mercoledì 14 novembre 2012

Mini JCW GP


Sviluppata sul circuito, omologata per la strada, edizione fortemente limitata: così si presenta la MINI John Cooper Works GP. Il modello di serie più sportivo e veloce finora mai costruito dal marchio premium britannico celebra il proprio esordio mondiale al Mondiale de l’Automobile di Parigi (dal 29 settembre al 4 ottobre 2012); la produzione della piccola serie, limitata a 2000 esemplari, inizierà entro questo anno. Un grande pacchetto di tecnologia motorsport della John Cooper Works assicura alla due posti, esclusiva non solo a livello tecnico ma anche di design, delle eccellenti caratteristiche di performance. Il suo motore quattro cilindri turbo è stato sottoposto a una serie di accurati interventi di modifica ed eroga adesso una potenza di picco di 160 kW/218 CV; l’assetto regolabile, un impianto frenante sportivo particolarmente potente e dei cerchi in lega disegnati appositamente per il modello speciale e completati da pneumatici sportivi garantiscono un handling affascinante e un divertimento di guida straordinario. Grazie alla loro maggiore aderenza, i pneumatici sportivi di serie assicurano un grandioso grip in curva, un comportamento frenante perfetto, regalando così delle prestazioni di guida impressionanti. Con un peso a secco di 1160 chilogrammi (in base alla norma DIN), la MINI John Cooper Works GP fa parte delle vetture sportive più leggere della categoria di appartenenza.

La tecnica di assetto, le caratteristiche di aerodinamica e il motore sono stati sottoposti ad una taratura ed un adattamento di perfezione sull’ex percorso di Gran Premio, la Nordschleife del Nürburgring. Nel corso delle prove, la MINI John Cooper Works GP ha marcato anche un nuovo primato di velocità, 8:23 minuti, lasciando così indietro anche famose vetture sportive dei segmenti automobilistici superiori. Un feeling da corsa anche nella guida di tutti i giorni lo garantiscono il valore di 6,3 secondi per l’accelerazione da 0 a 100 km/h e la velocità massima di 242 km/h.

La personalità della MINI John Cooper Works GP è caratterizzata da una tradizione sportiva che risale ad oltre cinque decenni fa. Grazie al lavoro del leggendario costruttore di automobili sportive, già la Mini classica fu il simbolo per eccellenza del divertimento di guida sulla strada e una vettura da competizione di grande successo, con una carriera che culminò in tre vittorie finali al Rally di Monte Carlo. Anche nella MINI moderna il nome John Cooper Works è sinonimo di prodotti e modelli dotati di qualità derivate da un profondo know-how nel campo sportivo e da un lungo rapporto con la vettura compatta premium di nazionalità britannica. Finora, l’espressione più intensa di questa passione comune per le corse automobilistiche era la MINI Cooper S con John Cooper Works GP Kit, presentata nel 2006. Il modello da competizione costruito in 2 000 esemplari è già da anni un ambito pezzo da collezione.

Nella MINI John Cooper Works GP, il principio di valorizzare il dna sportivo della MINI con la maggiore intensità possibile, dotandola di un concentrato di tecnologia da competizione, ha trovato nuovamente un’interpretazione straordinaria. Con questo modello il marchio John Cooper Works, integrato sotto il tetto di MINI, presenta una vettura sportiva purosangue che supera il proprio predecessore nei giri lungo la Nordschleife del Nürburgring di 18 secondi. Il nuovo miglior tempo misurato è espressione del progresso tecnologico permanente che viene garantito dalla John Cooper Works.

Il motore quattro cilindri da 1 600 cm3 si distingue per un’erogazione lineare di potenza ed un’elevata briosità: i suoi valori prestazionali

sono la base per l’entusiasmante performance della MINI John Cooper Works GP. Il propulsore deve le proprie caratteristiche uniche a numerosi dettagli ripresi direttamente dal motorsport e ad un pacchetto tecnologico altamente progressista. Il monoblocco e i carter dei cuscinetti sono in alluminio: altri particolari tecnici sono i pistoni rinforzati, una testata cilindri ad alta resistenza, alberi a gomito a peso ottimizzato e valvole di scarico riempite di sodio. Il turbocompressore funzionante in base al principio Twin-Scroll genera una pressione di sovralimentazione particolarmente elevata, l’iniezione diretta di benzina garantisce un approvvigionamento di carburante di alta precisione e il comando valvole variabile sviluppato sulla base della tecnologia VALVETRONIC del BMW Group favorisce sia la rapidità di risposta che l’efficienza del motore.

