martedì 20 dicembre 2016

Auto incidentate: cosa accade in Puglia

L'indagine condotta dall'Istat, l'Istituto nazionale di scienze statistiche, su base nazionale e relativo al numero di incidenti avvenuti sulle strade italiane rivela una novità che però per chi vive in Puglia non suona come tale ma come consuetudine da quasi sei anni a questa parte. Perché le strade pugliesi sembrano essere le più sicure di Italia. Il Motivo? Sono diminuiti – rispetto al trend nazionale – il numero di sinistri e – di conseguenza – di automobili coinvolte.

Secondo l'Istat, infatti, nel 2015 – anno di riferimento - si sono verificati in Puglia poco meno di 10mila sinistri, 9524 per la precisione. Che hanno causato la morte di 232 persone e il ferimento di altre 15.646. Rispetto al 2014 sono aumentati gli incidenti ( più 0,3 per cento) in controtendenza con le variazioni rilevate nell'intero Paese ( meno 1,4 per cento) ma, in linea con il dato nazionale, si è ridotto il numero dei feriti ( meno 1,7 per cento), mentre il numero delle vittime della strada è aumentato dello 0,4 per cento ( più 1,4 per cento in Italia).

L'Istat che spiega che la Puglia è tra le regioni che hanno avuto una diminuzione inferiore alla media nazionale dei decessi: nel 2015 le morti si sono ridotte del 49,8 per cento rispetto al 2001 (Italia meno 51,7 per cento). Il maggior numero di incidenti in provincia di Bari (3.656, 61 morti e 5.768 feriti), seguita da Lecce (1.763, 53 e 2.973), Taranto (1.175, 24, 2.036), Foggia (1.174, 45, 2.090), Brindisi (957, 25, 1.532) e Barletta-Andria-Trani (799, 24, 1.247). L'aumento dei morti riflette un andamento nazionale, come rivela l'Istituto di statistica: nel 2015, per la prima volta dal 2001, è tornato a crescere ( più 1,4 per cento) il numero delle vittime, a fronte di una flessione dell’1,4% degli incidenti e dell’1,7 per cento dei feriti. In aumento anche i feriti gravi: quasi 16mila contro i 15mila del 2014 ( più 6,4 per cento).

In totale nel 2015 in Italia si sono verificati 174.539 incidenti con lesioni a persone (478 in media ogni giorno), che hanno provocato 3.428 decessi (9,3/g.) e 246.920 feriti (478/g.). Rilevante l’aumento della mortalità nei grandi Comuni: più 8,6 per cento, nel complesso, il numero delle vittime nelle zone a maggiore densità abitativa. Dal primo luglio 2009, in seguito alla stipula di un protocollo d’intesa con l’Istat, tutti i dati relativi agli incidenti stradali in Puglia saranno raccolti direttamente dal Centro regionale di monitoraggio della Sicurezza stradale (Cremss) istituito presso l'ufficio statistico dell’assessorato regionale ai Trasporti, che ha prima iniziato in via sperimentale la rilevazione e che ora la effettua in maniera scadenzata.

Secondo quanto emerso dalle indagini effettuate dal Cremss, i conducenti maggiormente coinvolti in incidenti stradali sono le persone comprese in una fascia di età tra i 36 e i 50 anni, soprattutto uomini (6.202 contro 2.242 donne) seguono le persone con un'età superiore ai 51 anni, poi quelli tra i 26 e i 35 e in ultimo, i ragazzi tra i 14 e i 25 anni di età. Si può infine notare però che in Puglia molte auto incidentate continuino a circolare senza nessuna riparazione.

domenica 18 dicembre 2016

Provata l'Alhambra, monovolume arabo-spagnola

di BRUNO ALLEVI. GROTTAMMARE – La Seat rinnova la sua monovolume di taglia XL, l'Alhambra. Il veicolo spagnolo, sulla breccia dalla metà degli anni '90, è disponibile con un solo Motore Turbodiesel 2000 di cilindrata, nelle potenze di 115, 150, 184 cv, negli allestimenti Style, Advance. Esternamente la vettura per famiglie della casa del gruppo Volkswagen, ha linee moderne: il frontale ha grandi fari con luci diurne a led, mascherina con listelli orizzontali; il posteriore ha grandi fari a led, grintosi e sportivi, un grande lunotto vetrato, un'ampio portellone che fa intravedere l'enorme spazio a bordo.

L’abitacolo della Seat Alhambra si conferma comodo, grazie anche alla praticità delle porte posteriori scorrevoli (che nella versione Advance si azionano elettricamente, come il portellone): consentono di salire e scendere in spazi angusti, anche se accanto ci sono ostacoli o veicoli parcheggiati molto vicini. A proposito di comfort, chi siede nella seconda fila di posti ha spazio in abbondanza, con le poltrone leggermente rialzate rispetto a quelle anteriori, quasi un “effetto cinema”. Per quanto riguarda gli ultimi due posti in fondo (che ora sono di serie per entrambi gli allestimenti), risultano accoglienti, e non poltroncine di fortuna. Basta un pulsante per rendere più ampio l’abitacolo: i sedili Easy Fold della seconda e terza fila sono ripiegabili a scomparsa, permettendo di aumentare la capacità di carico fino a 2297 litri, contro una minima in configurazione a cinque posti di 658-711 litri, in base alla posizione dei sedili scorrevoli (e 267-300 viaggiando in sette). Infine, piccolo tocco di sportività il nuovo volante multifunzione, con razze più sottili e una parte centrale meno massiccia: è quello della Seat Leon.

Preziosa la tecnologia MirrorLink, che consente di utilizzare in sicurezza lo smartphone mediante il sistema di infotainment: i dati vengono riprodotti nello schermo a sfioramento. Il tutto arricchito dalla Seat Connect App, che ha la funzione “Read to me” di lettura del testo dei messaggi, convertiti in messaggi vocali, e quella “Voice reply” d’invio della risposta: è sufficiente dettarla al sistema, che trasformerà la voce in testi. Non male pure il “gesture control”, per accedere a funzioni come chiamate e contatti della rubrica con lo schermo tattile attraverso movimenti delle dita. La consolle centrale è completa, con lo schermo del sistema di navigazione – intrattenimento in sommità e subito sotto il sistema di climatizzazione. Elegante e molto ben leggibile è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test dtive: la Seat Alhambra guidata è stata la 2000 TDI 150 cv Advance DSG da 41300 €. La nuova Alhambra prosegue nel successo delle precedenti generazioni che hanno permesso alla vettura spagnola di essere rimasta una delle poche monovolumi di grandi dimensioni sul mercato italiano, la cui prima generazione risale alla metà degli anni '90. Su strada è l'auto ideale per famiglie numerose: 7 posti comodi, tanto spazio a disposizione, altissimo comfort di bordo.

Maneggevolissima, si parcheggia facilmente grazie ai supporti alla manovra (telecamera posteriore a colori su tutti). Lo sterzo è sempre pronto e rapido, il cambio automatico DSG è un portento (innesti rapidi e precisi). Il Motore che equipaggia l'Alhambra provata è l'unico propulsore a listino, il 2000 Turbodiesel, nella potenza intermedia di 150 cv. Questo motore è brillante, elastico, potente, silenzioso, parco nei consumi, ed è perfettamente riuscita l'accoppiata fra questo motore e il cambio automatico DSG. Infine il listino prezzi: si va da 34500 € della 2000 TDI 115 cv Style per arrivare a  43500 € della 2000 TDI 184 cv DSG 4Drive Advance (Diesel).

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giovedì 15 dicembre 2016

Auto, torna a crescere mercato a novembre. Vola Fca

Il mercato dell'auto torna a crescere a novembre in Europa, dopo la battuta d'arresto di ottobre. Le immatricolazioni nell'Europa dei 28 più i Paesi Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.189.181, con un aumento del 5,6% rispetto allo stesso mese del 2015.

Da inizio anno sono state vendute 13.938.273, il 6,9% in più dell'analogo periodo del 2015.

Il gruppo Fca ha venduto in Europa a novembre 75.265 auto, il 10,1% in più rispetto allo stesso mese del 2015, con un incremento quasi doppio rispetto a quello del mercato cresciuto del 5,6%. La quota sale dal 6,1 al 6,3%.

domenica 11 dicembre 2016

General Motors richiama 50.000 SUV della polizia e delle agenzie governative, pericolo incendio

Continua ad un ritmo impressionante l'ondata di richiami che sta investendo la casa automobilistica americana, questa volta addirittura dei veicoli della polizia e delle agenzie governative. Oggi General Motors ha annunciato il richiamo di 49,927 SUV realizzati per i dipartimenti di polizia e altre agenzie governative a causa di un rischio nel sistema di raffreddamento. Il richiamo interessa automobili prodotte tra il 2010 e il 2014 dei modelli Chevrolet Tahoe Polizia Pursuit SUV.

