domenica 25 settembre 2022

Volkswagen ID. Buzz Cargo: premiato come “International Van of The Year 2023”


L’ID Buzz Cargo si aggiudica il prestigioso premio di settore “International Van of The Year 2023” (IVOTY). Carsten Intra, Amministratore Delegato di Volkswagen Veicoli Commerciali, ha ritirato il premio da Jarlath Sweeney, Presidente dell’IVOTY, in occasione dell’evento di apertura “Stars Of The Year” della VDA.ID. 

Buzz Cargo1 ha ricevuto questo ambito riconoscimento internazionale ancor prima del suo lancio sul mercato. Il veicolo è stato sviluppato esclusivamente con motore elettrico e sarà consegnato ai clienti con un bilancio neutro dal punto di vista delle emissioni di CO2.

Il presidente dell’IVOTY Jarlath Sweeney ha consegnato il premio a nome dei 34 giornalisti internazionali di veicoli commerciali che compongono la giuria dell’IVOTY.

Un anno di Porsche Experience Center Franciacorta


Nel suo anno di debutto il Porsche Experience Center Franciacorta ha ospitato più di 22.000 visitatori da tutto il mondo. L’ottavo dei nove Experience Center esistenti è stato infatti pensato per un pubblico italiano ma sono ben 54 le nazionalità di provenienza di coloro che lo hanno visitato nei suoi primi 12 mesi di attività.

Ad attrarre il grande pubblico di clienti e appassionati non solo i programmi di guida offerti ma la combinazione vincente tra posizione geografica e location, esperienze di brand e offerta lifestyle. Oltre alle 5 piste disponibili – dalla velocità all’off-road, dalla bassa aderenza all’area dinamica – il Porsche Experience Center Franciacorta coniuga l’eccellenza dell’automotive con l’eccellenza dell’italianità.

I numeri del primo anniversario raccontano una storia di successo: sono oltre 191.000 i chilometri di pista percorsi da clienti e appassionati a bordo delle sportive di Zuffenhausen, con la 911 GT3 che si è aggiudicata il titolo di vettura più richiesta; 90.000 i giri a bordo dei go-kart elettrici che hanno visto amici, parenti e colleghi sfidarsi per battere il record di 41”894; 148 gli eventi organizzati, da quelli privati alle grandi manifestazioni come il Porsche Festival che, nel 2021, ha radunato ben 8.000 appassionati in un solo weekend e che si conferma quest’anno durante il primo weekend di ottobre (sabato 1 e domenica 2).

Il PEC Franciacorta vanta anche un suggestivo ristorante panoramico, lo Speedster, che propone piatti del territorio e una cantina con oltre 25 etichette Franciacorta, e un bar, il Targa, che in questi 12 mesi ha servito più di 31.000 caffè.

L’ulteriore particolarità che rende la struttura unica è la presenza del Porsche People Excellence Center, ovvero il centro training di recente inaugurazione rivolto a tutto il personale Porsche e punto di riferimento europeo per la formazione delle vetture Porsche Classic.

domenica 18 settembre 2022

Nascono le Peugeot e-308 ed e-308 SW


Già disponibili nelle versioni plug-in HYBRID, le due versioni 5 porte e SW di Nuova PEUGEOT 308 saranno disponibili in versione 100% elettrica a partire dal 2023. PEUGEOT sarà il primo costruttore europeo a proporre una SW 100% elettrica sul mercato. Le Nuove e-308 ed e-308 SW saranno alimentate da una inedita motorizzazione elettrica che eroga 115 kW (156 CV) ed offre, in base ai livelli di equipaggiamenti, un’autonomia superiore ai 400 km (ciclo WLTP). Questa duplice offerta è una riposta senza compromessi, perfettamente adeguata alle esigenze dei clienti del segmento C: il fascino unico delle nuove 308 si abbina al piacere di guida caratteristico dei modelli PEUGEOT e ad un’efficienza all’avanguardia nel segmento, con consumi medi di 12,7 kWh. Disponibili nei livelli di allestimento Allure e GT, le nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW arriveranno sul mercato a metà del 2023.

ALLURE. Il design di Nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW è radicato nel DNA di PEUGEOT e in un universo di riferimento alto di gamma e dinamico. Il cofano anteriore allungato rende più elegante e slanciata la carrozzeria, i volumi sono proporzionati e ben definiti ed il nuovo scudetto del Marchio risalta con fierezza al centro della calandra. L’ottimizzazione generale della distribuzione dei volumi della carrozzeria va a vantaggio dell’abitabilità. Nel frontale, la firma luminosa a forma di artiglio incornicia i proiettori dotati della tecnologia Matrix LED e integra perfettamente le 308 e 308 SW nella famiglia PEUGEOT, alla stregua dei gruppi ottici posteriori a LED con i caratteristici tre artigli.

Nuovi cerchi in lega da 18 pollici sono stati sviluppati appositamente per le versioni 100% elettriche di PEUGEOT 308 e 308 SW. La loro efficienza aerodinamica è stata particolarmente curata per ottimizzare le prestazioni.

ECCELLENZA. La nuovissima motorizzazione 100% elettrica che sarà introdotta sulle nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW avrà una potenza di 115 kW (156 CV) e una coppia di 260 Nm (disponibile sin da 0 km/h) per una reattività immediata: muoverà le e-308 in modo completamente silenzioso, senza vibrazioni e senza emissioni di CO2. Questa motorizzazione andrà a completare l’offerta attuale che vede versioni ibride plug-in da 180 CV/132 kW e 225 CV /162 kW ed alcune versioni con motore termico.

All’interno del powertrain, il riduttore di Nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW ottimizza l’autonomia, pur mantenendo un alto livello di prestazioni con la reattività tipica dei motori elettrici.

Anche la batteria è di nuova generazione. Si tratta di un accumulatore ad alta tensione da 54 kWh (51 kWh utili) con una nuova composizione chimica con l’80% di Nichel, il 10% di Manganese e il 10% di Cobalto; funziona a 400 Volt e consente un’autonomia di oltre 400 km secondo il protocollo WLTP (omologazione in corso).

L’efficienza è stata al centro delle attenzioni degli ingegneri di PEUGEOT e, infatti, il lavoro combinato effettuato su motore, batteria, aerodinamica (ottimizzazione del frontale e del sottoscocca), l’ottimizzazione dei pesi (piattaforma EMP2) e la riduzione delle perdite per attrito (pneumatici di classe A) ha permesso di raggiungere consumi di energia medi estremamente bassi: 12,7 kWh per 100 km, un punto di riferimento per i veicoli 100% elettrici del segmento C.

Tra l’altro, per gestire al meglio il consumo di energia, il conducente può selezionare la propria modalità di guida (ECO, NORMAL e SPORT) e, in aggiunta, grazie alla modalità “BRAKE”, aumentare la decelerazione al rilascio del pedale dell’acceleratore per ottimizzare il recupero di energia.

Il caricabatterie trifase di bordo è di serie e ha una potenza di 11 kW. La presa dietro lo sportellino di rifornimento accetta tutte le modalità di ricarica. Da una colonnina pubblica da 100 kW è possibile effettuare una ricarica del veicolo dal 20% all’80% in meno di 25 minuti.

Tecnologiche, Nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW dispongono di ADAS di ultima generazione che contribuiscono a una guida serena e sicura. Includono anche:

Adaptive Cruise Control con funzione Stop and Go
Active Blind Corner Assist – Sistema attivo di monitoraggio dell’angolo cieco a lunga portata (75 metri)
Rear Traffic Alert – Avviso di presenza di traffico posteriore (quando si fa marcia indietro, avvisa della presenza di un pericolo vicino)

EMOZIONE. Nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW dispongono del PEUGEOT i-Cockpit® di ultima generazione, riconoscibile tra tutti per:

Il volante compatto e riscaldato, dedicato al piacere di guida e ad un perfetto controllo dell’auto
L’Head-up digital display, il quadro strumenti digitale in 3D parametrizzabile e personalizzabile
Il touchscreen centrale da 10 pollici
L’accento viene posto sulla qualità di realizzazione dell’abitacolo, l’innovazione data dagli i-toggles virtuali interamente configurabili e la connettività che integra la nuovissima tecnologia dell’i-Connect® Advanced, un sistema di infotainment che rende l’esperienza del viaggio più intuitiva e gratificante.

Nuove PEUGEOT e-308 ed e-308 SW potranno essere acquistate ONLINE sul portale PEUGEOT che permette un acquisto digitale assolutamente sicuro e facile, con anche l’eventuale consulenza di un operatore. Il cliente ha la possibilità di acquistare il suo veicolo nuovo e chiedere un finanziamento da smartphone, tablet o PC. Ogni cliente potrà scegliere di farsi consegnare il veicolo a domicilio, eventualmente.

Una gamma di servizi viene proposta per facilitare la vita dei clienti nel quotidiano. È disponibile l’App MyPeugeot® che permette di dialogare con il proprio veicolo e di programmare una ricarica a distanza, oppure di lanciare il pre-condizionamento termico senza essere fisicamente nell’auto.

L’App di Free2Move e-Solutions permette, inoltre, di pianificare il proprio itinerario, integrando anche le stazioni di ricarica presenti lungo il percorso.

La Pagani Utopia è realta


L’azienda di Horacio Pagani si trova nel terzo decennio di vita, e questa è la sua terza opera. Il progetto C8, Zonda, iniziò a porre le basi della leggenda. Il progetto C9, Huayra, la elevò su scala globale, integrando l’utilizzo dell’aerodinamica attiva e del Carbo-Titanio. Cosa poteva aggiungere la sua terza creazione, chiamata in codice C10? Più potenza, prestazioni maggiori, un telaio e un’aerodinamica più evoluti? Certamente, ma cos’altro? Innanzi tutto, è necessario un ideale.

OBIETTIVI E AMBIZIONI

L’alchimia del piacere, l’equazione della bellezza… Cosa aspettarsi dalla prossima hypercar Pagani? Horacio Pagani aveva le idee chiare su che cosa dovesse rappresentare, ma preferì chiedere ai suoi clienti più vicini, a coloro che aspettano con ansia ogni sua creazione, di esprimere i propri desideri. Avendo già automobili dalle prestazioni straordinarie, che cosa mancava ancora? Tre concetti risuonarono quasi assiduamente nelle loro risposte: semplicità, leggerezza e piacere di guida. E così che nel suo sviluppo, il progetto C10, è andato contro le tendenze del momento. Niente batterie pesanti, nessun sistema ibrido, solo un meraviglioso motore V12; niente doppia frizione, solo un puro cambio manuale o robotizzato a sette rapporti. Tutto questo per assicurare che l’auto risponda al meglio ad ogni gesto del pilota e lavori in simbiosi con esso per la purezza di guida, un’esperienza “classica” definita in modi nuovi.

