzazione, serviti dall’apertura centrale, mentre il radiatore dell’olio è diviso in due elementi posizionati davanti alle ruote anteriori. Le prese laterali risultano a loro volta divise in due: la parte esterna è volta al raffrescamento del radiatore dell’olio motore, mentre quella interna al raffreddamento dell’impianto frenante.

Il condotto di raffreddamento, dalla sezione generosa, è alimentato da due bocche di ingresso, una fra gli ingressi dei radiatori e l’altra sulla parte inferiore dello splitter anteriore. L’intero sistema è integrato al convogliatore del radiatore olio per ottimizzare l’instradamento delle canalizzazioni del corner anteriore. Gli ingressi laterali risultano inquadrati da un elemento a ‘L’ che ha lo scopo di massimizzare la portata d’aria all’interno della bocca e, allo stesso tempo, orientare correttamente il flusso lungo la fiancata.

L’aria nel vano motore trova sfogo attraverso due evacuazioni sul cofano motore che riducono le sovrapressioni, migliorando così l’efficacia di raffreddamento. Grazie a esse sono state ridotte le aperture sul fondo, massimizzando la generazione di carico verticale efficiente. Sulla fiancata, dietro le ruote anteriori, è presente un’evacuazione che scarica l’aria dal passaruota, minimizzando le sovrapressioni sul fondo generate da condotto di raffreddamento freni e diffusori anteriori.

DINAMICA DEL VEICOLO E TELAIO
La Ferrari 12Cilindri Spider eleva allo stato dell’arte i controllori dinamici presenti sulle berlinette a motore anteriore. L’introduzione del sistema brake-by-wire permette di adottare le ultime innovazioni di gamma, quali l’ABS Evo presentato sulla 296 GTB o il sensore 6D che garantisce la massima precisione ai sistemi di Passo Corto Virtuale (PCV) 3.0 e Side Slip Control (SSC) 8.0, oltre a ridotti spazi di arresto e maggiore ripetibilità dell’azione di frenata. L’Aspirated Torque Shaping, nuova logica Ferrari, consente poi di enfatizzare al massimo la linearità dell’erogazione del leggendario V12 aspirato tramite controllo elettronico.

Il concept SSC 8.0, nuova evoluzione del celebre controllore Ferrari, permette ai sistemi di dialogare tra loro con un linguaggio comune che definisce il modo migliore di operare per ciascuno al fine di massimizzare la performance complessiva della vettura. L’SSC 8.0 integra infatti i controllori presenti sulla Ferrari 12Cilindri Spider e crea una naturale sinergia con il nuovo ABS Evo.

L’SSC 8.0, di proprietà Ferrari, è stato ottimizzato al fine di aumentarne l’accuratezza di stima e la velocità di apprendimento (+10% rispetto alle precedenti applicazioni), nonché il controllo sui fondi a bassissima aderenza. Alla stima del grip si affianca il contributo generato dalla logica di riconoscimento dell’aderenza: sfruttando le informazioni della centralina EPS e il valore di angolo di assetto stimato dall’SSC 8.0, la Ferrari 12Cilindri Spider è in grado di stimare il livello di grip pneumatico-strada in fase di sterzata. Grazie a questo approccio è possibile valutare il grip anche in condizioni di guida standard e non al limite, velocizzando quindi il processo di autoapprendimento del reale grado di aderenza.

Sulla Ferrari 12Cilindri Spider ritroviamo il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti (4WS) introdotto sulla serie speciale 812 Competizione, che regola il movimento di ciascuna delle ruote in modo indipendente rispetto alle altre per migliorare la gestione dell’imbardata in curva e la reattività nel cambio di direzione. L’asse posteriore sterzante presenta caratteristiche meccaniche innovative che migliorano notevolmente il controllo puntuale della posizione richiesta al singolo attuatore e i tempi di risposta dell’asse e, di conseguenza, aumentano la prontezza in percorrenza curva. L’eccellente guidabilità è garantita anche da una distribuzione dei pesi ideale (47,8% anteriore e 52,2% posteriore), nonché dal passo più corto di 20 mm rispetto a quello della 812 GTS.