Come ha puntualizzato un portavoce della GM, il difetto che ha dato origine alla nuova campagna di richiamo riguarda un difetto della ventola di raffreddamento dei veicoli interessati che potrebbe innescare un corto circuito elettrico a causa della corrosione da fluidi persi nel sistema. L'avviso spiega che il corto circuito potrebbe causare un incendio. Non siamo a conoscenza se il richiamo riguardi anche SUV al servizio delle nostre agenzie governative.

Lo strano caso del richiamo delle auto della polizia e delle agenzie governative USA che hanno seri difetti di sicurezza, ha avuto una vasta risonanza pubblica, commenta Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”. Anche gli Stati Uniti conoscono una crisi economica che, con le dovute differenze, viaggia in parallelo con la nostra: sicuramente, le risorse pubbliche non sono più quasi "infinite" come quelle di una volta.

domenica 4 dicembre 2016

Hyundai, spazio 40

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Hyundai arriva nell'alto gamma con la I40, disponibile solo in versione Statrion Wagon. La grande station coreana è disponibile con 1 Motore Benzina (1600 da 135 cv) oppure 1 Motore Turbodiesel CRDI (1700 da 115 o 141 cv), negli allestimenti Classic, Comfort, Business, Style.

Esternamente la I40 è una wagon dalle forme moderne, dalle linee sinuose e tondeggianti. Grintoso è il frontale che segue il nuovo family feeling Hyundai: cofano spiovente, grande mascherina trapezoidali con bordatura cromata, fari affusolati che seguono le nervature del cofano motore. Il posteriore, allungato, è da tipica ed elegante station da grandi dimensioni. Sportivo è lo spoiler sopra il grande lunotto vetrato, molto elegante è la banda cromata che unisce i due grandi gruppi ottici trapezoidali. Internamente, la wagon orientale è molto spaziosa, ha un'abitacolo curato e costruito con ottimi materiali. 

La consolle centrale è racchiusa tutta in uno scudo cromato nella parte alta, dove trovano alloggiamento il sistema di intrattenimento, la radio, il clima automatico. Nel tunnel centrale, accanto al cambio, vi è un'ampio portaoggetti (come quello in fondo consolle), e il pulsante del freno a mano elettrico. Ed ora il momento del test drive: la Hyundai I40 guidata è stata la 1700 CRDI 7DCT Automatica Business da  35024 €. L'ammiraglia-station di casa Hyundai va a collocarsi in quel segmento molto amato da famiglie numerose o da chi usa l'auto per lavoro, e necessita di un veicolo mangiasfalto, comodo e confortevole. Su strada questa vettura è un salotto su 4 ruote: silenziosa, pratica, spaziosa, confortevole, comoda. Molto maneggevole grazie allo sterzo pronto, al nuovo ed eccellente cambio a doppia frizione a 7 marce, alla telecamera posteriore a colori (utilissima in manovra). 

Il motore che la equipaggia è l'eccellente 1700 Turbodiesel da 141 cv, che equipaggia anche la Tucson, sempre in accoppata al cambio DCT a doppia frizione a 7 marce. Questo motore è silenziosissimo, molto brillante, potente ed è il giusto motore per chi vuole avere una mangiasfalto sempre pronta e scattante. Infine il listino prezzi: per le versioni a Benzina, unico prezzo, 27200 € della 1600 Classic; per le versioni Diesel si va da 28700 € della 1700 CRDI 115 cv Classic per arrivare a 38500 € della 1700 CRDI 141 cv DCT Style.

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domenica 20 novembre 2016

Ssangyong XLV, Xtra long vehicle

di BRUNO ALLEVI. ASCOLI PICENO – La Ssangyong affianca alla crossover Tivoli, la versione “station wagon” XLV.  La long version della Tivoli è disponibile con 2 Motori 1600 (il Benzina, disponibile anche a GPL, eroga 128 cv; il Turbodiesel ne eroga 115), negli allestimenti Start, Go, Be, Be Visual, Limited, Limited Visual. Esteramente la XLV si differenza dalla Tivoli, da cui deriva, per alcuni particolari. Analizzando nel dettaglio il corpo vettura, vediamo come la modifica principale è l'allungamento posteriore del veicolo, con una coda più squadrata rispetto alla crossover compatta di casa Ssangyong.

Il frontale è identico nella parte superiore, mentre il disegno del paraurti differisce per qualche dettaglio stilistico. Riprendono l'analisi del posteriore, abbiamo un grande portellone leggermente inclinato, i gruppi ottici a forma simil-scudata, l'alloggiamento della targa integrato nel paraurti. Internamente l’abitacolo della XLV è molto spazioso e rifinito con una certa cura. Apprezzabile la disposizione dei comandi. La posizione di guida, rialzata, è comoda.

Bene la disponibilità di portaoggetti (comodo quello davanti al passeggero anteriore) e i pratici elastici dietro gli schienali anteriori: possono “fermare” gli oggetti più disparati. Il baule non è male e ha il fondo posizionabile su due altezze. Elegante e completo è il quadro strumenti: leggibile e dal design moderno. Ed ora il momento del test drive: la Ssangyong XLV provata è stata la 1600 Turbodiesel e-XDI Be 2WD da 24388 €.

La Ssangyong amplia  la propria gamma dei crossover presentando la XLV, definibile come la versione Station Wagon della Tivoli. Il prodotto coreano è un veicolo facile da guidare. Lo sterzo è pronto e la telecamera posteriore a colori (di serie) dà una grossa mano in manovra. Lo spazio a bordo è molto abbondante e il bagagliaio è enorme e permette un carico agevole di qualunque oggetto, ingombrante o no. Il motore che la equipaggia è il silenzioso e brillante 1600 Turbodiesel da 115 cv. Questo motore, unico diesel a listino, è il giusto compromesso fra prestazioni, silenziosità, consumi. Infine il listino prezzi: si va da 18450 € della 1600 Start 2WD per arrivare a 25050 € della 1600 Be 4WD Automatica (Benzina); si va da 20400 € della 1600 Start 2WD per arrivare a 27000 € della 1600 Be 4WD Automatica (GPL); si va da 20400 € della 1600 e-XDI Start 2WD per arrivare a 30350 € della 1600 e-XDI Limited Visual 4WD Automatica (Diesel).


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venerdì 18 novembre 2016

Rischio perdita di carburante e problemi al tergicristallo: Fiat Chrysler richiama Dodge Durango e Jeep Grand Cherokee in tutto il mondo

Fiat Chrysler sta richiamando in tutto il mondo quasi 89.000 vetture e SUV a causa del rischio di perdite di carburante o problemi con i tergicristalli. Il richiamo più grave si estende a quasi 35.000 Dodge Durango e Jeep Grand Cherokee SUV immesse in circolazione nel 2016. E stato trovato un difetto che può causare una perdita di carburante. Tutti i veicoli interessati hanno i motori V6 3.6 litri. Un tubo del carburante potrebbe essere stato danneggiato durante il ciclo produttivo e potrebbe causare una fuga di gas e fiamme.

La casa produttrice, ha spiegato che il difetto è stato scoperto da un dipendente che ha riscontrato una perdita in un veicolo anche se non sono stati segnalati incendi. La società stima che solo il 30 per cento dei veicoli possono essere interessati dalle perdite, ma il richiamo globale è necessario per trovarli. I proprietari saranno avvisati via e-mail a partire dal 19 dicembre Nel frattempo, Fiat Chrysler consiglia ai proprietari di prestare la massima attenzione alle eventuali perdite di carburante. L'altro richiamo copre più di 54.000 Dodge Dart destinate nel 2016 al mercato nordamericano a causa di picchi elettrici di tensione causati da una pompa del liquido del parabrezza che può causare cortocircuiti.

Questo richiamo è anche previsto per il 19 dicembre. Per Fiat Chrysler dunque prosegue una lunga stagione negativa che ne ha penalizzato l'immagine di costruttore votato alla qualità globale. Infatti, diversi problemi tecnici hanno costretto la casa italo-statunitense a richiamare migliaia di veicoli. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. L'intervento, consiste nella sostituzione dei tubi degli iniettori.

giovedì 17 novembre 2016

Auto: ad ottobre lieve calo delle vendite, -0,3% in Europa

PARIGI/MILANO (Reuters) - Le immatricolazione auto in Europa sono scese dello 0,3% in ottobre, con il gruppo Fca che si è mosso in controtendenza, a fronte di un calo che ha interessato tutte tre le maggiori case della regione, ovvero Volkswagen, Psa e Renault.

Secondo i dati diffusi da Acea, l'associazione dei produttori europei, in ottobre le immatricolazioni sono risultate pari a 1,141 milioni nell'area comprendente i Paesi Ue più Islanda, Norvegia e Svizzera.