Con tali premesse, quale nome poteva racchiudere ed incarnare obiettivi così ambiziosi? Utopia… Per il filosofo Thomas More, nel 1516, Utopia era un luogo ideale che non esisteva e da allora questo nome indica luoghi soltanto immaginati, sognati. Ma per coloro che plasmano il proprio futuro, per i creativi visionari, l’utopia esiste: si tratta “semplicemente” di scoprirla!

COSA APPARE AI NOSTRI OCCHI

Il primo impatto con ogni auto Pagani è uno shock estetico. Utopia infonde un’idea di semplicità. Si afferma ed impone immediatamente le sue linee, così tipiche di Pagani, ma allo stesso tempo così diverse da tutto ciò che hanno realizzato fino ad ora. Una forma più levigata, più fluida e sinuosa. Dal parabrezza, con i bordi superiori arrotondati, ai dettagli delle ali e del cofano, i suoi contorni più sensuali le conferiscono una nuova espressione, una nuova silhouette. Una forma addolcita e perfezionata nel corso del tempo, ma che resta impressa nella mente dal momento in cui la si vede per la prima volta. La parte più diffcile del processo per Pagani è stata seguire quanto più possibile l’intenzione originale di creare un oggetto di design senza tempo, invece di seguire la moda del momento.

La nuova vettura presenta pochissime appendici aerodinamiche, ma è più efficiente che mai. Mentre alcune hypercar sono dotate di un gran numero di elementi aggiuntivi, Utopia ne incorpora la funzione nella sua forma complessiva, raggiungendo, grazie unicamente al suo design, una maggiore deportanza e una minore resistenza aerodinamica.

I dettagli stilistici sono pochi, ma ognuno di essi è talmente curato da poter essere ammirato in sé e per sé: tecnologicamente all’avanguardia, la loro forma si ispira a oggetti degli anni Cinquanta come i fari affusolati degli scooter Vespa o gli allestimenti dei motoscafi Riva. Le ruote forgiate sono dotate di un estrattore in fibra di carbonio a forma di turbina che allontana l’aria calda dai freni e riduce le turbolenze sotto la carrozzeria. Montate su dischi carbo-ceramici, le pinze dei freni hanno un nuovo design alleggerito.

Il ruolo degli pneumatici Pirelli è di trasferire efficacemente a terra l’esuberante coppia e dare il tocco finale all’eccezionale sensazione di contatto con la strada. La loro insolita dimensione – 21 pollici per gli anteriori e 22 per

posteriori – ha innescato una creatività nuova e una peculiare libertà nel design che si nota nelle linee laterali della carrozzeria che avvolge le ruote. E sulla loro spalla appare stilizzata la silhouette di Utopia, a dimostrare come questi pneumatici siano stati creati apposta per lei.

Gli specchietti laterali, come sospesi a mezz’aria grazie al supporto a profilo alare, sono distanziati dalla carrozzeria per una migliore aerodinamica, rivelando la meticolosa ottimizzazione raggiunta nella galleria del vento. Le luci posteriori fluttuano ai fianchi delle ali mobili e sono come incastonate negli estrattori d’aria – ogni componente preso singolarmente potrebbe essere esposto nella vetrina di una gioielleria.

I quattro tubi di scarico in titanio, tratto distintivo dell’atelier modenese, sono ancora presenti. Dotato di un rivestimento ceramico per dissipare il calore in modo effciente, il sistema di scarico completo raggiunge un peso di poco superiore ai 6 chilogrammi.

UNO SGUARDO AL FUTURO, UN OMAGGIO AL PASSATO

Un’auto può essere paragonata a una scultura, ma aprendo la portiera cambia tutto: una scultura, sì, ma in cui ci si può sedere. L’interno di Utopia è ancora più originale, se possibile, della sua forma esterna.

Né moderno né rétro: è senza tempo. Non ci sono schermi, a parte il display essenziale di fronte al guidatore; sarebbe stato più semplice inserire schermi grandi, risparmiando molta fatica nel design, ma gran parte della sua bellezza sarebbe andata perduta. Tutti gli strumenti sono analogici e ognuno dei quadranti principali, di facile lettura, rivela sobriamente parte del suo meccanismo.

Per Pagani, ogni componente necessario al funzionamento dell’auto è un’occasione di creatività. Persino il volante è stato reinventato: in lega di alluminio ricavato dal pieno, dalla corona circolare e le razze fino alla base dello sterzo, che contiene l’airbag. Anche i pedali sono ricavati da un unico blocco di metallo, mentre il meccanismo della leva del cambio è ancora a vista per mostrare tutta la sua ricercatezza. Il tutto con una maniacale attenzione all’ergonomia, all’effcienza e alla facilità di accesso.

CHE COSA LA RENDE CIÒ CHE È

Per raggiungere una forma finale così semplice è stato necessario un processo estremamente complesso. Per sei anni, dai primi schizzi e calcoli al computer fino al congelamento della forma definitiva per gli stampi in fibra di carbonio, i flussi d’aria interni sono stati perfezionati grazie a interminabili ore di ricerca nella galleria del vento e innumerevoli modifiche, un passo dopo l’altro. Utopia sfrutta i misteri dell’aerodinamica per massimizzare maneggevolezza e stabilità a qualsiasi velocità, anche elevata. La sua aerodinamica attiva, combinata con gli ammortizzatori a controllo elettronico, garantiscono un comportamento dinamico ottimale in tutte le condizioni di guida. Le sospensioni a doppio braccio oscillante, realizzate in lega di alluminio aerospaziale, beneficiano del lungo lavoro di sviluppo svolto sulla R, la versione da pista della Huayra. Ma Utopia, un’auto progettata per l’uso stradale, è in grado di affrontare anche superfici in condizioni di guida da tutti i giorni.

La monoscocca in carbonio utilizzata sui precedenti modelli Pagani definisce lo standard in termini di resistenza, leggerezza e qualità costruttiva. Pagani ha scelto di consolidare i punti di forza esistenti, di migliorare l’intreccio delle fibre e di inventare costantemente nuovi materiali compositi come il Carbo-Titanio e il Carbo-Triax. Inoltre, è stato sviluppato un nuovo tipo di fibra di carbonio di Classe A, specifico per applicazioni estetiche come la carrozzeria, che incrementa del 38% le caratteristiche di rigidezza a parità di peso.

Un’auto ad alte prestazioni non deve solo piacere al suo acquirente, ma deve soddisfarlo e fornirgli tutta la sicurezza di cui ha bisogno, senza che debba richiederla o preoccuparsene. Ai produttori di volumi molto bassi sono concesse molte esenzioni, ma Pagani ne ha fatto un punto d’onore ancora una volta, costruendo le sue auto nel rispetto delle normative più severe al mondo – sotto ogni aspetto, a cominciare dalla sicurezza. Utopia ha superato più di 50 crash test, da quelli preliminari a quelli di omologazione, per ottenere la certificazione a livello globale.

AL SERVIZIO DEL PILOTA

Il motore V12 di Pagani, un 6 litri biturbo prodotto esclusivamente da Mercedes-AMG è frutto di un enorme lavoro di sviluppo: eroga una potenza di 864 CV e soprattutto una prodigiosa coppia di 1100 Nm. Gira più in alto, è più flessibile e più potente nonostante rispetti le più severe normative sulle emissioni, incluse quelle in vigore in California.

La scelta della trasmissione è stata filosofca: non si tratta di un cambio a doppia frizione, che sarebbe effciente ma pesante e priverebbe il guidatore della possibilità di impostare il ritmo di accelerazione della vettura. Pagani si è invece rivolta a Xtrac, il più prestigioso produttore di trasmissioni per motorsport e auto ad alte prestazioni, per sviluppare il cambio ad ingranaggi elicoidali più rapido possibile. È compatto, leggero e montato trasversalmente per avere un centro di gravità ottimizzato.

Inoltre, per soddisfare al meglio i desideri degli appassionati di Pagani, i suoi afcionados, è stato creato un cambio manuale tradizionale a sette rapporti – dato che un finto cambio manuale non sarebbe stato accettabile. Non è stato semplice progettare un cambio del genere, con sincronizzatori e meccanismo adeguati a una pura applicazione
manuale comunque in grado di gestire una coppia di 1100 Nm, ma era una caratteristica essenziale per Utopia.

Per quanto intelligenti possano essere diventate le trasmissioni automatiche, nulla può sostituire la padronanza dei cambi di marcia da parte del guidatore: la logica prevalente è solo sua, ogni cambiata è unica e dipende esclusivamente dalla sua decisione e dal suo buon senso, dall’esatta combinazione di condizioni, dalla natura della strada e dall’umore del momento.

IL PUNTO DI INIZIO

Man mano che scopriamo la sua ultima opera, è il percorso intrapreso dal suo creatore ad affascinarci. Horacio Pagani costruisce le auto che ha sognato. Ed è per realizzare le sue aspirazioni più alte, quelle più vicine all’impossibile che, da ingegnere molto coscienzioso, cerca di soddisfare il sognatore. Nella terra dei sogni, c’è bisogno di una guida: il grande Leonardo da Vinci è sempre stata una figura cruciale per Pagani. È sotto l’egida di Leonardo che ha sempre creduto possibile conciliare arte e tecnologia.

Si può pensare a un mentore più esigente? Artista e inventore, Leonardo, uno dei più grandi ritrattisti di tutti i tempi, si interessava anche di anatomia. Per Horacio non è questione di paragonare sé stesso al genio fiorentino, ma di seguire il suo percorso: Leonardo combinava costantemente l’ispirazione tecnica col suo amore per le belle forme.

Horacio Pagani è un artista, l’auto è il suo modo di esprimersi preferito. Quando disegna qualcosa, per quanto sia bella, la forma che crea è il risultato della funzione che svolgerà. Per lui, una forma non può essere elegante se tecnicamente non è corretta. E quando la difficoltà tecnica viene superata, la bellezza si trova nella sua soluzione. Horacio ha sempre affrontato le cose allo stesso modo, è così che è fatto: la creatività e l’atto di risolvere problemi reali assumono in lui la forma di un’espressione pittorica o un’armonia poetica. È sempre stato un compositore e per molto tempo è stato un designer solista, ma ora è diventato un direttore d’orchestra e ha imparato a vedere le sue idee realizzarsi grazie al suo team – giovani uomini e donne che a loro volta contribuiscono con le loro idee a un’opera comune, sulla quale Pagani potrà apporre la sua firma con orgoglio.

