Hyundai Motors richiama volontariamente 470.000 berline "Sonata" in Nord America per un problema al motore, evitando così il sequestro dal mercato statunitense. Lo ha annunciato venerdì l'agenzia americana per la sicurezza stradale. Secondo un comunicato della NHTSA, la sudcoreano Hyundai ha rilevato un difetto del motore su 470.000 berline "Sonata" prodotte da fra il 2011 ed il 2012. Questo problema potrebbe causare la formazione di detriti metallici. Ed il costruttore conclude sinteticamente''non si possono escludere condizioni di guida non sicure''.
Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.
Al singolo proprietario, infatti, non costa nulla tale tipo di verifica e nel caso in cui la propria autovettura sia oggetto del richiamo, l’intervento previsto è a totale carico della casa automobilistica che dovrebbe fornire anche un’autovettura sostitutiva per il periodo necessario alla manutenzione straordinaria. I “recall” di veicoli che possono risultare pericolosi, oramai sono una pratica molto comune nel mercato globale dove le aziende si giocano spesso la reputazione faticosamente costruita con mirate e costosissime azioni di marketing ma anche i propri bilanci con il fondato rischio di class action condotte da studi legali agguerritissimi e specializzati nell’aggredire finanziariamente le multinazionali.
Tuttavia dietro ci sono spesso anche strategie di Responsabilità Sociale. La lista dei Recall della aziende mondiali è infinita. E, contrariamente a quanto si possa pensare, rappresenta un buon biglietto da visita per un colosso che spende milioni di euro per veicolare l’immagine di un’azienda con una forte Responsabilità Sociale. La reputazione si gioca soprattutto su questo campo.
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