Per Fca il dato è in crescita del 6,6% su anno, a 75.108 unità; la quota di mercato si attesta al 6,6%.

Per il gruppo Psa nel suo complesso si è invece registrato in ottobre un calo del 7,4%, -2,1% per Renault, -1,8% per Volkswagen.

I numeri odierni vanno a peggiorare la performance del mercato europeo nel 2016, con una crescita sul periodo gennaio-ottobre che si attesta al 6,9% anno su anno.

FCA
Una nota del gruppo Fca informa che nel dettaglio, in ottobre, si è registrato un incremento del 24,4% delle immatricolazioni del marchio Lancia, del 21% di Alfa Romeo, dell'8,3% di Jeep e del 3,2% di Fiat.

Nei primi 10 mesi del 2016, prosegue la nota, le immatricolazioni del gruppo Fca sono aumentate del 14,5%, a 843.300 unità, più della media di mercato.

martedì 15 novembre 2016

Pneumatici invernali? Ti spieghiamo cosa sono

Montare pneumatici invernali è prima di tutto un obbligo di legge: oltre che per una questione di sicurezza personale quindi, bisogna rispettarlo per evitare sanzioni e conseguenze anche più gravi. Vediamo quali pene sono previste per i trasgressori e perché è importante provvedere per tempo.

A cosa servono i pneumatici invernali

A livello di fattezza, le gomme invernali si differenziano da quelle estive in particolare per la mescola e per il battistrada.

La prima nei pneumatici adatti alla neve e all’asfalto ghiacciato viene prodotta utilizzando un particolare composto di silice che impedisce alla gomma di indurire anche a temperature inferiori ai 7 gradi. Per questo sono gomme adatte a circolare anche se l'asfalto è ghiacciato.

Il battistrada, invece, deve essere più scavato in modo da garantire una trazione adeguata anche in condizioni climatiche proibitive. Insomma, i pneumatici invernali sono progettati per garantire la massima aderenza al manto stradale anche in caso di brina, neve o ghiaccio e dunque in condizioni proibitive per le comuni gomme estive.

Cambio gomme invernali: sanzioni per i trasgressori

Chi trasgredisce all’obbligo di montare pneumatici invernali rischia in primis una sanzione pecuniaria variabile in base al tipo di strada sulla quale si circola. Si va da:
  • 41 € in centro abitato;
  • 84 € fuori dal centro abitato;
  • 80 €, fino ad ad un massimo di 318 €, in autostrada.
Inoltre può essere previsto il fermo del veicolo fino a quando lo stesso non sarà dotato di gomme invernali o catene così come previsto dalla legge in merito (e in caso di inosservanza del fermo, si rischia una sanzione aggiuntiva di 84 euro e la decurtazione di 3 punti dalla patente di guida). Una cosa che non tutti sanno ma che non è in realtà così rara.

Attenzione infine anche al tipo di pneumatici che si montano. Se le gomme invernali non sono omologate infatti si rischia anche il ritiro della patente. Senza contare che si fa un incidente con pneumatici non omologati, l’assicurazione può opporsi alla liquidazione del danno e, in caso di feriti gravi, il conducente rischia anche conseguenze penali. Quando si trovano offerte particolarmente allettanti per pneumatici online quindi, bisogna sempre controllare che si tratti di gomme omologate.
Una volta fatto l'acquisto, che si tratti di gomme nuove o usate, è altrettanto importante scegliere il giusto gommista.

domenica 13 novembre 2016

Ecco Ateca, il primo SUV Seat

di BRUNO ALLEVI. GROTTAMMARE – La Seat entra nel segmento dei SUV con l'Ateca. Il nuovo prodotto della casa spagnola del Gruppo Volkswagen, è disponibile con 2 Motori Benzina (1000 TSI da 116 cv, 1400 TSI da 150 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel TDI (1600 da 116 cv, 2000 da 150 o 190 cv), negli allestimenti Reference, Style, Advance, Business, Xcellence. Esternamente il SUV spagnolo, costruito sul pianale della Leon, ha forme squadrate e muscolose, un corpo vettura sportivo e accattivante. Anteriormente il frontale riprende il family feeling Seat: mascherina trapezoidale con il logo Seat al centro, fari trapezoidali.

In più sull'Ateca troviamo una grande presa d'aria al centro del paraurti dove trova spazio la targa, le eleganti protezioni sottoscocca, i muscolosi alloggiamenti dei fendinebbia ai lati del paraurti. Posteriormente la coda è slanciata, il grande portellone la fa da padrone. Belli i gruppi ottici led che nelle forme ricordano quelli anteriori. Eleganti sono le protezioni sottoscocca. Entrando nell'abitacolo si nota come la posizione di guida della Seat Ateca è decisamente rialzata, dominante, da vera suv. Lo spazio è notevole anche dietro, dove il tunnel centrale, non disturba: sul divano si può stare anche in tre. Bene i portaoggetti (ampie le tasche nelle porte e dietro i sedili anteriori) e grande il bagagliaio: 510 litri (e ben 1604 a divano giù) sono parecchi per un'auto così compatta. Il vano, molto sviluppato in altezza, è abbastanza ben rivestito e si può avere, come optional, il portellone ad apertura e chiusura motorizzate (anche facendo scorrere un piede sotto il paraurti posteriore: utilissimo se si hanno le mani impegnate).

L'accesso è comodo, per via della soglia non lontana da terra. Anche la plancia riprende lo stile squadrato degli esterni; è simile a quella della berlina Leon, con lo stesso cruscotto sportivo (i due grandi strumenti a lancetta hanno l’indicatore rivolto verso il basso in posizione di riposo), la consolle centrale leggermente orientata verso il guidatore e finiture di buona qualità. Tra le bocchette dell'aria centrali c'è il display di 8” dell'impianto multimediale (di serie), che include il navigatore; il comando a sfioramento ha una notevole sensibilità e le informazioni fornite (utilmente ripetute nel cruscotto) sono precise. Lo schermo ha anche un sensore di prossimità: basta avvicinare la mano perché vengano visualizzate le opzioni per comandarlo, altrimenti nascoste. I comandi del “clima” bizona sottostanti sono ben fatti; più sotto, c'è poi un piccolo vano con due prese Usb, una Aux e una a 12 V, oltre a un piano per la ricarica a induzione (senza fili) degli smartphone predisposti (optional nel pacchetto Connectivity).

Ed ora il momento del test drive: la Seat Ateca guidata è stata la 1600 TDI 2WD Style da 31220 €. La Seat entra nel segmento dei SUV medi, con questo prodotto, l'Ateca, interamente progettato e costruito negli stabilimenti Seat vicino a Barcellona. Su strada la Ateca si comporta egregiamente: posizione di guida rialzata da verso SUV, sterzo pronto, cambio rapido, comfort e silenziosità a bordo. Si parcheggia facilmente grazie alla sua maneggevolezza e alla telecamera posteriore a colori che facilità le manovre. Il motore che la eqiuipaggia è il 1600 TDI da 116 cv. Questo motore è abbinato alla sola trazione anteriore (il 2000 TDI si può avere anche con la trazione integrale), è silenzioso, per nulla sottopotenziato alla mole del veicolo, ha bassi consumi e costi di gestione contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 20850 € della 1000 TSI Reference per arrivare a 32000 € della 1400 TSI Xcellence DSG (Benzina), si va da 23350 € della 1600 TDI Reference per arrivare a 35500 € della 2000 TDI 190 cv Xcellence 4Drive DSG (Diesel).

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domenica 6 novembre 2016

Dieselgate, scoperto nuovo 'cheat' software su Audi

Audi ha ingannato gli automobilisti apparentemente rispetto alle emissioni di ossidi di azoto più di quanto precedentemente conosciuto. L'Environmental Protection Agency statunitense ha accusato il noto produttore tedesco di aver installato sulle Audi, un nuovo cheat software, un'applicazione che nei periodi di revisione abbatte del 40% le emissioni di ossido di azoto, per rientrare nei parametri del "Clean Air Act".

Interessate anche le auto in Europa. Il CARB, l'agenzia per la protezione ambientale della California, ha scoperto in estate un'altra funzione di un software illegale in un motore dell' Audi V6. La notizia è stata pubblicata oggi dal giornale "Bild am Sonntag". La casa automobilistica di Ingolstadt, ha utilizzato questa applicazione anche per la manipolazione delle automobili diesel ed i motori a benzina in Europa. Normalmente le auto funzionano a pieno regime e il software rimane dormiente. Quando avvengono i controlli, a distanza di 6 anni dall'acquisto e poi ogni due anni, la centralina riduce le prestazioni e di conseguenza le emissioni per rispettare i regolamenti. I dettagli di come realmente funzioni, però, non sono stati divulgati.