Il modernissimo pacchetto di potenza sistemato sotto il cofano motore reagisce prontamente a ogni movimento del pedale dell’acceleratore e già a1 750 g/min mette a disposizione la coppia massima di 260 Newtonmetri. Grazie alla funzione di overboost, nelle accelerazioni particolarmente scattanti a partire da 2 000 g/min il valore può essere potenziato fino a 280 Newtonmetri. Il propulsore raggiunge la propria potenza massima di 160 kW/218 CV a 6 000 g/min. La trasmissione di potenza avviene attraverso un cambio manuale a sei rapporti tarato con precisione alle caratteristiche prestazionali del motore.

L’affascinante spinta del propulsore consente di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi. Anche l’elasticità è impressionante: per la ripresa in quinta da 80 a 120 km/h la MINI John Cooper Works GP impiega solo 5,9 secondi. La velocità massima è di 242 km/h. Il motore turbo marca anche dei primati a livello di rendimento. In più, la tecnologia MINIMALISM contribuisce a limitare il consumo combinato della MINI John Cooper Works GP a 7,1 litri per 100 chilometri, misurato nel ciclo di prova UE. Il rispettivo valore delle emissioni di CO2 è di 165 grammi per chilometro.

Anche la costruzione dello chassis speciale della MINI John Cooper Works GP riflette una profonda conoscenza del motorsport. Per la prima volta, in una MINI è stato utilizzato un assetto regolabile che permette di ribassare la vettura secondo le esigenze personali fino a 20 millimetri. Grazie all’assetto regolabile, nell’ambito della preparazione di una guida sul circuito, l’altezza da terra della vettura può venire adattata alle particolarità del circuito.

Sull’asse anteriore sono stati montati degli ammortizzatori del tipo upside-down (ammortizzatore a stelo rovesciato), così da aumentarne la rigidità longitudinale e trasversale. La campanatura dell’asse anteriore è superiore a quella della MINI John Cooper Works. Questo permette di richiamare l’intero potenziale di potenza dei pneumatici sportivi che si distinguono per un’architettura completamente differente a quella dei classici pneumatici stradali, senza dovere subire l’impatto negativo di un sottosterzo precoce e di una conseguente usura eccessiva delle gomme. Inoltre, è stata ridotta l’avancorsa dell’asse anteriore. Sull’asse posteriore è stata aumentata la campanatura. Gli interventi di modifica che favoriscono l’asse anteriore rendono la vettura più neutra e veloce quando viene guidata nel campo limite. La riduzione dell’avancorsa rende l’automobile più agile e divertente in curva.

L’impianto frenante della MINI John Cooper Works GP garantisce degli eccellenti valori di decelerazione: anche il suo principio costruttivo è derivato dallo sport automobilistico e comprende per esempio freni a pinza fissa con sei pistoncini e dischi autoventilati sulle ruote anteriori. I dischi freno anteriori hanno un diametro di 330 millimetri e uno spessore di 25 millimetri, mentre la misura dei dischi freno posteriore è di 280 x 10 millimetri. Anche i cerchi in lega a peso alleggerito da 17 pollici sono stati sviluppati in esclusiva per la MINI John Cooper Works GP. Le ruote hanno dei pneumatici sportivi dalla misura 215/40 R17 con valori di aderenza particolarmente elevati. Come optional per lo stesso cerchione è disponibile anche un pneumatico standard nella misura 205/45 R17. Questo pneumatico è un compromesso sportivo tra performance e comportamento sul bagnato e guida a basse temperature. La ruota 7,5x17 H2 ET 45 creata appositamente per la MINI John Cooper Works GP è derivata dalle automobili da corsa della MINI Challenge. La sagoma del cerchio è il risultato di un processo di costruzione in lega leggera, mentre i pneumatici sono stati prodotti applicando il processo di flow- forming.

