martedì 26 marzo 2013

Nuova monovolume in casa Ford: arriva la B-Max



Bruno Allevi. GROTTAMMARE – La Ford amplia la sua gamma di monovolumi presentando l'erede della Fusion, la B-Max. L'ultima nata in casa Ford, che amplia il segmento monovolumi della casa tedesca (le altre appartenenti a questa categoria sono C-Max, S-Max, Galaxy), è disponibile con 3 motori a Benzina (1000 Ecoboost da 100 cv, 1400 da 90 cv, 1600 da 105 cv) oppure con un motore Turbodiesel TDCI 1600 da 95 cv, negli allestimenti Base o Titanium. Esternamente la compatta monovolume tedesca (è lunga solo 408 cm), presenta linee spigolose e forme compatte, ha un corpo vettura dal disegno filante e moderno. Frontalmente abbiamo il nuovo family feeling Ford: frontale corto e penetrante, fari affusolati che si prolungano nel paraurti, grande mascherina trapezoidale che ingloba la targa. Posteriormente vi sono le tipiche forme da monovolume: ampio lunotto vetrato, grande portellone, leggere bombature, fari anche qui affusolati che si raccordano lateralmente con le fessure delle guide delle portiere laterali scorrevoli. Salendo a bordo della B-Max abbiamo una straordinaria sorpresa: è la prima auto in Europa e forse al Mondo a non avere il montante centrale del tetto che divide la parte anteriore da quella posteriore: merito è della scocca rinforzata. Di conseguenza l'accesso interno è praticamente perfetto, comodissimo, grazie all'apertura totale data anteriormente dalle porte tradizionali, mentre posteriormente abbiamo le portiere laterali scorrevoli. Dopo questa diesamina sul particolare della B-Max, accomodandosi dentro la vettura tedesca, troviamo un abitacolo luminosissimo, grazie alla grande superficie vetrata e al grande tetto panoramico in vetro (optional), molto curato e di ottima qualità. D'effetto la consolle centrale di due colorazioni diverse e su due livelli diversi: lo stereo e il sistema di intrattenimento raccolti in uno scudo di colore scuro in sommità di consolle, mentre i comandi clima di colore più chiaro sono collocati nella parte finale della stessa. Sportivo è il quadro strumenti, assai ben leggibile. Ed ora il momento del test drive: la Ford B-Max provata è stata la 1000 Ecoboost Titanium da 22530 €. La nuova nata in casa Ford è una monovolume compatta da città, ideale per quelle famiglie che hanno bisogno di vetture spaziose ma non vogliono rinunciare alla praticità e alla maneggevolezza tipiche di medio-piccole che in città hanno il loro ambiente ideale. Su strada la B-Max è una vettura intuitiva nella guida, maneggevolissima, molto comoda, confortevole, spaziosa sia anteriormente che posteriormente, con un ottimo bagagliaio. Prestazionalmente parlando la B-Max guidata è mossa da quello che è stato eletto Motore dell'Anno: il 1000 Benzina Ecoboost a 3 cilindri da 100 cv. Questo propulsore, nonostante abbia solo 3 cilindri, è silenziosissimo, molto fluido, potente e brioso, elastico e strizza l'occhio all'acquirente con costi di gestione davvero irrisori. Infine il listino prezzi: si va da 16250 € della 1400 Base per arrivare a 19250 € della 1600 Titanium con Cambio Automatico (Benzina), si parte da 18500 € della 1600 TDCI Base per arrivare a 20000 € della 1600 TDCI Titanium (Diesel).

giovedì 21 marzo 2013

Astra tre volumi, il ritorno della Kadett

di Bruno Allevi. GIULIANOVA LIDO – La Opel allarga la gamma Astra proponendo la versione 3 volumi. Quest'auto, degna figlia di un mostro sacro di casa Opel quale era la indimenticata Kadett Berlina, è disponibile con 1 motore a Benzina (1400 da 101 o 140 cv) e con 1 motore Turbodiesel Common Rail CDTI (1700 da 110 o 130 cv), negli allestimenti Ecotec, Elective, Cosmo. Esternamente la nuova Astra Sedan vuole far tornare alla mente il presente e il passato della casa tedesca. Se da una parte si richiama la storia (era dai tempi della Kadett e dell'Astra Prima Serie che in Italia la media tedesca non si declinava anche in questa versione), dall'altra si strizza l'occhio al presente della casa europea (l'Astra Sedan ha molti canoni stilistici in comune con l'Insigna Berlina). Le differenziazioni maggiori fra 5 porte e 4 porte sono nella parte che dal montante centrale va verso la coda: la versione 4 porte è più lunga di 23 cm rispetto alla 5 porte, le forme che degradano verso la coda la fanno assomigliare all'Insigna. Se anteriormente il frontale deriva da quello della berlina (muso elegante, gruppi ottici avvolgenti), posteriormente la coda da tradizionale berlina alleggerisce la parte finale, rendendola più slanciata, grintosa, filante (belli i grandi gruppi ottici di forma allungata). Salendo a bordo siamo in presenza di un abitacolo spazioso, comodo, curato, elegante. L'abitabilità anteriore e posteriore è ottima, cosiccome sono ottime le rifiniture. Analizzando la consolle centrale è disposta come sull'Astra Berlina in maniera degradante verso il tunnel centrale, cosicchè si abbia la visione completa della stessa e la possibilità di usare in maniera immediata ed intuitiva i comandi presenti (radio, clima, navigatore): elegante e raffinato è il quadro strumenti. Ed ora il momento del test drive: la Opel Astra Sedan provata è stata la 1700 CDTI 130 cv Cosmo con Start & Stop da 26289 €. La nuova Astra Sedan, che si rifà da un lato alla intramontabile Kadett e dall'altro all'Insigna, è la quarta proposta della gamma Astra in Italia (le altre tre sono la 5 porte, la GTC , la Station Wagon). Quest'auto è fatta su misura per chi preferisce le berline come quelle di un tempo dove si aveva una coda più o meno lunga, un bagagliaio separato dal lunotto posteriore e linee squadrate. Su strada la nuova Astra 4 porte è maneggevole e intuitiva nella guida come la versione 5 porte, si parcheggia facilmente, ed ha come dote in più un bagagliaio più grande di quello della sorella con il portellone. Prestazionalmente parlando, l'ottimo motore Turbodiesel 1700 da 130 Cv con sistema Start & Stop garantisce brio e silenziosità, potenza ed elasticità, strizzando l'occhio ai consumi, che sono davvero molto contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 17000 € della 1400 Ecotec 101 cv per arrivare a 24000 € della 1400 Turbo 140 cv Cosmo Active Select (Benzina), si parte da 19000 € della 1700 110 cv CDTI Ecotec per arrivare a 25200 € della 1700 CDTI 130 cv Cosmo con Start & Stop (Diesel).

venerdì 15 marzo 2013

Golf Cabrio, regina in bikini

Bruno Allevi
GIULIANOVA LIDO – La Volkswagen ripropone, dopo alcuni anni d'assenza (era il 2002 quando la precedente serie uscì di produzione), la Golf Cabrio. La regina tedesca in versione scoperta è disponibile con 3 motori a Benzina (1200 TSI da 105 cv, 1400 TSI da 122 cv, 2000 da 211 cv) o con 2 motori Turbodiesel TDI (1600 da 105 cv, 2000 da 140 cv), in allestimento unico. La nuova Golf Cabrio esternamente riprende linee e forme eleganti e sportive della versione berlina, ma con l'unica fondamentale differenza che, al posto del tetto in lamiera, abbiamo una capote in tessuto che si apre – chiude elettricamente in solo 9 secondi, rimanendo sopra il bagagliaio, non penalizzando la capacità di carico. Il frontale è lo stesso della versione berlina (gruppi ottici a goccia che raccordano la mascherina a fascia), mentre posteriormente abbiamo la tipica coda tronca da cabrio (i gruppi ottici e le linee posteriori riprendono anche qui quelle della berlina). Entrando dentro la Golf 6 Cabrio, abbiamo un abitacolo elegante e sportivo (buona l'abitabilità anteriore, leggermente meno quella posteriore, ma è una pecca riscontrabile sulla quasi interezza delle cabrio in commercio) costruito secondo i dettami qualitativi di casa Volkswagen. La consolle centrale è completa di tutto, i comandi presenti sono ben disposti e si usano facilmente, il quadro strumenti si legge facilmente ed è completo. Ed ora il momento del test drive: la VW Golf Cabrio guidata è stata la 1600 TDI 105 cv da 32060 €. La Golf Cabrio torna nella gamma Golf dopo alcuni anni di assenza (l'ultima a scoprirsi era stata la Golf 4). La scoperta tedesca su strada unisce le doti di comfort e sportività proprie della berlina tedesca alla sensazione di avere i capelli al vento, propri delle cabrio con la C maiuscola. Oltre a ciò la Golf 6 Cabrio è maneggevole, facile da guidare, brillante e prestazionale. Tutto ciò è merito, oltre che della qualità costruttiva generale, delle prestazioni che assicura il 1600 TDI Turbodiesel da 105 cv. Questo propulsore, che è l'entry level della gamma diesel, è l'ideale per chi vuole prestazioni e brillantezza che si fondando con costi di gestione molto contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 24400 € della 1200 TSI fino ad arrivare a 34000 € della 2000 con Cambio DSG (Benzina), si va da 27350 € della 1600 TDI per arrivare a 31600 € della 2000 TDI con Cambio DSG (Diesel).

mercoledì 13 marzo 2013

20 Anni di Seat a Martorell


Aria di festeggiamenti per la SEAT: Martorell compie 20 anni!
Una ricorrenza davvero importante per questo  stabilimento di produzione che è, in termini di tecnologia innovativa e organizzazione del lavoro, una vera e propria pietra miliare per l’industria spagnola e per il Gruppo Volkswagen.  Prima dell’inaugurazione, avvenuta il 22 febbraio 1993,  l’intera produzione della Casa automobilistica spagnola era concentrata nell’area industriale di Zona Franca (nei pressi del porto di Barcellona).