NUOVI PUNTI DI FORZA

Dalla sua origine, la situazione è cambiata notevolmente: nel 1999 l’azienda era autosufficente, con solo 25 dipendenti in totale e molto lavoro da fare. Oggi Pagani Automobili, pur rimanendo una realtà essenzialmente a dimensione familiare, è un’azienda che conta una struttura manageriale completa e 180 collaboratori. Ingegneri specializzati in tutti i settori, designer e tecnici altamente qualificati occupano il Centro di Ricerca Arte e Scienza, dove è nata la Zonda, mentre lo stabilimento principale ospita la produzione. Producendo 50 auto all’anno, assomiglia più a un atelier sartoriale che a una catena di montaggio.

Quasi 25 anni fa, la Zonda è stata progettata e costruita da un team molto ristretto con poche risorse. Immaginate come può crescere un’intuizione, alimentata e sviluppata con i nuovi punti di forza di Pagani Automobili.

Qualunque siano le decisioni, qualunque siano le sue idee creative, questa piccola azienda è in grado di realizzarle, rapidamente e bene, con uno standard qualitativo senza pari. Il lavoro di progettazione, prototipazione, sviluppo e produzione è degno delle migliori scuderie, ma al servizio di una produzione limitata. La prima serie di Utopia coupé, già assegnata ad una ristretta cerchia di appassionati, sarà prodotta in 99 unità.

Ogni vettura rappresenta la naturale e necessaria convergenza di più discipline, ognuna delle quali combina tecnologia ed estetica. È la padronanza di questo processo che Pagani ha portato a nuove frontiere di eccellenza. La storia di Pagani continua…

Nasce la Ferrari Purosangue


Al culmine di un’attesa durata anni da parte del panorama automobilistico internazionale è stata presentata, nella meravigliosa cornice del Teatro del Silenzio di Lajatico (Pisa), la Ferrari Purosangue, prima vettura a quattro porte e quattro sedili creata dalla Casa di Maranello nei suoi 75 anni di storia. Sin dai primi anni di attività del Marchio, le vetture 2+ (dotate cioè di due posti anteriori e due posteriori, questi ultimi spesso di dimensioni ridotte) hanno avuto un ruolo di notevole rilievo nella sua strategia. Molte sono state infatti le Ferrari che hanno fatto dell’unione tra prestazioni assolute e comfort di primordine uno dei loro pilastri: oggi, questa settantacinquennale ricerca ha dato vita a una vettura unica nel mondo dell’automobile in cui performance, emozioni di guida e comfort convivono in completa armonia, e che al contempo è intrisa del DNA inconfondibile del Cavallino Rampante. Per raggiungere questi ambiziosi obiettivi e realizzare una vettura in grado di inserirsi con pieno diritto nella gamma della Casa di Maranello, si è rivelato necessario dotarla di layout e proporzioni nettamente diverse rispetto agli archetipi che caratterizzano le comuni granturismo moderne (i cosiddetti crossover e i SUV). Tali categorie sono infatti caratterizzate da un motore in posizione avanzatissima, quasi a cavallo dell’asse anteriore, a cui è adiacente e subito connesso il cambio: la distribuzione dei pesi non ottimale avrebbe portato a una dinamica di guida e a una capacità di emozionare non in linea con gli standard di eccellenza a cui il Cavallino Rampante ha abituato i propri clienti e appassionati. La Ferrari Purosangue prevede invece un’architettura transaxle sportiva con motore in posizione centrale-anteriore e cambio al posteriore, oltre a una PTU (power transfer unit) collegata davanti al motore per una inedita modalità di trasmissione 4×4. In questo modo, l’auto raggiunge esattamente la distribuzione del peso che i tecnici di Maranello considerano ottimale per le vetture sportive a motore centrale-anteriore, vale a dire 49:51. La vettura si distingue da ogni altra sul mercato anche per le sue prestazioni e il suo comfort. La Ferrari Purosangue è infatti l’unica vettura di queste proporzioni ad adottare un V12 aspirato in posizione centrale-anteriore: il propulsore più iconico della Casa di Maranello debutta in un’inedita configurazione che permette all’auto di erogare la maggiore potenza del segmento (725 cv) associata al sound più coinvolgente e rappresentativo del Marchio. Inoltre, è in grado di fornire l’80% della coppia già ai bassi regimi, per emozioni di guida uniche in tutte le condizioni di utilizzo. Lo studio aerodinamico della Ferrari Purosangue ha ricercato la massima efficienza di carrozzeria, sottoscocca ed estrattore posteriore. Tra le soluzioni inedite, la sinergia tra paraurti e codolino anteriore che crea un air curtain per sigillare aerodinamicamente le ruote anteriori, annullando così le turbolenze trasversali. La Casa di Maranello ha dotato la Ferrari Purosangue dell’ultima versione dei sistemi di dinamica veicolo introdotti nelle sue supersportive, come il sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti o l’ABS ‘evo’ con sensore 6-way Chassis Dynamic Sensor (6w-CDS). Fa il suo debutto assoluto nella Ferrari Purosangue, invece, il sistema di sospensioni attive Ferrari in grado di regolare trasferimenti di carico e rollio in curva, nonché il contatto tra ruote e suolo anche alle alte frequenze, per ottenere prestazioni e feeling di guida paragonabili solo a quelli offerti dalle sportive di Maranello. Il nuovo telaio è dotato di tetto in fibra di carbonio di serie, per ridurre il peso e abbassare il baricentro. La progettazione ex novo della scocca ha permesso di creare un sistema di apertura controvento delle porte posteriori (welcome doors), per agevolare ingresso e uscita degli occupanti mantenendo al contempo più compatta la Ferrari Purosangue. Al suo interno trovano spazio quattro ampie poltrone riscaldate con comandi elettrici, in grado di ospitare in tutta comodità altrettanti adulti. Il bagagliaio, il più capiente mai proposto in una vettura di Maranello, può essere reso ancor più spazioso reclinando i sedili posteriori per il trasporto di oggetti ingombranti. Naturalmente, la Ferrari Purosangue adotta una posizione di guida più alta rispetto a quella del resto della gamma; tuttavia, la configurazione è la stessa, affinché il pilota sia vicino al pianale e riesca a sentirsi in relazione diretta con il telaio, condizione necessaria per ottenere una connessione ottimale con le doti dinamiche della vettura.

La Ferrari Purosangue fornisce prestazioni ai vertici della categoria (da 0 a 100 km/h in 3,3 s e da 0 a 200 in 10,6 s); l’impostazione di guida e il sound inebriante del V12 aspirato danno vita a un’esperienza di guida come nessun’altra, ma al contempo spiccatamente Ferrari. La dotazione di serie di una vasta gamma di contenuti di comfort (tra cui spicca l’impianto Hi-Fi Burmester®) e le numerose dotazioni opzionali a disposizione, come il nuovissimo rivestimento in Alcantara® proveniente da poliestere riciclato certificato, la rendono l’auto a quattro porte e quattro sedili più completa sul mercato.

MOTOPROPULSORE

Il motore della Ferrari Purosangue (codice F140IA) è stato progettato per garantire la massima coppia disponibile fin dai bassi regimi senza rinunciare alla progressione continua caratteristica dei V12 aspirati di Maranello. L’80% della coppia è disponibile da 2100 giri/min. e il picco di coppia di 716 Nm viene raggiunto a 6250 giri/min.; la potenza massima di 725 cv a 7750 giri/min. e la risposta agli input del guidatore sono degni di una vettura sportiva. I sistemi di aspirazione, distribuzione e scarico sono stati totalmente riprogettati, mentre le teste cilindri derivano da quelle della 812 Competizione. Grande attenzione è stata posta al miglioramento dell’efficienza meccanica e di combustione, utilizzando concetti di calibrazione ispirati alle vetture di Formula 1. Il risultato? Il motore più potente sviluppato da Ferrari per una vettura a quattro posti è anche il più prestazionale del segmento, nonché l’unico in grado di regalare sonorità inconfondibili. Il propulsore mantiene l’architettura che ha decretato il successo dei più recenti dodici cilindri aspirati del Cavallino Rampante, tra cui quello della 812 Competizione, cioè 65° tra le bancate, 6,5 litri di cilindrata, carter secco e iniezione diretta ad alta pressione. Per garantire la massima efficienza meccanica sono state riprogettate le masse rotanti. Oltre all’albero motore in acciaio nitrurato, la cui corsa è stata allungata, sono stati ottimizzati sia il disegno dei canali interni di lubrificazione, per garantire una migliore alimentazione dei cuscinetti di banco, sia i giochi di accoppiamento al fine di migliorare i consumi. Il gruppo pompe acqua e olio è stato riprogettato, in particolare nella parte dei recuperi, per diminuirne attrito e masse tramite la riduzione del diametro dei rotori delle pompe di recupero e l’ottimizzazione di luci di aspirazione e mandata e tenute rotanti. E’ stata ripensata e ottimizzata la geometria di collettore e polmoni di aspirazione, che insieme allo sviluppo dei profili degli alberi a camme ha permesso di ottenere una curva di coppia piena e continuamente crescente. Anche il sistema di scarico è stato ottimizzato migliorandone la permeabilità e riducendone quindi la contropressione. I pistoni sono specifici, con uno sviluppo dedicato del cielo, volto al miglioramento dell’efficienza di combustione. Il sistema di iniezione diretta è dotato di due pompe ad alta pressione da 350 bar che inviano la benzina agli iniettori direttamente in camera di combustione. Il sistema, costituito da dodici bobine e candele, è gestito da una centralina di controllo a correnti ionizzanti in grado di pilotare l’accensione della scintilla in modalità singola o multispark, al fine di massimizzare l’efficienza di combustione a tutti i regimi. L’ECU controlla la detonazione in camera per garantire la massima efficienza termodinamica del propulsore in ogni condizione di guida e ambientale ed è anche in grado, grazie a una sofisticata strategia di riconoscimento, di determinare la qualità (RON) della benzina nel serbatoio e di adattarne l’anticipo. La calibrazione motore integra poi una nuova funzionalità brevettata, derivata dall’esperienza in Formula 1, che permette di ottimizzare valore e forma della coppia motore durante i transitori di accelerazione dai bassi e medi regimi. Il sound del motore F140IA è un ottimo esempio di integrazione tra la sinfonia della sequenza di combustione dei cilindri e la capacità di Ferrari di dominare l’acustica in abitacolo. I collettori di scarico, tutti della medesima lunghezza, sono accordati in modo tale da rendere perfetta l’armonia dei dodici cilindri; il nuovo polmone con convogliatore di aspirazione ottimizzato accompagna le note alte del V12 con il corpo delle medie frequenze; e i due silenziatori ad attenuazione progressiva, la cui risposta è ora inserita nelle strategie del Manettino, conferiscono alla vettura la massima versatilità. La sonorità risultante è tipicamente Ferrari, con l’inconfondibile armonia degli ordini del V12 che accompagna dolcemente il pilota fintanto che questi non accelera con decisione: è allora che gli 8250 giri/min. intonano un crescendo coinvolgente di accordi per raggiungere la brillantezza agli alti regimi che solo i propulsori del Cavallino Rampante sanno garantire. Il layout del cambio a doppia frizione e 8 rapporti in bagno d’olio è stato ottimizzato tramite l’adozione di un carter secco e il significativo compattamento del gruppo frizione, che ha consentito di ridurne la quota di installazione in vettura di 15 mm con relativo abbassamento del baricentro. La nuova frizione migliora le prestazioni del 35% per coppie dinamiche in cambiata fino a 1200 Nm. Grazie all’idraulica di attuazione di nuova generazione si ha una riduzione dei tempi di riempimento frizione del 30%. I tempi totali di cambiata sono così ridotti rispetto al DCT a sette rapporti. La cambiata della Ferrari Purosangue caratterizzata da un feeling di rapporti corti, a cui si affianca l’ultimo più lungo che premia l’autonomia in condizioni di marcia autostradale. Le scalate sono state calibrate privilegiando fluidità, emozioni di guida ed esaltazione del sound motore.

