domenica 16 luglio 2017

Problemi all'alternatore: Fca richiama 1,3 mln di Dodge, Chrysler e Jeep

ROMA - Il gruppo italo americano Fiat Chrysler Automobiles ha annunciato un richiamo volontario di oltre un milione di Dodge, Chrysler e Jeep negli Usa. I veicoli colpiti hanno un servosterzo elettroidraulico (EHPS) e sono dotati di un motore da 5,7 o 3,6 litri e da un alternatore da 160, 180 o 220 amp. La casa automobilistica ha comunicato che i veicoli coinvolti sono i modelli Dodge Challenger, Dodge Charger, Chrysler 300, Dodge Durango prodotti dal 2011 al 2014 e la Jeep Grand Cherokee prodotta dal 2012-2014.

Secondo quanto dichiarato in un comunicato un guasto all’alternatore può causare irregolarità nel funzionamento del motore. Questo potrebbe anche causare l’arresto improvviso e inaspettato del motore. Ovviamente una simile evenienza potrebbe essere molto pericolosa e causare incidenti, mettendo in serio rischio l’incolumità di guidatore e passeggeri. Proprio per questo motivo la casa italiana ha deciso di ricorrere a questo richiamo.

Dal 24 agosto 2017 i proprietari dei veicoli coinvolti nel richiamo possono portare la propria vettura nelle più vicine concessionarie Fiat del paese dove verrà valutato gratuitamente se la vettura richiede la sostituzione del componente difettoso. Il tempo di riparazione del problema è stato stimato dagli esperti di FCA in circa un’ora. Per Fiat Chrysler dunque prosegue una lunga stagione negativa che ne ha penalizzato l'immagine di costruttore votato alla qualità globale. Infatti, diversi problemi tecnici hanno costretto la casa italo-statunitense a richiamare centinaia di migliaia di veicoli.

Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione.

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