In occasione dell’apertura ufficiale dello stabilimento (che avvenne solo 34 mesi dopo la posa della prima pietra), il Re Juan Carlos I scoprì la targa commemorativa alla presenza dell’allora nuovo Presidente del Gruppo Volkswagen Ferdinand Piëch, oggi Presidente del Consiglio di Sorveglianza: da allora, Martorell è diventato uno degli stabilimenti automobilistici più moderni d’Europa.

I primi modelli a lasciare le linee di montaggio furono, nel dicembre 1993, la Ibiza e la Cordoba di seconda generazione, che venivano prodotte a un ritmo di 1.500 esemplari al giorno, con una quota totale annua di 140.275 vetture.

Negli ultimi 20 anni dalla fabbrica di Martorell sono uscite quasi 8 milioni di vetture appartenenti a 32 modelli: dalla Toledo di prima generazione al furgone Inca, dalle Arosa alle Altea ed Exeo, fino ad arrivare alla recentissima nuova Leon. Attualmente, la SEAT produce a Martorell tutte e tre le versioni della Ibiza (Ibiza tre e 5 porte e la versione familiare ST), la nuova Leon, l’intera famiglia Altea (con Altea XL e la versione fuoristrada Freetrack) ed Exeo (sia berlina che familiare), oltre alla Audi Q3.

Nell’area di Zona Franca, che aprì i battenti nel 1950 e nel 1953 venne costruita la prima vettura, la 1400, SEAT utilizza ancora parte dell’infrastruttura originaria dello stabilimento per la realizzazione delle sezioni stampate di carrozzeria.

“Nel corso di questi vent’anni lo stabilimento di Martorell è diventato sempre più moderno. Grazie a continui investimenti in tecnologia e a un team altamente qualificato, abbiamo migliorato la qualità fino a raggiungere i massimi livelli, sia nel campo dei prodotti che in quello dei processi” afferma Andreas Tostmann, Vicepresidente per la Produzione.

Le linee di Martorell sono attive sia per la SEAT che per altri marchi del Gruppo Volkswagen: tra il 1995 e il 2003, infatti, hanno visto nascere quattro versioni della VW Polo e del Caddy, mentre dal 2011 è stata assegnata la produzione della Audi Q3: la prima vettura premium ad essere prodotta in Spagna.
Da una logistica “just in time” a una logistica sostenibile
Lo stabilimento della SEAT a Martorell, un complesso industriale versatile e competitivo, è stato costruito con un investimento pari a quasi 1,5 miliardi Euro (oltre 244,5 miliardi di vecchie pesetas) e in soli 34 mesi. Esso si estende su una superficie di tre milioni di metri quadrati: l’equivalente di 400 campi da calcio.

Progettato per l’attuazione immediata di una produzione “just in time”, il ciclo logistico nell’impianto è stato completato grazie alla costruzione di due linee interne su binari: una per la ricezione delle merci e l’altra per il trasporto delle vetture finite, che insieme consentono di ridurre le emissioni di CO2 di 2.600 tonnellate, equivalenti a 57.000 viaggi su camion all’anno.

Spina dorsale dell’economia
Considerando l’evoluzione degli ultimi 20 anni, non è possibile comprendere appieno lo sviluppo della SEAT senza Martorell, né l’evoluzione dell’industria automobilistica spagnola senza la SEAT. Dal 1993 è stato creato un intero indotto di fornitori, inizialmente formato da 20 aziende. L’effetto moltiplicatore della SEAT è stato ed è tuttora fondamentale per l’economia spagnola: infatti l’Azienda è il primo costruttore di veicoli nazionale, esporta l’85% della propria produzione e dà lavoro a oltre 11.500 persone direttamente a Martorell e ad altre 46.000 persone indirettamente. Il 60% circa dei fornitori sono spagnoli.

Lo sapevate che...?  
I cinque modelli più costruiti a Martorell (dati al 31.12.2012) sono:
Ibiza II: 1.515.946 esemplari dal 1992 al 2002
Ibiza III: 1.172.504 esemplari dal 2001 al 2009
Ibiza IV: 801.538 esemplari dal 2007 ad oggi
Cordoba I: 783.547 esemplari dal 1993 al 2002
Leon II: 675.369 esemplari dal 2004 al 2012

I robot nello stabilimento sono 2.883
Dalla produzione iniziale alla spedizione finale ogni vettura percorre 12 km

Jeep Compass Black Edition


Un look inedito con nuovi cerchi in lega da 18 pollici, battitacco e inserti Gloss Black sul frontale.
2,2 litri turbodiesel da 136 CV nella configurazione a trazione anteriore o da 163 CV a trazione integrale Freedom Drive I.
Un ricco allestimento di serie con sedili in pelle, climatizzatore automatico, Cruise Control e sistema vivavoce Bluetooth UConnect® Phone.
Disponibile da metà marzo a partire da Euro 30.000 chiavi in mano.

Il marchio Jeep® presenta la nuova serie speciale Jeep Compass Black Edition. Il nuovo allestimento in edizione limitata arricchisce la versione Limited con una serie di elementi stilistici ‘Black’ che conferiscono all’Urban SUV compatto Jeep ancora più grinta e personalità. Inserti Gloss Black caratterizzano infatti il frontale, il battitacco, le barre al tetto ed i nuovi cerchi in lega da 18 pollici. Il tutto per offrire una nuova personalizzazione di Jeep Compass dedicata a chi desidera distinguersi.

La nuova serie a tiratura limitata debutterà negli showroom Jeep a metà marzo e sarà disponibile con il brillante motore 2.2.CRD equipaggiato con cambio manuale a sei marce nella configurazione a trazione anteriore ed integrale a partire da Euro 30.000. Tre saranno le colorazioni disponibili sulla nuova serie speciale: Mineral Gray, Bright White e Black.

Gli esterni della nuova versione Black Edition presentano griglia, gruppi ottici e fendinebbia caratterizzati da finiture Gloss Black. Le barre portapacchi e gli inediti battitacco si distinguono per la stessa particolare verniciatura ed insieme agli speciali cerchi in lega nero lucido da 18 pollici donano alla vettura un look aggressivo.

Entrando nell’abitacolo, i sedili rivestiti in pelle regalano un’immediata sensazione di esclusività. Il volante in pelle presenta i comandi audio, computer di bordo e climatizzatore integrati. La dotazione di serie comprende inoltre Cruise Control e sistema vivavoce Bluetooth UConnect® Phone ad attivazione vocale.

A richiesta è possibile aumentate il comfort e l’infotainment a bordo equipaggiando la vettura con il sofisticato impianto audio da 368 watt e nove altoparlanti Boston Acoustics e con il sistema multimediale di intrattenimento e navigazione satellitare UConnect® GPS con schermo touchscreen da 6,5”, hard disk da 30 gigabyte, porta USB, ingresso AUX e lettore DVD video.

La serie speciale Jeep Compass Black Edition è proposta nella configurazione a quattro ruote motrici spinta dal motore 2.2 turbodiesel da 163 CV di potenza e 320 Nm di coppia ed in quella a trazione anteriore con propulsore 2.2 turbodiesel da 136 CV. Capacità off-road di riferimento nella categoria sono assicurate dal sistema di trazione integrale Freedom Drive I dotato di bloccaggio elettronico. Grazie alla modalità di bloccaggio, questo sistema  garantisce ai conducenti la certezza di poter affrontare in sicurezza nell’uso quotidiano situazioni di guida a scarsa aderenza come nel caso di pioggia o neve.

Jeep Compass offre una dotazione di serie completa per la sicurezza attiva e passiva che comprende airbag frontali multistadio, airbag laterali a tendina anteriori e posteriori, Electronic Stability Program (ESP), Brake Traction Control, Brake Assist, sistema antiribaltamento (ERM), sistema antibloccaggio dei freni (ABS) dotato di tecnologia per il rilevamento di superfici a scarsa aderenza ed il sofisticato sistema di assistenza alle partenze in salita Hill Start Assist.

Coniugando le dimensioni e la funzionalità degli interni di un SUV alle prestazioni, alla maneggevolezza ed ai consumi di una vettura compatta, Jeep Compass interpreta i valori di autenticità e libertà del marchio Jeep e assicura la capacità di affrontare qualsiasi percorso nel massimo comfort.

Audi RS6 Avant


La terza generazione della supersportiva RS 6 Avant ha debuttato ufficialmente in pubblico il 4 marzo, al Salone di Ginevra.

Mentre gli appassionati dei quattro anelli potranno ammirarla sullo stand Audi fino al 17 marzo, in Italia è iniziata la fase di prevendita del modello, le cui consegne ai Clienti sono previste a partire dal prossimo mese di giugno.

La nuova RS 6 Avant è spinta da un 4.0 TFSI con doppio turbocompressore che eroga
560 CV (412 kW) e sviluppa una coppia di 700 Nm a soli 1.750 giri.
Grazie anche alla presenza di serie della trazione integrale quattro e del cambio automatico tiptronic a 8 rapporti, la vettura scatta da 0 a100 km/h in 3,9 secondi mentre la velocità massima può essere limitata elettronicamente fino a 305 km/h.

Ciò nonostante, la tecnologia cylinder on demand insieme al sistema Start&Stop permettono un consumo medio di 9,8 l/100 km, inferiore di circa il 40% rispetto alla precedente versione.

La RS 6 Avant vanta un equipaggiamento di serie che comprende, tra le altre cose, adaptive air suspension RS, antifurto e predisposizione localizzatore, BOSE Surround Sound, cerchi in lega di alluminio fucinato in misura 9,5Jx20, climatizzatore automatico comfort a quattro zone, inserti in carbonio opaco, sedili anteriori sportivi RS, riscaldati e rivestiti in Alcantara/pelle con logo RS 6 e impuntura a losanghe. Non mancano, infine, i gruppi ottici xeno plus con luci diurne in tecnologia LED, il sistema di ausilio al parcheggio plus e il sistema di navigazione MMI plus con MMI touch.