TELAIO E SCOCCA

Il telaio della Ferrari Purosangue, completamente nuovo, è stato progettato partendo da un foglio bianco allo scopo di ottenere una struttura dalla rigidità torsionale eccellente; realizzato completamente in leghe di alluminio alto-resistenziali, si avvale dell’enorme esperienza di Ferrari nell’uso di tali materiali leggeri. Insieme agli elementi strutturali della scocca costituisce una struttura composta da profilati estrusi a sezione chiusa, connessi mediante fusioni, ai quali sono integrati gli elementi portanti in lamiera. Il telaio così progettato ha un peso ridotto rispetto a quello delle altre vetture a quattro posti della Casa di Maranello, nonostante le sue dimensioni siano maggiori. Il miglioramento di rigidezza torsionale (+30%) e flessionale (+25%) sono stati fondamentali per migliorare il livello di assorbimento vibrazionale e acustico delle asperità stradali, oltre a donare una sensazione di guida solida e stabile. L’ampio utilizzo di fusioni cave a spessore sottile, ottenute tramite l’utilizzo di anime interne, ha contribuito a ottimizzare la struttura e massimizzarne le prestazioni, oltre a garantire una maggiore continuità delle linee di carico per la massima sicurezza degli occupanti. L’utilizzo di questa tecnologia assicura inoltre una maggiore integrazione tra le componenti, ne riduce il numero e di conseguenza diminuisce anche le linee di saldatura. La scocca è stata realizzata in materiali che vanno dall’alluminio alla fibra di carbonio, introducendo nei punti nevralgici acciaio alto-resistenziale e affiancando alle giunzioni meccaniche incollaggi strutturali. Combinando materiali molto diversi tra loro si è garantita la massima resistenza della struttura ove necessario, alleggerendola invece nelle aree non sottoposte a stress. L’acciaio alto-resistenziale è impiegato sulle barre anti-intrusione, i rinforzi dei nodi principali e il montante centrale. Il livello maniacale di dettaglio della progettazione si evince dall’utilizzo di materiali diversi persino nella realizzazione di un singolo componente, come per esempio la mono-cerniera della porta posteriore: la parte fissa è in lega di alluminio, mentre la parte mobile è uno stampato a caldo in acciaio. Il padiglione, monoguscio in fibra di carbonio con insonorizzante annegato, è completamente nuovo e presenta una rigidezza pari a quella di un padiglione in vetro, oltre a un peso del 20% in meno rispetto a uno in alluminio con insonorizzante. Dal punto di vista ergonomico viene offerto il massimo spazio di ingresso in vettura, mantenendo comunque il passo contenuto, tramite l’apertura delle porte anteriori a 63° (+5° rispetto al resto della gamma) affiancata a due inedite porte posteriori con apertura elettrica controvento a 79°. Tale sistema, che ricorda l’apertura del cofano della Ferrari Monza SP1/SP2 e di altre leggendarie Ferrari del passato, ha permesso ai tecnici di Maranello di progettare forme più estreme nella zona del montante anteriore. Le cerniere a collo d’oca, realizzate in alluminio, garantiscono la massima solidità e stabilità al cofano durante le fasi di apertura. Il portellone posteriore è dotato di apertura elettrica tramite 2 stabilus che ne consentono l’apertura a 73°, al fine di agevolare l’accesso al baule e poter caricare con semplicità anche i bagagli più voluminosi. Le cerniere a collo d’oca, infine, hanno permesso di realizzare forme non convenzionali anche nell’area dello spoiler superiore.

AERODINAMICA

Le volumetrie e i vincoli di un prodotto unico come la Ferrari Purosangue hanno significato, per il reparto aerodinamica di Maranello, l’adozione di metodi e soluzioni innovative. I target estremamente ambiziosi di riduzione della resistenza aerodinamica, abitabilità, fruibilità e raffreddamento del poderoso V12 e degli impianti ancillari hanno richiesto centinaia di ore di sviluppo in galleria del vento e migliaia di simulazioni CFD, un tempo paragonabile a quello speso per le supersportive Ferrari.
Si è partiti dal disegno della sezione di mezzeria della vettura, essenziale per progettarne i flussi, ridurne il Cx e minimizzarne la superficie frontale vista dall’aria. La parte anteriore della silhouette dà grande continuità alla zona anteriore di massima curvatura del cofano rispetto alla traversa del parabrezza. La parte posteriore del tetto, il lunotto e lo spoiler hanno richiesto molto lavoro, in quanto si tratta di sezioni fondamentali per gestire separazioni del flusso e campi di pressione.
Il compromesso ottimale tra le linee morbide che caratterizzano la direttrice tetto-lunotto e la necessità di ridurre l’altezza dello specchio di poppa è stato raggiunto tramite due elementi che completano il progetto aerodinamico del posteriore, vale a dire lo spoiler sospeso e il nolder a fine cofano. Il primo aiuta a neutralizzare la curvatura del tetto a valle dello spazio degli occupanti posteriori, mentre il secondo (alto appena 7 mm) guida i vortici garantendo una leggera ricompressione al posteriore.
Muovendosi dalla sezione di mezzeria verso il posteriore, si noti la sgusciata che comincia nella parte finale del tetto per protrarsi sul lunotto generando due creste laterali. Questa soluzione massimizza l’abitabilità nel comparto posteriore e al contempo mantiene separati i flussi che provengono dalla parte superiore del tetto e quelli che lambiscono le superfici vetrate. Di grande importanza anche la gestione della scia turbolenta delle ruote: a tale scopo sono state implementate soluzioni aerodinamiche integrate nei codolini flottanti degli archi ruota. Il sistema più complesso si ritrova tuttavia all’anteriore, dove paraurti e codolino cooperano per generare un air curtain che sigilla aerodinamicamente le ruote anteriori, impedendo la creazione di turbolenze trasversali. È stato infatti ricavato un condotto d’aria tra il paraurti anteriore all’esterno delle prese d’aria laterali e la pinna verticale che chiude l’inquadramento della bocca per accelerare il flusso verso il soffiaggio nel codolino e rilasciare una lama d’aria tangente alla spalla esterna dello pneumatico. La sua superficie esterna, invece, garantisce l’orientamento corretto del flusso verso la fiancata.
Sul retro del codolino è stato ricavato un condotto profilato per ampliare l’estrazione d’aria dall’interno del passaruota. La stessa soluzione si ritrova anche nel fondo del codolino degli archi ruota posteriori. L’estrazione d’aria dal passaruota posteriore è affidata inoltre a un’apertura sul retro del codolino, mentre la superficie esterna profilata gestisce ottimamente il punto di distacco posteriore del flusso che lambisce fiancata e ruote.
L’ala sospesa sul cofano anteriore davanti al montante ‘A’ della Ferrari Purosangue, definita aerobridge per analogia con un simile elemento introdotto sulla F12, svolge tuttavia funzioni diverse rispetto al suo omologo: quello della Ferrari Purosangue, infatti, non dirige verso il basso il flusso proveniente dal cofano per aumentare il carico verticale, ma punta invece a ridurre la resistenza all’avanzamento.Sotto l’ala presente sul cofano, il flusso viene energizzato per ridurre gli effetti locali negativi del vortice alla base del parabrezza e velocizzare la vena fluida aumentando così la portata d’aria di un’evacuazione nascosta dall’ala dell’aerobridge. Tale elemento fa parte di un complesso sistema di canalizzazioni di aria che ha il suo ingresso nella presa posta sopra al proiettore. La massa d’aria viene poi convogliata verso il passaruota anteriore. I flussi d’aria provenienti dall’anteriore della vettura trovano una naturale via di sfogo nel louver della parte superiore del vano ruota, proseguendo poi all’interno del vano motore per giungere all’uscita sotto l’aerobridge. Analogamente, per ridurre le sovrapressioni al posteriore è stata creata sotto il fanale l’uscita di un condotto il cui ingresso è nel vano ruota posteriore.
Il soffiaggio verso il fondo presente nella parte inferiore del paraurti anteriore permette di ridurre le zone naturalmente in compressione, massimizzando la portata verso il fondo. L’elemento è presente su altre vetture di Maranello, ma sulla Ferrari Purosangue viene utilizzato diversamente: il flusso energetico canalizzato sul fondo dal soffiaggio incontra le superfici del sottoscocca disegnate per generare aspirazioni in prossimità dell’evacuazione dei radiatori centrali presenti sul fondo anteriore. E’stata così massimizzata l’efficacia del raffreddamento delle masse radianti centrali e, pertanto, disegnata una bocca di ingresso ai radiatori più ristretta. La considerevole altezza da terra della Ferrari Purosangue fa sì che la parte esposta delle ruote dia un notevole contributo alla resistenza: sono quindi state integrate davanti alle ruote anteriori rampe negative che massimizzano l’efficienza aerodinamica della vettura. Nella Ferrari Purosangue le curvature delle superfici della carrozzeria sono state progettate in modo da schermare ruote anteriori e bracci delle sospensioni e limitare così l’ingresso d’aria nel vano ruota; a tal fine, è decisivo il piccolo deflettore montato sul braccio inferiore della sospensione. Le zone a bassa pressione dietro le ruote anteriori sono state sfruttate per la creazione di due sfoghi che, riducendo le sovrapressioni nel vano motore, aumentano l’efficienza delle masse radianti con effetti benefici sulla resistenza all’avanzamento della vettura.
Il disegno del diffusore posteriore è frutto di un profondo lavoro di ottimizzazione che ha curato soprattutto la sinergia tra il diffusore stesso, la scocca e il paraurti posteriore. Il flusso d’aria che interessa il diffusore viene espanso in modo graduale e controllato; al termine di tale espansione un nolder quasi impercettibile impone il distacco del flusso dopo una leggera ricompressione. Ciò incrementa l’efficienza del sistema massimizzando l’estrazione d’aria calda dal vano interno. Il veicolo non è dotato di tergilunotto posteriore, pertanto la detersione è affidata ai flussi d’aria che lambiscono le superfici vetrate. Nella parte inferiore dello spoiler sospeso è presente una superficie curva che garantisce la corretta velocità e direzione del flusso d’aria. Sulle parti esterne sono presenti due coppie di vorticatori che garantiscono l’uniformità dell’azione pulente, agendo in opposizione alla vorticità naturalmente introdotta dal montante ‘C’ e in sinergia con la particolare forma del lunotto.
Il posizionamento non convenzionale del proiettore anteriore ha permesso di realizzare due ingressi d’aria sopra e sotto ai DRL. Quello superiore è utilizzato per alimentare il sistema di soffiaggio al di sotto dell’aerobridge anteriore, mentre quello inferiore alimenta il sistema di raffreddamento freni. Sulle pareti esterne di entrambe le prese è stato introdotto un air-catcher che ne aumenta la portata d’aria.
Sulla parte inferiore sono invece presenti le bocche che servono le masse radianti. A sinistra vi è il radiatore del circuito delle sospensioni attive, mentre sulla destra è installato il radiatore della PTU, responsabile della ripartizione della coppia motrice (torque vectoring). La bocca centrale, infine, permette il raffreddamento dei radiatori olio e acqua dell’iconico V12 aspirato e del condensatore del circuito di climatizzazione, per garantire il massimo comfort in cabina.