Al posto del normale DTC, il programma di stabilità di guida DSC della MINI John Cooper Works GP offre una modalità di guida da corsa GP. A marcia forzata il sistema rinuncia allo spesso fastidioso intervento dell’ASC sul motore; quando viene eseguita una regolazione ha luogo solo un intervento dell’ASC sui freni attraverso la sottofunzione EDLC (“blocco elettronico del differenziale”). La funzione di bloccaggio gestita dal software frena la ruota al lato interno della curva, così che la coppia che andrebbe altrimenti persa viene trasmessa alla ruota al lato esterno della curva (che dispone della maggiore forza di appoggio).

La MINI John Cooper Works GP anticipa già a prima vista la propria eccellente performance attraverso un look inconfondibile. La verniciatura della scocca nell’esclusivo colore Thunder Grey metallizzato è stata combinata con una cornice rossa lungo l’apertura del cofano motore; la stessa tinta è stata utilizzata per le calotte degli specchietti retrovisori esterni e le prese d’aria laterali della grembialatura anteriore. Gli emblemi John Cooper Works sono stati applicati alla presa d’aria inferiore e sul cofano posteriore. Gli ultimi dubbi relativi all’identità del modello li eliminano le strisce laterali che si estendono dal passaruota anteriore a quello posteriore, completate dalla scritta “GP”. Inoltre, l’equipaggiamento di serie della MINI John Cooper Works GP include luci allo xeno con sedi dei proiettori nere, luci fendinebbia e vetri atermici, un impianto di climatizzazione, DSC con modalità di guida GP e un pulsante Sport. I componenti della scocca aerodinamicamente ottimizzati, come la grande grembialatura anteriore e il grosso spoiler posteriore, i marcati longheroni laterali sottoporta e uno spoilerino del tetto disegnato appositamente, accentuano l’immagine unica del modello e favoriscono il convogliamento dell’aria. Il diffusore posteriore, il rivestimento del sottoscocca e lo spoilerino sul tetto riducono la portanza sull’asse posteriore del 90 percento. Questo permette un controllo perfetto della MINI John Cooper Works GP sia durante la guida ad alta velocità che nel campo limite.

La resistenza aerodinamica è diminuita del sei percento: questo si traduce in un minore consumo di carburante e in una maggiore velocità. Grazie al grande spoiler e al vano motore completamente rivestito nella sezione inferiore, è stato nettamente migliorato il flusso d’aria lungo la sezione anteriore della vettura. Il rivestimento del vano motore non riduce solo la resistenza aerodinamica e la portanza dell’asse anteriore, ma ottimizza contemporaneamente il flusso d’aria. Delle branchie ricavate nella parte centrale della schermatura inviano all’esterno l’aria proveniente dall’intercooler. La fuoriuscita dell’aria ha luogo in una zona caratterizzata da alte velocità di flusso e da una forte depressione. In questo modo, l’aria proveniente dal vano motore viene letteralmente aspirata, così da ottimizzare il funzionamento dell’intercooler.

Ovviamente, l’entusiasmante race-feeling è anche il risultato del design degli interni dove ci si è concentrati esclusivamente sulle esigenze di pilota e copilota, rinunciando al divanetto posteriore. Entrambi possono godersi i valori di performance della MINI John Cooper Works GP in sedili Recaro abbelliti da esclusive cuciture decorative. Una centina di protezione del carico assicura che nemmeno durante la guida a velocità sostenuta gli oggetti depositati nel bagagliaio non scivolino nell’abitacolo. Il volante in pelle John Cooper Works dalla corona più spessa, il pomello del cambio impreziosito da un anello cromato e lo schema di cambiata con scritte in rosso ottimizzano il collegamento tra pilota e la sua vettura sportiva. Infine, la concentrazione sulla guida viene favorita anche dal cielo del tetto colore antracite, dalle superfici interne e le elissi nei pannelli interni delle porte colore nero pianoforte nonché dalla lancette colore antracite del contagiri e del tachimetro.


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