Il prezzo della RS 6 Avant è stato fissato in 111.800 euro.

mercoledì 6 marzo 2013

Porsche 911 GT3


Porsche celebra l’anniversario dei 50 anni della 911 con la nuova GT3
Stoccarda. La nuova Porsche 911 GT3, modello più sportivo della 911 festeggia il debutto mondiale al Salone dell’Auto di Ginevra. Nell’anno dell’anniversario della 911, Porsche inaugura un nuovo capitolo della storia dell’auto sportiva a elevate prestazioni idonea anche all’impiego in pista. La quinta generazione della 911 GT3, sviluppata completamente ex novo, si piazza in pole position tra le vetture sportive Porsche con motore aspirato. Propulsore boxer e cambio, carrozzeria e telaio sono stati completamente rinnovati e, grazie alla performance impressionante, infondono ulteriore impulso al processo evolutivo del concept 911 GT3. Potenza: 475 CV. Rapporto peso/potenza: 3,0 kg/CV. Accelerazione da 0 a 100 km/h: 3,5 secondi. Velocità massima: 315 km/h. Tempo sul giro sulla Nordschleife del Nürburgring: meno di 7:30 minuti. Dal punto di vista della tecnica, la caratteristica principale è l’asse posteriore sterzante attivo, impiegato per la prima volta in una Porsche di serie, oltre ai fari (opzionali) totalmente a LED. La nuova 911 GT3 conserva tutte le caratteristiche di successo della vettura sportiva da gara e aumenta la dinamica, migliorando ulteriormente l’idoneità all'uso quotidiano e regala un piacere di guida ancora più intenso.

La catena di trasmissione della nuova 911 GT3 è composta da un motore boxer da 3,8 litri in grado di sviluppare 475 CV (350 kW) a 8.250 giri/min, un cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK) e una efficace trazione posteriore. Il motore a sei cilindri si basa sul propulsore della 911 Carrera S, ma conserva con quest’ultimo pochi elementi in comune. Tutti gli altri componenti, in particolare gli ingranaggi del motore e i comandi valvole, sono stati adattati o sviluppati specificamente per la GT3. Inoltre, vengono impiegate bielle in titanio e pistoni fucinati. Queste modifiche radicali creano le premesse per la realizzazione di un motore dai regimi molto elevati, in grado di raggiungere 9.000 giri/min. Anche il cambio a doppia frizione Porsche Doppelkupplung (PDK) rappresenta uno speciale sviluppo, le cui caratteristiche rimandano direttamente al cambio manuale sequenziale impiegato nel Motorsport e offrono al guidatore ulteriori vantaggi in termini di performance e dinamica.

Porsche impiega per la prima volta l’asse posteriore sterzante attivo, per migliorare ulteriormente la precisione e la dinamica trasversale. In base alla velocità, il sistema dirige le ruote posteriori in direzione contraria o uguale a quella delle ruote anteriori, ottimizzando in tal modo l’agilità o la stabilità di marcia. Altri nuovi componenti associati alla dinamica di guida sono il differenziale posteriore autobloccante variabile a regolazione elettronica e il sistema supporti motore attivi. Le componenti del sistema sospensione sono  completamente in alluminio di nuovo sviluppo e regolabili. Il contatto con la strada è assicurato dai nuovi cerchi in lega leggera fucinata da 20 pollici con serraggio centrale.

La 911 GT3 è realizzata nella struttura leggera e resistente dell’attuale generazione 911 Carrera in costruzione composita ibrida di acciaio/alluminio, ma con specifico rivestimento frontale e posteriore. Inoltre, in corrispondenza dell’asse posteriore, la 911 GT3 è più larga di 44 mm rispetto alla 911 Carrera S. Il tratto distintivo è, ancora una volta, il grande alettone posteriore fisso, che concorre in modo decisivo a determinare un’aerodinamica esemplare, con bassi valori di resistenza aerodinamica uniti a valori di deportanza ulteriormente incrementati.

I risultati della nuova 911 GT3 stabiliscono nuovi record nelle prestazioni di guida. In accelerazione da ferma tocca i 100 km/h in 3,5 secondi e raggiunge i 200 km/h in meno di 12 secondi. La velocità massima è di 315 km/h, raggiungibile nella 7a e ultima marcia del nuovo cambio PDK completamente riadattato. Senza pari, infine, è il tempo sul giro sulla Nordschleife del Nürburgring, che la nuova 911 GT3 percorre in meno di 7:30 minuti.

Il lancio sul mercato della nuova Porsche 911 GT3, che si può già ordinare,  è previsto ad agosto 2013. In Italia verrà offerta a 140.604 euro, inclusa l’IVA.

Toyota Auris Black Design


Con livelli di funzionalità ai vertici della categoria e con l’unica trasmissione ibrida del segmento, Auris Touring Sports rappresenta un’offerta estremamente competitiva che va a inserirsi nel cuore del segmento delle Station Wagon compatte.

L’audacia e il dinamismo del design esterno esprimono con convinzione le potenzialità dinamiche del veicolo e il piacere di guida che esso è capace di esprimere. Con la sua straordinaria capacità di stivaggio, che può variare da 530 fino a un massimo di 1.658 litri, e con emissioni di CO2 pari a soli 85 g/km, la nuova Auris Touring Sports rappresenta inoltre un nuovo punto di riferimento in termini di funzionalità e costi di gestione.

Il progetto di design Auris Touring Sports ‘Black’ è stato sviluppato per illustrare i nuovi e potenziali punti di forza del veicolo originale, asserendo come si possa guardare oltre la mera funzionalità, puntando a potenziare i livelli di appeal e dinamismo.

Il design esterno è caratterizzato dalla nuova vernice metallizzata Night Sky Black, con la presenza di esclusivi cerchi in lega da 19” di colore rosso, inserti rossi per i paraurti anteriori e posteriori e di uno straordinario rivestimento per la griglia anteriore. L’aspetto sportivo è sottolineato dalla cromatura del doppio tubo di scarico e dalla vernice più scura delle luci di coda a LED. La qualità premium del veicolo risulta poi evidente dal portapacchi in vernice Piano Black e dai cristalli oscurati.

Lo schema cromatico Black & Red si trasferisce all’interno dell’abitacolo. L’utilizzo di pelle nera con doppie cuciture rosse è stato destinato al volante, ai pannelli delle portiere, alla plancia, ai sedili, alla leva del cambio e al freno di stazionamento. Il colore rosso si estende inoltre all’illuminazione del pannello strumenti e alle decorazioni delle bocchette di ventilazione e dei portabicchieri. Il lusso viene infine confermato dalla straordinaria qualità della tappezzeria e dagli esclusivi sedili sportivi in pelle.






Toyota Auris e Rav4 al top per sicurezza


I due modelli ottengono le 5 Stelle Euro NCAP anche con i nuovi standard 2013.

Auris è il primo modello del segmento C a ottenere il massimo delle 5 Stelle nel 2013
RAV4 è il primo SUV a ottenere le 5 Stelle nel rating 2013

A conferma dell’impegno di Toyota nello sviluppo di veicoli equipaggiati con livelli di sicurezza all’avanguardia, la nuova Toyota Auris e il nuovo RAV4 hanno ottenuto il massimo delle 5 Stelle nel programma Euro NCAP 2013, oggi ancora più severo rispetto allo scorso anno.

La nuova Toyota Auris
Lanciata all’inizio dell’anno, la nuova Auris mantiene gli elevatissimi standard Toyota in fatto di sicurezza sia attiva che passiva, diventando il primo modello del segmento C a raggiungere anche nel 2013 il massimo delle 5 stelle Euro NCAP.
La gamma Auris è equipaggiata di serie con ABS, Ripartitore elettronico della frenata (EBD), Assistenza alla frenata (BA), Controllo della Stabilità del Veicolo (VSC) e della trazione (TRC). Inoltre, sono di serie 7 airbag (frontali, laterali, tendina anteriori e posteriori, ginocchia lato guida).
L’adozione di diverse componenti ad assorbimento energetico, tra cui il supporto del paraurti, studiate per minimizzare la forza dell’impatto, ha consentito di ridurre le conseguenze degli eventuali impatti con i pedoni, mantenendo però una linea del cofano dalla forma estremamente elegante e decisamente più bassa rispetto a quella dei veicoli prodotti dalla concorrenza.

Il nuovo Toyota RAV4
Diventando il primo SUV nel segmento a ottenere le 5 Stelle Euro NCAP 2013, il nuovo RAV4 è basato sull’evoluzione degli straordinari standard di sicurezza per occupanti e pedoni che hanno caratterizzato le tre precedenti generazioni del veicolo.
Con la sicurezza degli occupanti e dei pedoni assicurata dai molteplici percorsi di carico presenti all’interno della scocca, il nuovo RAV4 migliora i già eccezionali livelli di sicurezza del modello uscente. Il veicolo è, infatti, equipaggiato con nuovi sedili studiati per ridurre il colpo di frusta e 7 airbag di serie, compreso quello per le ginocchia del guidatore e quelli laterali anteriori a doppia camera.
Tra i sistemi di sicurezza attiva presenti a bordo figurano  di serie per l’intera gamma l’ABS con EBD, BA (Assistente di Frenata), TRC (Controllo della Trazione) e il nuovo sistema VSC+, che integra il VSC al Servosterzo Elettrico (EPS) per garantire al veicolo un’eccellente stabilità.
Il nuovo RAV4 può essere inoltre equipaggiato con tre nuove tecnologie di avanguardia: il Sistema abbaglianti automatici, l’Avviso del cambio di carreggiata e il Monitoraggio degli angoli ciechi, incrementando ulteriormente gli standard di sicurezza e il comfort a beneficio del guidatore.


Toyota Rav4 Premium e Adventure


Dal 1994, anno del suo lancio sul mercato, le potenzialità e le caratteristiche del RAV4 sono state apprezzate da un numero sempre crescente di clienti. In città oppure in campagna, nella guida off-road e in autostrada, le diverse sfaccettature del suo carattere hanno garantito al RAV4 una popolarità senza precedenti in oltre 150 paesi del mondo.