Audi aveva negato il problema, ma poi si è scoperto che l'AUDI A3 diesel della casa automobilistica non rispettava i valori limite per gli ossidi di azoto. Ora Audi negli Stati Uniti potrebbe avviare un richiamo che normalizzi il software, con tutte le conseguenze del caso, su tutte probabilmente un calo prestazionale o addirittura la restituzione dell'importo pagato per il loro acquisto. Parallelamente il Dipartimento di Giustizia potrebbe sanzionare il colosso tedesco con una multa di massimo 37.000 dollari a veicolo. Sembra che abbiano progettato un sistema con l'intenzione di ingannare consumatori e governo. Se fosse dimostrato, sarebbe rimarchevole e vergognoso commenta Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”. Meriterebbe molto di più che un richiamo e una multa. Sarebbe da azione penale.

mercoledì 26 ottobre 2016

Airbag difettoso: Toyota richiama 5,8 milioni auto nel mondo

L'elenco dei veicoli richiamati dai costruttori, a causa dei malfunzionamenti causati dall'airbag prodotto dalla Takata Corp, si allunga. E' la volta della casa automobilistica Toyota che ha annunciato un nuovo richiamo nel mondo. Il gruppo ha annunciato mercoledì di aver richiamato 5,8 milioni di auto a causa di questi airbag difettosi.

Le auto coinvolte, secondo quanto riferisce la Bbc online, sono la Corolla e la Yaris, modelli subcompact, venduti soprattutto in Giappone, Cina ed Europa e prodotti tra maggio 2000 e novembre 2001 e tra aprile 2006 e dicembre 2014. Nel dettaglio, la casa nipponica e primo produttore al mondo sta richiamando 1,47 milioni di auto in Europa, 1,16 milioni in Giappone, 820'000 in Cina e 2,35 milioni di auto da altri Paesi del mondo esclusi gli Stati Uniti. Salgono a 23,1 milioni i richiami di auto Toyota che montano gli airbag della Takata, mentre sono 12 le case automobilistiche che hanno dovuto richiamare le proprie auto con gli stessi airbag. Complessivamente si stima che oltre 100 milioni di auto dovranno essere richiamate a causa del problema agli airbag forniti da Takata.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari Toyota Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

domenica 23 ottobre 2016

Mitisubishi Space Star, arriva il restyling per la citycar giapponese

di BRUNO ALLEVI. TERAMO – La Mitsubishi presenta la versione restyling della sua piccola citycar, la Space Star. La nuova vettura della casa del trifoglio rosso, è disponibile con 2 Motori a Benzina (1000 da 71 cv, 1200 da 80 cv), 1 Motore GPL (1000 da 71 cv), negli allestimenti Invite, Intense. Esternamente la Mitsubishi Space Star si rifà il trucco. Il restyling, non si limita ai dettagli.

La vettura è cresciuta di 9 cm, passando a 3,8 metri: l'incremento di lunghezza riguarda in particolare la zona posteriore, dove il paraurti è più sporgente di 7 cm, mentre i fanali a led, con le luci di posizione accese, prendono una forma di “C allungata” che accentua l’impressione di una vettura più larga e meglio "piantata" a terra. Anche davanti gli interventi sono evidenti: due nervature sul cofano, paraurti con griglia inferiore e superiore (impreziosite da profili cromati) più ampie, nuovi fari di dimensioni maggiori (di serie, allo xeno e con luci di posizione a led per la Intense). Completano il quadro le maniglie delle porte e gli specchietti verniciati in tinta con la carrozzeria.

Internamente il comodo abitacolo, spazioso e ben rifinito, non ha subito cambiamenti evidenti. Lineare la consolle centrale, racchiusa in uno scudo dove troviamo la radio e il clima. Elegante il quadro strumenti con i quadranti incorniciati da una bordatura color argento. Ed ora il momento del test drive: la Mitsubishi Space Star guidata è stata la 1000 Invite da 13614 €. Mitsubishi rinnova la sua citycar, ammodernandola e rendendola più “adulta”. La Space Star, è, come tutte le citycar, un'auto prettamente da città. Quindi è molto maneggevole, lo sterzo è rapido, il cambio pronto negli innesti. Lo spazio a bordo è buono, come è capiente il bagagliaio. Il motore che equipaggia la vettura guidata è il 1000 a Benzina da 71 cv.

Questo motore, disponibile anche con alimentazione a GPL, è l'ideale per chi fa un'uso della Space Star prettamente cittadino, garantendo piacere di guida e bassi costi di gestione. Infine il listino prezzi: si va da 12490 € della 1000 Invite per arrivare a 17900 € della 1200 Intense con Cambio Automatico (Benzina), si va da 14140 € della 1000 Invite per arrivare a 17100 € della 1000 Intense (GPL).

domenica 16 ottobre 2016

Nuova generazione per la Toyota Prius

di BRUNO ALLEVI. TERAMO – La Toyota rivoluzione la prima auto ibrida al mondo, la Prius. La vettura giapponese, che, nel 1997, ha creato il segmento delle auto green, è disponibile con 1 Motore Ibrido (Benzina+Elettrico) 1800 da 122 cv, negli allestimenti Active, Style. Esternamente la nuova Prius ha di uguale, rispetto alla precedente generazione, solo il nome. La ibrida giapponese è più lunga di sei centimetri e più bassa di due rispetto al vecchio modello, propone soluzioni per nulla banali.

La forma del tetto ad arco, ripresa dalla precedente versione perché è quella che garantisce la maggiore efficienza aerodinamica, si abbina ora a fari e fanali a led dalle forme assai elaborate e “fluide”, che danno una forte impronta al frontale e alla parte posteriore. Quanto alla fiancata, il profilo dei finestrini sale con decisione, raccordandosi col lunotto tramite una fascia nera, ed è sottolineato da una profonda scalfatura che inizia dalla porta posteriore e va a sagomare il portellone.

Di forte impatto anche la plancia, con la maggior parte degli elementi concentrati nella zona centrale: dall'alto, il cruscotto interamente digitale e ben leggibile, la consolle con il display a sfioramento di sette pollici dell'impianto multimediale, i comandi del “clima” e la corta levetta per scegliere tra marcia avanti e indietro, affiancata dal tasto P (per tenere ferma l'auto se non la si spegne) e da quelli per scegliere le modalità di guida: Eco, Normal, Power (la più “dinamica”) ed EV, ovvero marcia con il solo motore elettrico, che si disattiva oltre i 55 km/h e consente di percorrere al massimo un paio di km di fila. Il tunnel, invece, ospita una vaschetta dove poggiare lo smartphone per ricaricarlo “senza fili”.

In generale, l'abitacolo si presenta bene, con assemblaggi curati e materiali di buona qualità nelle zone più in vista (incluso il tessuto che riveste i sedili). Il sedile del guidatore ha anche la possibilità di variare l'altezza e il supporto lombare, e avvolge bene il corpo. Nel complesso si sta comodi, anche se le regolazioni del volante non sono ampie. Il bagagliaio è di facile accesso (soglia a soli 69 cm da terra ed esteso portellone), ben rifinito e ampio: guadagna 59 litri rispetto a prima, raggiungendo la notevole capacità di 502 litri. Ed ora il test drive: la Toyota Prius guidata è stata la 1800 Style da 34281 €.

La Nuova Prius porta avanti la tradizione di casa Toyota, come costruttore oramai specializzato nell'ibrido, nato appunto nel 1997 con la Prius. Su strada la berlina giapponese cattura lo sguardo con le sue linee antinconvenzionali. È molto piacevole guidarla, sia in modalità elettrica (un leggero sibilo fa sentire la sua presenza), sia in modalità termica (molto silenzioso il 1800 a Benzina). Intuitivo è il piccolo cambio automatico in fondo consolle, preciso è lo sterzo e il sistema ibrido funziona alla perfezione (non si riesce a capire  per quanto è veloce il passaggio, quando si è alla modalità elettrica e quando alla termica). I consumi, vista la presenza del motore elettrico, sono davvero ridotti all'osso. Infine il listino prezzi: si va da 29250 € della 1800 Active per arrivare a 30950 € della 1800 Style (Ibrido).

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venerdì 14 ottobre 2016

Mercato auto Ue +7,3%, il doppio per Fca

(ANSA) - TORINO, 14 OTT - Cresce anche a settembre il mercato europeo dell'auto: le immatricolazioni nei Paesi Ue ed Efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) - secondo i dati dell'Acea, l'associazione dei costruttori europei - sono state 1.496.206, il 7,3% in più dello stesso mese del 2015. Nei primi nove mesi dell'anno sono state vendute 11.607.266 vetture, con una crescita del 7,7% rispetto all'analogo periodo del 2015.