DINAMICA VEICOLO

Lo sviluppo delle prestazioni dinamiche della Ferrari Purosangue si è incentrato sulla creazione di una vettura inedita nel panorama automobilistico mondiale, dotata di standard di fruibilità e comfort ai vertici del mercato nonché di caratteristiche dinamiche e prestazionali marcatamente Ferrari e paragonabili a quelle delle altre vetture di gamma. La Purosangue vanta un sistema unico e innovativo a livello mondiale: il sistema di sospensioni attive Ferrari, che utilizza la tecnologia TASV (True Active Spool Valve) di Multimatic. Rispetto ad altre soluzioni presenti sul mercato, questa nuova architettura offre numerosi vantaggi, combinando l’azionamento di un motore elettrico con un ammortizzatore idraulico di alta precisione in un unico sistema completamente integrato. Il motore elettrico garantisce il controllo attivo di carrozzeria e ruote con una maggiore precisione e a frequenze più elevate rispetto ai tradizionali sistemi adattivi o semi-attivi.
Un vantaggio di questo sistema è la velocità con cui gli attuatori del motore TASV da 48 volt applicano la forza nella direzione della corsa dell’ammortizzatore. Il motore elettrico brushless trifase ad alta densità, sviluppato specificamente da Ferrari, utilizza una tecnologia di avvolgimento slotless dello statore per ridurre al minimo le dimensioni radiali e massimizzare la densità di potenza. Dal punto di vista meccanico, la forza del motore viene trasmessa in modo innovativo attraverso una vite a ricircolo di sfere collegata direttamente allo stelo dell’ammortizzatore idraulico, che consente una risposta ad alta frequenza e riduce l’attrito, l’inerzia e l’ingombro.
Il sistema di sospensioni attive utilizza accelerometri e sensori di posizione su ognuna delle quattro sospensioni e si interfaccia con il Side Slip Control (SSC) 8.0 e il sensore 6w-CDS. La logica di controllo proprietaria Ferrari, insieme agli ammortizzatori TASV forniti da Multimatic, gestisce elettronicamente ogni elemento prestazionale del sistema di sospensioni completamente attivo.
Questa tecnologia ottimizza le massime prestazioni in curva grazie alla distribuzione variabile e continua della rigidità del rollio e all’abbassamento attivo del centro di rollio (ridotto fino a 10 mm), a vantaggio della forza laterale che agisce sui pneumatici e dell’equilibrio tra sovrasterzo e sottosterzo. Il controllo ad alta frequenza regola sia il movimento della carrozzeria che quello delle ruote, riducendo così il rollio e il beccheggio e assorbendo le irregolarità del manto stradale.
Oltre al sistema di sospensioni attive, la Ferrari Purosangue vanta un nuovo archetipo di sospensione anteriore semi-virtuale composto da un braccio inferiore con due punti di attacco sul portamozzo. La cerniera virtuale inferiore è molto vicina al centro ruota, il che riduce notevolmente la distanza tra il punto di intersezione del prolungamento dell’asse di sterzo con il terreno e il centro del battistrada. Ciò delinea una minore sensibilità del volante a irregolarità stradali e frenate.
La Ferrari Purosangue è dotata del nuovo ABS ‘evo’ sviluppato in co-design con Bosch®, implementato nel sistema brake by wire e introdotto per la prima volta sulla 296 GTB. Sulla Ferrari Purosangue è stato perfezionato in particolare relativamente alla gestione dei fondi a bassa aderenza in tutte le posizioni del Manettino, ottimizzandone così prestazione e ripetibilità in ogni condizione. Tale sistema sfrutta le informazioni provenienti dall’ESC (Electronic Stability Control) al fine di ottenere una stima precisa della velocità e decidere lo slittamento ottimale di ciascuna ruota in frenata. Ciò permette di sfruttare al meglio la forza longitudinale degli pneumatici, mentre l’accuratezza delle stime massimizza la ripetibilità della manovra, riducendo le dispersioni dovute a variabili naturali, tra cui le condizioni dell’asfalto.
Anche il sistema di stima del grip basato su EPS e sviluppato per la 296 GTB è stato ottimizzato ed esteso per operare su fondi innevati o a bassissima aderenza. Sfruttando le informazioni della centralina e il valore di angolo di assetto stimato dall’SSC 8.0, tale logica è in grado di calcolare il livello di grip che caratterizza il contatto tra pneumatico e strada durante la sterzata. Tale approccio consente una stima precisa anche in condizioni di guida non al limite e velocizza l’autoapprendimento del grip reale, a tutto vantaggio della precisione di stima in ogni condizione di aderenza. Il sistema di trazione integrale 4RM-S introdotto sulla Ferrari GTC4Lusso trova la sua naturale evoluzione sulla Ferrari Purosangue, ereditando sia le innovazioni sviluppate per il sistema a quattro ruote motrici della SF90 Stradale, sia il nuovo sistema a quattro ruote sterzanti indipendenti (4WS) della 812 Competizione. La gestione dell’imbardata in curva in accelerazione è garantita dalla combinazione fra il torque vectoring sull’asse anteriore, la ripartizione di coppia dell’E-Diff e la generazione di forza laterale del sistema 4WS. La nuova gestione elettronica consente di ottenere un rilevante incremento di prestazioni in termini di controllo puntuale della posizione richiesta a ogni attuatore, riduzione dei tempi di risposta dell’asse e aumento della precisione nella creazione di forza laterale.
Tutte le tecnologie sopra descritte si inseriscono nella versione 8.0 del sistema Side Slip Control che fornisce ai controllori un linguaggio comune atto a identificare il modo migliore di massimizzare le prestazioni. L’SSC 8.0 integra infatti i controllori presenti sul veicolo (sterzatura, coppia traente e controllo verticale) attivi sui quattro corner vettura e crea naturale sinergia con il nuovo ABS ‘evo’.
Anche l’oggettivazione delle emozioni di guida nella fase longitudinale è stata tarata sui target prestazionali della Ferrari Purosangue: ai tradizionali valori di accelerazione crescente e tempo di risposta ridotto si aggiunge la ripresa in marcia con cambio manuale per enfatizzare elasticità e doti di ripresa, fondamentali per questa vettura.
La vettura è dotata del cambio DCT a otto rapporti, di cui sfrutta le potenzialità sotto tutti i punti di vista: meccanico, energetico e di controllo. I rapporti sono gli stessi della SF90 Stradale e della 296 GTB; nonostante la taglia di pneumatici più grande, ciò consente alla Ferrari Purosangue di avere rapporti mediamente più corti rispetto alle precedenti quattro posti del Marchio, oltre a una progressione più uniforme. La presenza dell’ultimo rapporto favorisce l’autonomia in marcia autostradale. Il sistema di controllo software del cambio beneficia di una riduzione dei tempi di cambiata di circa il 18% e della funzione sailing, che disaccoppia automaticamente motore e cambio laddove non sia richiesta coppia traente, quindi anche in frenata, a favore di una maggiore scorrevolezza.
Per quanto riguarda i sistemi di assistenza alla guida (ADAS) la Ferrari Purosangue si presenta con un considerevole portafoglio di contenuti di serie, molti dei quali sviluppati in collaborazione con Bosch®, tra cui Adaptive Cruise Control (ACC), Automatic Emergency Brake System (AEB), Auto High Beam (HBA/HBAM), Lane Departure Warning (LDW), Lane Keeping Assist (LKA), Blind Spot Detection (BSD), Rear Cross Traffic Alert (RCTA), Traffic Sign Recognition (TSR), Driver Drowsiness and Attention (DDA) e retrocamera di parcheggio (NSW).
Per la prima volta su una Ferrari è infine disponibile l’HDC (Hill Descent Control), che permette di mantenere la velocità impostata sul display del cruscotto anche su strade in discesa. A funzione attivata, la vettura collabora con l’impianto frenante per impedire che la velocità superi il valore impostato sul display. È possibile disattivare manualmente l’HDC in qualsiasi momento premendo il pedale dell’acceleratore.