La straordinaria tradizione di questo modello ha consolidato le potenzialità su strada e in off-road del veicolo, riuscendo a costruire un’impareggiabile reputazione in fatto di versatilità, comfort e piacere di guida, anche nei percorsi di tutti i giorni.

Il Motor Show di Ginevra 2013 consentirà ai visitatori di verificare personalmente questa straordinaria ‘doppia personalità’, dimostrando la maturità della gamma con l’introduzione di due progetti di design completamente nuovi che affermeranno e amplificheranno tutte le credenziali del nuovo RAV4.

Il progetto RAV4 ‘Premium’
Il progetto di design RAV4 'Premium' sottolinea tutta l’eleganza del nuovo RAV4, arricchendone il design originale con decorazioni e finiture estremamente raffinate. Il colore “Deep Bronze”, realizzato appositamente per questo progetto ed esteso ai paraurti e alla scocca, suggerisce un senso di straordinario prestigio ed eleganza, riuscendo a consolidare lo sviluppo armonico del veicolo. La parte anteriore si distingue grazie alla forma orizzontale della griglia mediana, con prese di aspirazione e luci a LED evidenziate dalla raffinata cromatura dello spoiler. Nel posteriore, il nuovo paraurti dispone di inserti cromati, piastra posteriore in alluminio spazzolato e di un tubo di scarico integrato. I cerchi in lega da 20” si coordinano invece con l’elegante portapacchi in alluminio.
Sviluppata dalla divisione ‘Kansei’* di Toyota, l’elegante tappezzeria in pelle valorizza il design dei sedili sottolineandone le zone più confortevoli. La combinazione tra le nuove guarnizioni di colore nero e l’elegante contorno a V rafforza il design del sedile originale. Le cuciture doppie a due tonalità sono state utilizzate in diverse aree dell’abitacolo per offrire il giusto bilanciamento tra solidità e qualità premium. I colori Urban Grey e Black della pelle vengono poi estesi fino al pannello strumenti e a quelli laterali delle portiere, garantendo maggiore consistenza al carattere premium dell’abitacolo.

* La divisione di design Kansei, con sede presso la struttura R&D di Toyota a Bruxelles, è responsabile delle attività di Concept Development & Product Identity, in stretta collaborazione con i team di Product Planning.
La mission principale della divisione è di creare prodotti che suscitino emozioni,adattandoli alle esigenze dei clienti.

Il progetto RAV4 ‘Adventure’
Il progetto RAV4 'Adventure' mette invece in risalto una dimensione alternativa, in cui spicca un look più energico studiato per consolidare le potenzialità off-road del veicolo.
In questo caso, l’audace vernice Dark Red sottolinea l’aspetto solido e atletico del nuovo RAV4. Basandosi sulle muscolose proporzioni del veicolo (più ampie e con un baricentro più basso rispetto al modello uscente), le forme del RAV4 ‘Adventure’ vengono rafforzate dall’aspetto degli archi ruota, studiati per offrire maggiore spazio ai nuovi cerchi in lega da 20”.
I paraurti anteriori e posteriori sono stati sottoposti a diverse modifiche e rivestiti con una vernice opaca. Il paraurti posteriore è stato modificato per alloggiare il doppio tubo di scarico e la nuova piastra posteriore.

Il look ‘Adventure’ viene completato dai portapacchi sagomati, con vetri oscurati studiati per conferire all’abitacolo un aspetto più ‘misterioso’.

Lamborghini Veneno


Nell'anno del proprio cinquantenario Automobili Lamborghini presenta al Salone dell’Automobile di Ginevra 2013 un modello decisamente esclusivo, di cui verranno prodotti e venduti soltanto tre esemplari.
Il design della Lamborghini Veneno è frutto di un progetto indirizzato all'ottimizzazione dell'aerodinamica e della stabilità in curva, caratteristiche che permettono alla vettura di garantire l'esperienza di guida e le sensazioni di un vero prototipo da corsa, pur essendo perfettamente omologata per l'utilizzo su strada. Con una potenza massima di 552 kW / 750 CV, la Veneno accelera da 0 a 100 km/h in soli 2.8 secondi e raggiunge una velocità massima di 355 km/h. Il suo prezzo è di tre milioni di euro (tasse escluse), e i tre esemplari previsti sono già stati venduti ad altrettanti clienti.

La Veneno è dotata di motore V12 da 6,5 litri di cilindrata associato alla trasmissione super-veloce ISR, a sette rapporti e con cinque modalità di guida selezionabili, e alla trazione integrale permanente. Il telaio è invece caratterizzato da tecnologie provenienti direttamente dal mondo delle corse, come sospensioni push-rod e gruppi molla/ammortizzatore montati orizzontalmente. Più di ogni altra cosa, però, la Veneno beneficia della competenza specifica di Automobili Lamborghini nel campo dei materiali compositi in fibra di carbonio, sia per quanto riguarda il loro sviluppo sia per i processi produttivi: il telaio, infatti, è una monoscocca realizzata interamente in CFRP (Polimeri rinforzati in fibra di carbonio), così come la carrozzeria di questa supersportiva estrema. Anche all'interno dell'abitacolo sono utilizzati materiali innovativi brevettati da Lamborghini come Forged Composite e CarbonSkin.

Rispettando appieno la tradizione del marchio, il nome della Veneno è mutuato da quello di un leggendario toro da corrida.
Veneno è infatti il nome di uno dei più forti e aggressivi tori che abbiano mai calcato le arene, famoso anche per essere stato uno dei tori più veloci nella storia di questi combattimenti. Il suo nome divenne popolare nel 1914, quando inferse una ferita fatale al torero José Sánchez Rodríguez nel corso di una corrida tenuta nell'arena di Sanlúcar de Barrameda, in Andalusia, Spagna.

Il Design
La Lamborghini Veneno porta sulle strade di tutti i giorni l'efficienza aerodinamica di un prototipo nato per le corse. Ogni dettaglio delle sue forme è mirato a una funzione chiara: garantire una dinamica eccezionale, massimo carico aerodinamico associato a una resistenza all'avanzamento minima e un raffreddamento ottimale del motore ad altissime prestazioni. Allo stesso tempo, la Veneno è inequivocabilmente una Lamborghini, fedele ai canoni di design di tutte le vetture super sportive di Sant'Agata Bolognese. Questo include proporzioni estreme, con il possente anteriore a forma di freccia e un'alternanza fra linee tese e superfici nette.

L'intera porzione anteriore della Lamborghini Veneno è stata studiata per permettere un passaggio dei flussi che generi il massimo carico aerodinamico, facendo lavorare il frontale della vettura come un grosso alettone. Canali generosi guidano l'aria verso gli sfoghi nel cofano e davanti al parabrezza, così come verso le ruote anteriori. Caratteristica delle vetture Lamborghini è poi la forma geometrica "a Y" dei gruppi ottici, forma che qui si spinge abbondantemente all'interno dei paraurti, così come le porte ad apertura a forbice.
La separazione dei paraurti stessi dal resto della carrozzeria della vettura è un chiaro riferimento al mondo delle vetture sport-prototipo e allo stesso tempo permette di ottimizzare i flussi aerodinamici. Ne consegue che la fiancata della Veneno è dominata da importanti fasce sottoporta e dagli imponenti passaruota anteriori e posteriori. Anche in quest'area della macchina un'aerodinamica sofisticata garantisce un apporto d'aria ideale sia per il raffreddamento del motore sia per la fluidodinamica interna.

Così come l'anteriore, anche il posteriore della Veneno è stato ottimizzato dal punto di vista aerodinamico, in special modo per quanto riguarda il sottoscocca e l'aumento della stabilità nelle curve veloci. Il fondo piatto, infatti, verso il posteriore si trasforma in un vero e proprio diffusore che incornicia i quattro grossi terminali di scarico, a loro volta divisi da separatori verticali utili ad aumentare il valore massimo di carico aerodinamico.
Aperture di dimensioni considerevoli permettono di ventilare a dovere il vano motore e di gestire al meglio il flusso verso l'alettone posteriore: in pratica l'unica zona al retrotreno completamente sigillata al passaggio dell'aria è quella riservata alla targa di circolazione. Anche i gruppi ottici posteriori, che comprendono le luci di stop, gli indicatori di direzione e i fari fendinebbia, riprendono la caratteristica forma a Y.
Il cofano motore si presenta con sei sfoghi a forma di cuneo, anche in questo caso con l'obiettivo di permettere una dissipazione ottimale del calore generato dal 12 cilindri. Oltre a questo, il cofano motore si prolunga in una grande "pinna di squalo" che migliora il bilanciamento del retrotreno e l'efficienza in fase di frenata; allo stesso tempo, inoltre, limita il calo del carico aerodinamico agli alti angoli di imbardata garantendo così un aumento della stabilità del posteriore nelle curve ad alta velocità.

L'alettone posteriore regolabile è stato progettato basandosi sia sull'esperienza maturata nel Motorsport sia su simulazioni accurate che hanno permesso di definire con precisione le forme e il posizionamento dell'ala e delle paratie verticali.

Esclusivi sono anche i cerchi, da 20" all'anteriore e da 21" al posteriore, equipaggiati con monodado centrale. Anche il loro design è stato fortemente influenzato dalla funzione aerodinamica, tanto che un anello in fibra di carbonio circonda la parte esterna del cerchio, lavorando come una turbina per portare aria addizionale utile al raffreddamento dei dischi freno carbo-ceramici.

Novità assoluta è anche la vernice della Veneno, un colore grigio metallizzato con singoli elementi lucidi che risaltano nel nero della struttura in fibra di carbonio a vista. L'unica vettura che, come elemento distintivo, presenterà tutti e tre i colori della bandiera italiana sarà quella in esposizione a Ginevra. Le tre vetture vendute ai clienti compongono invece una trilogia con dettagli in verde, bianco e rosso; ognuna di esse porterà solo uno dei colori della bandiera italiana, caratteristica che quindi ne farà un pezzo unico.