Il gruppo Fca cresce quasi il doppio del mercato europeo: a settembre le immatricolazioni sono state 90.848, il 14,2% in più dello stesso mese 2015 a fronte di un incremento del 7,3% del mercato. La quota sale dal 5,7 al 6,1%. Nei primi nove mesi dell'anno le consegne Fca sono 767.909, pari a una crescita del 15,3% e la quota passa dal 6,2 al 6,6%.

Bene tutti i brand del gruppo, in particolare Alfa Romeo che a settembre registra un balzo del 39%.

domenica 9 ottobre 2016

Ecco la nuova Suzuki S-Cross, supereroe dei suv

di BRUNO ALLEVI. ASCOLI PICENO – La Suzuki rinnova il suo SUV top di Gamma: la S-Cross. La vettura giapponese è disponibile con 2 Motori Benzina (1000 Turbo da 112 cv, 1400 Turbo da 140 cv) o con 1 Motore Turbodiesel (1600 da 120 cv), negli allestimenti Easy, Cool, Top, Star View. Esternamente, a tre anni dal lancio, la S-Cross si rinnova nel look:  per darle un’immagine più grintosa, i designer ne hanno ridefinito il frontale, ora dominato da una grossa mascherina cromata (ben fatta e sportiva), con fari più affusolati e un inedito cofano solcato da due grandi nervature. L’insieme, quindi, ora è più massiccio e imponente.

Posteriormente i gruppi ottici sono stati ridisegnati ed ora ci sono fanali a led. Anche gli interni hanno ricevuto qualche ritocco: il rivestimento in plastica morbida della plancia migliora la qualità delle finiture. Invariato il baule, ampio e sfruttabile. La consolle centrale è moderna, con il grande schermo del sistema di intrattenimento – navigazione e gli eleganti comandi del clima. Il quadro strumenti è ben visibile, elegante nelle forme e negli accostamenti cromatici, completo di tutto.

Ed ora il momento test drive: la Suzuki S-Cross guidata è stata la 1000 Boosterjet 2WD Cool da 22464 €. La casa giapponese rinnova il suo SUV di alto gamma, con un facelift che lo rende più moderno e al passo con i tempi per design e dotazioni tecnologiche offerte. L'S-Cross su strada è maneggevole, comodo e confortevole, lo spazio abbonda sia nell'abitacolo che  nel bagagliaio. L'altezza da terra da SUV, nonostante la versione provata sia a trazione anteriore, le permette di affrontare facilmente sterrati e fuoristrada.

Il motore che la equipaggia è il nuovo 1000 Turbo Benzina Boosterjet da 112 cv. Questo motore, è piccolo nella cilindrata, ma grande in generosità. E' parco nei consumi, molto silenzioso, brillante e potente, e nonostante la piccola cilindrata non pare di avere sotto il cofano “solo” un 1000 (ha prestazioni e brillantezza nettamente superiori di un 1000 tradizionale). Infine il listino prezzi: si va da 18990 € della 1000 Boosterjet 2WD Easy per arrivare a 26090 € della 1400 Boosterjet 4WD Top (Benzina), si va da 24190 € della 1600 DDIS 2WD Cool per arrivare a 31690 € della 1600 DDIS 4WD Star View con Cambio Automatico (Diesel).

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domenica 2 ottobre 2016

Abarth 124 Spider, lo scorpione che emoziona

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L'Abarth presenta la sua rivisitazione della 124 Spider. La versione dello scorpione della spider torinese è disponibile con 1 Solo Motore a Benzina (1400 da 170 cv), in allestimento unico. Esternamente la Abarth 124 Spider si riconosce rispetto alla vettura di casa Fiat per i dettagli sportivi, l'assetto ribassato, i loghi Abarth, e sopratutto per il cofano e il bagagliaio nero opaco (come nell'Abarth 124 Spider degli anni '70). Il frontale è identico a quello della 124 Spider “normale”: fari a goccia, mascherina trapezoidale, cofano allungato (di colore nero opaco di serie, a richiesta è disponibile, senza sovrapprezzo, il cofano in tinta carrozzeria).

Posteriormente rispetto alla scoperta Fiat abbiamo la presenza del cofano bagagli in nero opaco e, integrati nel paraurti un terminale di scarico 2+2 a scarichi tondi, come avveniva in passato. Internamente L’abitacolo dell'Abarth 124 Spider, è personalizzato dalle abili mani degli allestitori Abarth. Nella 124 Spider gli avvolgenti sedili sono realizzati in pelle e Alcantara. Un materiale, quest’ultimo, che riporta al mondo delle corse e che è utilizzato anche in alcune parti della plancia, oltre che per il bracciolo centrale. Qui, si può intravvedere la sagoma di uno scorpione: una piacevole finezza. La consolle è sportiva ed elegante con i comandi giusti al posto giusto. Il quadro strumenti è a tre quadranti integrati in tre tunnel: la grafica è chiara e sportiva con richiami al logo Abarth. Ed ora è il momento del test drive: l'Abarth 124 Spider provata è stata la 1400 Multiair Automatica da 46981 €. 

E' tornata la leggenda!!! Questo si può dire ammirando le linee sinuose e sportive dell'ultima nata dello Scorpione: l'Abarth 124 Spider. Su strada la vettura torinese fa emozionare chi la guida, a iniziare dalla partenza. Infatti appena si mette in moto, il sound pieno e grintoso del motore accoppiato alla scarico Record Monza inebria ed emoziona, facendo tornare immediatamente alla mente i fasti di un passato leggendario. Dopo di che tutto è adrenalina pura: lo sterzo è rapido e diretto, il cambio automatico preciso e continuo, il divertimento alla guida è assicurato. Merito tutto questo delle sapienti idee degli specialisti Abarth e delle prestazioni assicurate dal 1400 Multiair Benzina da 170 cv. Questo motore TurboBenzina ha caratteristiche corsaiole: spinge parecchio, le prestazioni sono al top, l'erogazione della potenza è fluida e continua senza strappi o picchi improvvisi, il rombo è d'altri tempi, i consumi sono contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 40000 € della 1400 Multiair a 42000 € della 1400 Multiair Automatica (Benzina).

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domenica 25 settembre 2016

Infiniti, provata la nuova Q50

di BRUNO ALLEVI. ASCOLI PICENO – L'Infiniti, brand di lusso di casa Nissan, presenta sul mercato italiano, la sua berlina di fascia medio-alta, la Q50. Il veicolo giapponese è disponibile con 2 Motori Benzina (2000 da 211 cv, 3000 da 405 cv), 1 Motore Ibrido Benzina+Elettrico (3500 da 364 cv), 1 Motore Turbodiesel (2200 da 170 cv), negli allestimenti Base, Premium, Sport, Premium Tech, Sport Tech. Esternamente la Q50 è una berlina dalle forme sportive: linee tese e muscolose, un corpo vettura elegante.

Il frontale si caratterizza per il cofano spiovente, la grande mascherina con il logo Infiniti al centro, i fari che seguono l'andatura della linea del cofano. Posteriormente, invece, la coda è da berlina classica, slanciata per renderla meno pesante. Sportivamente eleganti sono i due terminali di scarico ovali integrati ai lati del paraurti. L’abitacolo della  Infiniti Q50 è ampio, lussuoso ed elegante. La plancia, dalle forme tradizionali, ospita due schermi: quello superiore è di 8 pollici e visualizza le mappe del navigatore e le icone di sei applicazioni: posta in arrivo, calendario, orologio, bussola, performance di guida (forza di gravità sviluppata in curva e consumi di carburante) e info manutenzione (dalla pressione degli pneumatici all’intero “storico” degli interventi di assistenza effettuati).

Lo schermo inferiore, di 7 pollici, visualizza i comandi del climatizzatore e dell’impianto audio, entrambi configurabili su misura: il sistema consente di memorizzare le impostazioni preferite. Comoda la posizione di guida (sedile, sterzo e specchietti esterni sono ampiamente regolabili). Ed ora il momento del test drive: la Infiniti Q50 guidata è stata la 2200 Turbodiesel Premium Tech Automatica da 54471 €. Nissan, tramite Infiniti, lancia l'assalto alle berline tedesche (su tutte BMW Serie 5, Mercedes Classe E e Audi A6). Questo è quello che si può dire analizzando nel dettaglio la Q50. La vettura della casa del sol levante, è un salotto su ruote: comoda e confortevole, si viaggia rilassati nel lusso. Lo spazio abbonda nell'elegante abitacolo, il bagagliaio è generoso. Maneggevole e facile da guidare (eccezionale è lo sterzo elettrico), ottimo è il cambio automatico, molto fluido in marcia.

Il motore che pulsa sotto il cofano è il 2200 Turbodiesel Mercedes da 170 cv (il “vecchio” motore della Classe E, per intenderci). Questo motore è potente, elastico, brillante e silenzioso. Unito al cambio automatico è l'ideale per fare viaggi chilometrici in totale relax e silenzio. Infine il listino prezzi: si va da 45100 € della 2000 Premium per arrivare a 62950 € della 3000 Sport Tech Automatica (Benzina), si va da 56950 € della 3500 Sport per arrivare a 65500 € della 3500 Sport Tech AWD Automatica (Ibrida), si va da 38450 € della 2200 D Base per arrivare a 54950 € della 2200 D Sport Tech Automatica (Diesel).

