domenica 24 gennaio 2016

C come coupè, C come classe

 di Bruno Allevi. MOSCIANO SANT'ANGELO – La Mercedes amplia la gamma C con l'uscita della nuova generazione della sua versione sportiva: la C Coupè. La vettura tedesca è disponibile con 5 motori a Benzina (C180 da 156 cv, C200 da 184 cv, C250 da 211 cv, C300 da 245 cv, C63 da 476 o 510 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (C220d da 170 cv, C250d da 204 cv), negli allestimenti Executive, Sport, Premium, Premium Plus, AMG, AMG S. Esternamente la C Coupè deriva dalla berlina C (con cui condivide la meccanica e la lunghezza di 469 cm), ha un frontale grintoso ed elaborato che si contrappone alle linee fluide della carrozzeria: nel complesso, un aspetto più appariscente e intrigante del sobrio modello che va a sostituire. Se il frontale è in tutto e per tutto uguale a quello della C da cui deriva, molte somiglianze nella coda le si hanno con la sorella maggiore S Coupè (secondo me, la C Coupè può essere considerata a tutti gli effetti una S Coupè small).

L’abitacolo della Mercedes C Coupé riprende quello della berlina, con l’appariscente plancia rifinita di tutto punto e arricchita di grandi bocchette circolari per il climatizzatore. L’ampio schermo tipo tablet in cima alla consolle raggruppa le principali funzioni di bordo e si controlla in modo intuitivo con la rotella fra i sedili. La posizione di guida è comoda, grazie anche alle molte regolazioni elettriche (pure per il volante). I comandi sono ben disposti. Davanti lo spazio non manca, considerando che stiamo parlando di una coupé. Dietro si sta bene. Il baule è di facile accesso. Il vano è grande, di forma regolare, e la sua capienza si può aumentare ripiegando il divano (in due parti): si possono caricare oggetti lunghi fino a 240 cm. Ed ora il momento del test drive: la Mercedes C Coupè provata è stata la C220d Premium da 57985 €. 

La Mercedes cala il tris nella gamma C, affiancando la Coupè alle Berlina e Station Wagon. Su strada la vettura provata fonde in un sol colpo le doti sportive tipiche della coupè (e non solo le forme estetiche esterne ed interne) con quelle di una berlina confortevole, un salotto su ruote, su cui viaggiare piacevolmente. L'ottimo motore che scalpita sotto il cofano è il 2200 da 170 cv, denominato 220d. Questo propulsore è l'entry level della gamma Diesel (l'altro è il 250d, 2200 da 204 cv), ed è ottimo in relazione al peso della vettura, alla silenziosità in marcia, e sopratutto, in relazione al mix, fondamentale fra costi e consumi. Infine il listino: si va da 38448 € della C180 Executive per arrivare a 94305 € della C 63 AMG S (Benzina); si va da 42584 € della C220d Executive per arrivare a 60461 € della C250d Premium Plus con Cambio 9G-Tronic (Diesel).

domenica 10 gennaio 2016

E' tornata la Tipo: leggenda is back

 di Bruno Allevi. NORCIA – La Fiat propone in Italia la sua berlina a 4 porte, rispolverando un nome che sa di leggenda: Tipo. La neonata vettura della casa torinese, che riprende il nome da quell'auto leggendaria nata nel 1988 e che è stata un best seller per la casa di Torino, è disponibile con 1 Motore Benzina (1400 da 95 cv) o 1 Motore Turbodiesel (1600 da 120 cv), negli allestimenti Opening Edition, Opening Edition Plus. Esternamente si distingue per le forme armoniose e per una sobrietà che la fa notare, ma senza eccessi: la carrozzeria mostra un certo slancio, grazie al lunotto molto inclinato e ben raccordato con il corto cofano del baule. L’insieme dà l’idea di un’auto compatta. Del resto non mancano dettagli originali, come le due gobbe sul tetto per guadagnare spazio nell’abitacolo e irrigidire la struttura dell’auto, e la mascherina frontale con la griglia dalla singolare puntinatura in rilievo, adottata per creare un particolare “effetto 3D”.