La Tecnologia
La Veneno è una ulteriore dimostrazione della competenza unica acquisita da Automobili Lamborghini nella progettazione di vetture super leggere basate sulla tecnologia CFRP. La base della Veneno è infatti una monoscocca realizzata interamente in polimeri rinforzati con fibra di carbonio. Anche tutte le parti esterne sono state realizzate in CFRP. La Veneno soddisfa tutti gli standard di sicurezza previsti dai rispettivi enti a livello mondiale, e ovviamente è dotata di un completissimo set di equipaggiamenti di sicurezza addizionali che vanno dagli airbag a un sistema ESP con tarature specifiche.

La fibra di carbonio domina anche gli interni della Veneno. La monoscocca in CFRP diventa visibile nell'abitacolo nelle zone del tunnel centrale e nelle fasce sottoporta. I due sedili "racing" super leggeri sono realizzati nel materiale Forged Composite, brevettato da Lamborghini. Il tessuto in fibra di carbonio CarbonSkin è invece utilizzato per rivestire l'intero abitacolo, parte dei sedili e l'area sottotetto. Questo materiale unico è impregnato in una resina molto speciale che stabilizza la struttura delle fibre ma allo stesso tempo permette al materiale di restare duttile. Come un tessuto hi-tech, questo rivestimento in fibra di carbonio non solo è appagante alla vista e si adatta bene a qualunque forma, ma permette anche una riduzione dei pesi.

La personalità di una vera vettura da corsa è stata implementata anche nel pannello degli strumenti. È stato completamente ridisegnato e ora, grazie a una grafica aggressiva e a nuove funzioni come l’indicatore della forza G, fornisce al pilota tutte le informazioni necessarie al controllo della vettura.

Il design sistematicamente votato al risparmio di peso della Veneno non è solo visibile, ma è anche evidente alla prova della bilancia: con un peso a secco di soli 1.450 chilogrammi, la Veneno è addirittura 125 chilogrammi più leggera dell’Aventador.
Il risultato è un rapporto peso-potenza estremamente vantaggioso di 1,93 kg/CV che garantisce prestazioni strabilianti. Nemmeno l'impressionante dato di accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 2,8 secondi, può descriverle adeguatamente.
Nonostante il suo setup aerodinamico sia stato pensato per garantire il massimo carico, la Veneno è caratterizzata da una bassissima resistenza all'avanzamento, che le consente di raggiungere la velocità massima di 355 km/h.

Il V12 da 6,5 litri di cilindrata è una combinazione elettrizzante tra una fenomenale capacità di spinta e un'irresistibile tendenza a correre verso la zona rossa del contagiri. La sua potenza è stata incrementata fino a 552kW / 750 CV grazie all'allargamento dei condotti di aspirazione, all'ottimizzazione della termodinamica, a un leggero incremento del regime di rotazione e a un ulteriore abbassamento della contropressione allo scarico. Il cambio manuale ISR, la trazione integrale permanente e le sospensioni push-rod sono stati tutti tarati con regolazioni ad hoc per la Veneno.

La Lamborghini Veneno fa la prima apparizione pubblica al Salone dell’Auto di Ginevra 2013. L'esemplare esposto sarà il numero 0, cioè la vettura test di Lamborghini. Il futuro di questo esemplare non è stato ancora deciso, ma permetterà a Lamborghini di continuare la propria attività di sviluppo e innovazione, sia su strada sia in pista. La trilogia composta dai tre esemplari unici della Veneno sarà prodotta nel corso del 2013 e consegnata ai rispettivi proprietari

Volkswagen Golf Variant

La Golf Variant anche con trazione integrale
Solo 3,3 l/100 km per la versione TDI BlueMotion

Al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra fa il suo debutto in anteprima mondiale la nuova Golf Variant, fino a 105 kg più leggera del modello precedente. Per la prima volta nella storia della Golf Variant la Volkswagen propone anche questo modello (gamma di potenza da 85 a 150 CV) con motorizzazione TDI BlueMotion dai consumi estremamente ridotti: 110 CV di potenza, cambio a 6 rapporti e consumo nel ciclo combinato di 3,3 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 87 g/km). A Ginevra debutta anche la versione a trazione integrale Golf Variant 4Motion.
La nuova Golf Variant è una vettura eclettica, elegante e sportiva che ai bassi consumi, affiancati da prestazioni su strada comunque dinamiche, abbina una notevole versatilità. Ad esempio, rispetto al modello precedente la capacità del bagagliaio è passata da 505 a 605 litri (fino allo schienale dei sedili posteriori) o addirittura a 1.620 litri considerando un volume di carico fino agli schienali dei sedili anteriori e in alto fino al tetto (la precedente: 1.495 litri).
Per quanto riguarda l’aspetto, la nuova Golf Variant segue fino alla sagoma delle porte anteriori il profilo preciso e imponente della Golf due volumi. Lo spazio in più tra il montante centrale e il montante posteriore che delimita la coda trasforma la Golf “classica” in una Golf Variant che, rispetto alla versione due volumi, è più lunga di 307 mm e arriva a misurare 4.562 mm. I progettisti sono riusciti a conferire la forma arcuata tipica dei montanti posteriori della Golf classica ai montanti posteriori della Variant, visivamente rappresentati anche dal “terzo” finestrino laterale. La nuova Golf Variant appare di conseguenza più lunga, esclusiva, inconfondibile e sportiva rispetto al modello precedente.


Audi A3 Sportback E-Tron


Audi continua a lavorare con impegno all’elettrificazione dei sistemi di propulsione grazie alla tecnologia ibrida plug-in. Al Salone dell’Automobile di Ginevra 2013
la Casa dei quattro anelli mostra la Audi A3 Sportback e-tron. Con una potenza di sistema di 204 CV (150 kW) e coppia massima di 350 Nm, le prestazioni sportive sono garantite.

La A3 Sportback e-tron è una Audi a tutti gli effetti. Scatta da 0 a 100 km/h in
7,6 secondi e raggiunge la velocità massima di 222 km/h. Secondo il regolamento ECE per i veicoli ibridi plug-in la cinque porte consuma in media 1,5 litri di carburante ogni 100 km, a fronte di emissioni di CO2 pari a 35 g/km. In modalità esclusivamente elettrica, la Audi A3 Sportback e-tron raggiunge la velocità massima di 130 km/h e ha un’autonomia di 50 chilometri.

La Audi A3 Sportback e-tron è stata concepita come ibrido parallelo, un concetto ispirato alla massima efficienza. Il motore a combustione è un 1.4 TFSI modificato che eroga 150 CV (110 kW) di potenza e sviluppa 250 Nm di coppia. È collegato a un motore elettrico da 75 kW che sviluppa 330 Nm di coppia.

Il motore elettrico a forma di disco è integrato in un cambio e-S tronic di nuova concezione a sei rapporti, che invia la coppia alle ruote anteriori. I due motori si completano a vicenda: il motore elettrico sviluppa la coppia massima dal regime
del minimo fino a circa 2.000 giri, mentre il TFSI raggiunge la capacità di ripresa massima tra 1.750 e 4.000 giri.

La funzione di accumulatore d’energia è svolta da un sistema compatto di batterie
agli ioni di litio montato nel pianale in posizione sicura sotto il divano posteriore. La batteria ad alta tensione, il cui alloggiamento è in gran parte in alluminio, ha una capacità di 8,8 kW•h. È composta da otto moduli e, complessivamente, 96 celle.

Viene mantenuta a una temperatura ottimale da un sistema di raffreddamento a liquido, che costituisce un circuito separato a bassa temperatura. Grazie anche a questa tecnologia sofisticata la propulsione elettrica, disponibile anche a basse temperature, vanta buone caratteristiche di durata e potenza.

L’elettronica di potenza della Audi A3 Sportback e-tron è posizionata nel vano motore. Trasforma la corrente continua della batteria in corrente alternata per il motore elettrico. Questo componente compatto, con convertitore DC/DC integrato, che alimenta la rete di bordo da 12 volt, fa parte dello stesso circuito di raffreddamento della batteria e del dispositivo di carica.

La presa per la carica è dietro i quattro anelli della griglia del radiatore e presenta, come sul motore TFSI, il logo e-tron. Con il dispositivo di carica da 3,6 kW è possibile ricaricare completamente la batteria ad alta tensione in circa due ore e mezza. Gli elementi conduttori di corrente facenti parte della rete ad alta tensione della A3 Sportback e-tron non sono collegati elettricamente con il resto del veicolo. Il sistema ad alta tensione viene automaticamente disinserito in caso di intervento dei pretensionatori o degli airbag in seguito a un incidente.

Il compressore del climatizzatore è dotato di un motore elettrico e viene coadiuvato da un riscaldatore aggiuntivo separato.

Recupero dell’energia in frenata: servofreno elettrificato

Il servofreno a depressione è alimentato anche da una pompa elettrica a depressione. La gestione del sistema ibrido modula finemente il proprio funzionamento sull’attività del motore elettrico. Fino ai regimi medi il potente motore elettrico, che qui svolge la funzione di alternatore, provvede in gran parte a decelerare da solo recuperando molta energia e immagazzinandola nella batteria ad alta tensione. Solo se il guidatore preme il pedale del freno con maggiore forza si attivano i freni ruota.

La Audi A3 Sportback e-tron può viaggiare solo con il motore a combustione, solo con il motore elettrico oppure in modalità ibrida. Già in modalità elettrica vanta un’accelerazione potente, senza che sia necessario ricorrere al TFSI. Solo quando il guidatore imprime una forte accelerazione (“boost”) i due motori sono attivi contemporaneamente, mentre poi si disattivano temporaneamente quando toglie il piede dall’acceleratore (“veleggio”). In questo modo viene eliminata la coppia frenante del motore e aumenta l’efficienza.