PNEUMATICI
La Ferrari 12Cilindri Spider è equipaggiabile con gli pneumatici Michelin Pilot Sport S5 e Goodyear Eagle F1 Supersport, entrambi sviluppati in una misura nuova per la Casa di Maranello: 275/35ZR21 per l’anteriore e 315/35ZR21 al posteriore. Lo sviluppo ha beneficiato di sessioni fisiche e virtuali, queste ultime realizzate tramite test al simulatore per ridurre il numero di prototipi fisici e, di conseguenza, i tempi e i cicli di sviluppo.

Le prestazioni sono state ottimizzate grazie all’adozione delle più recenti tecnologie in termini di mescole, concetti di design del battistrada e caratteristiche della carcassa: tale intenso lavoro ha portato al miglioramento delle prestazioni, del livello di aderenza sull’asciutto e dell’equilibrio e della stabilità ai limiti, della stabilità sul bagnato, nonché a migliori caratteristiche di comfort e rumorosità sia interna che esterna, tra cui una riduzione del 10% della resistenza al rotolamento rispetto alle precedenti applicazioni V12 Ferrari a motore anteriore.

TELAIO E SCOCCA
Il telaio della Ferrari 12Cilindri Spider, dal passo più corto di 20 mm rispetto a quello della 812 GTS, è completamente nuovo: particolare attenzione è stata posta alla geometria di componenti fusi come shock tower e montanti, per migliorare la rigidezza torsionale e ridurre al contempo il peso. Il risultato è quantificabile in un aumento del 15% della rigidità torsionale rispetto al passato, dato che garantisce un comportamento dinamico della struttura più prevedibile e un conseguente beneficio per le sospensioni. Grazie alle fusioni più estese, è diminuito sensibilmente il numero di componenti estrusi da assemblare, a tutto vantaggio del processo di montaggio. Grande attenzione a quest’ultimo tema è stata riservata nel corso di tutto il processo di sviluppo del telaio e del body-in-white della Ferrari 12Cilindri Spider, che pesa soltanto 60 kg in più rispetto alla Ferrari 12Cilindri – un aumento di peso piuttosto contenuto e frutto delle innovative soluzioni sviluppate appositamente per questa vettura.

La scocca presenta collegamenti di rinforzo in alluminio tra il roll-bar dietro gli occupanti e il montante B, soluzione che garantisce un notevole risparmio di peso e un conseguente abbassamento del baricentro. Il tetto rigido retrattile (RHT), in grado di assicurare ottimi livelli di comfort e versatilità grazie anche alla maggiore abitabilità dovuta alla sua doppia curvatura sopra la testa di pilota e passeggero, impiega 14 secondi per completare l’operazione di apertura o di chiusura fino ad una velocità di 45 km/h. Il cinematismo è caratterizzato da una grande armonia di movimento e grazie alla sua semplicità e all’utilizzo di alluminio è stato possibile contenere il peso rispetto ad altre soluzioni simili. A completare la zona della capote c’è il lunotto posteriore in vetro, regolabile elettricamente in altezza: questo elemento offre agli occupanti un comfort ottimale in abitacolo nell’utilizzo en plein air, permettendo di sostenere normalmente una conversazione fino a oltre 200 km/h.

Per la prima volta su una vettura stradale Ferrari è stata utilizzata una lega secondaria ricavata al 100% da materiale riciclato per la realizzazione delle shock tower del sotto-telaio del cambio: la sua introduzione, insieme anche all’utilizzo di fusioni cave, ha consentito un risparmio di 146 kg di CO2 per ogni singolo telaio prodotto. Grazie a una estesa fase di caratterizzazione si è riusciti a garantire caratteristiche meccaniche analoghe alla lega non riciclata, andando a sfruttare le fisiologiche leggere differenze di composizione chimica. Per la validazione di questa nuova lega è stata prevista una lunga serie di test per valutare il comportamento statico e dinamico dei componenti e assicurare ottimi risultati nelle prove di fatica e crash.