Ben accessibile l’abitacolo della Fiat Tipo è spazioso: quattro adulti stanno comodi e una quinta persona al centro del divano può contare su una seduta piatta, non ha intralci fra i piedi e non rischia di toccare il soffitto con la testa. Ok anche la posizione di guida, con i comandi disposti come si deve: lo schermo del navigatore, in alto alla stessa altezza del cruscotto, è ben visibile, e le “manopolone” del climatizzatore si individuano subito. Il volante si regola anche in profondità e il sedile prevede pure la registrazione lombare, a comando elettrico. Nulla da ridire sulla disponibilità di portaoggetti: sono numerosi e capienti (soprattutto quello alla base della consolle, completo di prese Aux e Usb). Apprezzabili, invece, certe accortezze quali il rivestimento morbido degli attacchi delle cinture di sicurezza (regolabili in altezza), per evitare che facciano rumore urtando contro il tunnel o i sedili. Il bagagliaio è facilmente accessibile (la bocca è larga fino a 1 metro e alta 50 cm) e capiente. Inoltre, il divano può essere ripiegato in due sezioni, ottenendo un piano di carico lungo ben 212 cm. 

Ed ora il momento del test drive: la Fiat Tipo provata è stata la 1600 Multijet Opening Edition Plus da 21277 €. La Fiat, per tornare nel segmento delle berline a 4 porte con il baule separato dal resto dell'auto, lo fa facendo tornare in auge un nome mai dimenticato dagli amanti della casa torinese: Tipo. A differenza della vettura media che fra la fine degli anni '80 e gli inizi degli anni '90 ha ottenuto successi ovunque, la nuova Tipo è una vettura dall'impostazione classica a 4 porte, con una coda classica, separata dal resto della vettura. Su strada la novità Fiat è molto comoda, molto confortevole, spaziosa nell'abitacolo e nel bagagliaio. É costruita con qualità, il cambio è preciso e il servosterzo city unito agli ausili al parcheggio permette di parcheggiare la Tipo in un fazzoletto di spazio. Il motore che pulsa sotto al cofano della Tipo provata è il 1600 Multijet da 120 cv (per ora unico diesel al listino). Questo motore, ampiamente usato nelle gamme delle case del Gruppo Fiat, è elastico e brillante, potente e silenzioso, economo nei consumi e nei costi di gestione. 

Da ultimo il listino prezzi: per la 1400 Opening Edition occorrono 14500 € (Benzina), si va da 18700 € della 1600 Multijet Opening Edition per arrivare a 19900 € della 1600 Multijet Opening Edition Plus (Diesel).

mercoledì 6 gennaio 2016

In tour nel Nord Europa: nuova generazione per la VW Touran

di Bruno Allevi. GIULIANOVA LIDO – La Volkswagen presenta sul mercato italiano la nuova generazione della sua monovolume media, la Touran. La neonata tedesca è disponibile con 1 Motore a Benzina /1200 da 110 cv) oppure con 2 Motori Turbodiesel (1600 TDI da 110 cv, 2000 TDI da 150 cv o 190 cv), negli allestimenti Trendline, Comfortline, Executive, Business, Highline. Esternamente rispetto al modello che sostituisce, cambia tutto tranne il nome: la piattaforma della nuova Volkswagen Touran è quella modulabile MQB usata per l’attuale Golf e Passsat; di conseguenza, la lunghezza è aumentata di 13 cm e il passo (la distanza tra i mozzi delle ruote anteriore e quello posteriore) di 11.

Le linee rigorose, con le marcate nervature e i vetri che risalgono leggermente verso il portellone, sono state conservate, ma ora l’auto sembra più “schiacciata” a terra: merito anche delle luci più basse e “stirate” e della larghezza aumentata di 4 cm (uno solo, invece, quello in meno in altezza). A bordo, sono evidenti gli sforzi fatti per conferire personalità all’abitacolo di questa Volkswagen Touran: la plancia è a sviluppo orizzontale e le bocchette dell’aria non sono più simmetriche fra la parte destra e quella sinistra dell’abitacolo; inoltre, il pulsante delle “quattro frecce” (in posizione alta e ben raggiungibile) ha una curiosa forma a trapezio. Non mancano piccole raffinatezze come il lettore dvd e per due schede 2 sd nascosti dietro la fascia verniciata sopra il cassetto destro, lo specchietto centrale senza cornice e l’ampio tetto in vetro apribile con luci ambientali poste lungo il suo perimetro. Grande l’attenzione data alla praticità: a destra della leva del cambio c’è una rete fermaoggetti e sopra la consolle centrale un vano con sportello.