STILE

La Ferrari Purosangue crea un nuovo segmento di mercato in cui la Casa di Maranello apre scenari totalmente inediti. Grazie alla sua architettura moderna e unica nel suo genere rappresenta un’auto versatile, in grado di abbinare un comfort senza pari a prestazioni ed emozioni di guida tipiche di ogni Ferrari. Trasporre il DNA del Cavallino Rampante su un’auto innovativa per il Marchio e per tutto il panorama automobilistico mondiale ha rappresentato una sfida stimolante per il Centro Stile Ferrari, diretto da Flavio Manzoni. All’architettura dell’automobile ben si addice la definizione di ‘Purosangue’: gli esterni atletici e snelli, che la distinguono rispetto alle vetture a quattro porte e quattro sedili presenti sul mercato, e il motore V12 aspirato in posizione centrale-anteriore si sposano a un abitacolo lussuoso, confortevole, dall’elevato grado di abitabilità. È un’auto molto agile, scattante, ma è anche la prima Ferrari a quattro posti, la cui volumetria permette di offrire a tutti gli occupanti eccezionali condizioni di comfort.

ESTERNI

Il corpo vettura della Ferrari Purosangue, sviluppato per sottrazione di volumi, è scomposto in due livelli; uno inferiore rappresentato dal sottoscocca, più tecnico, e uno superiore sinuoso e possente. Tale divisione è enfatizzata dall’effetto flottante del volume superiore, che pare quasi sospeso sugli archi ruota.
Nonostante il volume sia più imponente rispetto a quello di una supersportiva, la particolare scansione della vettura in altezza produce un effetto complessivo di leggerezza. Allo stesso tempo, per donare alla Ferrari Purosangue una postura marcata, il Centro Stile ha prediletto la ricerca di forme audaci e originali. La forma della Ferrari Purosangue è stata concepita come una scultura che esalta la ricerca aerodinamica; ne è prova l’ampia serie di attraversamenti che la caratterizzano, per esempio l’effetto a pontone del parafango anteriore che crea un bridge tra frontale e fiancata. Ogni elemento aerodinamico è un’opportunità di dare alla forma un effetto scultoreo e originale, sottolineando la cifra stilistica della vettura. Il concetto di leggerezza e compattezza è applicato anche al padiglione, le cui caratteristiche vengono enfatizzate dai possenti parafanghi posteriori, che donano proporzioni uniche alla silhouette della vettura. Il frontale è in continuità con il fianco della vettura e si sviluppa su livelli che ne favoriscono una lettura dinamica orizzontale. La Ferrari Purosangue non ha una calandra, sostituita da un diedro sospeso sulla parte inferiore, che risulta più tecnica. Due gusci generano una specie di disco sospeso in cui una scanalatura ospita telecamera e sensori di parcheggio integrandoli perfettamente nelle forme della vettura. Alle estremità si trovano i DRL, ciascuno dei quali risulta incastonato tra due coppie di prese d’aria che confluiscono nella parte superiore della fiancata, rafforzandone il tema di stile. Tale interpretazione fa sì che lo sguardo del frontale della Ferrari Purosangue nasca da un soffiaggio aerodinamico, piuttosto che da proiettori a vista.
La sezione superiore del disco è sostenuta da un elemento composto da un’area centrale che raffredda il vano motore e due guance laterali che cingono lo splitter centrale. Sopra la fuga si sviluppa il lungo cofango scolpito, caratterizzato da muscoli bombati che terminano con superfici alari. Due pinne sospese mettono in continuità cofano e fianco. Le fiancate sono caratterizzate da un passaggio d’aria sotto il cofango che corre lateralmente, delineando il tema principale di stile, e genera un diedro che termina sui poderosi muscoli posteriori. Gli archi ruota al di sotto dei parafanghi svelano la seconda pelle della Ferrari Purosangue: gli elementi funzionali e tecnici vengono colti in seconda lettura e l’auto viene così percepita quasi come un coupé sospeso. L’apertura a libro delle porte fa percepire dall’esterno un volume interno molto grande rispetto a quello intuibile a vettura chiusa, grazie al meticoloso lavoro di contenimento delle proporzioni del padiglione.
I muscoli posteriori sfumano sulla coda, sotto cui si sviluppa lo specchio di poppa. Una fuga orizzontale accoglie alle estremità i gruppi ottici. Sotto la fanaleria, due svuotamenti convergono in altrettante uscite d’aria. Il posteriore si sviluppa in larghezza grazie a un imponente diffusore e agli ampi muscoli dei parafanghi, su cui poggia una cabina sportiva la cui compattezza è stata centrale per conferire all’auto un portamento sportivo senza sacrificarne l’abitabilità. L’abitacolo è caratterizzato da un parabrezza spiovente e da archi montanti anteriori che convergono sullo spoiler posteriore, sotto il quale un soffiaggio aerodinamico sfocia su un lunotto caratterizzato da due creste molto marcate. Per la Ferrari Purosangue sono stati studiati specifici cerchi forgiati basati su un concetto aerodinamico analogo a quello della SF90 Stradale, in cui i deflettori distribuiti nel canale facilitano l’estrazione dell’aria calda dai passaruota. Tali appendici aerodinamiche si sviluppano su superfici tridimensionali enfatizzate da un elegante trattamento diamantato.

INTERNI

L’abitacolo della Ferrari Purosangue ha richiesto una minuziosa progettazione di spazi e arredi e un’attenta selezione dei materiali, per assicurare un’abitabilità senza precedenti su una quattro posti di Maranello. Gli interni si presentano come un salotto sportivo ed elegante. Quando si aprono le porte dall’esterno si resta sorpresi dalla quantità di spazio presente, ma anche dal lusso sofisticato che esprime raffinatezza e modernità. Linguaggi moderni si abbinano armoniosamente alla tipica sensazione da granturismo sportiva della tradizione Ferrari. Per sfruttare al meglio lo spazio a bordo, tutte le forme sono state disegnate per garantire ingombri minimi, ottenendo il massimo dell’ergonomia. Il posto di guida si ispira a quello della SF90 Stradale e trova il suo alter ego quasi simmetrico sul lato passeggero. Si crea così un coinvolgimento emotivo senza pari per il passeggero anteriore, grazie anche al display da 10,2” che consente di trarre tutte le informazioni utili a partecipare all’esperienza di guida. Anche la Ferrari Purosangue è dotata dell’interfaccia full-digital già introdotta nel resto della gamma.L’intera architettura della Ferrari Purosangue è basata sul concetto di plancia a doppio cockpit, esteso in modo speculare anche alla zona posteriore per creare quattro aree distinte in termini funzionali, volumetrici, materici e cromatici. Tale principio ha guidato la composizione dell’abitacolo, sviluppato secondo una lettura orizzontale e senza soluzione di continuità tra gli arredi, il che ha consentito di aumentare lo spazio percepito e di preservare volumetrie dinamiche e leggere.
Le forme avvolgenti che convergono verso il centro abbracciano gli occupanti e, attraverso il dialogo tra volumetrie sellate e aree tecniche funzionali, esaltano il concetto di doppio cockpit all’anteriore e al posteriore. La zona centrale della plancia ospita i comandi legati al comfort, controllati tramite un’interfaccia rotativa a scomparsa presente anche nella zona posteriore.
Il corpo del tunnel, rifinito da sellature di pregio, è abbinato a un elemento strutturale dominato dal cancelletto in metallo dalla caratteristica forma a ‘Y’. Sono elementi di seconda lettura, invece, i tasti di apertura/chiusura vetri, il doppio ed elegante portabicchieri in vetro e la sede della chiave abbinata all’area per la ricarica wireless di dispositivi mobili. La zona inferiore ospita piccoli vani portaoggetti e crea continuità materica e cromatica con il fondo. Gli elementi di estensione del cockpit, dall’iconica forma a guscio, integrano e mettono in risalto l’impianto audio più performante mai offerto da Ferrari. Le aree sellate dedicate al comfort, invece, integrano appoggiabraccia e maniglione. Per la prima volta nella storia della Ferrari, gli interni ospitano quattro sedili separati e regolabili in modo indipendente. L’integrazione dei componenti dedicati al comfort, l’utilizzo di schiume a densità variabile e il nuovo sistema di molleggio hanno consentito di raggiungere un livello di comfort senza precedenti e una configurazione che comunica la sportività e l’eleganza tipiche del linguaggio Ferrari. I sedili posteriori riscaldati sono regolabili e reclinabili in modo indipendente; in configurazione inclinata generano un piano unico con il vano baule, incrementando notevolmente la capacità di carico.
La ricerca del lusso non può tuttavia prescindere dall’attenzione alla sostenibilità ambientale. Sulla Ferrari Purosangue si fa ampio uso di materiali ecosostenibili che aprono a nuovi abbinamenti. L’85% dei rivestimenti di lancio della vettura è prodotto in materiali ecosostenibili: il tessuto del padiglione è in poliestere riciclato, il tappeto in poliammide rigenerato è ricavato da reti da pesca recuperate in mare e Alcantara® di nuova composizione proveniente anch’essa da poliestere riciclato. La Ferrari Purosangue è infatti la prima auto al mondo a utilizzare una versione speciale di Alcantara composta al 68% da poliestere riciclato post-consumo. Per questa versione, Alcantara ha ottenuto da ICEA la certificazione di Recycled Claim Standard (RCS), standard leader a livello internazionale nella verifica e tracciamento del materiale riciclato dalla fonte al prodotto finale.
Invece della tradizionale moquette o pelle che ricopre il tappeto, è disponibile su richiesta un tessuto utilizzato anche per l’abbigliamento militare a causa della sua eccezionale resistenza e durabilità. È stata poi introdotta una nuova pelle semi-anilina di color marrone scuro, molto elegante e contemporanea. Infine, il nuovo intreccio di fibra di carbonio con inserti in rame, disponibile su richiesta, fornisce un’interpretazione ancor più elegante rispetto alla fibra di carbonio tradizionale.
Fa il suo ingresso nella gamma Ferrari anche l’impianto Hi-Fi Burmester® di serie di altissima qualità, in grado di garantire prestazioni eccezionali dalle gamme di alta a quelle di bassa frequenza grazie all’introduzione di tecnologie innovative. Il tweeter a nastro, al suo debutto su un veicolo di serie, e il subwoofer installato in un alloggiamento chiuso riproducono le alte frequenze con una brillantezza, potenza e rapidità senza precedenti, oltre a bassi mozzafiato. Il sound 3D e le configurazioni aggiuntive offerte assicurano un’esperienza sonora immersiva, emozionante e di qualità assoluta che rispecchia il carattere unico dell’auto, e quindi l’essenza dei capolavori automobilistici realizzati a Maranello. Il colore di lancio Nero 75, progettato specificamente per questa vettura, è dotato di pigmenti che, in particolari condizioni di luce, creano riflessi rossi molto intensi che valorizzano le volumetrie dell’auto.