Tramite il tasto EV e la leva selettrice dell’e-tron è possibile selezionare tre programmi di marcia: la mappatura EV (“Electric Vehicle”) copre la modalità elettrica; in modalità D la A3 Sportback e-tron risulta particolarmente efficiente, mentre in modalità S ne viene accentuata la sportività.

Gli strumenti della Audi A3 Sportback e-tron indicano esattamente in quale stato si trova il sistema di propulsione. Il powermeter sostituisce il contagiri e indica la potenza totale del sistema. La strumentazione comprende anche un indicatore dello stato di carica della batteria. Il display a colori del sistema d’informazione per il conducente e il monitor del sistema di navigazione MMI indicano i flussi di potenza nel sistema di propulsione, le autonomie e i valori di consumo di corrente e benzina.

Nell’ambito di Audi connect, la Casa di Ingolstadt ha in programma per le sue vetture elettrificate un ampio ventaglio di nuovi servizi online con cui il guidatore può attivare e controllare comodamente dal proprio smartphone molte funzioni (p. es. i processi di carica o la pre-climatizzazione dell’abitacolo).

Eleganza sportiva: gli interni

Gli interni ergonomici della A3 Sportback e-tron vantano finiture di altissima qualità. L’abitacolo è in Grigio Nuvola; cuciture di contrasto mettono in risalto i sedili sportivi S. Sui listelli battitacco in alluminio figura il logo e-tron, come anche sul pomello della leva del cambio e sul volante. Il bagagliaio ha 280 litri di volume, che possono diventare 1.000 ribaltando gli schienali del divano posteriore.

Nella luminosa colorazione Rosso Misano la Audi A3 Sportback e-tron esprime subito la sua personalità sportiva. I cerchi hanno il particolare design e-tron, con le 15 razze che ricordano le pale di una turbina. Nella griglia single-frame e nelle griglie delle prese d’aria i listelli trasversali cromati hanno profili tridimensionali ondulati, una caratteristica dei modelli e-tron. Altrettanto tipica della e-tron è la grembialatura posteriore con nuovo diffusore.

La A3 Sportback e-tron manifesta tutto il suo potenziale sportivo in accelerazione, nello scatto e nelle curve veloci. E questo si deve, oltre al telaio sofisticato, anche al peso contenuto per un ibrido plug-in nonostante l’equipaggiamento molto ricco.
Tra gli elementi di serie vi sono fari xeno plus, sistema d’accesso comfort, tetto scorrevole panoramico, pacchetto luci, sistema di regolazione della dinamica di marcia “Audi drive select” e MMI Radio con schermo estraibile.

Al Salone dell’Automobile di Ginevra la A3 Sportback e-tron permette di dare uno sguardo realistico al futuro della mobilità secondo Audi. L’elettrificazione dei sistemi di propulsione, soprattutto attraverso la tecnologia plug-in, ha un ruolo determinante nella strategia del Marchio.

Volkswagen al Salone di Ginevra 2013


XL1 – Versione di serie della biposto con consumi record di appena 0,9 l/100 km
La Golf Variant anche con trazione integrale – Solo 3,3 l/100 km per la versione TDI BlueMotion
La Golf GTI – Per la prima volta con due potenze: 220 e 230 CV
La Golf GTD – Sportiva a gasolio che consuma solo 4,2 l/100 km
La Golf TDI BlueMotion – Con 3,2 l/100 km la Golf più parca nei consumi di tutti i tempi
La Golf TGI BlueMotion a metano – 3,4 kg/100 km, fino a 1.360 km di autonomia
La Jetta Hybrid – Berlina 170 CV con consumi di soli 4,1 l/100 km
La cross up! – La nuova variante della New Small Family per la giungla urbana

Il Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra (dal 4 al 17 marzo) è il palcoscenico dove la Volkswagen espone tante nuove proposte. I riflettori sono puntati su ben sette nuove versioni della Golf, l’auto di maggiore successo in Europa. Tutte in anteprima mondiale, ci sono la nuova Golf Variant (a trazione anteriore o integrale), la Golf TDI BlueMotion dai consumi estremamente ridotti (in versione due volumi e Variant), la Golf TGI BlueMotion con motorizzazione a gas metano e le due icone Golf GTI e Golf GTD. Per affrontare infine la giungla urbana, la Volkswagen tiene a battesimo una nuova declinazione della New Small Family: la cross up!. L’anima ecocompatibile della Casa è rappresentata dalla nuova Jetta Hybrid e dalla versione di serie della XL1, l’auto più parca nei consumi al mondo.


0,9 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 21 g/km
– Anteprima mondiale per la versione di serie della XL1
La Volkswagen XL1, con un consumo di 0,9 l/100 km, è la più efficiente di tutte le auto di serie. Il sistema ibrido
plug-in garantisce alla due posti fino a 50 chilometri di autonomia con alimentazione completamente elettrica, quindi a emissioni zero. Dal punto di vista costruttivo, la XL1 segue le regole delle auto puramente sportive: peso ridotto (795 kg), aerodinamica perfetta (cx 0,189) e baricentro basso (altezza 1.153 mm). Per questo le bastano soltanto 8,4 CV per mantenere una velocità costante di 100 km/h. Viaggiando con la sola alimentazione elettrica, la XL1 si accontenta di meno di 0,1 kWh per percorrere più di un chilometro.
Grazie all’adozione di materiali leggeri high-tech (tra gli altri monoscocca in fibra di carbonio CFK), all’aerodinamica perfetta e a un sistema ibrido plug-in, comprendente motore TDI a 2 cilindri (48 CV), motore elettrico (20 kW), cambio a doppia frizione a 7 rapporti (DSG) e batteria agli ioni di litio (capacità: 5,5 kWh), la XL1 vanta emissioni di CO2 di appena 21 g/km. All’occorrenza la XL1, che può raggiungere i 160 km/h (velocità limitata elettronicamente), passa da 0 a 100 km/h in soli 12,7 secondi. Indubbiamente un consumo di 0,9 l/100 km è straordinario e ridefinisce le potenzialità tecniche nell’industria automobilistica.
3,3 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 87 g/km
– Anteprima mondiale della Golf Variant
Al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra fa il suo debutto in anteprima mondiale la nuova Golf Variant, fino a 105 kg più leggera del modello precedente. Per la prima volta nella storia della Golf Variant la Volkswagen propone anche questo modello (gamma di potenza da 85 a 150 CV) con motorizzazione TDI BlueMotion dai consumi estremamente ridotti: 110 CV di potenza, cambio a 6 rapporti e consumo nel ciclo combinato di 3,3 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 87 g/km). A Ginevra debutta anche la versione a trazione integrale Golf Variant 4Motion.
La nuova Golf Variant è una vettura eclettica, elegante e sportiva che ai bassi consumi, affiancati da prestazioni su strada comunque dinamiche, abbina una notevole versatilità. Ad esempio, rispetto al modello precedente la capacità del bagagliaio è passata da 505 a 605 litri (fino allo schienale dei sedili posteriori) o addirittura a 1.620 litri considerando un volume di carico fino agli schienali dei sedili anteriori e in alto fino al tetto (la precedente: 1.495 litri).
Per quanto riguarda l’aspetto, la nuova Golf Variant segue fino alla sagoma delle porte anteriori il profilo preciso e imponente della Golf due volumi. Lo spazio in più tra il montante centrale e il montante posteriore che delimita la coda trasforma la Golf “classica” in una Golf Variant che, rispetto alla versione due volumi, è più lunga di 307 mm e arriva a misurare 4.562 mm. I progettisti sono riusciti a conferire la forma arcuata tipica dei montanti posteriori della Golf classica ai montanti posteriori della Variant, visivamente rappresentati anche dal “terzo” finestrino laterale. La nuova Golf Variant appare di conseguenza più lunga, esclusiva, inconfondibile e sportiva rispetto al modello precedente.
6 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 139 g/km
– Anteprima mondiale della Golf GTI
In occasione del Salone di Ginevra, con una doppia anteprima mondiale la Volkswagen presenta oltre alla Golf GTD anche la versione di serie della nuova Golf GTI. Sulla base della Golf VII, la carrozzeria accoglie numerose citazioni del design GTI, prima fra tutte le tipiche linee decorative rosse. Per la prima volta, non si limitano a incorniciare la calandra del radiatore (con struttura a nido d’ape), ma abbracciano anche gli alloggiamenti dei fari allo xeno di serie. La Volkswagen ha coniugato le straordinarie qualità estetiche della vettura a un miglioramento delle relative prestazioni. Sulla nuova Golf GTI ritroviamo un motore quattro cilindri della serie EA888 ulteriormente migliorato: è un 2 litri turbo a iniezione diretta di benzina da 220 CV. A richiesta l’icona sportiva sarà disponibile in una versione più potente: il motore della Golf GTI Performance eroga infatti 230 CV.
Entrambe le GTI sono dotate di serie di start/stop e cambio a 6 rapporti e consumano nel ciclo combinato 6 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 139 g/km), un valore ridotto del 18% rispetto al modello precedente (210 CV), vale a dire 1,3 litri in meno. Entrambe le versioni sono disponibili con cambio DSG a doppia frizione a 6 rapporti, perfetto per il carattere di questa icona sportiva.
4,2 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 109 g/km
– Anteprima mondiale della Golf GTD
La GTD è da 31 anni un caposaldo della gamma Golf: una vettura capace di coniugare in modo esemplare piacere di guida, prestazioni da sportiva e consumi da utilitaria. Dopo il debutto della Golf settima generazione, arriva ora la GTD, il cui design richiama, come da tradizione, quello della Golf GTI. Le sportive della gamma, la GTD e la GTI, celebrano al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra un debutto mondiale in coppia.
La nuova Golf GTD eroga 380 Nm di coppia massima (+30 Nm rispetto alla precedente) e 184 CV (14 CV in più) ed è quindi la Golf Turbodiesel più potente di tutti i tempi. Il TDI con cambio a 6 rapporti, abbinato a un sistema start/stop, consuma appena 4,2 l/100 km nel ciclo combinato (con emissioni di CO2 di 109 g/km). Rispetto al modello precedente significa una riduzione di ben 0,9 litri per corrispondenti 25 g/km CO2. La vettura è disponibile anche con cambio a doppia frizione DSG a 6 rapporti con consumi che si attestano su 4,5 l/100 km (emissioni di CO2 di 119 g/km), dimostrando come il motore regali alla vettura una straordinaria efficienza. Anche grazie al favorevole rapporto peso/potenza di 7,6 kg/CV (ottenuto utilizzando il peso dell’auto compreso il guidatore), la Golf GTD accelera da 0 a 100 km/h in 7,5 secondi raggiungendo una velocità massima di 230 km/h.
3,2 litri/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 85 g/km
– Anteprima mondiale della Golf TDI BlueMotion
Con la presentazione della versione di serie della nuova Golf TDI BlueMotion, a Ginevra assistiamo all’anteprima di un’auto dai consumi record. La nuova Golf monta un 4 cilindri TDI (Turbodiesel a iniezione diretta) 110 CV di nuova concezione con un consumo nel ciclo combinato di appena 3,2 l/100 km, a fronte di emissioni di CO2 pari a soli 85 g/km. Assistiamo dunque a una riduzione dei consumi del 14% rispetto al modello precedente che già vantava una straordinaria efficienza. Per la prima volta anche la Golf Variant sarà disponibile in versione TDI BlueMotion. Con un consumo nel ciclo combinato di 3,3 l/100 km sarà una delle vetture familiari più parche nei consumi al mondo.
A fronte di numerose modifiche aerodinamiche la Golf TDI BlueMotion, in versione due volumi e Variant, raggiunge un coefficiente cx estremamente basso. Tra le misure adottate su questo fronte ritroviamo assetto abbassato (di 15 mm), spoiler sul tetto specifico (la Variant ha di serie uno spoiler dal design tradizionale), calandra del radiatore con aperture ridotte, prese d’aria parzialmente chiuse, ottimizzazione del percorso dell’aria di raffreddamento e speciali protezioni sottoscocca. A livello tecnico, la riduzione del peso complessivo della vettura, grazie alla costruzione con materiali leggeri, e la presenza su tutte le nuove Golf di dotazioni di serie quali start/stop e sistema di recupero dell’energia, interventi sulle parti interne del motore, pneumatici con resistenza al rotolamento ottimizzata e cambio manuale a 6 rapporti più lunghi, sono la chiave di un’economia nei consumi senza precedenti.
3,4 kg/100 km a fronte di emissioni di CO2 di 92 g/km
– Anteprima mondiale della Golf TGI BlueMotion
La Volkswagen utilizza tutti i moderni sistemi di trazione in modo da poter offrire soluzioni di mobilità in grado di soddisfare le diverse esigenze dei Clienti. Le vetture con motorizzazione a gas metano sono particolarmente economiche, parche nei consumi e pulite. Il più recente modello caratterizzato da questo innovativo tipo di propulsione è la Golf TGI BlueMotion, che verrà introdotta sul mercato alla fine dell’estate nella classica versione due volumi e in autunno in versione Variant. Contemporaneamente la Volkswagen cambia anche la denominazione dei modelli a metano, da EcoFuel a TGI BlueMotion.
La Golf TGI BlueMotion monta un nuovo motore turbo a gas metano (110 CV). Questo 1.4 TSI bivalente (progettato per funzionare sia a gas metano sia a benzina) regala notevole autonomia: ben 420 km per la versione con cambio manuale a 6 rapporti in modalità di funzionamento a metano (CNG) con un consumo nel ciclo combinato di 3,5 kg/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 94 g/km); 940 km in caso di alimentazione benzina (consumo di 5,3 l/100 km). Riempiendo dunque i due serbatoi per il gas metano sotto il pianale (complessivamente 15 kg) e il serbatoio della benzina (50 litri), l’autonomia della Golf TGI BlueMotion può raggiungere i 1.360 km, aumentando ulteriormente se la Golf TGI BlueMotion è equipaggiata di cambio DSG a 7 rapporti (consumo nel ciclo combinato di 3,4 kg/100 km di gas metano e di 5 l/100 km con alimentazione benzina). Pur essendo parca nei consumi, la Golf TGI BlueMotion garantisce prestazioni più che buone: passa infatti da 0 a 100 km/h in 10,7 secondi e può raggiungere una velocità massima di 194 km/h.