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domenica 18 settembre 2016

Arriva la Mini Cabrio, divertimento all'aria aperta

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Mini presenta la nuova generazione della sua versione per  l'estate, la Cabrio. La vettura anglo-tedesca è disponibile con 3 Motori a Benzina (1200 da 102 cv, 1500 da 136 cv, 2000 da 192 o 231 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (1500 da 116 cv, 2000 da 170 cv), negli allestimenti One, One Boost, One Hype, Cooper, Cooper Boost, Cooper Hype, Cooper S, Cooper S Boost, Cooper S Hype, John Cooper Works, John Cooper Works Hype. Esternamente derivata dalla più recente edizione della Mini a tre porte, la nuova Mini Cabrio mantiene l’inconfondibile personalità e i quattro posti delle altre versioni, ma aggiunge il fascino della capote in tela ad apertura elettrica: bastano 18 secondi per ripiegarla completamente dietro il divano (anche con l’auto in movimento, fino a 30 km/h). Ma la capote può essere fatta scorrere anche solo parzialmente, come se fosse un semplice tettuccio apribile.

Rispetto alla versione chiusa la Mini Cabrio ha una scocca rinforzata, con due traverse a “X” nel pianale; in caso di ribaltamento, poi, dietro il divano fuoriescono automaticamente due roll-bar. Internamente, il parabrezza, meno inclinato di quello di altre cabriolet, favorisce l’accesso ai posti anteriori. Tetto a parte, l’abitacolo della Mini Cabrio resta quello delle altre versioni: rifinito con cura, ha una plancia elaborata che esteticamente è appagante. La posizione di guida, ben regolabile, è comoda, e il cruscotto dietro il volante è di facile lettura. Per chi siede davanti lo spazio è più che sufficiente; dietro, la situazione è migliorata rispetto alla precedente Mini Cabrio.

Rispetto alla precedente Mini Cabrio, ci sono 35 litri in più nel bagagliaio e l’accesso al vano è più ampio: per aumentare l’altezza della bocca di accesso (da 30 a 60 cm), oltre ad aprire la ribaltina (che sostiene 80 kg), si può sollevare di alcuni centimetri la parte inferiore della capote (solo se aperta), agendo su due pratiche leve. La capacità si può ampliare reclinando lo schienale del divano (diviso in due parti), usufruendo così di un piano di carico lungo 142 cm. Ed ora è il momento del test drive: la Mini Cabrio provata è stata la Cooper Hype Turbodiesel con Cambio Automatico Steptronic da 40170 €. La Mini rinnova la sua gamma e ora tocca alla Cabrio.

La versione scoperta della pepata vettura creata da Sir Alec Issigonis nel 1959, su strada è la vettura giusta per l'estate: con la capote abbassata si gode in pieno il sole e il vento nei capelli. Molto maneggevole, intuitiva nella guida, fa divertire chi si mette al volante. Merito dell'accoppiata fra cambio automatico Steptronic e Motore Turbodiesel 1500 da 116 cv. Questo motore, di origine BMW, è ottimo per brillantezza e potenza, ha tre clinidri e non è per nulla rumoroso. Tutte queste doti fanno sorridere il portafoglio, visto che i costi di gestione e manutenzione sono davvero ridotti. Infine il listino prezzi: si va da 22900 € della One per arrivare a  39850 € della John Cooper Works Hype con Cambio Steptronic (Benzina); si va da 26950 € della Cooper D per arrivare a 36250 € della Cooper SD Hype con Cambio Automatico Steptronic (Diesel).

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venerdì 16 settembre 2016

Airbag difettosi, Fiat richiama quasi due milioni di auto

STATI UNITI - Fiat Chrysler sta per richiamare in tutto il mondo 1,9 milioni di veicoli nelle officine per un difetto agli airbag. "E 'possibile che l'air bag non viene attivato in caso di incidenti": lo ha comunicato l'azienda automobilistica oggi giovedì 16 settembre. Oggetto del richiamo sono i modelli costruiti tra il 2010 al 2014.

I modelli su cui è stato montato l'airbag difettoso sono in vendita anche in Italia e in Europa e quindi il sistema di sicurezza sotto accusa equipaggia anche le auto nel nostro Paese. Questo mal funzionamento finora ha provocato tre incidenti mortali e cinque feriti.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato.

È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FIAT, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

domenica 11 settembre 2016

In Italia il suv XL di casa Ford: l'Edge

GROTTAMMARE – La Ford importa sul mercato Europeo un veicolo, che da tempo riscuote tanto successo oltreoceano. Questo veicolo è l'Edge, il SUV di taglia XL della casa dell'ovale blu. Il veicolo american-europeo è disponibile con 1 Motore Turbodiesel 2000 da 180 o 210 cv, negli allestimenti Plus, Titanium, Sport. Esternamente la vettura di casa Ford ha linee muscolose e fluide allo stesso tempo, forme solide e imponenti.

L'anteriore presenta una grande mascherina su tre livelli, ben incorniciata dai grandi fari trapezoidali. Posteriormente le forme muscolose del corpo vettura si alleggeriscono grazie alla coda dalle linee bombate. Molto belli sono i gruppi ottici a gemma che si raccordano con una striscia led che corre lungo il posteriore, a fondere i due fari, quasi ne fosse uno solo. Nell’abitacolo della Ford Edge colpisce lo spazio a disposizione degli occupanti, sia davanti sia dietro: sul divano non viaggia scomodo neppure il passeggero centrale. Le poltrone, ampie e comode, sono ben regolabili (i comandi per il guidatore e il passeggero sono elettrici); lo spazio è abbondante anche in altezza. La plancia, realizzata in plastica morbida al tatto, ha linee eleganti. Il navigatore satellitare ha uno schermo a sfioramento ad alta risoluzione di 8” (di serie), che visualizza pure i comandi del sistema multimediale Sync 2; il cruscotto, ben protetto dai riflessi, ha il tachimetro analogico al centro e tutte le altre funzioni nei due schermi ai lati (la grafica è ben leggibile e gradevole). Numerosi i vani portaoggetti (uno, chiuso da uno sportello, è nella parte alta della plancia), con il fondo in gomma antiscivolo. 

Le finiture nel complesso sono di buon livello, così come i materiali. Il baule è ampio (la casa dichiara 602 litri di capacità minima e 1847 litri di massima) e molto profondo (105 cm con cinque posti in uso, e fino a 208 col divano abbassato). Ed ora il momento del test drive: la Ford Edge provata è stata la 2000 TDCI 210 cv Sport AWD Cambio Automatico da 60250 €. La nuova proposta di casa Ford è un SUV di taglia XL che va a colmare un vuoto che la casa dell'ovale blu aveva in questo settore. Su strada l'Edge è molto confortevole, è comodo, si guida facilmente nonostante le dimensioni importanti. Assai silenzioso, si viaggia ovattati, nel comfort e nello spazio, che abbonda nell'abitacolo e nel bagagliaio.

L'Edge è sicuramente un veicolo multifunzionale e da il massimo sia su strade asfaltate (è una mangiasfalto, stradista come poche) che su percorsi fuoristradistici, grazie all'altezza da terra e alla raffinata trazione integrale elettronica che equipaggia il modello provato. Il motore che pulsa sotto il cofano dell'Edge guidato è il 2000 Turbodiesel Biturbo da 210 cv, top di gamma nell'unica motorizzazione presente, il 2000 Turbodiesel, appunto. Questo motore, campione di potenza e di scatto, è brillante e silenzioso, consuma poco e grazie all'accoppiata con il cambio automatico, rilassa alla guida con brio. Infine il listino prezzi: si va da 46250 € della 2000 TDCI 180 cv Plus per arrivare a 53750 € della 2000 TDCI 210 cv Sport (Diesel).

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lunedì 5 settembre 2016

Volkswagen, secondo giornale tedesco Ue rileva violazione norme consumatori in 20 paesi

FRANCOFORTE (Reuters) - La Commissione europea ha rilevato che Volkswagen ha infranto la normativa a tutela dei consumatori in 20 paesi dell'Unione europea, manomettendo i test sulle emissioni.

Lo riferisce il quotidiano tedesco Die Welt, citando fonti della Commissione. Tra le norme violate, la direttiva sulla vendita ai consumatori e la garanzia del prodotto e la direttiva sulle pratiche commerciali scorrette.

La commissaria all'Industria Elzbieta Bienkowska ha ripetutamente invitato la casa automobilistica a risarcire volontariamente i consumatori, aggiungendo però che spetta alle corti nazionali determinare se questi ultimi abbiano diritto al risarcimento.

