martedì 29 marzo 2022

SUV e piacere di guida: finalmente si può


Quella dei SUV è una categoria che ha spaccato in due la comunità degli automobilisti. Da un lato, l'ampia diffusione di questi mezzi dimostra come abbiano velocemente fatto breccia nei cuoi e nei garage di molti consumatori. Dall'altro, schiere di irriducibili appassionati di auto faticano a riconoscere un appeal in questi veicoli, soprattutto riguardo dinamica e piacere di guida.

Per capire come i costruttori stiano cercando di sedurre l'altra parte della barricata, ossia il pubblico dei puristi più esigenti, è utile fare un excursus sulla storia dei SUV da un punto di vista strettamente tecnico.

Molti tra i primi SUV, facevano largo impiego di soluzioni tecniche mutuate da fuoristrada e pick-up. Telai separati dalla scocca e sistemi di trazione integrale altamente performanti in off-road rendevano questi bestioni particolarmente adatti alla guida in condizioni estreme.

Di fatto, si trattava di fuoristrada vestiti con l'abito buono. Interni lussuosi e rifiniti, oltre a linee che iniziavano ad addolcire gli stilemi tipici dei fuoristrada, facevano il paio con una meccanica dichiaratamente orientata alla guida su terra e fango.

Gli alti costi di produzione, e una destinazione d'uso decisamente poco appetibile a al grande pubblico furono così i primi input per i costruttori in cerca di profitti e vendite. I primi SUV a registrare un discreto successo commerciale furono quelli di seconda generazione, dotati di scocca portante esattamente come le normali vetture di serie.

La trazione rimaneva sulle quattro ruote per gran parte dei modelli in circolazione, che rinunciavano però a costose e specialistiche soluzioni tecniche tipiche dei fuoristrada duri e puri: via il blocco differenziale e sistemi a slittamento limitato.

In questo modo i costi di produzione iniziavano a scendere sensibilmente, mentre in salone si registravano numeri di vendita sempre più consistenti. I nuovi SUV perdevano così la loro vocazione fuoristradistica, per abbracciare filosofie e soluzioni tecniche tipiche delle utilitarie.

Anche la trazione integrale col tempo è passata da standard di riferimento a optional disponibile nelle versioni più costosi. Per razionalizzare ulteriormente le spese, i SUV odierni prendono in prestito l'intero comparto motore-trasmissione dalle berline presenti in gamma.

Il popolare veicolo diventa accessibile al grande pubblico, ma rimane un problema. Veicoli così grandi e pesanti sono difficili da guidare, impacciati nei cambi di direzione e scarsamente piacevoli, da parte di chi cerca emozioni su asfalto. Contemporaneamente, avendo perso il carattere da off road, risultano pressoché inutili agli occhi degli amanti della guida.

Le soluzioni tecniche

C'è voluto un po' di tempo, ma i Costruttori hanno finalmente intercettato le aspettative degli automobilisti più esigenti, proponendo soluzioni tecniche degne di nota. L'obiettivo è quelli di rendere i SUV piacevoli da guidare, divertenti e sicuri al tempo stesso.

L'elettronica e i sistemi di assistenza alla guida hanno lievemente migliorato il comportamento stradale dei SUV, andando però solo a minimizzare gli effetti derivanti di massa elevata e baricentro alto. Le soluzioni efficaci sono ben altre, quali ad esempio asse posteriore sterzante, sistemi di stabilizzazione del rollìo elettromeccanici, e sospensioni pneumatiche adattive.

Si tratta di raffinate trovate meccaniche che aiutano i SUV a mantenere un assetto piatto in curva, a tutto vantaggio di stabilità e maneggevolezza del veicolo. Allo stesso tempo, la precisione dello sterzo offre un comportamento più diretto e che risente molto meno della massa in gioco. La capacità di assorbire asperità e variazioni dinamiche di carico inoltre permette ai moderni SUV di tenere sempre le quattro ruote ben aderenti al manto stradale, senza rinunciare al comfort di marcia.

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