4,1/100 km litri a fronte di emissioni di CO2 di 95 g/km
– Anteprima europea della Jetta Hybrid
La seconda Volkswagen presentata a Ginevra che dispone anche di un propulsore elettrico è la versione europea della nuova Jetta Hybrid, che monta un’unità benzina high-tech (TSI 150 CV) e un motore elettrico da 20 kW, come quello presente sulla XL1. Di serie la vettura è dotata di cambio automatico DSG a 7 rapporti. Benché questo connubio ibrido garantisca prestazioni su strada straordinarie (da 0 a 100 km/h in 8,6 secondi), la nuova Jetta Hybrid stupisce soprattutto per il consumo nel ciclo combinato di 4,1 l/100 km (a fronte di emissioni di CO2 di 95 g/km). Questa berlina vanta dunque una riduzione dei consumi del 20% circa rispetto a una vettura di potenza analoga con motore convenzionale, valore che nel ciclo urbano raggiunge addirittura il 30%.
Quando le condizioni lo rendono possibile, la Jetta Hybrid sfrutta automaticamente il motore elettrico come unica fonte di trazione. Inoltre, premendo semplicemente un tasto, la nuova Volkswagen può viaggiare fino a una velocità di 70 km/h per una distanza di due chilometri in modalità esclusivamente elettrica, quindi a emissioni zero. La prevendita di questo modello Volkswagen, esemplare sul fronte dei consumi, è già iniziata in Germania (non è prevista la commercializzazione in Italia).
4,7/100 km litri a fronte di emissioni di CO2 di 109 g/km
– Anteprima mondiale della cross up!
La Volkswagen amplia la gamma Cross con l’introduzione della cross up!, una nuova variante della New Small Family. Solo a cinque porte, sarà commercializzata a fine estate anche in Italia arricchendo con una city car la gamma Cross che già comprende CrossPolo, la CrossGolf e CrossTouran (non commercializzate in Italia).
La cross up! appare come modello indipendente fin dal primo sguardo grazie a numerosi elementi distintivi. Tra questi spiccano, sulla fiancata, modanature nere che seguono la linea di passaruota e longheroni, oltre a fasce paracolpi sulle porte, che conferiscono alla vettura un look sportivo. Altre caratteristiche sono i mancorrenti argento sul tetto, gli specchietti retrovisori esterni verniciati in Light Silver Metallic e i paraurti con inserti argentati. La carrozzeria più alta e i grandi cerchi in lega leggera da 16 pollici torniti a specchio modello Cross con pneumatici 185/50 trasmettono solidità e imponenza. La cross up! eroga 75 CV di potenza a fronte di consumi di 4,7 l/100 km nel ciclo combinato ed emissioni di CO2 di 109 g/km.

martedì 5 marzo 2013

Provata la Golf Cabrio, regina in bikini


Bruno Allevi. GIULIANOVA LIDO – La Volkswagen ripropone, dopo alcuni anni d'assenza (era il 2002 quando la precedente serie uscì di produzione), la Golf Cabrio. La regina tedesca in versione scoperta è disponibile con 3 motori a Benzina (1200 TSI da 105 cv, 1400 TSI da 122 cv, 2000 da 211 cv) o con 2 motori Turbodiesel TDI (1600 da 105 cv, 2000 da 140 cv), in allestimento unico. La nuova Golf Cabrio esternamente riprende linee e forme eleganti e sportive della versione berlina, ma con l'unica fondamentale differenza che, al posto del tetto in lamiera, abbiamo una capote in tessuto che si apre – chiude elettricamente in solo 9 secondi, rimanendo sopra il bagagliaio, non penalizzando la capacità di carico. Il frontale è lo stesso della versione berlina (gruppi ottici a goccia che raccordano la mascherina a fascia), mentre posteriormente abbiamo la tipica coda tronca da cabrio (i gruppi ottici e le linee posteriori riprendono anche qui quelle della berlina). Entrando dentro la Golf 6 Cabrio, abbiamo un abitacolo elegante e sportivo (buona l'abitabilità anteriore, leggermente meno quella posteriore, ma è una pecca riscontrabile sulla quasi interezza delle cabrio in commercio) costruito secondo i dettami qualitativi di casa Volkswagen. La consolle centrale è completa di tutto, i comandi presenti sono ben disposti e si usano facilmente, il quadro strumenti si legge facilmente ed è completo. Ed ora il momento del test drive: la VW Golf Cabrio guidata è stata la 1600 TDI 105 cv da 32060 €. La Golf Cabrio torna nella gamma Golf dopo alcuni anni di assenza (l'ultima a scoprirsi era stata la Golf 4). La scoperta tedesca su strada unisce le doti di comfort e sportività proprie della berlina tedesca alla sensazione di avere i capelli al vento, propri delle cabrio con la C maiuscola. Oltre a ciò la Golf 6 Cabrio è maneggevole, facile da guidare, brillante e prestazionale. Tutto ciò è merito, oltre che della qualità costruttiva generale, delle prestazioni che assicura il 1600 TDI Turbodiesel da 105 cv. Questo propulsore, che è l'entry level della gamma diesel, è l'ideale per chi vuole prestazioni e brillantezza che si fondando con costi di gestione molto contenuti. Infine il listino prezzi: si va da 24400 € della 1200 TSI fino ad arrivare a 34000 € della 2000 con Cambio DSG (Benzina), si va da 27350 € della 1600 TDI per arrivare a 31600 € della 2000 TDI con Cambio DSG (Diesel).

lunedì 4 marzo 2013

Renault Kangoo


  • Dopo il rinnovamento della furgonetta, a gennaio scorso, anche il multispazio “made in France” (stabilimento MCA Maubeuge) evolve su entrambe le lunghezze: Kangoo e Grand Kangoo adottano la nuova identità di marca Renault, con un frontale inedito e una plancia più moderna, esaltando la qualità percepita sia all’esterno che nell’abitacolo.
  • Il multispazio è equipaggiato con motori parsimoniosi e performanti, tre dei quali sono leader per i consumi nei rispettivi segmenti: Energy dCi 75 e dCi 90 ed Energy TCe 1151. La motorizzazione Energy dCi 110 cv si rivela a sua volta particolarmente sobria, con emissioni di 115 g CO2/km(2).
  • Nuovo Kangoo lascia spazio agli equipaggiamenti, con l’ESP completo di assistenza alle partenze in salita (Hill Start Assist) ed Extended Grip, lo Stop & Start, il recupero dell’energia in frenata e decelerazione (ESM) o ancora il sistema multimediale Renault R-Link, nonché una nuova gamma radio (100% Bluetooth® e USB).
  • Il multispazio sarà presentato al pubblico al Salone di Ginevra, dal 7 marzo prossimo.