Inoltre, sul retro degli schienali anteriori trovano posto due tavolini pieghevoli e nel soffitto altrettanti vani con sportello a discesa frenata. Il bracciolo centrale ospita anche un piccolo cestino porta rifiuti asportabile. Naturalmente, le finiture sono di qualità anche nelle aree più nascoste, e le superfici color nero laccato danno un tocco d’eleganza. Nel baule della Volkswagen Touran non mancano una torcia asportabile a led (si ricarica durante la marcia), due guide con ganci fermacarico scorrevoli poste appena sotto i vetri laterali, un fermacarico ripiegabile con fissaggio a velcro e un vano per il tendalino avvolgibile (quando non in uso). Ed ora il momento del test drive: la Volkswagen Touran guidata è stata la 2000 TDI 150 cv Highline 7 Posti DSG da 46902 €. La Touran cambia pelle e cambia faccia, legandosi al passato solo per il nome e per la categoria di appartenenza, quella delle monovolumi medie.

La vettura tedesca è un salotto viaggiante su quattro ruote: 7 posti comodi, molto spazio a bordo e molto modulabile, la concreta qualità costruttiva Volkswagen, maneggevole e facile da guidare e da parcheggiare (molto utili gli ausili al parcheggio). Ottimo è il 2000 TDI da 150 cv, che unito al Cambio DSG a 6 Marce, permette alla Touran di essere una mangiasfalto e una stradista instancabile. Infine il listino prezzi: si va da 24500 € della 1200 Trendline per arrivare a 31700 € della 1200 Executive (Benzina), si va da 27100 € della 1600 TDI Trendline per arrivare a 38950 € della 2000 TDI 190 cv Highline DSG (Diesel).

domenica 3 gennaio 2016

Fca: completa separazione Ferrari

TORINO - Fca e Ferrari annunciano, in un comunicato diffuso a Torino e datato da Londra e Maranello, che oggi è stata completata la separazione delle attività Ferrari dal gruppo Fca. "Gli azionisti di Fca - sottolinea la nota - hanno titolo ad una azione ordinaria Ferrari ogni 10 azioni ordinarie Fca detenute. Inoltre i possessori di obbligazioni e conversione obbligatoria Fca hanno titolo a ricevere 0.77369 azioni ordinarie Ferrari per ogni Mcs unit da 100 dollari di valore nozionale detenuta".

venerdì 1 gennaio 2016

VW: da un Polo all'altro viaggiando sugli sterrati


di Bruno Allevi. GIULIANOVA LIDO – La Volkswagen affianca alla Polo la sua gemella per sterrati, la Cross Polo. La novità tedesca è disponibile con 1 Motore Benzina (1200 da 90 cv) oppure con 1 Motore Turbodiesel TDI (1400 da 90 cv), in allestimento unico. Esternamente la Cross Polo si differenzia dalla Polo Berlina per la maggiore altezza da terra, le protezioni sottoscocca anteriori e posteriori, le finiture protettive in plastica, le barre portapacchi sul tetto, i badge “CrossPolo” sulle fiancate. Per il resto tutto è uguale rispetto alla Polo da cui deriva. Internamente l'abitacolo è curato come su tutta la gamma della casa di Wolfsburg. 

Lineare la consolle con in posizione centrale la radio – cd e in fondo consolle trovano alloggiamento le manopole del climatizzatore. Elegantemente lineare e semplice da leggere è il quadro strumenti, con tutti gli indicatori e le spie al posto giusto. Ed ora il momento del test drive: la Volkswagen Cross Polo guidata è stata la 1200 TSI 90 cv da 18906 €. La Cross Polo si affianca alla Polo Berlina, ampliandone la gamma. Questa versione è studiata per chi vuole una Polo ma ha bisogno di usarla su strade di campagna (l'assetto rialzato permette di affrontare senza problemi strade sterrate oppure fango o neve). 

Su strada la Cross Polo riprende la maneggevolezza e la compattezza tipiche della Polo, con la dote in più, sovraccennata, della duttilità di uso sia su strada che nel fuoristrada. Il motore che pulsa sotto il cofano è il 1200 TSI da 90 cv. Questo propulsore, l'unico a Benzina in listino, è un campione in economia, brillantezza, potenza, elasticità e prestazioni. Infine il listino prezzi: per le versioni Benzina occorrono 18000 € per la 1200 TSI oppure 19500 € per la 1200 TSI DSG; per le versioni Diesel occorrono 19750 € della 1400 TDI oppure 21250 € della 1400 TDI DSG (Diesel).