OPTIONAL E PERSONALIZZAZIONI

La Ferrari Purosangue è dotata di una vasta gamma di contenuti opzionali e personalizzazioni che permettono a ogni ferrarista di trovare il proprio personale equilibrio tra comfort e prestazioni. Oltre a una vasta scelta di colori per interni ed esterni, fra cui alcuni specifici e dedicati al modello, sono state introdotte soluzioni innovative per la gamma Ferrari o per il mercato nel suo complesso.
Per la prima volta su una Ferrari viene offerta la possibilità di personalizzare il cielo dell’abitacolo con un tetto in vetro dotato di tecnologia elettrocromica, in alternativa a quello in fibra di carbonio di serie. Il vetro è dotato, nella sua superficie inferiore, di una pellicola elettrosensibile; quando quest’ultima viene attraversata dalla corrente cambia livello di trasparenza, per un abitacolo irraggiato dal sole o per poter invece schermare la luce all’occorrenza.
I sedili anteriori massaggianti, realizzati con 10 sacche d’aria, consentono un massaggio rilassante e incisivo suddiviso in cinque diverse tipologie e tre livelli di intensità.
Sulla Ferrari Purosangue è stato adottato, in anteprima assoluta per la gamma Ferrari, un sensore della qualità dell’aria in grado di controllare l’aria all’esterno della vettura e migliorarne la qualità in abitacolo grazie a una gestione intelligente del ricircolo dell’aria e all’utilizzo di filtri che bloccano le particelle fino a PM 2,5.
Di serie per la prima volta anche l’abilitazione ai sistemi Android Auto e Apple CarPlay, che sostituiscono la tradizionale navigazione integrata nella vettura.

7 ANNI DI MANUTENZIONE

Gli impareggiabili standard qualitativi raggiunti e la grande attenzione nei confronti del cliente sono alla base del programma settennale di assistenza estesa di Ferrari, offerto anche sulla Ferrari Purosangue. Questo programma, valido per l’intera gamma, prevede la copertura di tutti gli interventi di manutenzione ordinaria per i primi 7 anni di vita della vettura. Il piano di manutenzione ordinaria rappresenta un servizio esclusivo per i clienti, che saranno certi di mantenere inalterato il livello di prestazioni e sicurezza della propria auto nel corso degli anni. Questo servizio speciale è riservato anche a chi acquista una Ferrari non di prima immatricolazione.
Tra i vantaggi principali del programma Genuine Maintenance, controlli pianificati (a intervalli di 20.000 km oppure una volta all’anno senza limiti di chilometraggio), ricambi originali e ispezioni accurate attraverso i più moderni strumenti di diagnostica a opera di personale qualificato formato direttamente presso il Ferrari Training Centre di Maranello. Il servizio è disponibile in tutti i mercati e riguarda tutti i Punti Vendita della Rete Ufficiale.
Grazie al programma Genuine Maintenance si amplia ulteriormente la vasta gamma di servizi di post-vendita offerti da Ferrari per soddisfare i clienti che desiderano conservare immutate nel tempo le performance e l’eccellenza che contraddistinguono le vetture fabbricate a Maranello.

domenica 11 settembre 2022

Arriva la Peugeot 408 First Edition


Dopo esser stata svelata all’inizio dell’estate, è stata la star alla 6 Ore di Monza celebrando il ritorno di PEUGEOT nel mondiale Endurance. In seguito, è stata presentata in modo spettacolare lo scorso 4 agosto all’interno de “La Sfera” (una straordinaria struttura trasparente e girevole che permette di rivelarne le diverse sfaccettature) al Louvre-Lens. Tra non molto, Nuova 408 farà la sua prima apparizione pubblica al Salone dell’Auto di Parigi – il Mondial de l’Automobile – dal 17 al 23 ottobre prossimi.

In attesa del debutto al Salone, si apre oggi l’ordinabilità di questa tanto attesa auto del Leone. Da oggi si può acquistare ONLINE uno dei 50 esemplari destinati all’Italia della Nuova 408 FIRST EDITION, un’esclusiva serie limitata dotata del powertrain più prestazionale, il PLUG-IN HYBRID 225, che esprime al meglio tutti i valori chiave di questa inedita proposta PEUGEOT nel mercato dell’auto.

Design, colore, tecnologia ed equipaggiamenti, queste 50 unità di PEUGEOT 408 PLUG-HYBRID 225 GT FIRST EDITION offriranno il meglio ai loro possessori, con l’aggiunta di una dotazione che permetterà di sfruttarne al meglio le potenzialità come l’Electric Pack HOME o l’Electric Pack STREET, a seconda delle esigenze del singolo cliente.

Questa versione di lancio è ordinabile esclusivamente online su PEUGEOT Store con finanziamento i-Move con rata di 399 € al mese oppure con un prezzo di lancio di 40.900 €.

NUOVA PEUGEOT 408, UNEXPECTED FROM EVERY ANGLE

Con Nuova 408, PEUGEOT propone una forma innovativa all’interno del mercato dell’auto. Il fascino felino di quest’auto dall’assetto rialzato è decisamente inedito: PEUGEOT 408 reinventa i codici della berlina prendendo spunto dal mondo delle fastback ed aggiungendo alcuni tratti tipici dei SUV. La sua architettura efficiente offre anche un’eccezionale abitabilità nella seconda fila dei sedili e un bagagliaio di dimensioni molto generose.

Al suo conducente, Nuova PEUGEOT 408 offre le emozioni di guida più intense, grazie al PEUGEOT i-Cockpit® di ultima generazione, riconoscibile fra tutti per il suo volante compatto dedicato al piacere di guida ed al pieno controllo del veicolo.

Viene posto l’accento sulla qualità di esecuzione dell’abitacolo, associata ad una connettività che integra le più recenti tecnologie per rendere l’esperienza di guida e di viaggio ancor più intuitiva. Dimostra l’eccellenza di PEUGEOT a tutti i livelli ed è corredata di ultimi sistemi di assistenza alla guida che garantiscono tranquillità e sicurezza.

Nuova PEUGEOT 408 sarà presentata al pubblico al Salone dell’auto di Parigi – il Mondial de l’Automobile – il prossimo ottobre.

Nuova 408 FIRST EDITION – ORDINABILE DA OGGI

In attesa di vederla al Salone, la nuova ed inedita PEUGEOT può essere acquistata in Italia a partire da oggi, 8 settembre, in un’esclusiva serie limitata, la 408 PLUG-IN HYBRID 225 FIRST EDITION, un’edizione speciale di sole 50 unità destinate al nostro paese.

Nuova 408 FIRST EDITION adotta la motorizzazione di vertice della gamma, quella ibrida plug-in da 225 CV, e si caratterizza per una ricca dotazione di serie:

Colore Blu Obsession, inedito e molto innovativo, specifico per questo modello, con effetti dicroici che esaltano il gioco della luce grazie alle sfaccettature della carrozzeria
Calandra frontale in tinta carrozzeria, una soluzione che la “nasconde”, integrandola nel volume complessivo del paraurti
Nuovo scudetto PEUGEOT, frontale, posteriore e laterali
Cerchi in lega da 20’’ Monolithe dallo stile sorprendente, con una forma geometrica squadrata incastonata in un cerchio
Proiettori anteriori Full LED Matrix che permettono di illuminare la carreggiata in maniera selettiva, adattando automaticamente i fari alle condizioni di traffico
Proiettori posteriori 3D LED
Sedili certificati AGR con un rivestimento in tre materiali (TEP, Tessuto e Alcantara®) con cuciture Adamite e con regolazioni elettriche (riscaldati e con sistema di massaggio pneumatico ad 8 tasche e 5 diversi programmi)
Volante riscaldabile
PEUGEOT i-Cockpit® con tecnologia 3D, touchscreen da 10″ e gli i-Toggles personalizzabili, in aggiunta al sistema di infotainment
i-Connect Advanced che comprende la navigazione connessa ed i comandi vocali
Drive Assist Plus per il massimo livello di sicurezza
Portellone posteriore con tecnologia Hands Free che permette l’apertura con mani occupate grazie semplice movimento di un piede sotto il paraurti
Clean Cabin System
Caricabatterie di bordo (OBC) da 7,4Kw per ridurre ulteriormente i tempi di ricarica della batteria (basta appena 1h e 40’)
Electric Pack
I 50 clienti italiani di questa nuova PEUGEOT 408 PLUG-IN HYBRID 225 FIRST EDITION disporranno di un Electric Pack gratuito per semplificare le operazioni di ricarica. Potranno scegliere tra due soluzioni realizzate in collaborazione con Free2Move E-SOLUTIONS, una per ricarica privata (Electric Pack HOME) ed una per ricarica pubblica (Electric Pack STREET), con il seguente contenuto:

ELECTRIC PACK HOME

EasyWallbox comprensiva di installazione a domicilio, per ricariche rapide e sicure
Cavo T2 Modo 3 Monofase 7,4 kW – per la ricarica da wallbox e ricarica da colonnine pubbliche
Oppure, in alternativa

ELECTRIC PACK STREET

1 anno di ricariche pubbliche illimitate
Cavo T2 Modo 3 Monofase 7,4 kW – per la ricarica da wallbox e ricarica da colonnine pubbliche

Nuova PEUGEOT 408 FIRST EDITION è acquistabile solo ONLINE dal sito PEUGEOT STORE: https://store.peugeot.it/configurable. Può essere ordinata in pochi clic con la possibilità di farsi assistere da un consulente online per avere eventuale supporto ed ordinare in totale serenità.

Questa esclusiva serie limitata viene proposta con finanziamento i-Move con una rata di 399 € al mese (36 mesi con anticipo di 5.376,00 € oltre ad una maxirata finale di 26.992,45 € TAN 6,99 % TAEG 7,93 %) oppure con un prezzo di lancio di 40.900 € (al netto degli EcoBonus PEUGEOT e degli incentivi statali con rottamazione).