Per assicurarsi che i consumatori ricevano un trattamento corretto, ha riferito una portavoce della Commissione, la commissaria per la tutela dei consumatori Vera Jourova ha scritto alle associazioni che ne tutelano i diritti nei diversi paesi dell'Unione, allo scopo di raccogliere informazioni.

"Incontrerà i principali rappresentanti a Bruxelles questa settimana", ha informato la portavoce, rispondendo via mail a una richiesta di precisazioni. Volkswagen non ha voluto commentare.

domenica 28 agosto 2016

Alfa Romeo Mito, arriva il restyling

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L'Alfa Romeo prosegue il suo rinnovamento gamma, mettendo mano alla Mito. L'entry level car della casa di Arese è disponibile con 2 Motori Benzina (1400 da 78, 140, 170 cv, 900 da 105 cv) 1 Motore GPL 1400 da 120 cv, 1 Motore Turbodiesel Multijet 1300 da 95 cv, negli allestimenti Mito, Super, Veloce. Esternamente le modifiche sono piccole e quasi impercettibili.

É stato ridisegnato il frontale con una calandra più massiccia e sportiveggiante. Nuovo è anche il disegno della griglia, che si accomuna a quelle di Giulia e Giulietta. Cambia anche la grafica del badge Mito, che si uniforma alle nuove grafiche Alfa Romeo.  Internamente la principale novità che troviamo è la presenza del sistema Uconnect con schermo Touch a 5 pollici. Per il resto, non è cambiato praticamente nulla, restando immutata la buona qualità costruttiva complessiva. Ed ora il momento del test drive: l'Alfa Romeo Mito guidata è stata la 1300 Multijet 95 cv Mito da 21575 €.

L'Alfa fa assomigliare la Mito alle altre auto della casa milanese, su tutte Giulia e Giulietta, completando così il family feeling. Su strada la Mitro denota il carattere sportiovo di casa Alfa. E' compatta nelle forme, grintosa, maneggevole e unisce le doti di utilitaria a quelle di sportiva di razza.

Grande ritorno è quello del 1300 Multijet da 95 cv. Infatti era scomparso dai listini Mito, e non solo, per qualche mese per essere aggiornato alle nuove norme Euro 6. Ora è tornato, in linea con le nuove norme antinquinamento. Questo motore è elastico, brillante, potente, non consumando praticamente nulla (la casa dichiara quasi 30 km/l). Infine il listino prezzi: si va da 15900 € della 1400 78 cv Mito per arrivare a 24550 € della 1400 170 cv Veloce TCT (Benzina), si va da 20450 € della 1400 120 cv Mito per arrivare a 21950 € della 1400 120 cv Super (GPL), si va da 19000 € della 1300 Multijet 95 cv Mito per arrivare 20500 € della 1300 Multijet Super (Diesel).
  
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venerdì 19 agosto 2016

Sospesa la produzione della Golf, mancano i pezzi di ricambio forniti da parte di ditte esterne

VW sospende la produzione di vetture Golf nello stabilimento base di Wolfsburg da sabato 20 a lunedì 29 agosto a causa dell'interruzione delle consegne da parte di fornitori esterni. La conferma arriva da un portavoce della casa automobilistica. Allo stabilimento di Emden è già stato annunciato l'orario ridotto per 7'500 dipendenti e la misura viene ora valutata anche per quelli di Braunschweig, Zwickau, Kassel e addirittura Wolfsburg.

La carenza di componenti, evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, ha portato a “paralisi” nella produzione della vettura, anche dopo che la marca tedesca la settimana scorsa era riuscita ad ottenere un’ingiunzione da parte di un tribunale per obbligare un fornitore a riprendere le consegne, atto rimasto lettera morta. I clienti italiani, dunque, a causa di questo stop probabilmente dovranno vedersi slittare le consegne

domenica 14 agosto 2016

Mercedes, ritorna in grande stile la Classe S Cabrio

di BRUNO ALLEVI. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes ripropone a distanza di anni, la Classe S Cabrio. La versione scoperta dell'ammiraglia tedesca è disponibile con 3 Motori a Benzina (S 500 da 455 cv, S 63 da 585 cv, S 65 da 593 cv), negli allestimenti Premium, Maximum, AMG. Esternamente la S Cabrio deriva direttamente dalla S Coupè, di cui riprende praticamente tutti i dettagli di design per l'esterno. Identico è il bellissimo frontale: il cofano affusolato, la grande mascherina trapezoidale, i grandi fari incassati ai margini della mascherina.

Anche la coda è identica: forme tondeggianti, gruppi ottici dalla forma affusolata, terminali di scarico cromati integrati nel paraurti. L'unica differenza fra la Coupè e la Cabrio è la capote in tela per la versione scoperta, tetto che si aziona elettricamente fino a 60 km/h in circa 20 secondi. Internamente siamo dentro un loft di tendenza, di eleganza, di raffinatezza. La cura per la costruzione dell'abitacolo è maniacale, i materiali sono al top. Lo spazio è abbondante sia per i passeggeri anteriori che per i posteriori. Lussuosa e tecnologica è la consolle centrale, ampio e ben visibile è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la Mercedes Classe S Cabrio guidata è stata la 500 Maximum da 186184 €. La Mercedes ripropone, a distanza di anni (l'ultima generazione della versione scoperta della sua ammiraglia è degli anni '70), la versione Cabrio della Classe S, la sua ammiraglia. E come tutte le ammiraglie, il lusso e il comfort di bordo è al massimo. 

Su strada è una elegantissima e bellissima vettura, un salotto su ruote che, a capote abbassata, ha per tetto il cielo. Molto maneggevole, nonostante le dimensioni non proprio piccoline, la vettura di casa Mercedes, fa divertite chi si mette al volante e fa rilassare i passeggeri. Il motore che monta la S Cabrio guidata è l'eccezionale 5000 Benzina da 455 cv, denominato 500. Questo propulsore è un campione in accelerazione (brutale lo spunto quando si spinge sul pedale), potenza (i 455 cv scalpitano sotto il cofano), prestazioni (una supercar aperta all'estate, nonostante questo i consumi sono contenuti). Infine il listino prezzi: si va da 148300 € della 500 Premium per arrivare a 270370 € della 65 AMG (Benzina).

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domenica 7 agosto 2016

Fiat 124 Spider, passato e presente leggendario

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La Fiat ritorna nel settore delle spider dopo l'uscita di scena della Barchetta. La  vettura scelta per questo rientro nel segmento delle scoperte porta un nome che sa di storia, di leggenda. Il nome è 124 Spider, in onore di quella che è stata una leggendaria vettura della casa torinese, venduta ininterrottamente dagli Anni '60 agli Anni '80. La neonata di casa Fiat è disponibile con 1 Motore a Benzina (1400 da 140 cv) negli allestimenti Base, Lusso, Anniversary. Esternamente la 124 Spider è una sportiva moderna, dalle forme grintose e affusolate, seducenti e filanti.

La spider torinese è costruita in Giappone insieme alla Mazda MX-5, infatti Mazda e Fiat hanno siglato tempo fa un'accordo per la produzione di queste due vetture. Gli unici elementi in comune fra le due sono: la capote, le frecce, la cornice del parabrezza, l'antenna della radio. Il frontale della 124 Spider presenta un cofano allungato, i gruppi ottici semi-circolari che omaggiano quelli della precedente 124 Spider, la mascherina trapezoidale lunga e stretta che è in linea con il design sportivo della scoperta italiana. Un'altro richiamo al passato, come i gruppi ottici anteriori, è il Logo Fiat, non al centro della mascherina, ma nello spazio fra il cofano e la cornice della mascherina (come era sulla vecchia 124 Spider). Posteriormente la coda è dritta, è costituita da linee tese, in omaggio agli Anni '60. I gruppi ottici sono rettangolari e la parte centrale è in colore carrozzeria (stessa soluzione adottata dalla Fiat 500 Restyling).

Internamente la spider made in Fiat, ha un'abitacolo raccolto, sportivo, elegante. I due posti previsti (è una spider, come si diceva un tempo, 2 posti secchi), sono costruiti con cura, le sellerie sono di qualità e avvolgenti. La posizione di guida bassa, permette una fusione completa auto-guidatore. Analizzando la consolle, troviamo in sommità lo schermo del navigatore. Sotto le bocchette dell'aerazione, vi è l'alloggiamento del clima. In fondo consolle la radio cd. Nel tunnel centrale abbiamo il cambio, dalla leva molto corta e dalla impugnatura perfetta, la rotellina con cui controllare il sistema di navigazione, la leva del freno a mano, a destra (altro richiamo al passato della 124 Spider). Molto elegante è completo è il quadro strumenti con il computer di bordo a sinistra, il contagiri al centro, il contachilometri a destra.