Renault Kangoo, il multispazio di riferimento del segmento, che ha venduto circa 900.000 unità in Europa dal lancio, si rinnova quest’anno, collocandosi ad un livello di gamma più elevato. Il modello adotta un nuovo frontale, che integra i codici dell’identità di marca Renault ed un logo più grande in posizione verticale, con un design che diventa così più incisivo e accattivante rispetto al precedente, rispecchiando fedelmente la modernità e l’affidabilità intrinseca del veicolo. La differenziazione tra le versioni destinate al trasporto passeggeri (multispazio) e quelle dedicate alle merci (furgonetta) è stata accentuata, grazie a paraurti specifici. Il multispazio presenta una nuova calandra impreziosita da elementi Nero Brillante e cromo, fanali con inserti neri (secondo il livello di equipaggiamento), nonché retrovisori e gruppi ottici posteriori modificati. Oggi, Renault Kangoo è disponibile in 8 tinte, tra cui le nuove Bianco Minerale, tra le opache, Grigio Cassiopea e Grigio Silver, tra le metallizzate.

All’interno, la consolle centrale è stata rivisitata con un totem Nero Brillante più valorizzante, che raggruppa i comandi del climatizzatore e la radio (secondo versioni ed equipaggiamenti). L’interno si impreziosisce anche grazie al nuovo volante, identico a quello che equipaggia Renault Scénic.

Leader per consumi in versione benzina e Diesel
Come sempre, la nuova famiglia Kangoo si distingue per sobrietà. Nuovo Kangoo è equipaggiato con motorizzazioni sobrie e performanti, di cui tre sono leader per consumi nei rispettivi segmenti: Energy dCi 75 ed Energy dCi 90 cv, che propongono 4,3 l/100 km (ciclo misto NEDC) e 112 g CO2/km(3), ed Energy TCe 115 con 140 g CO2/km(4). Il propulsore Energy dCi 110 cv si rivela, a sua volta, particolarmente sobrio, con emissioni di 115 g CO2/km.
Per tenere sotto controllo i consumi, Kangoo dispone di serie – sui propulsori di ultima generazione - dell’indicatore di cambio rapporto e dell’eco-mode, che consente un guadagno in termini di consumi che può raggiungere il 10% (sulle motorizzazioni diesel). Quest’ultimo sistema agisce sulla coppia motrice, sull’indicatore di cambio rapporto (anticipato) e sulla mappatura del pedale dell’acceleratore.

Il calo dei consumi si traduce, inoltre, in una riduzione dei costi di esercizio, particolarmente apprezzata dalle aziende, L’intervallo di manutenzione sul motore cuore di gamma passa a 2 anni/40.000 km (invece di 2 anni/30.000 km).

Una qualità percepita in costante miglioramento
Kangoo e Grand Kangoo sono veicoli destinati alle famiglie e ai professionisti alla ricerca di una qualità percepita e un’affidabilità irreprensibile. L’utilizzo del telaio della Scénic offre alla multispazio comfort e sicurezza ai massimi livelli.

Per lo sviluppo di Nuovo Kangoo, le équipe di Renault hanno lavorato essenzialmente sugli elementi che consentono di migliorare la qualità percepita. Sono stati considerati numerosi aspetti, quali, ad esempio: la finitura dei punti di saldatura, la qualità di aggraffatura delle porte (raggio, regolarità), la precisione di applicazione del mastice di carrozzeria e soprattutto l’acustica (insonorizzazione, profilo aerodinamico, motorizzazioni).

Per ottenere un progresso significativo a livello acustico nell’abitacolo, gli ingegneri hanno particolarmente curato l’insonorizzazione, utilizzando una maggiore quantità di materiali fonoassorbenti. Inoltre, il nuovo design, che ha permesso di migliorare il profilo aerodinamico, e le recenti motorizzazioni, hanno contribuito alla riduzione della rumorosità.

Nuovi equipaggiamenti come Renault R-Link e il nuovo ESP
Importanti le evoluzioni negli equipaggiamenti e nelle tecnologie disponibili. La nuova gamma beneficia, infatti, del sistema multimediale R-Link, che comprende il navigatore integrato TomTom® LIVE, per ottimizzare gli spostamenti, e numerose altre funzionalità, quali ad esempio il comando vocale o la lettura vocale delle email.
La gamma radio propone 3 differenti livelli: una radio con connessione USB e Bluetooth, una seconda che comprende anche un lettore CD e, infine, una terza con lettore CD associato al sistema Renault R-Link, che consente di gestirne le funzionalità.

Il veicolo propone, inoltre, una nuova generazione di ESP con assistenza alle partenze in salita (Hill Start Assist) ed Extended Grip, per una maggiore motricità in condizioni difficili.
L’Extended grip è una funzione di assistenza alla motricità che agisce sulle 2 ruote per migliorare la trazione del veicolo in condizioni di aderenza difficili (fondo instabile: fango, neve, sabbia,...). Si attiva mediante un pulsante e consente di ottimizzare le funzioni dell’ESP per facilitare le partenze e l’avanzamento a bassa velocità nelle condizioni di scarsa aderenza.
L’assistenza alle partenze in salita, invece,  mantiene il veicolo fermo evitando che indietreggi, fino alla partenza (accelerazione del conducente).

Il multispazio propone sempre innovazioni e funzionalità che ne hanno determinato il successo, come le innovative barre sul tetto (orientabili senza bisogno di utensili) o la panchetta posteriore 1/3 2/3 e il sedile anteriore ripiegabile, che consentono di ottenere un pianale piatto, con una lunghezza di carico massima di 2,50 m su Kangoo e 2,85 m su Grand Kangoo.

Da notare che Grand Kangoo può essere allestito in versione TPMR (Trasporto Persone con Mobilità Ridotta) da RENAULT Tech, come veicolo 5 posti + 1 sedia a rotelle.


Kia Carens

Milano, febbraio 2013 – Uno spirito dinamico e sorprendente: Kia presenta la nuova Carens, completamente riprogettata per offrire uno spazio accogliente e massima modularità alla famiglia moderna, dove le passioni di ognuno possono essere condivise. Una famiglia non tradizionale e non convenzionale, con una vita attiva e dinamica, che guarda allo stile, ma ha bisogno anche di praticità; che necessita di spazio, ma apprezza il fascino di una linea slanciata e sportiva.

Costantemente in evoluzione, la terza generazione Kia Carens gioca su numerosi punti di forza per conquistare un pubblico che non si accontenta facilmente: oltre all'esclusiva garanzia Kia di 7 anni e alle motorizzazioni moderne ed efficienti, nuova Carens punta sulle ricche dotazioni dedicate alla praticità. Come nel caso della seconda fila, frazionata in tre parti, i cui sedili sono ripiegabili singolarmente grazie alla tecnologia KIAflex. Senza contare il suo abitacolo spazioso e particolarmente versatile, che può ospitare fino a 7 passeggeri e un ulteriore vantaggio, indispensabile per chi viaggia con l’intera famiglia: la possibilità di caricare bagagli in abbondanza!

Per lanciare sul mercato italiano la nuova Carens, Kia Motors Italia offre la possibilità di effettuare un test drive per tutta la famiglia. Da domenica 24 febbraio fino a mercoledì 6 marzo 2013 è possibile partecipare al concorso che regala a sei vincitori un weekend per 4 persone a Monte Carlo in compagnia della propria famiglia e di numerose altre provenienti da tutta Europa. Basterà utilizzare l’App dedicata sulla pagina Facebook di Kia Motors, o direttamente a questo link, seguire le indicazioni, descrivere la propria famiglia attraverso 4 aggettivi che, combinati insieme, formeranno un divertente e personalizzato “family name” in pieno spirito Kia Carens, da condividere sulla propria bacheca.

I vincitori potranno passare 3 giorni di esperienze indimenticabili con la propria famiglia, trasferimenti compresi, alloggiando nello splendido Le Meridien Beach Plaza di Monaco, a pochi passi dal Grimaldi Forum. Avranno, inoltre, la possibilità di guidare la nuova Carens sulle strade del Principato, divertendosi e sperimentandone in prima persona la sportività, la tecnologia e la grande flessibilità.

Ma le novità non finiscono qui: Kia Motors Italia ha, infatti, lanciato una serie di viral video che raccontano con ironia e leggerezza il lato divertente e innovativo dei tanti plus della nuova Carens: dalla grande versatilità dell’abitacolo, dove la seconda fila di sedili può essere piegata in avanti creando un comodo e spazioso “spazio/alcova”, sottolineata dal protagonista maschile in versione latin lover, alla capacità di giocare con la tecnologia grazie alla telecamera posteriore. Dal comfort dei sedili, svelato in maniera divertente dal cagnolino co-protagonista della serie, al sistema Smart Parking Assist System, narrato attraverso la modalità del gioco e pronto a stupire e divertire anche i bambini.

I filmati sono disponibili sui canali ufficiali di Kia Motors Italia su Facebook e Youtube.