ALLURE: Nuova PEUGEOT 408 PLUG-HYBRID 225 FIRST EDITION

EMOZIONE: Electric Pack incluso sui 50 esemplari destinati all’Italia

ECCELLENZA: Acquistabile online da oggi, sul sito PEUGEOT STORE

ANTEPRIMA MONDIALE: Salone dell’Auto di Parigi dal 17 al 23 ottobre

McLaren arriva in India


Il costruttore britannico di supercar di lusso McLaren Automotive conferma il suo arrivo nel mercato indiano

McLaren entra nel secondo decennio di produzione delle sue supercar di lusso, l’arrivo sul mercato indiano è finalizzato a soddisfare la domanda della clientela indiana
L’India è il 41° mercato per McLaren
McLaren Mumbai aprirà nel prossimo mese di Ottobre
Il costruttore britannico di supercar di lusso McLaren Automotive conferma oggi il suo imminente ingresso nel grande mercato indiano, il 41° mercato al livello globale del marchio.

Con l’apertura del primo punto vendita McLaren a Mumbai in ottobre, l’arrivo di McLaren in India riveste un ruolo importante dei piani di espansione globale del marchio ed accresce la sua già consolidata e crescente presenza nella regione Asia-Pacifico.

La gamma di supercar e hypercar McLaren esprimono i massimi livelli di personalizzazione, dell’alta tecnologia e dell’ingegneria superleggera, combinate con un design e innovazioni avanguardistiche capaci di offrire esperienze emozionanti. Sono progettate nell’iconico McLaren Technology Centre, inaugurato da Sua Maestà la Regina, e ogni supercar è costruita a mano nell’adiacente McLaren Production Centre, entrambi a Woking, nel Surrey, a sud di Londra.

Il sogno di Bruce McLaren, pilota, ingegnere e imprenditore, era quello di costruire le supercar più iconiche del mondo. Oggi, a distanza di quasi sessant’anni, McLaren è un marchio all’avanguardia nell’ingegneria automobilistica ad alte prestazioni e continua a costruire a mano ogni supercar e hypercar.

Il DNA sportivo di McLaren ha naturalmente portato il marchio a spingersi continuamente verso l’innovazione tecnologica con una eclatante gamma di vetture da competizione e stradali. La nuova McLaren Artura è il distillato di tutte le caratteristiche di una McLaren. Una miscela di prestazioni entusiasmanti, dinamica di guida e coinvolgimento con in più le capacità di guida di una vettura EV.

L’apertura ufficiale del primo punto vendita in India a Mumbai è prevista per la fine del 2022 ed offrirà l’esperienza più coinvolgente di McLaren con una finestra su Woking, dove ogni vettura viene creata a mano.

Il nuovo punto vendita McLaren offrirà ai clienti una gamma completa di servizi, inclusi la vendita, il post-vendita e l’assistenza sull’intera gamma di prodotti.

McLaren Mumbai offrirà ai clienti indiani l’intera gamma di modelli, tra cui la McLaren GT e la prima ibrida ad alte prestazioni del marchio, la Artura. La gamma principale di supercar comprende anche l’acclamata 720S, nelle varianti Coupé e Spider, e la 765LT Coupé e Spider, ultima nata della leggendaria famiglia LT (coda lunga).

Con l’inaugurazione del primo concessionario del paese, i clienti indiani potranno ora vivere l’esperienza di essere proprietari di una McLaren tramite il partner ufficiale, McLaren Mumbai.

Entro la fine del 2022 è previsto un evento speciale per celebrare l’inaugurazione.

Aston Martin presenta la nuova V12 Vantage Roadster

ROMA - Aston Martin è lieta di presentare la nuova V12 Vantage Roadster – un modello in produzione limitata entusiasmante e ultra-esclusivo che combina le prestazioni incredibili della più potente Aston Martin Vantage mai costruita con la libertà e gli stimoli sensoriali della guida cabrio. Con una produzione strettamente limitata a soli 249 esemplari in tutto il mondo, tutti venduti ancora prima dell’uscita della vettura, la V12 Vantage Roadster vanta un incredibile design ampio della carrozzeria, impreziosito da sospensioni con carreggiata allargata per un’aderenza eccellente e – per la prima volta in una Vantage Roadster – il potente motore Twin-Turbo V12 da 5,2 litri. Con una velocità rovente sul rettilineo e il rombo senza filtri del motore Aston Martin da 12 cilindri e 700 CV, la V12 Vantage Roadster porta l’esperienza di guida di una cabrio a un nuovo livello scintillante.

Il segreto di questa esperienza di guida esaltante è la potenza del motore. Con uno sviluppo di 700 CV a 6.500 giri/min e 753 Nm di coppia a 5.500 giri/min, il V12 con quattro camme in testa a 60 gradi da 5,2 litri è una vera forza della natura. Con un rapporto peso-potenza di 372 CV per tonnellata e una propulsione che non finisce mai di stupire e che fonde sapientemente una risposta fluida al cambio marcia con un’accelerazione epica, ogni spinta sull’acceleratore della V12 Vantage Roadster è un’indimenticabile scarica di adrenalina.

Da 0 km/h a 100 km/h in soli 3,6 secondi e con una velocità massima di 322 km/h, la V12 Vantage Roadster è al primo posto per le prestazioni delle auto sportive cabrio. Con un cambio automatico a 8 marce ZF e un differenziale a slittamento limitato meccanico montato sul retro, questa vettura trasmette la purezza e l’equilibrio che solo una propulsione alle ruote posteriori con motore anteriore-centrale sa dare. Una calibrazione ottimizzata del cambio riduce al minimo la velocità del cambio e ottimizza l’interazione del conducente, mentre il software adattivo nel sistema di controllo del cambio monitora le condizioni operative e le esigenze del conducente per migliorare la sensazione di risposta e controllo del conducente.

Grazie all’uso delle stesse sospensioni della V12 Vantage, ma con una calibrazione personalizzata per gli ammortizzatori adattivi, la dinamica della V12 Vantage Roadster è stata perfezionata per offrire il profilo migliore possibile. La calibrazione dello sterzo rispecchia quella della V12 Vantage, per offrire la massima sensibilità e una risposta rapida: miglioramenti che offrono un controllo e una precisione ottimali della sterzata. Come la V12 Vantage, la V12 Vantage Roadster monta di serie potenti freni carboceramici (CCB). I dischi anteriori da 410 mm x 38 mm sono dotati di pinze a 6 pistoncini, mentre i dischi posteriori da 360 mm x 32 mm sono abbinati a pinze a 4 pistoncini. Con una potenza di frenata notevolmente aumentata e un’incredibile resistenza alla dissolvenza della frenata alle alte temperature, la tecnologia CCB consente un significativo risparmio di 23 kg di massa non sospesa, rispetto ai freni in acciaio, con effetti positivi sulla risposta dello sterzo e sulla qualità della guida.

Al fine di ridurre ulteriormente la massa complessiva, il paraurti anteriore, il cofano a conchiglia, i parafanghi anteriori e i longheroni laterali della V12 Vantage Roadster sono in fibra di carbonio, mentre il paraurti posteriore e il bagagliaio sono in materiale composito leggero. Inoltre, è stato possibile ridurre ulteriormente il peso con l’adozione di una batteria leggera e uno speciale sistema di scarico a doppio terminale montato al centro, prodotto in acciaio inossidabile leggero da 1 mm. Calibrato per offrire alla V12 Vantage Roadster una voce travolgente tanto quanto le sue linee, questo nuovo sistema pesa 7,2 kg in meno rispetto allo scarico della V12 Vantage: la dimostrazione che per le sue mostruose prestazioni, le incredibili forme della V12 Vantage Roadster sono determinate dalla funzione. Ad esempio, la formidabile fisica della carrozzeria è necessaria per l’uso delle sospensioni con carreggiata allargata, che sono 40 mm più larghe della Vantage. Il nuovo paraurti anteriore – completo di splitter a tutta larghezza – aumenta la deportanza e l’equilibrio aerodinamico, mentre il raffreddamento è stato migliorato grazie al rimodellamento della griglia anteriore – che è del 25% più grande – e alla presa d’aria del motore “a ferro di cavallo” nel cofano.

Le prestazioni aerodinamiche riguardano anche i nuovi longheroni scolpiti monopezzo e il paraurti posteriore, completo di diffusore integrato: l’efficacia di quest’ultimo è stata migliorata dall’instradamento del sistema di scarico a doppio terminale montato al centro. Al contrario della V12 Vantage, la V12 Vantage Roadster non è dotata dell’incredibile alettone posteriore, che è comunque disponibile fra gli optional. Coloro che preferiscono linee più discrete possono stare certi che l’equilibrio aerodinamico resta intatto grazie a una gestione del flusso d’aria sottoscocca curato fin nei minimi dettagli.

I dettagli visivi finali predono la forma di cerchi in lega da 21” davvero impressionanti, disponibili in due finiture: Satin Black o Satin Black Diamond Turned. Fra gli optional, è disponibile anche un cerchio leggero – sempre nella finitura Satin Black o Satin Black Diamond Turned – che consente di risparmiare altri 8 kg di massa non sospesa. Gli pneumatici ad alte prestazioni Michelin Pilot 4S, 275/35 R21 anteriormente e 315/30 R21 posteriormente, sono forniti di serie con tutti i cerchi.

La V12 Roadster, punta di diamante della linea Vantage, è dotata di sedili Sports Plus, rifiniti completamente in pelle semianilina con imbottitura “ad ali” e disegno con punzonatura. Come optional, è possibile scegliere un sedile ad alte prestazioni in fibra di carbonio con rivestimento in fibra di carbonio twill a vista e regolazione manuale in 6 posizioni: una soluzione pensata per coloro che vogliono il meglio in termini di design dinamico e massimo supporto per la guida ad alte prestazioni, risparmiando oltretutto 7,3 kg senza lesinare sul comfort dei passeggeri. I clienti V12 Vantage Roadster possono migliorare ulteriormente l’esclusività della propria auto richiedendo il servizio di personalizzazione del marchio, Q by Aston Martin, per tutto ciò che va dall’accattivante grafica degli esterni e delle livree fino alla pelle intrecciata. Grazie all’uso ampio della fibra di carbonio a vista, la V12 Vantage Roadster si inserisce perfettamente nella línea di vernici Q by Aston Martin: Commission, che cambiano aspetto sotto condizioni di luce diverse, conferiscono uno spettacolare carattere di esclusività ai pannelli in fibra di carbonio posati a mano.

L’inizio della produzione della V12 Vantage è previsto per il terzo trimestre 2022, e l’inizio delle prime consegne è previsto per il quarto trimestre 2022.