E ora il momento del test drive: la Fiat 124 Spider provata è stata la 1400 Lusso da 34670 €. La Fiat torna nel settore delle scoperte basandosi su una Joint Venture di successo (quella con Mazda con cui ha sviluppato questo prodotto) e su un nome (124 Spider) che fa battere il cuore ai nostalgici della Fiat che fu. Su strada la 124 Spider è una spider con un DNA sportivo. Ha carattere, grinta, chi si pone al suo volante non può non divertirsi guidandola, grazie all'assetto sportivo, allo sterzo e al cambio sempre pronto, alle prestazioni sportive del motore che la equipaggia. Sotto il cofano scalpita il 1400 Turbo Benzina Multiair da ben 140 cv. Cavalli che sonnecchiano in marcia, ma che iniziano a scalpitare rabbiosi quando si pigia il pedale dell'acceleratore e le lancette del contagiri e del contachilometri iniziano la loro rapida scalata verso l'alto. Infine il listino prezzi: si va da 27500 € della 1400 Base per arrivare a 33000 € della 1400 Anniversary (Benzina).

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domenica 24 luglio 2016

C-Elysee, viaggio sugli Champs-Elysees

di BRUNO ALLEVI. GROTTAMMARE – La Citroen torna nel settore delle berline tradizionali con il portellone separato dall'abitacolo e la coda rettangolare. La proposta francese si chiama C-Elysee, è disponibile con 1 Motore 1200 a Benzina da 82 cv o con 1 Motore Turbodiesel 1600 HDI da 100 cv, nell'unico allestimento Exclusive. Esternamente la berlina transalpina è una vettura dalle linee pulite, dalle forme eleganti.

Il frontale ricorda nel disegno quello delle vetture di casa Citroen, su tutte la C4. Il posteriore con la classica coda rettangolare, è slanciato, i gruppi ottici si allungano fino a raccordarsi alle nervature laterali. Internamente l'abitacolo è curato, è completo e gli accostamenti cromatici e di materiali usato sono azzeccati. La consolle centrale si sviluppa su due livelli. Il primo livello racchiude le bocchette della climatizzazione e il sistema di intrattenimento. Il secondo livello invece racchiude il computer della climatizzazione. Nel tunnel centrale troviamo un comodo portabicchieri e le levette degli alzacristalli elettrici anteriori e posteriori.

Molto lineare e completo è il quadro strumenti. Ed ora è il momento del test drive: la Citroen C-Elysee guidata è stata la 1200 Benzina 82 cv Exclusive da 14350 €. La Citroen presenta in Italia la sua berlina tradizionale, andando a fare concorrenza alla Fiat Tipo 4 Porte, che ha riportato in auge le berline tre volumi sul mercato nazionale. Su strada l'auto è molto maneggevole, è facile da guidare. Lo sterzo è sempre pronto, la leva del cambio ha un'ottima impugnatura e la cambiata risulta morbida e precisa. In manovra è agile e si parcheggia facilmente grazie ai sensori di parcheggio di cui dispone di serie. Il motore che la equipaggia è l'unico benzina a listino, il 1200 da 82 cv.

Questo motore è ottimo per il rapporto peso-potenza e grazie alla bassa cilindrata, i costi di gestione complessivi sono davvero economici. Infine il listino prezzi: per la 1200 82 cv Exclusive a Benzina occorrono 13750 €, per la 1600 HDI 100 cv Exclusive Turbodiesel occorrono 16750 €.

martedì 19 luglio 2016

Usa, indagine su vendite Fca

STATI UNITI - Fca collabora in un'indagine della Sec, la Consob americana, sui dati sulle vendite ai clienti finali negli Usa. Lo dichiara Fca in una nota. "Domande su temi simili sono state effettuate anche dal Dipartimento di Giustizia", continua il comunicato.

domenica 17 luglio 2016

Ecco l'Alfa Romeo Giulia, è tornata la grande berlina italiana

di BRUNO ALLEVI. SAN BENEDETTO DEL TRONTO – L'Alfa Romeo ripropone uno dei suoi cavalli di battaglia, la berlina di stampo classico, andando a coprire lo spazio lasciato vuoto con l'uscita di scena della 159. La destinata a far ritornare la casa di Arese in questo segmento è la Giulia. La nuova berlina milanese, che riprende nel nome quello della indimenticabile berlina della casa del biscione di anni '60 e '70, è disponibile con 1 Motore a Benzina (2900 da 510 cv, riservato alla sola versione Quadrifoglio) e 1 Motore Turbodiesel (2200 da 150 o 180 cv), negli allestimenti Giulia, Super, Business, Business Launch Edition, Business Sport, Business Sport Launch Edition, Quadrifoglio.

Esternamente la Giulia è una vettura molto grintosa e sportiva. Il corpo vettura è sinuoso ed elegante. Accattivante è il frontale con il cofano spiovente, i fari affusolato, la grande mascherina scudata con il logo Alfa Romeo. Posteriormente vi è una coda classica da berlina, con i gruppi ottici che nella forma ricordano molto quelli anteriori. Internamente l'abitacolo, moderno e costruito con cura, è arioso e comodo. Non mancano possibilità di personalizzazione. La posizione di guida, bassa e distesa, è comoda. Bene la razionale disposizione dei comandi, con le manopole fra i sedili per comandare l’impianto di infotainment e il sistema Dna (varia le risposte dell’auto) in luogo del manettino delle altre Alfa. Un piacevole richiamo ai modelli del passato è nel cruscotto a binocolo, che racchiude una strumentazione completa e ben leggibile, lo sterzo è anch'esso un richiamo alla Giulia degli anni '60 e '70, mentre curioso è il tasto start-stop per l'accensione e spegnimento del veicolo posizionato accanto a una delle razze dello sterzo.

Il baule è capiente. Ed ora è il momento del test drive. L'Alfa Romeo Giulia provata è stata la 2200 Turbodiesel 150 cv Super da 46015 €. L'Alfa Romeo torna alla grande nel segmento delle berlina, dopo la troppo lunga assenza causata dall'uscita di scena della 159. La Giulia ripropone in chiave moderna la storia di berline sportive di cui l'Alfa è piena nella storia recente e meno recente (su tutte la vecchia Giulia, la 75, la 155). Su strada la vettura della casa del biscione è maneggevole, molto comoda e confortevole ed ha prestazioni brucianti. Merito questo, oltre che dell'eccelsa qualità costruttiva garantita da casa Alfa Romeo, del cuore pulsante della Giulia testata.

Questo cuore risponde al nome di 2200 Turbodiesel da 150 cv. Questo motore, unico diesel a listino, nella potenza “più bassa”, è molto brillante, è potente, silenzioso. Tutto questo, unito alle forme sportive e grintose del veicolo made in Alfa Romeo, fa dire, guardando e provando la Giulia: “Bentornata Grande Berlina Italiana!!!”. Infine il listino prezzi: per la 2900 Quadrifoglio a Benzina occorrono 79000 €, per le versioni Diesel si parte da 35500 € della 2200 150 cv Giulia per arrivare a 44500 € della 2200 180 cv Business Sport Launch Edition.

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venerdì 15 luglio 2016

Auto Europa, immatricolazioni giugno +6,5%, Fca +12,9%

MILANO (Reuters) - Le immatricolazioni di auto in Europa a giugno hanno registrato un nuovo incremento, per il trentaquattresimo mese consecutivo, con Fiat (MI:FCHA) Chrysler che cresce più del mercato.

Secondo i dati diffusi da Acea, associazione europea dei costruttori di auto, nello scorso mese le registrazioni di auto (Ue+Efta) hanno segnato un rialzo del 6,5%, a 1.507.303 veicoli; nei primi sei mesi dell'anno l'aumento è stato del 9,1%, a 8.090.870.

In termini di volumi, sottolinea una nota, il risultato di giugno si avvicina ai livelli record del 2007, appena prima dello scoppio della crisi che ha colpito l'industria dell'auto.

Il gruppo Fiat Chrysler ha segnato un incremento delle immatricolazioni del 12,9%, a 98.680 veicoli, portando la quota di mercato al 6,5% dal 6,2% dello stesso periodo del 2015.

Tra i marchi del Lingotto, Fiat a giugno ha registrato un incremento del 13,9% su anno, Jeep del 16,2% e Alfa Romeo del 22,4%, mentre Lancia/Chrysler ha conosciuto un calo del 9,3%.

Nei primi sei mesi le immatricolazioni di Fca sono salite del 16,8%, a 550.851 auto, mentre la quota di mercato è arrivata al 6,8% dal 6,4%.

L'Italia a giugno ha segnato un rialzo dell'11,9%, meglio di Francia (+0,8%), Germania (+8,3%), Regno Unito (-0,8%) e Spagna (+11,2%).